Introduzione alla responsabilità sociale d'impresa. Panoramica sui principali strumenti a disposizione delle aziende per rispondere alle seguenti domande: Come posso rendicontare impegni e risultati? Come posso integrare la responsabilità sociale nella strategia aziendale? Quali strumenti si addicono maggiormente alla mia azienda?
2. AGENDA
• L’evoluzione dell’ambiente economico e la RSI
• La gestione multistakeholder e la rendicontazione sociale
• Il bilancio sociale: nozione e standard più diffusi
• La qualità nella gestione delle risorse umane: lo standard
SA8000
• I codici etici
• Una griglia per orientarsi in un possibile approccio alla RSI
3. Evoluzione dell’ambiente economico
Approccio Caratteristiche Logica d’impresa Paradigma di
gestione
Ambiente come Esiste un unico ambiente Come avviene in natura per gli
contenitore di risorse esterno, a cui l’impresa organismi viventi, le aziende PRODUCI →
deve accedere per competono su risorse scarse e il gioco VENDI
garantirsi sopravvivenza e si basa sull’abilità degli operatori di
sviluppo accedere a risorse migliori
Ambiente come universo · Non esiste un unico · Logica imprenditoriale basata
nel quale scegliere il ambiente, ma n sull’analisi ambientale, che faccia ASCOLTA →
proprio ambito d’azione ambienti, ognuno dei emergere le peculiarità del RISPONDI
quali può diventare territorio nel quale ci si inserisce
rilevante per · La strategia è sempre più frutto
l’impresa. di analisi e valutazione delle
· L’impresa costruisce prospettive che coinvolgono i
relazioni con gli punti di vista dei portatori di
stakeholder interesse esterni
5. Risorse Umane: Clienti:
-Attrazione dei
CREAZIONE - Aumento della soddisfazione
migliori talenti DEL VALORE e fidelizzazione
-Fidelizzazione del -Rafforzamento del marchio
personale -Attrazione nuovi clienti
-Senso di - Aumento vendite
appartenenza e
clima migliore
VANTAGGIO Società e ambiente:
-Aumento di
produttività COMPETITIVO -Aumento della fiducia
nella comunità
-Legittimazione ad
operare
Azionisti e
finanziatori: -Valorizzazione del
contesto ambientale
- Aumento dei guadagni Fornitori e Partner:
-Aumento della fiducia
- Minori costi di transazione
- Data base informativo
-Aumento correttezza negoziale
più ampio
-Gestione rischio etico
-Basso costo del capitale
-Migliore partnership negoziale
6. •Clima aziendale
• Salute e sicurezza
• Rispetto diritti umani
• Accettabilità sociale
• Immagine e reputazione
Valore • Sistemi di gestione
sociale
• Asset economici e finanziari
• Finanziatori e proprietà
Profitto • Pianificazione strategica e
& finanziaria
Valore • Prodotti e immobilizzazioni
Sopravvivenza economico • Sistemi di gestione
nel tempo
• Ciclo di vita dei prodotti
• Tecnologia e utilizzo
Valore delle risorse
ambientale • R&D
• Strategie e politiche
• Sistemi di gestione
7. Definizioni:
Responsabilità Sociale di Impresa
(o Corporate Social Responsibility)
La responsabilità sociale di impresa consiste nell’integrazione
volontaria delle dimensioni sociale e ambientale nelle
operazioni commerciali e nei rapporti con tutte le parti
interessate (i cosiddetti stakeholder).
(tratto dal Libro Verde- Commissione Comunità Europea)
8. Definizioni:
Cittadinanza di Impresa
Esprime la consapevolezza che non esiste l’antitesi fra
lungimiranza economica e responsabilità sociale, ma al
contrario la loro congiunzione può dare risultati molto positivi.
Da essa deriva una visione dell’impresa come agente sociale.
9. Definizioni:
Sviluppo sostenibile
Uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente, senza
compromettere le capacità delle generazioni future di
soddisfare i propri.
Tratto da: Rapporto Brundtland
10. La RSI è un
ORIENTAMENTO STRATEGICO DI FONDO
§ Fa parte dei valori e delle attitudini fondamentali
dell’azienda (come il profitto)
§ E’ un modo per gestire i processi di business e quelli
decisionali: valori etici, conformità alle leggi, rispetto
proattivo di persone, comunità, ambiente
§ E’ un modo per garantirsi successo e sopravvivenza in una
società globalizzata
NECESSITA DI UN RADICALE CAMBIAMENTO CULTURALE E
DI VALORI (E QUINDI CORAGGIO, COERENZA, IDEE
CHIARE…)
11. Come tale è …
§ Governance:
Governance riconoscere che ogni attività trae risorse e
genera effetti sulla società e sull’ambiente
§ Operatività:
Operatività gestire tutte le attività per avere il massimo
impatto positivo ed il minimo impatto negativo
§ Reputazione:
Reputazione migliorare la reputazione del marchio
attraverso un miglioramento della sostanza che vi sta
dietro
12. Gli stadi di sviluppo della RSI
1) RISPETTO DELLE LEGGI
§ Rispetto di norme e leggi vigenti in tema di prodotti, consumatori,
lavoratori e ambiente
2) CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY “TATTICA”
§ Filantropia, cause related marketing, azioni a supporto della
reputazione
3) CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY “STRATEGICA”
§ Innovazione di processi e prodotti, RSI come strumento di
posizionamento strategico
4) RIDISEGNO DEL VANTAGGIO COMPETITIVO
§ Gestione multistakeholder, relazioni lungo la filiera produttiva,
contatti con istituzioni e comunità locali
13. Stakeholder
Coloro i quali hanno obiettivi, interessi o rivendicazioni verso
un’azienda o che, comunque, possano influenzarne la
performance attuale o futura
Proprietari
Ambiente Personale
Finanziatori
Collettività Impresa
P.A. Fornitori
Clienti
14. Come identificare gli Stakeholder?
Soggetti che
Coloro che aderiscono a
hanno una scopi e valori
relazione di dell’impresa
potere e impatto (Associazioni di
(Azionisti, Clienti) categoria)
Impresa
Soggetti con i quali
c’è interazione Coloro che sono
(Università,Agenzie in condizioni di
di rating, stampa) subire
(Dipendenti,
Ambiente)
15.
16. Importanza del processo:
VISIONE ETICA
D’IMPRESA
VERIFICA
ESTERNA
CODICE
•Si può iniziare da un punto ETICO
qualsiasi del ciclo
•Si può agire su più fronti
contemporaneamente
RENDICONTAZIONE
ETICO SOCIALE
FORMAZIONE
SISTEMI ETICA
ORGANIZZATIVI DI
ATTUAZIONE E
CONTROLLO
17. Importanza del processo:
Tutti i processi aziendali producono dati rilevanti dal punto di vista della
RSI. L’analisi di opportunità e rischi in ogni processo e l’individuazione di
indicatori porta a creare un sistema informativo che consente di
misurare le performance aziendali a 360°, comunicarle agli stakeholder e
individuare al meglio opportunità e rischi per le successive strategie
18. RSI: le fasi del processo
• Identificazione degli stakeholder prioritari
• Definizione e comunicazione di politiche formalizzate
• Individuazione di obiettivi di responsabilità sociale
• Costruzione di un sistema di gestione
• Comunicazione a due vie con gli stakeholder
• Misurazione di prestazioni e risultati raggiunti
• Rendicontazione
• Feedback
19. RSI: quali i temi da trattare?
I confini dei temi da trattare si allargano o si stringono in
funzione della responsabilità assunta dall’impresa o dei
soggetti a cui intende rispondere
Si escludono deliberatamente degli stakeholder quando
l’organizzazione non può affrontare i temi di loro interesse.
Ciò equivale implicitamente a fissare dei limiti di
responsabilità
E’ la società civile, e non l’impresa, a decidere se questi
confini sono adeguati o no, e può chiamare l’impresa a
rispondere su aspetti legati direttamente o indirettamente
alla loro attività
20. Come iniziare il dialogo con gli stakeholder?
§ Decidere chi considerare
§ Scegliere le modalità di consultazione
§ Puntare sulle questioni rilevanti per ciascuno
21. Ricordare sempre che…
§ Gli stakeholder non sono obbligati a collaborare
§ Sono loro che, usando il loro tempo, decidono quando
porre fine alla consultazione
§ Si deve puntare sulle questioni rilevanti per ciascuno
§ Hanno diritto alla confidenzialità
§ Hanno diritto di ricevere informazioni di ritorno
§ Bisogna chiarire l’uso che si fa delle informazioni
raccolte e l’impegno a tener conto delle loro opinioni
22. Definizione:
Accountability (rendere conto)
Dovere, responsabilità di spiegare a chi ne ha la
legittimazione, cosa si sta facendo per rispettare gli impegni
presi nei suoi confronti
Processo tramite il quale si spiegano o giustificano i fatti, per
i quali si è responsabili, dandone conto a soggetti con
legittimo interesse
23. Definizione:
Corporate Social Reporting
Processo di comunicazione degli effetti sociali e ambientali
delle azioni economiche delle organizzazioni a particolari
gruppi di interesse all’interno della società, ed alla società in
generale. Come tale esige l’estensione dell’accountability delle
imprese al di là del ruolo tradizionale di rendiconto finanziario
che è rivolto ai possessori di capitale, soprattutto azionisti.
Questa estensione discende dal fatto che le imprese hanno
responsabilità che vanno al di là del semplice far soldi per gli
azionisti.
(R.Gray)
24. Il Reporting del XXI Secolo
Vecchio modello Nuovo modello
• focus su azionisti • focus su Stakeholder
(Shareholder)
•basato su carta •basato sul web
stampata •informazione
•informazione personalizzata
standardizzata (customized)
•informazioni controllate •informazioni anche da
dall’impresa fonti esterne
•reporting periodico •reporting continuo
•distribuzione •dialogo
dell’informazione
25. Il Reporting del XXI Secolo
Vecchio modello Nuovo modello
• performance ec.- • misure di performance
finanziaria più ampie
•focus sul passato •focus sul futuro
•certificazione dei conti • assicurazione dei sistemi
•ottica nazionale sottostanti
•sistema essenzialmente •ottica globale
statico
•modello in continuo
cambiamento
26. Definizione:
Bilancio Sociale
Documento di sintesi (risultato di un processo di
rendicontazione sociale), che rende conto agli stakeholder
di un’organizzazione della mission e delle attività
realizzate, dei risultati prodotti e degli effetti determinati
in relazione al benessere considerando congiuntamente le
dimensioni economica, sociale e ambientale.
Documento che mira a delineare un quadro quanto più
possibile omogeneo, puntuale, concreto e trasparente
dell’interdipendenza tra fattori economici e socio-politici
connaturati e conseguenti alle scelte d’impresa.
27. Il Bilancio Sociale:
• E’ espressione di un processo di miglioramento, redatto in
forma di documento consuntivo, con linee programmatiche
per il futuro
• È separato dal bilancio di esercizio e di pubblica divulgazione
• È strumento di monitoraggio, rendicontazione e
comunicazione del processo di gestione responsabile a
supporto dello sviluppo sostenibile; evidenzia le attività
svolte verso tutti gli Stakeholder, coerentemente a valori e
obiettivi dichiarati
28. Perché fare il bilancio sociale?
1) Funzione di comunicazione e promozione
• Riduzione di conflitti interni ed esterni all’azienda, rendendo
palesi gli interventi a ricaduta sociale
• Creazione di una migliore immagine aziendale
• Miglioramento dei rapporti con gli stakeholder, in forza della
trasparenza e completezza delle informazioni fornite
• Aumento del consenso sociale e consolidamento della
reputazione
29. Perché fare il bilancio sociale?
2) Funzione programmatica e gestionale
• Possibilità di includere negli obiettivi della gestione, oltre a
quelli economico-finanziari, quelli di natura sociale e
ambientale, relativi al rapporto dell’impresa con tutti gli
stakeholder
• Possibilità di monitorare il clima entro il quale si opera,
quantificando gli interventi volti a migliorarlo
• Visione più ampia del business, focalizzando l’attenzione su
problemi emergenti, sovrapposizioni/contraddizioni,
miglioramento della conoscenza reciproca fra funzioni,
misura della coerenza globale
30. Perché fare il bilancio sociale?
3) Funzione di partecipazione, organizzazione interna e
verifica istituzionale
• Miglioramento del clima interno, del senso di appartenenza,
motivazione del personale
• Coinvolgimento di funzioni tradizionalmente non coinvolte
dal bilancio, con apporto di nuove idee, stili, punti di vista
• Possibilità di monitorare il ruolo dell’impresa nella società, le
sue relazioni, aree di rischio e possibile sviluppo
• Misurazione di coerenza fra missione e gestione, sistema per
verificare se gli assunti sui quali l’impresa si fonda sono
rispettati nell’attività gestionale e si concretizzano in risultati
valutati adeguati dagli stakeholder
31. Perché fare il bilancio sociale?
4) Funzione strategica verso la comunità locale
• Esplicitazione e declinazione del ruolo sociale dell’impresa
• Coinvolgimento di attori tradizionalmente non coinvolti nei
processi di comunicazione, gestione, strategia
• Analisi delle problematiche ma anche delle aree di
miglioramento, come input ai piani strategici
• Supporto alle decisioni strategiche, nella scelta delle priorità
fra i diversi Stakeholder
32. Il Bilancio Sociale NON è
§ L’elenco delle “Buone Azioni” compiute da un’impresa
(tipicamente le erogazioni in beneficenza)
§ Non esprime un “saldo sociale”, né certifica la “bontà sociale”
dell’azienda. Fornisce ai soggetti interessati elementi di
valutazione
§ Non è uno strumento di comunicazione esterna, ai soli fini di
migliorare l’immagine aziendale
34. Gli standard: il Bilancio Sociale GBS
§ Strumento di rendicontazione etico-sociale che consente alle
organizzazioni (soprattutto imprese) di realizzare una
strategia di comunicazione diffusa e trasparente e il
raggiungimento di altri obiettivi, oltre al mero profitto
§ Fornisce informazioni qualitative e quantitative sugli effetti
dell’attività aziendale
§ Documento separato, complementare al bilancio di esercizio
e consuntivo (comprensivo delle linee per il futuro)
35. Bilancio Sociale GBS : struttura e contenuti
1) Identità aziendale: esplicitazione dell’assetto
istituzionale, missione, valori etici di riferimento e
assetto strategico
2) Produzione e distribuzione del valore aggiunto:
principale tramite con il Bilancio di esercizio e che
esplicita l’effetto economico prodotto dall’azienda sugli
stakeholder
3) Relazione sociale: esposizione sintetica dei risultati
ottenuti in relazione agli impegni, ai programmi e agli
effetti sugli stakeholder
36. Bilancio Sociale GBS : i principi
§ Responsabilità § Comprensibilità,
§ Identificazione chiarezza, intelligibilità
§ Trasparenza § Periodicità e competenza
§ Inclusione § Omogeneità
§ Coerenza § Utilità
§ Neutralità § Significatività e rilevanza
§ Competenza di periodo § Verificabilità dell’informazione
§ Prudenza § Attendibilità e fedele
§ Comparabilità rappresentazione
§ Autonomia delle terze parti
Principi di RSI, Metodo, Merito
37. Gli standard: GRI Sustainability Guidelines
Linee guida che propongono di promuovere a livello
internazionale l’armonizzazione delle diverse modalità di
rendicontazione delle performance ambientali, sociali ed
economiche delle imprese, sviluppando linee comuni che
rendano i report credibili, confrontabili e verificabili al pari di
rendiconti economici e finanziari
Respiro internazionale, integrazione delle tre dimensioni della
sostenibilità
38. GRI Sustainability Guidelines : quattro sezioni
§ Introduzione (quadro generale di applicabilità)
§ Principi di rendicontazione
§ Contenuti di rendicontazione:
- Visione strategica (incluse le dichiarazioni dei vertici
aziendali)
- Profilo
- Struttura di Governance e Sistemi di gestione
- Indice dei contenuti
- Indicatori di risultato
§ Glossario
§ Allegati
39. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Identità d’impresa
§ Visione, missione, impostazione strategica - lettera del
presidente
§ Profilo dell’impresa: perimetro, struttura proprietaria,
prodotti/servizi, mercati serviti, dimensioni aziendali,
estensione del rapporto
§ Governance & Management Systems: struttura operativa e
Consiglio, responsabilità e sistema per la gestione di
problematiche sociali e rischi, programmi e procedure
40. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore Economico
§ Impatto diretto sulla capacità economica degli Stakeholder
Misura dei flussi finanziari impresa /stakeholder:
- clienti
- fornitori
- personale
- investitori
- P.A.
41. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore economico
§ Anche: eventuali impatti indiretti, esternalità
§ Performance economico-finanziaria
§ Redditività e indici, benchmark
§ Valore creato per i clienti: investimenti, innovazione, politiche
a difesa della salute e sicurezza, informazioni ed
etichettatura, ricerche di customer satisfaction, …
42. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore ambientale
§ Indicatori di performance:
- uso materiali, energia, acqua
- biodiversità
- emissioni e rifiuti
- prodotti e servizi
- trasporti
43. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore ambientale
§ Politiche e procedure per minimizzare l’impatto ecologico.
Spese per l’ambiente. Sanzioni, contenzioso
§ Quantità di materiali impiegati, utilizzo di prodotti riciclati
§ Energia utilizzata, fonti rinnovabili, analisi ciclo vita prodotti
§ Politiche e sistemi di gestione (EMAS, ISO 14001)
per minimizzare l’impatto ambientale
44. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore sociale
§ Personale: struttura articolata per sesso, età, anzianità,
inquadramento, tipo contratto, turnover
§ Problemi e contenzioso
§ Salute e sicurezza
§ Relazioni industriali (informazione, negoziazione,
consultazione)
§ Progetti compartecipati e/o a favore dei dipendenti
§ Evt. Sistema SA8000
45. Possibile struttura e contenuti del Bilancio di
Sostenibilità
Valore sociale
§ Formazione e sviluppo
§ Diversità e pari opportunità
§ Politica dei diritti umani (lavoro infantile, libertà di
associazione, discriminazione, diritti delle popolazioni
autoctone), controllo dei fornitori
§ Cittadinanza nella comunità, partnership con la società civile,
donazioni e finanziamenti, pratiche di affari e tariffe
§ Responsabilità di prodotto, salute e sicurezza dei
consumatori, pubblicità, rispetto della privacy
46. Gli standard: AA1000
E’ uno standard di base “in social and ethical accounting,
auditing and reporting” costituito da uno standard di processo
e da un insieme di principi che definiscono la qualità di un
processo di SEAAR (Social and Ethical Accounting, Auditing,
Reporting)
AA1000 è uno standard di processo, non di contenuto; non
fissa requisiti minimi, ma indica i processi che le organizzazioni
dovrebbero seguire per rendicontare la performance etico-
sociale
47. AA1000: la gerarchia dei principi
Responsabilità
Inclusività
Scopo e natura Significatività Gestione continua
del processo dell’informazione del processo
Integrazione nei
Regolarità e Verifica di terze Qualità Miglioramento
Completezza Importanza Accessibilità sistemi di
tempestività parti dell’informazione continuo
gestione
48. Quali sono le fasi del processo di rendicontazione
sociale previste da AA1000?
1) Programmazione del lavoro (Knowledge planning)
2) Rendicontazione della performance (Accounting)
3) Redazione del documento ed elaborazione del Piano di
Comunicazione (Reporting)
Il tutto a fronte di:
• CONTINUO COINVOLGIMENTO DEGLI
STAKEHOLDER
• INTEGRAZIONE NEI SISTEMI DI GESTIONE
49. Programmazione del lavoro (Knowledge Planning)
• Attivazione del gruppo di Progetto
• Trasferimento al gruppo del know-how relativo al modello
adottato
• Programmazione: tempi e risorse, identificazione dei data-
owner
• Identificazione del perimetro della rendicontazione
• Individuazione degli stakeholder e dei valori di riferimento
• Analisi rischi/opportunità
• Condivisione del modello
50. Rendicontazione della performance (Accounting)
• Identificazione, validazione e sviluppo di indicatori di
performance
• Raccolta dati e informazioni da parte del gruppo operativo
• Attivazione del sistema di rilevazione e dialogo con gli
stakeholder
• Redazione di una bozza di bilancio e piano di miglioramento
• Confronto e revisione della bozza da parte dei vari livelli di
competenza
51. Redazione del documento ed elaborazione del
Piano di Comunicazione (Reporting)
§ Gestione dialogo con gli stakeholder
§ Recepimento indicazioni finali e redazione report
§ Affinamento e semplificazione
§ Identificazione obiettivi di miglioramento e linee
programmatiche
§ Pubblicazione e comunicazione documento
§ Richiesta feed-back
Eventuale
richiesta di
parere
professionale
52. Verso nuovo modello: la “governance di
sostenibilità”:
Codice Etico
Codice di SA8000/OHSAS18001 Total Quality
Percorsi autodisciplina Revisione EMAS ISO 14001 Sustainability
di Corporate Contabile ISO Management
Governance del Management
eccellenza Bilancio Capitale intellettuale
D.LGS 231/01
Premessa Rendiconto: Sistema di Proposta di
metodologica Identità aziendale performance Relazione
di scambio sociale: rilevazione miglioramento
economica
Performance
Sociale /
Ambientale Attestazione
Integrazione di etica, qualità, di conformità
ambiente, sicurezza, aspetti
economici, nell’ottica della
gestione globale del rischio
55. La qualità nella gestione delle risorse umane:
lo standard SA8000:2008
56. Lo standard SA8000
Sviluppato dal Council on Economics Priorities accreditation
Agency (CEPAA) è stato pubblicato alla fine del 1997 con
l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e garantire il
rispetto dei diritti umani per tutti i lavoratori
E’ un sistema di rendicontazione sociale, la cui logica è analoga
a quella dei sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001) e
ambientali (ISO 14001), ovvero è basato sul miglioramento
continuo (PDCA)
57. Lo standard SA8000:2008
E’ uno standard di processo più che di risultato, che ha i suoi
cardini nell’impegno della direzione, la consapevolezza del
personale a tutti i livelli, la comunicazione con le Parti
Interessate e la conformità sostenibile ai suoi requisiti
E’ integrabile con gli altri sistemi di gestione volti al
miglioramento (qualità, sicurezza, ambiente)
58. Perché la SA8000?
§ L’approccio alla RSI e la costruzione di un modello di
comunicazione con gli stakeholder possono iniziare dal
Personale
§ Per promuovere e supportare il cambiamento culturale
all’interno della propria azienda
§ Per gestire particolari aree di rischio lungo la catena di
fornitura
§ Per differenziarsi in filiere molto competitive sui prezzi al
ribasso
59. SA8000: contenuti
1) E’ richiesto il rispetto della normativa ILO (e nazionale se
più restrittiva) in materia di:
• Lavoro minorile
• Lavoro forzato
• Salubrità e sicurezza del luogo di lavoro
• Libertà di associazione e contrattazione collettiva
• Discriminazioni
• Sistemi disciplinari
• Orari di lavoro
• Compensi e retribuzioni
IN ORDINE DI
IMPORTANZA
60. SA8000: contenuti
2)Sono previsti requisiti di tipo organizzativo:
• Politica per la responsabilità sociale (con impegno al miglioramento
continuo)
• Riesame della Direzione
• Pianificazione e implementazione del sistema di gestione della
Responsabilità Sociale (rappresentante dell’impresa e dei lavoratori)
• Controllo dei fornitori/sub appaltatori e sub fornitori
• Gestione delle problematiche e azioni correttive
• Gestione della comunicazione interna/esterna
• Registrazioni
61. Le verifiche
Le verifiche utilizzano un ventaglio di strumenti molto ampio e
non usuale negli altri standard:
•Focus group
•Interviste
•Questionari
•Check list
Di fondamentale importanza l’approccio dell’auditor e la sua
sensibilità culturale
62. SA8000: iter di certificazione
Definizione della politica e
implementazione del sistema
Domanda
Pre-audit documentale
Azioni correttive AUDIT
no
sì
Verifiche di sorveglianza
Certificazione
63. Approfondimento: il controllo dei fornitori
L’azienda deve mantenere registrazioni sull’impegno in ambito
di responsabilità sociale dei suoi fornitori incluso, ma non
limitato a accordi contrattuali e/o impegno scritto a:
−conformarsi ai requisiti dello standard e chiedere lo stesso ai
propri sub-fornitori;
−partecipare alle attività di monitoraggio come richiesto
dall’azienda;
−identificare le cause e individuare opportune A/C e A/P per
risolvere ogni N/C;
−informare l’azienda su altre relazioni commerciali con altri
fornitori
64. Approfondimento: il controllo dei fornitori
L’azienda deve stabilire, mantenere e documentare in
forma scritta, appropriate procedure per la valutazione e
la selezione di fornitori, sulla base del loro impegno e
prestazione nei confronti dei requisiti della norma
L’azienda deve fare un ragionevole sforzo per assicurare
che i requisiti della norma siano ottemperati dai fornitori
all’interno della loro sfera di controllo e influenza
65. Approfondimento: il controllo dei fornitori
Strumenti:
• Definizione di procedure per la valutazione del “rischio etico”
dei propri fornitori
• Coinvolgimento dei fornitori
• Inserimento di clausole ad hoc nei contratti
• Richiesta di impegno scritto da parte dei fornitori
• Definizione congiunta di A/C
• Conservazione delle registrazioni e monitoraggio
66. Esempio: piano di controllo dei fornitori
• Mappatura dei fornitori sulla base del “rischio etico”, della
strategicità e della possibilità di intervento
• Identificazione di fornitori “critici” dai quali iniziare(focus su
terzisti e co-manufacturer)
• Comunicazione di politiche e programmi aziendali
• Pianificazione di incontri per concordare programmi e
strategie
• Attuazione di piani di miglioramento e monitoraggio dei
risultati
• Identificazione congiunta di traguardi e obiettivi
• Aggiornamento e/o ampliamento del programma
67. Difficoltà:
• Basso potere contrattuale e/o possibilità di influenza
• Strategicità di alcuni fornitori
• Impossibilità economica di raggiungere alcuni fornitori
• Catena di fornitura molto dinamica
• Resistenze da parte dei fornitori
• Esistenza di problemi strutturali non risolvibili nel breve
periodo
68. Opportunità:
• Consolidamento dei rapporti con alcuni fornitori chiave
• Creazione di partnership con conseguente riduzione di
costi ed inefficienze
• Consolidamento di immagine e reputazione
• Migliore gestione del rischio di reputazione lungo la catena
di fornitura
69. Il primo passo verso una gestione etica:
i codici di comportamento
70. Cos’è un codice etico?
E’ la “Carta Costituzionale” dell’impresa, una carta dei diritti e
doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di
ogni partecipante all’organizzazione imprenditoriale.
Mentre il bilancio sociale si occupa delle strategie e
comportamenti dell’impresa, il codice etico disciplina i
comportamenti individuali.
71. A cosa serve?
E’ un mezzo efficace a disposizione delle imprese per
prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di
chi opera in nome e per conto dell’azienda, perché introduce
una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche
e sociali dei propri dirigenti, quadri, dipendenti e spesso
anche fornitori, verso i diversi gruppi di stakeholder.
Struttura e contenuti variabili, anche se riconducibili ad un
modello “classico”.
72. Struttura - tipo
4 Livelli:
1) I principi etici generali che raccolgono la missione
imprenditoriale ed il modo più corretto di realizzarla
2) Le norme etiche per le relazioni dell’impresa con i vari
stakeholder (consumatori, fornitori, dipendenti, etc.)
3) Gli standard etici di comportamento
4) Le sanzioni interne per la violazione delle norme del Codice
strumenti di attuazione
73. Metodologia realizzativa
1) Analisi della struttura aziendale per l’individuazione della
mission e dei gruppi di stakeholder di riferimento.
2) Discussione interna per l’individuazione dei principi etici
generali da perseguire, le norme etiche per la relazioni
dell’impresa con i vari stakeholder, gli standard etici di
comportamento.
3) Consultazione degli stakeholder per la condivisione dei
principi etici generali e particolari per ogni gruppo.
74. Metodologia realizzativa
4) Adeguamento dell’organizzazione aziendale, delle
procedure, delle politiche imprenditoriali con riferimento ai
principi etici del Codice.
Molto importante l’attività di formazione etica finalizzata a
mettere a conoscenza tutti i soggetti dell’impresa dell’esistenza
del Codice e di assimilarne i contenuti.
Il dialogo e la partecipazione sono indispensabili per far
condividere a tutto il personale valori e regole di riferimento
75. Strumenti di attuazione: il Comitato etico
Competenze:
• diffondere la conoscenza e la comprensione del Codice in
azienda,
• monitorare l’effettiva attivazione dei principi contenuti nel
documento,
• ricevere segnalazioni in merito alle violazioni, intraprendere
indagini e comminare sanzioni.
Composizione:
• figure interne/esterne all’azienda,
• di provata competenza tecnica
• se possibile super partes
76. Standard etici di comportamento
- Principio di legittimità morale
- Equità ed eguaglianza
- Tutela della persona
- Diligenza
- Trasparenza
- Onestà
- Riservatezza
- Imparzialità
- Tutela ambientale
- Protezione della salute
- …
77. I codici etici funzionano se…
1) L’azienda non li considera una pura operazione di immagine
2) Esiste un sistema di comunicazione interno , meglio se
confidenziale, che invia informazioni in modo semplice ed
efficace al comitato etico
3) Il comitato etico lavora in un clima di fiducia, trasparenza,
equità, dà corso alle segnalazioni, commina le sanzioni,
comunica i risultati (senza ritorsioni)
80. Quale strumento per iniziare un percorso di RSI?
Stakeholder Aspettative Indicatori Strumento di
RSI
Top manager Sopravvivenza, Fatturato, quota di Bilancio sociale e di
leadership, mercato, Utile e cash esercizio
eccellenza flow, reputazione, tasso
di innovazione
Proprietà, Ritorno sugli Utile e cash flow, Bilancio di esercizio
investitori, investimenti/ Indici economico/fin. Bilancio sociale
risparmiatori Finanziamenti Sistemi di gestione
Sopravvivenza certificabili
Codice etico
Clienti e Qualità, salute, Comportamenti etici, Sistemi e modelli di
consumatori prezzo, etica variabili ambientali, gestione
partnership, certificabili
caratteristiche di qualità Bilancio sociale
del prodotto Codice etico
81. Stakeholder Aspettative Indicatori Strumento di
RSI
Personale Mantenimento del Analisi di clima, Certificazione
posto di lavoro turnover, assenteismo, SA8000,
Soddisfazione/carriera/ produttività, Codice etico
clima contenzioso Bilancio sociale
Fornitori Rapporti consolidati e Reclami, misure di Codici di
partnership affidabilità, segnalazioni, comportamento
tasso di rotazione e bilanci di
fornitori filiera, SA 8000
Comunità Qualità della vita Livello di occupazione e Codice etico
Locale/Istituzio Reddito indotto, variabili Bilancio
ni Rispetto dell’ambiente ambientali, investimenti ambientale e
nella comunità sociale
comportamenti etici
Generazioni Risorse Innovazione di prodotto Codice etico
future Qualità della vita e processo, Bilancio
performance ambientali ambientale e
Comportamenti etici sociale
82. Neotron Servizi S.r.l.
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