1. IL PERIODICO DI INFORMAZIONE SULLA SANITÀ INTEGRATIVA
HEALTH
IN EVIDENZA
maggio 2014 - N°1
2. Periodico
di
Informazione
sulla
Sanità
Integra6va
SOMMARIO
HEALTH
ONLINE
PERIODICO
BIMESTRALE
DI
INFORMAZIONE
SULLA
SANITA’
INTEGRATIVA
!ANNO
1°
-‐
MAGGIO
2014
-‐
N°
1
! DIRETTORE
RESPONSABILE
Ing.
Roberto
Anzanello
!DIRETTORE
EDITORIALE
Massimiliano
Alfieri
!COMITATO
DI
REDAZIONE
Manuela
FabbreL
Fabio
Vitale
Luciano
DragoneL
!REDAZIONE
E
PRODUZIONE
Fabio
Vitale
!DIREZIONE
E
PROPRIETA’
Health
Holding
S.r.l.
Via
Cesare
BaLsQ,
23
20122
-‐
Milano
info@hhg.it
!TuL
i
diriL
sono
riservaQ.
Nessuna
parte
può
essere
riprodoYa
in
alcun
modo
senza
il
permesso
scriYo
del
direYore
editoriale.
ArQcoli,
noQzie
e
recensioni
firmaQ
o
siglaQ
esprimono
soltanto
l’opinione
dell’autore
e
comportano
di
conseguenza
esclusivamente
la
sua
responsabilità
direYa.
!Registrazione
del
Tribunale
Civile
di
Roma
N°
29
del
10
Marzo
2014
!Impaginazione
e
grafica
Fabio
Vitale
!Copia
inviata
a
86.432
e-‐mail
La
sfida
di
un
nuovo
organo
di
informazione
________________________________________
pag.
2
Ing.
Roberto
Anzanello
Società
di
Mutuo
Soccorso
e
Mutualità
________________________________________
pag.
2
Pierfrancesco
Marini
Il
costo
della
salute
oggi
________________________________________
pag.
3
Carmina
San6llo
La
salute
come
bene
comune
Il
ruolo
delle
Società
di
Mutuo
Soccorso
________________________________________
pag.
4
Maria
Cagnoni
Il
Museo
del
Mutuo
Soccorso
-‐
sito
in
Via
di
Santa
Cornelia,
9,
00060
Formello
(RM)
-‐
ha
al
suo
interno
più
di
500
reperS
di
valore
storico
e
mutualisSco.
Aperto
dal
Lunedì
al
Venerdì
solo
su
appuntamento
contaVando
il
numero
telefonico
+39.331.6893067
Inserzione
Fumo,
alcool
e
obesità:
lo
sguardo
d’insieme
________________________________________
pag.
5
Manuela
FabbreK
3. I n
u n
m o n d o
d o v e
l a
comunicazione
è
un
elemento
ormai
universale
che
permeYe
a
chiunque
di
essere
sempre
interconnesso,
la
possibilità
di
rappresentare
argomenQ
di
interesse
comune
in
via
immediata
e
direYa
diviene
uno
strumento
indispensabile.
Nel
nostro
paese.
però,
non
esiste
oggi
nessuno
strumento
che
consenta
di
ricevere,
leggere,
analizzare
informazioni
inerenQ
relaQvamente
ad
uno
degli
aspeL
più
importanQ
della
nostra
vita
quale
è
il
benessere
psicofisico
cioè
la
nostra
salute.
L’importanza
dell’argomento
richiede
la
necessaria
aYenzione,
ma
aYualmente
le
uniche
informazioni
di
cui
possiamo
disporre
sono
quelle
di
cronaca
riportate
dalla
stampa,
quelle
scienQfiche
pubblicate
sulle
riviste
desQnate
agli
addeL
ai
lavori,
quelle
che
emergono
in
modo
non
struYurato
da
internet.
Sembra
quasi
impossibile
ma
uno
dei
beni
più
preziosi
che
possediamo,
la
salute,
non
ha
ancora
ricevuto
la
dovuta
aYenzione
editoriale
finalizzata
a
creare
strumenQ
che
consentano
una
diffusione
conQnua
di
informazioni
indispensabili,
necessarie
ed
imprescindibili
per
la
nostra
vita.
La
“sfida”
che
Health
Online
vuole
cogliere
è
proprio
questa:
realizzare
un
organo
di
informazione
che
sia
uno
strumento
di
ampia
diffusione
alla
portata
di
chiunque
per
ricevere,
leggere
e
comprendere
argomenQ
di
interesse
generale
e
personale
rispeYo
al
bene
più
prezioso
che
tuL
noi
possediamo:
la
nostra
salute.
L’impegno
di
tuYa
la
redazione
della
nuova
testata
sarà
proprio
quello
di
fornire
a
ciascun
leYore
una
chiave
di
leYura
imparziale,
aggiornata
e
comprensibile.
Buona
leYura
a
tuL
La
sfida
di
un
nuovo
organo
di
Informazione
dell’Ing.
Roberto
Anzanello
-‐
DireNore
Responsabile
La
comparsa
delle
Società
di
Mutuo
Soccorso
risale
al
XIX
secolo
circa
quando
in
seguito
allo
sviluppo
industriale
nasce
l’esigenza
di
tutela
dei
diriL
previdenziali.
L’assistenza
sociale
di
ogni
individuo,
sia
essa
economica
che
sanitaria,
era
in
quei
tempi
preYamente
oligarchica
ovvero
era
un
beneficio
per
coloro
che
avevano
un
certo
reddito
o
patrimonio,
tale
da
garanQre
una
pensione
dignitosa,
ma
sopraYuYo
l’esistenza
di
una
vita
sana
aYraverso
l’aLvità
di
prevenzione
e
cure
delle
malaLe.
Gruppi
di
lavoratori,
spesso
della
stessa
categoria,
così
decidono
di
organizzarsi
per
meYere
insieme
parte
dei
loro
risparmi
dai
quali
poter
aLngere
nei
momenQ
di
necessità
per
fronteggiare
quegli
evenQ
patologici
che
spesso
conducevano
alla
morte
di
intere
famiglie.
La
forma
di
aggregazione
sociale
e
la
solidarietà,
appare
da
subito
una
soluzione
efficace
alla
carenza
totale
dello
Stato
nel
campo
previdenziale.
I
lavoratori
e
le
associazioni
di
categoria
iniziano
a
cosQtuire
fondi
dedicaQ
a
determinaQ
evenQ,
permeYendo
così
ad
ogni
lavoratore
aderente
e
ai
loro
familiari
di
poter
ricevere
i
sussidi
necessari
per
sostenere
le
spese
mediche
necessarie.
AYraverso
questo
sistema
di
aggregazione
sociale,
che
si
basa
sulla
Società
di
Mutuo
Soccorso
e
Mutualità
di
Pierfrancesco
Marini
pag.
2
4. forma
associaQva,
di
faYo
ogni
lavoratore
aiuta
l’altro,
ogni
contribuente
versa
una
quota
parte
che
potrà
servire
ad
un
suo
collega
o
ad
un
suo
familiare
ponendo
in
essere
un
sistema
MutualisQco
puro,
che
oggi
chiameremo
a
Mutualità
prevalente,
essendo
i
soli
iscriL
al
fondo
comune
cosQtuito
i
soli
beneficiari.
Parlare
di
assicurazione
in
tale
ambito
è
sbagliato
per
vari
moQvi.
La
logica
assicuraQva
ha
di
base
un
profiYo,
prevede
limitazioni
e
restrizioni
alla
garanzia
di
essere
tutelaQ,
come
l’età,
patologie
pregresse
e
stato
di
salute.
Diversa
è
la
logica
della
mutualità
prevalente,
propria
delle
Società
Generali
di
Mutuo
Soccorso,
le
quali
intervengo
tramite
l’erogazione
di
sussidi
in
favore
dei
lavoratori
aderenQ
al
“fondo”
e
dei
loro
familiari,
ponendo
in
essere
un
grande
forma
di
solidarietà
sociale,
fronteggiando
momenQ
di
crisi
del
welfare
che
oggi
purtroppo
grava
in
diversi
Paesi
d’europa
e
del
mondo.
Le
società
operaie
di
mutuo
soccorso
sono
state
le
prime
forme
di
aggregazione
che
hanno
saputo
reagire
contro
i
rischi
dell’esistenzialismo,
come
la
salute,
la
vecchiaia
e
la
morte,
aYraverso
la
cosQtuzione
delle
Società
di
Mutuo
Soccorso.
Ad
oggi
sono
ancora
diverse
le
Mutue
aLve
in
Italia,
circa
due
mila,
che
erogano
contribuQ
in
favore
dei
propri
assisQQ,
venendo
a
svolgere
anche
oggi
un
ruolo
di
notevole
importanza
nel
campo
del
welfare.
Sembra
quasi
essere
tornaQ
al
passato,
sembra
quasi
essere
tornaQ
in
quei
tempi
in
cui
lo
Stato
non
era
vicino
alle
famiglie
più
deboli
e
la
logica
mutualisQca
sembra
essere
più
che
mai
aYuale.
Le
odierne
Mutuo
soccorso
italiane
ed
europee
sono
più
che
mai
aLve
nel
campo
sanitario
integraQvo,
nel
campo
ricreaQvo
e
culturale
a
favore
dei
propri
associaQ.
Pertanto
possiamo
dire
che
le
“nuove”
Mutue
sono
al
passo
con
i
tempi
offrendo
sempre
più
servizi
in
favore
esclusivo
dei
propri
assisQQ,
aumentando
sempre
più
il
vero
senso
della
Mutualità
restando
fuori
da
ogni
logica
speculaQva
ed
elitaria.
L’aYuale
crisi
del
sistema
sanitario
nazionale
ha
portato
al
risorgimento
delle
società
di
mutuo
soccorso,
dando
ad
esse
l’opportunità
di
intervenire
sussidiariamente
in
favore
dei
ciYadini
che
necessitano
di
cure
e
prevenzione,
trovando
il
più
delle
volte
convenienza
per
gli
associaQ
a
rivolgersi
a
cliniche
sanitarie
altamente
specializzate
e
moderne,
convenzionate
con
le
diverse
società
di
mutuo
soccorso
di
appartenenza.
Nell’ulQmo
quinquennio
sempre
più
persone
hanno
riscoperto
il
vantaggio
della
mutualità,
capendo
che
la
solidarietà,
di
fronte
alla
malaLa
e
alla
perdita
di
autosufficienza,
è
la
formula
vincente
per
vivere
serenamente
il
È
ben
noto
che,
ad
oggi,
la
crisi
e c o n o m i c a
c h e
i n c o m b e ,
s Q a
minacciando
fortemente
le
tasche
degli
italiani…
ma
che
le
persone
debbano
rinunciare
a
curarsi
perché
“CURARSI
E’
SEMPRE
PIÙ
CARO”
è
un
altro
discorso!
Il
problema
alla
base,
purtroppo,
non
è
solo
la
riduzione
delle
disponibilità
economiche,
ma
sono
anche
cosQ
che
bisogna
affrontare
per
le
prestazioni
sanitarie.
I
ciYadini
italiani,
nel
momento
in
cui
devono
soYoporsi
a
visite
specialisQche,
intervenQ
o
quant’altro,
sono
costreL
a
combaYere
con
i
prezzi
che
si
presentano
sul
“mercato
sanitario
italiano”.
OltretuYo,
oggi,
il
ricorso
al
Sistema
Sanitario
Nazionale,
non
è
sempre
più
conveniente
rispeYo
al
privato
e,
quando
si
presentano
situazioni
di
urgenza
per
cui
il
tempo
è
elemento
vitale,
la
strada
verso
il
privato
diventa
a
direzione
obbligatoria.
Alcune
ricerche
effeYuate
nel
corso
degli
ulQmi
anni,
dimostrano
la
crescita
e
l’esuberanza
dei
cosQ
sanitari,
sia
pubblici
che
privaQ
e
una
delle
ulQme
(“Altroconsumo”-‐
2012)
conferma,
per
alcune
prestazioni,
il
raggiungimento
a
veYe
molto
elevate.
La
gastroscopia,
ad
esempio,
esame
complesso
per
cui
spesso
i
risultaQ
richiesQ
devono
essere
imminenQ,
richiede
cosQ
in
media
alQssimi.
Ma
un
ciYadino
italiano,
che
mediamente
guadagna
€
1.300
al
mese,
per
soYoporsi
ad
un
gastroscopia
può
Il
costo
della
salute
oggi
di
Carmina
San6llo
pag.
3
5. affrontare
una
spesa
che
raggiunge
quasi
i
€
600?
L’alternaQva
potrebbe
essere
il
Sistema
Sanitario
Nazionale
che,
per
una
simile
prestazione,
richiederebbe
in
media
€
50;
ma
quanto
bisognerebbe
aspeNare?
Prestazioni
come
l’ecografia
all’addome
e
la
visita
ortopedica
si
aggirano,
mediamente,
sui
€
120,00:
ma,
per
visite
così
frequenQ,
in
un
“nucleo
familiare”
a
che
livello
di
spesa
sanitaria
si
arriverebbe?
Per
entrambe,
il
SSN
si
presenta
ancora
in
veste
compeQQva,
anche
se
non
per
tuYe
le
province
oggeYo
di
studio;
Bari,
ad
esempio,
per
un’ecografia
all’addome
praQca
prezzi
poco
superiori
al
pubblico.
La
compeQzione,
invece,
è
del
tuYo
filtrata
dai
prezzi
esercitaQ
dal
privato
per
eseguire
una
semplice
panoramica
ai
denQ:
tranne
qualche
caso
eccezionale,
il
costo
medio
pubblico
è
pressoché
simile,
se
non
inferiore,
ai
€
30
di
Qcket
sanitario.
Come
venire
in
aiuto
a
tuL
coloro
che
non
possono
aspeYare
i
tempi
deYaQ
dal
Sistema
Sanitario
Nazionale
e
non
riescono
a
sostenere
i
cosQ
elevaQ
del
privato?
L’aiuto
delle
Mutue
potrebbe
divenire
fondamentale
per
tuL
i
ciYadini
che
si
trovano
o
potrebbero
trovarsi
in
situazioni
di
disagio
simili.
Il
supporto
si
concreQzza,
quindi,
nell’offrire
sostegno
economico
aYraverso
formule
di
assistenza
sanitaria
che
vanno
dai
rimborsi
delle
prestazioni
effeYuate
in
struYure
private
all’assistenza
sanitaria
pubblica.
È
un
dato
oramai
certo
la
crisi
nel
nostro
sistema
sanitario
nazionale,
che
sembra
ormai
un
vecchio
e
stanco
funambolo
che
faQca
a
mantenere
l'equilibrio
a
causa
delle
molteplici
spallate
che
da
anni
conQnuano
a
colpirlo
e
della
lenta
e
progressiva
erosione
della
base
su
cui
cammina.
Le
minacce
provengono
da
più
fronQ
e
sono
sempre
più
forQ,
tanto
da
meYere
in
discussione
la
"sostenibilità"
stessa
del
Servizio
Sanitario
Nazionale,
ovvero
la
tutela
della
salute
aYraverso
quelli
che
sono
i
principi
di
universalità,
uguaglianza
e
globalità
delle
cure
che
ne
hanno
faYo
negli
anni
uno
dei
sistemi
sanitari
migliori
al
mondo.
Corollario
di
questo
scenario
sono
gli
ulQmi
decenni
caraYerizzaQ
da
poliQche
di
riduzione
dell'intervento
pubblico,
di
arretramento
dello
Stato
e
di
compressione
delle
tutele
sociali.
La
crisi
economica,
infaL,
ha
trasformato
il
p o l i Q c a m e n t e
i m p o s s i b i l e
n e l
poliQcamente
inevitabile
e
offerto
strade
per
nuove
opportunità
per
sopperire
alle
cogenQ
mancanze
di
un
sistema
sanitario
nazionale
sino
ad
ora
fulcro
del
substrato
sociale
nazionale.
La
nostra
CosQtuzione
all’art.
32
sancisce
che
“la
Repubblica
tutela
la
salute
come
fondamentale
diriYo
dell'individuo
e
interesse
della
colleLvità,
e
garanQsce
cure
gratuite
agli
indigenQ.
Nessuno
può
essere
obbligato
a
un
determinato
traYamento
sanitario
se
non
per
disposizione
di
legge.
La
legge
non
può
in
nessun
caso
violare
i
limiQ
imposQ
dal
rispeYo
della
persona
umana.”
DeYo
arQcolo
sancisce
il
principio
secondo
il
quale
la
salute
sia
un
bene
comune,
ovvero
inteso
come
un
“bene”
di
cui
tuL
hanno
diriYo
di
usufruire,
indipendentemente
da
ogni
condizione
di
reddito,
di
radici
etniche
e
di
opzioni
ideologiche,
l’idea
e
l’esigenza,
dunque,
che
la
salute,
intesa
come
bene
essenziale
per
la
vita
dell’uomo
debba
sfuggire
alla
logica
della
proprietà
privata,
del
mercato
e
del
profiYo
e
vadano
comunque
tutelaQ
dalla
legge
come
beni
colleLvamente
controllaQ
e
potenzialmente
disponibili
“per
tuL”,
di
interesse
di
tuL.
Nel
nostro
Paese,
dotato
di
un
sistema
sanitario
pubblico,
anche
il
diriYo
egualitario
di
tuL
gli
uomini
alla
difesa
della
propria
salute
appare
ufficialmente
riconosciuto.
TuYavia
esso
appare
manifestamente
limitato
ad
un
gran
numero
di
diseguaglianze
sociali
di
vario
ordine,
che
pesano
fortemente
sia
in
relazione
ai
faYori
di
rischio
sia
in
relazione
all’accesso
e
ai
benefici
dei
servizi
sanitari.
È
ben
chiaro
che
la
promozione
della
salute
investe
quasi
ogni
seYore
della
programmazione
socio-‐poliQca.
E
tuYavia
,
anche
in
questo
orizzonte
sembra
importante
d o m a n d a r s i
s e ,
p e r
q u a n t o
specificatamente
le
concerne,
la
gesQone
della
sanità
possa
essere
in
grado,
nelle
sue
forme
aYuali
e
nelle
aYuali
condizioni,
di
affrontare
gli
odierni
compiQ
della
difesa
e
della
promozione
della
salute
per
tuL
i
ciYadini.
Come
tuYe
le
crisi
oltre
i
cosQ
economici
e
La
salute
come
bene
comune
Il
ruolo
delle
Società
di
Mutuo
Soccorso
di
Maria
Cagnoni
pag.
4
6. sociali
da
pagare,
spesso
si
aprono
anche
nuove
opportunità.
Ed
infaL,
la
proposta
della
salute
e
della
sanità
come
“beni
comuni”
non
può
non
comportare,
inevitabilmente,
qualcosa
di
più
di
una
generica
gesQone
pubblica
della
sanità
e,
comunque,
il
superamento
dell’aYuale
modello
economiciQsco
aziendalisQco
di
sistema
sanitario
pubblico.
Pertanto
la
proposta
di
un
passaggio
della
gesQone
del
seYore
sanitario
dal
“pubblico”
al
“comune”
comporta
una
forte
enfasi
sulla
soggeLvità
sociale
e,
in
parQcolar
modo,
sull’aLva
partecipazione
colleLva
ai
vari
processi
decisionali
e
operaQvi
concernenQ
la
salute.
Da
ciò
ne
consegue
l’uQlizzazione
e
la
messa
in
campo
della
soggeLvità
dei
ciYadini,
delle
loro
varie
forme
di
organizzazione
colleLva
e
di
rappresentanza
locale
e
seYoriale,
delle
aLvità
e
dei
movimenQ
per
la
riduzione
delle
disuguaglianze
di
opportunità
e
per
la
costruzione
di
contesQ
ambientali
più
vivibili,
l’uQlizzazione
e
la
messa
in
campo,
dunque,
delle
allargate
risorse
che
ne
possono
risultare
e
che
vengono
oggi
complessivamente
definite
con
il
termine
di
“capitale
sociale”.
In
questo
quadro,
pertanto,
trovano
il
loro
spazio
e
la
loro
forza
le
Società
di
Mutuo
soccorso,
isQtuite
con
la
legge
n.
3818
del
1886,
ulQmamente
modificata
dal
D.Lgs.
n.
179
del
18
OYobre
2012,
converQto
in
Legge
il
13
Dicembre
2012.
Queste
ulQme
cosQtuiscono
la
rappresentazione
del
ruolo
della
mutualità
in
risposta
alla
crisi
del
welfare.
AYualmente
in
Italia
sono
aLve
circa
2.000
società
di
mutuo
soccorso
che
svolgono
principalmente
fornitura
di
assicurazione
sanitaria
integraQva
e
di
sostegno
in
caso
di
fabbisogno.
Il
mutuo
soccorso
nasce
principalmente
come
risposta
colleLva
alle
conseguenze
d r a m m a Q c h e
d e l
p r o c e s s o
d i
industrializzazione
e
segna
l’affermazione
concreta
della
rivendicazione
di
dignità
e
di
autonomia
di
interi
gruppi
sociali
che
affermano
concretamente
la
volontà
di
difendersi
colleLvamente
dai
rischi
del
mercato
AYualmente
le
Società
di
Mutuo
Soccorso
(SOMS)
cosQtuiscono
organizzazioni
non
lucraQve
tenute
a
reinvesQre
i
propri
uQli
secondo
i
fini
statutari.
Coloro
che
vi
aderiscono
d i v e n t a n o
s o c i
c o n
d i r i Y o
d i
partecipazione
agli
organismi
di
governo.
Non
discriminano
all’accesso
e
non
praQcano
il
diriYo
di
recesso.
PraQcano
tariffe
inferiori
a
quelle
di
altre
organizzazioni
grazie
alla
loro
capacità
di
realizzare
economie
di
gesQone,
di
avvalersi,
almeno
in
parte,
di
volontariato,
di
sQpulare
convenzioni
v a n t a g g i o s e
s o p r a Y u Y o
c o n
organizzazioni
che
fanno
parte
del
sistema
cooperaQvo,
di
godere
di
una
fiscalità
agevolata.
La
struYura
organizzaQva
delle
società
di
mutuo
soccorso
mostra
concretamente
la
possibilità
di
coniugare
efficienza
e
democrazia,
salvaguardando
i
valori
di
giusQzia
sociale.Pertanto
sulla
base
di
quanto
sino
ad
ora
esposto
si
può
concretamente
affermare
che
le
Società
di
Mutuo
Soccorso
possono
cosQtuire
un
modello
di
sanità
privata
che
non
intenda
entrare
nelle
logiche
di
mercato
p r o p o s t e
d a l l e
c o m p a g n i e
d i
assicurazione.
Ed
infaL
per
chi
si
interroga
sul
futuro
del
welfare
e
sulle
sue
mancate
promesse,
l’interesse
scaturisce
dalla
r i c e rca
d i
fo nQ
a l te r n aQ ve
d i
finanziamento
della
sanità
e
dalla
constatazione
che
il
ricorso
al
mercato
aYraverso
le
compagnie
di
assicurazione
ha
dato
finora
risultaQ
modesQ.
Quale
sarà
il
futuro
percorso
delle
Società
di
Mutuo
Soccorso,
non
ci
è
dato
saperlo
ma
ciò
che
conta
in
questo
scenario
di
profonda
insoddisfazione
nel
Servizio
Sanitario
Nazionale
non
può
che
far
sperare
e
desiderare
uno
sviluppo
sempre
maggiore
di
queste
nuove
forme
di
mutualità,
che
vedono
come
punto
centrale
della
propria
struYura
l’individuo
e
la
colleLvità.
pag.
5
Molte
delle
malaLe
croniche,
tra
le
principali
cause
di
morte,
si
possono
prevenire
adoYando
sQli
di
vita
salutari
fin
dall’età
giovanile.
Il
programma
“Guadagnare
salute”
della
Regione
europea
dell’Organizzazione
mondiale
della
sanità
(Oms)
è
stato
adoYato
anche
in
Italia
dal
2007.
Esso
sosQene
gli
intervenQ
dei
vari
seYori
economici,
sanitari
e
di
comunicazione,
aL
a
contrastare
la
diffusione
dei
principali
faYori
di
rischio,
quali
fumo,
alcol,
sQli
alimentari
non
salutari
e
sedentarietà,
quesQ
ulQmi
streYamente
connessi
all’obesità.
In
Italia,
nel
2012,
con
Fumo,
alcool
e
obesità:
lo
sguardo
d’insieme
di
Manuela
FabbreK
7. riferimento
alla
popolazione
di
14
anni
e
più,
i
fumatori
rappresentano
il
21,9
per
cento,
i
consumatori
di
alcol
a
rischio
il
14,1
per
cento,
mentre
la
prevalenza
delle
persone
obese
ammonta
al
10,4
per
cento
della
popolazione
adulta
di
18
anni
e
più.
Nel
complesso,
fumo,
alcol
e
obesità
interessano
sopraYuYo
gli
uomini,
con
differenze
rispeYo
alle
fasce
di
età:
i
fumatori
raggiungono
le
percentuali
più
elevate
nelle
fasce
di
età
centrali
(35,9
tra
gli
uomini
di
25-‐34
anni
e
23,4
tra
le
donne
di
45-‐54
anni),
mentre
il
consumo
di
alcol
a
rischio
è
più
diffuso
tra
gli
anziani
di
65-‐74
anni
(42,9
contro
l'11,6
delle
donne)
e
tra
i
giovani
di
18-‐24
anni
(21,0
contro
il
9,5
delle
donne).
Infine,
l’obesità
aumenta
dopo
i
35
anni,
con
differenze
di
genere
a
svantaggio
degli
uomini
che
si
riducono
tra
le
persone
anziane.
La
promozione
e
la
prevenzione
della
salute
è
un
faYore
determinante
per
il
benessere
della
persona,
per
la
qualità
della
vita
ma
anche
per
la
sostenibilità
del
sistema
sanitario.
E’
importante
quindi,
intervenire
alla
radice,
cercando
di
istruire
e
costruire
un
sistema
autoregolato
dai
ciYadini,
volto
ad
influire
sulla
percezione
e
le
abitudini
in
termini
di
salute
per
noi
stessi
ed
i
nostri
cari.
Fonte
da6
sta6s6ci
“Istat
-‐
Ministero
della
Salute”
pag.
6