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L’accesso al credito
per i progetti di efficienza energetica
Prof. Avv. Francesco Sciaudone
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Sommario
2
1. Introduzione
• Gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo nel
2007 e la Direttiva 2012/27/UE
• Legal Framework: la Direttiva 2012/27/UE e il
D.lgs. 102/2014
• Gli auspici della direttiva 2012/27/UE: le varie
forme di finanziamento pubblico nell’UE
• Difficoltà nel finanziamento dei progetti di EE
2. Finanziamenti UE
• European Financing Energy Efficiency
• Horizon 2020: Smart Cities and Communities
• Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica
• Private Financing for Energy Efficiency
Instrument (PF4EE)
• Quanti Enti pubblici hanno partecipato a
programmi/progetti UE?
3. Finanziamenti pubblici in Italia
• Le forme di finanziamento pubblico in Italia: i
certificati bianchi
• Il bando MiSE per i programmi d’investimento
nel risparmio energetico
• Il Fondo nazionale per l'efficienza energetica
4. ESCo e EPC
• Le ESCo e il contratto EPC
• Il contratto EPC: un’analisi SWOT secondo la
Commissione europea
• Il ricorso al contratto EPC da parte della PA
5. Strutture Finanziarie
• L’accesso al credito per i progetti di EE
• Criticità nell’ambito dei PPP
• Il PPP per la riqualificazione energetica degli
edifici pubblici
• Come realizzare interventi di EE in PPP: l’EE
degli edifici pubblici (Regione Lombardia)
• Progetto Fonti Rinnovabili ed Efficienza
Energetica («FREE»)
• Il FTT
• La riqualificazione energetica nell’esperienza
milanese del 2012
• Il ricorso al FTT da parte della PA
6. Conclusioni
• Idee e proposte per passare dalle parole ai fatti
Gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo nel 2007
e la Direttiva 2012/27/UE
3
Alla luce dell’insufficiente intervento della
direttiva 2006/32/CE, il Consiglio europeo
ha fissato obietti ambiziosi
in materia di energia e cambiamenti
climatici per il 2020
riduzione delle emissioni
gas serra del 20%
incremento del 20%
delle renewables
efficienza energetica
fissata al 20%
Direttiva 2012/27/UE
sull'efficienza energetica, che ha abrogato la
precedente direttiva 2006/32/CE.
Per efficienza energetica (EE) si intende «il rapporto tra un risultato in termini di
rendimento, servizi, merci o energia e l’immissione di energia» (art. 2, n. 4).
1.INTRODUZIONE
L’EE è un tema strategico
Legal Framework:
la Direttiva 2012/27/UE e il D.lgs. 102/2014
4
• La direttiva 2012/27/UE stabilisce per la prima volta che il consumo energetico
dell’UE non deve essere superiore a 1.474 Mtoe di energia primaria o, ad ogni modo, non
superiore a 1.078 Mtoe di energia finale.
• Gli Stati membri devono fissare gli obiettivi nazionali di efficienza energetica
2020 sulla base dei consumi di energia primaria/finale, risparmio di energia
primaria/finale, intensità energetica, etc..
• Gli Stati membri devono incoraggiare la PA a tener conto dell’efficienza energetica,
soprattutto in caso di acquisto di prodotti, servizi ed edifici. La direttiva evidenzia il
«ruolo guida del settore pubblico» (considerando 8).
• Tutte le imprese diverse dalle PMI sono tenute a svolgere ogni 4 anni degli audit
energetici.
• L’Italia ha recepito la direttiva 2012/27/UE con il D.lgs. 4.7.2014, n. 102 (il «D.lgs.
102/2014») che ha parzialmente modificato il D.lgs. 30.5,2008, n. 115 (il «D.lgs.
115/2008») che dà attuazione all’ormai abrogata direttiva 2006/32/CE.
1.INTRODUZIONE
Gli auspici della direttiva 2012/27/UE:
le varie forme di finanziamento pubblico nell’UE
5
• È opportuno incoraggiare gli Stati membri e le regioni ad utilizzare i fondi strutturali e
il fondo di coesione per stimolare gli investimenti nelle misure di miglioramento
dell'efficienza energetica.
• Al contempo, per promuovere gli obiettivi della direttiva, gli Stati membri dovrebbero
incoraggiare il ricorso a strumenti di finanziamento quali:
– fondi di coesione;
– fondi strutturali;
– fondi di sviluppo rurale;
– fondo europeo per l'efficienza energetica.
• Gli strumenti di finanziamento potrebbero basarsi su risorse assegnate all'efficienza
energetica provenienti da:
– obbligazioni per il finanziamento di progetti dell'UE;
– BEI;
– altri istituti finanziari europei come la Banca europea per la ricostruzione e lo
sviluppo e la Banca per lo sviluppo del Consiglio d'Europa;
– istituti finanziari per effetto leva; e
– fonti nazionali, etc.
1.INTRODUZIONE
(…segue…)
6
• Gli strumenti di finanziamento potrebbero:
– utilizzare tali risorse per incoraggiare gli investimenti di capitali privati,
ricorrendo agli investitori istituzionali;
– al fine di ridurre i rischi dei progetti di efficienza energetica e consentire
ristrutturazioni efficaci in termini di costi, avvalersi di meccanismi di
finanziamento innovativi quali:
• garanzie di credito per il capitale privato;
• garanzie di credito per incoraggiare i contratti di rendimento energetico;
• sovvenzioni;
• crediti agevolati;
• linee di credito dedicate;
• sistemi di finanziamento da parte di terzi.
– essere collegati a programmi o ad agenzie che riuniranno e valuteranno la qualità
dei progetti di risparmio energetico, forniranno assistenza tecnica, stimoleranno il
mercato dei servizi energetici e aiuteranno a generare domanda di consumo per i
servizi energetici.
• Tra i settori potenziali di finanziamento si annoverano misure di efficienza energetica
negli edifici pubblici.
1.INTRODUZIONE
Difficoltà nel finanziamento dei progetti di EE
7
Nonostante gli incentivi comunitari e nazionali, gli investimenti per la realizzazione di progetti di
efficienza energetica non raggiungono ancora valori rilevanti.
Le principali criticità sono le seguenti:
Difficoltà nella valutazione del progetto e delle parti
Difficoltà nel valutare positivamente il progetto per il rischio performance e per il rischio canone/controparte
Difficoltà nel replicare il modello PF delle rinnovabili
I progetti sono tra loro molto diversi e non sono greenfield,
i contratti non possono essere facilmente standardizzati,
i flussi finanziari si basano su variabili non facilmente prevedibili (performance),
i meccanismi di garanzia standard non coprono tutte le aree di rischio
Complessità della struttura del finanziamento
Complessità tecnico giuridica dell’operazione di finanziamento
1.INTRODUZIONE
European Financing Energy Efficiency
8
Gli investimenti UE necessari per raggiungere il target europeo di efficienza energetica stanziato
per il 2020 sono stati stimati in 100 mld di euro per anno.
L’attuale quadro politico dell’UE si basa su un’ampia gamma di strumenti finanziari dell’UE per i
progetti EE:
Horizon 2020
programma per la ricerca e l'innovazione scientifica
tra le cui priorità, oltre alla creazione di tecnologie low
carbon e di smart cities&communities, spicca
l’efficienza energetica
Fondi Europei Strutturali e
Fondi di Investimento (ERDF; CF; ESF;
EMFF; EAFRD)
sono stati stanziati più di 27 mld di euro per lo swithc
verso un’economia low carbon
Private Financing for
Energy Efficiency Instrument (PF4EE)
accordo stipulato dalla BEI e dalla Commissione
nell’ambito del programma europeo «LIFE» che si
propone di affrontare il problema del limitato accesso
al finanziamento commerciale per investimenti di EE
Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica
destinato a enti pubblici a locali, regionali e nazionali,
nonché ad aziende (pubbliche e private) che operano nel
settore energetico al servizio degli enti locali. Il fondo
stanzia 265 mln di euro per strumenti finanziari che
includono debt investments, finanziamenti mezzanine,
co-investimenti equity per energie rinnovabili, etc.
2.FINANZIAMENTIUE
9
Horizon 2020:
Smart Cities and Communities
• Horizon 2020 è il più grande programma di R&I previsto dall’UE (circa 80 mld di euro
di fondi stanziati per 2014-2020). Tra i vari bandi pubblicati c’è anche quello dedicato alle
Smart Cities&Communities, diretto allo sviluppo sostenibile delle aree urbane
• Lo scopo del bando Smart Cities&Communities è identificare, sviluppare e
distribuire soluzioni settoriali di sviluppo, ovvero soluzioni con un limitato grado di
integrazione, che siano al contempo replicabili, equilibrate ed integrate nei settori
dell'energia, dei trasporti e delle ICT attraverso partenariati tra comuni e imprese.
• Sfide chiave:
 aumentare l'efficienza energetica complessiva delle città;
 sfruttare le risorse locali.
• I beneficiari del bando sono enti pubblici e privati, imprese, centri di ricerca, università.
• Il finanziamento è una combinazione tra il rimborso dei costi ammissibili e il
finanziamento a tasso forfettario.
2.FINANZIAMENTIUE
10
Fondo Europeo
per
l’Efficienza Energetica
• Il Fondo EEEF è una partnership pubblico-privata (PPP) aperta agli investimenti
degli investitori istituzionali, professionali e di altro tipo. La Deutsche Bank è
l’Investment Manager del Fondo (i.e. responsabile del sourcing e della valutazione
degli investimenti, della verifica della due diligence e della preparazione delle proposte di
investimento).
• L’obiettivo del Fondo EEEF è fornire un finanziamento basato sul mercato per
progetti di efficienza energetica pubblica commercialmente realizzabili, di energia
rinnovabile e trasporto urbano pulito nelle attività del settore pubblico dei 28 paesi
membri dell'UE.
• I beneficiari dell'EEEF sono i Comuni, gli enti locali e regionali ma anche gli enti
pubblici e privati operanti in nome di questi ultimi (es. società di servizi energetici,
fornitori di trasporto pubblico, società di servizi energetici, etc.).
• Gli strumenti che il Fondo fornisce includono:
– debito senior e junior;
– finanziamenti intermedi;
– strutture di leasing e prestiti forfettari.
2.FINANZIAMENTIUE
11
Private Financing for
Energy Efficiency Instrument
(PF4EE)
Il PF4EE è al contempo uno strumento di protezione del rischio di credito per
portafogli finanziari, fornito dalla BEI (che agisce per conto della Commissione) e un
finanziamento a lungo termine. Il PF4EE si avvale inoltre dell’operato di esperti in
EE che forniscono il proprio supporto agli intermediari finanziari.
2.FINANZIAMENTIUE
12
Quanti Enti pubblici hanno partecipato a programmi/progetti UE?
Source: ENEA Report RdS/2013/273
0
1
2
3
4
5
6
7
Nel 2013 il 31% degli enti pubblici ha partecipato a programmi o progetti dell’UE
N° PA
13
• Per certificato bianco il D.lgs. 115/2008 intende ogni titolo (negoziabile) di efficienza
energetica attestante il conseguimento di risparmi di energia negli usi finali di
energia grazie a misure di miglioramento dell'efficienza energetica e utilizzabile ai fini
dell'adempimento agli obblighi, imposti alle imprese distributrici di energia elettrica e
di gas naturale, di:
– connettere alle proprie reti di distribuzione ogni soggetto richiedente (art. 9, co. 1,
D.lgs. 79/1999 recante attuazione della direttiva 96/92/CE in materia di mercato
interno dell’energia elettrica)
– perseguire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili (art.
16, co. 4, D.lgs. 164/2000 recante attuazione della direttiva 98/30/CE in materia di
mercato interno del gas naturale).
• Un certificato bianco equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio
risparmiata (TEP).
• Le imprese distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere il proprio obbligo
realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai certificati bianchi
oppure acquistando questi ultimi da altri operatori attivi sul mercato dei Titoli di
Efficienza Energetica organizzato dal Gestore dei mercati energetici - GME.
Le forme di finanziamento pubblico in Italia:
i certificati bianchi3.FINANZIAMENTIPUBBLICI
INITALIA
14
• Il MiSE, con decreto firmato il 24 aprile 2015 (in corso di registrazione alla Corte dei
Conti), ha emanato un bando con cui verranno messi a disposizione 120 mln di euro a
favore delle imprese (micro, piccole, medie e grandi) della Calabria, Campania, Puglia
e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nel settore dell’efficienza energetica.
• I fondi stanziati sono connessi al POI “Energie rinnovabili ed efficienza energetica”
FESR 2007/2013. Il 60% dei 120 mln di euro è destinato ai programmi proposti da
micro imprese e PMI, di cui il 25% è riservato solo alle micro e piccole imprese.
• Le imprese beneficiarie devono:
– devono essere costituite da almeno 1 anno ed essere iscritte nel RI;
– devono esercitare pienamente i diritti civili;
– non devono essere in liquidazione volontaria e/o sottoposte a procedure concorsuali;
– devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
– non devono aver ricevuto aiuti di Stato illegali/incompatibili con la prassi della Commissione;
– devono essere compliant con la normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione
degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed con gli obblighi contributivi;
– devono essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di
revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico;
– non devono essere imprese in difficoltà ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014.
Il bando MiSE per i programmi d’investimento
nel risparmio energetico3.FINANZIAMENTIPUBBLICI
INITALIA
15
• Sono finanziabili i programmi per la realizzazione di interventi:
– diretti a ridurre i consumi di energia primaria pari ad almeno il 10%; e
– aventi ad oggetto una o più tipologie di interventi quali:
 isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte le attività economiche (es.
rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, etc);
 razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento,
condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli
di lavorazione funzionali alla riduzione dei consumi energetici;
 installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi
energetici nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi;
 installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti per la produzione e la
distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto
del programma
 d’investimento, ovvero per il recupero del calore di processo da forni e/o impianti che
producono calore, o che prevedano il riutilizzo di altre forme di energia recuperabile in
processi ed impianti che utilizzano fonti fossili.
• Sono ammissibili i programmi che:
• prevedono spese ammissibili non inferiori a 30.000 euro;
• sono avviati dopo il 17 maggio 2014 e non hanno sostenuto, a tale data, spese superiori al
70% del costo totale dell’investimento proposto.
(…segue…)
3.FINANZIAMENTIPUBBLICI
INITALIA
Il Fondo nazionale per l'efficienza energetica
16
• L’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha istituito presso il MiSE il Fondo nazionale per
l’efficienza energetica («FNEE»), avente natura rotativa e il cui scopo è quello di
sostenere il finanziamento di interventi di EE realizzati attraverso le ESCO, la PA
(mediante PPP) e le società di progetto o di scopo appositamente costituite.
• Il comma 1 dell’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha previsto che la dotazione del FNEE
per gli anni 2014 e 2015 è rispettivamente pari a 5 e 25 mln di euro. Tale dotazione
può essere integrata fino a 15 milioni € annui per il periodo 2014-2020 a carico del
Ministero dello Sviluppo Economico e fino a 35 milioni di € annui per il periodo 2014-
2020 a carico del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
• Il FNEE mira a finanziare interventi di EE come:
a. interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici di proprietà
della Pubblica Amministrazione;
b. realizzazione di reti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento;
c. efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche, compresa
l'illuminazione pubblica;
d. efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale,
compresa l'edilizia popolare;
e. efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria
e dei servizi.
3.FINANZIAMENTIPUBBLICI
INITALIA
(…segue…)
17
3.FINANZIAMENTIPUBBLICI
INITALIA • L’ammontare annuo del FNEE è stato stimato prendendo in considerazione:
– gli obiettivi di risparmio energetico fissati dalla Strategia Energetica Nazione
(SEN) nei differenti ambiti (residenziale, terziario ed industria) e i risultati raggiunti
(Fonte: Piano Azione per l’Efficienza Energetica 2014 – PAEE’14);
– le soluzioni tecnologiche per l’EE disponibili e la loro convenienza economica nei
differenti ambiti di applicazione (Fonte: Energy Efficiency Report 2013);
– l’effetto leva (moltiplicatore delle risorse pubbliche) di altri Fondi di Garanzia istituiti in
passato (es. l’effetto leva di 18 stimato per il Fondo di garanzia per le PMI del Ministero
dello Sviluppo Economico - Legge 662/96).
• Il FNEE è suddiviso in due sezioni destinate a:
– concessioni di garanzie su singole operazioni o su portafogli di operazioni (assistite
dalla garanzia dello Stato, quale garanzia di ultima istanza, secondo criteri, condizioni e
modalità da stabilire con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia
e delle finanze, adottato entro 90 giorni dall'entrata in vigore del D.Lgs. n. 102/2014);
– erogazione di finanziamenti (direttamente o attraverso banche/intermediari/BEI).
• Al fine di realizzare gli interventi di EE, l’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha previsto che entro
90 giorni dall'entrata in vigore del suddetto decreto, il Ministro dello sviluppo economico
e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, acquisito il parere della Conferenza Unificata, adottino uno o più
decreti per individuare le priorità, i criteri, le condizioni e le modalità di
funzionamento, di gestione e di intervento del FNEE .
18
• Il D.lgs. 115/2008 definisce la Energy Service Company («ESCo»)
'qualsiasi persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre
misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei
locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il
pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento
dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di
rendimento stabiliti‘.
• Le ESCo sottoscrivono i cd. contratti di rendimento energetico («Energy
Performace Contract - EPC»), definiti dall’art. 2, co. 2, lett. n), del D.lgs.
102/2014 come
quell’«accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere
negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica,
verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, dove gli
investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di
miglioramento dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di
prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari».
4.ESCoeEPC
Le ESCo e il contratto EPC
(…segue…)
19
• Le ESCo sono soggetti specializzati in grado di offrire al loro cliente (cioè al beneficiario
del servizio):
 la diagnosi energetica e l’audit energetico;
 lo studio di fattibilità degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;
 la progettazione degli interventi;
 il reperimento delle risorse finanziarie;
 la realizzazione dell’intervento;
 la gestione dei sistemi riqualificati ;
 i finanziamenti tramite terzi.
• Le ESCo sottoscrivono l’«Energy Performace Contract (EPC») che consiste in un
accordo tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento di EE,
verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, dove gli investimenti
(lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di
miglioramento di EE stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione
energetica concordati, quali i risparmi finanziari.
4.ESCoeEPC
20
• “Turnkey” contract
• EPC provider manages the performance risks
• Professionalism and expertise of EPC providers
• ESCo can bring some financing
• Traditionally focused on “low hanging fruits” (high
returns)
• Increases transaction costs
• Requires more developed skills on the client side
• Lack of standardized framework and templates
• Difficulties to enforce legal rights for ESCo service
providers
• EPC is seen as a self-financing
• Public Accounting Treatment (On/off-balance sheet)
• Lack of confidence in ESCos and lack of
understanding of the EPC concept
• Procurement regulations may not be adapted at
national level
• For deep renovation EPC is only part of the financing
• Deep renovation happens with general
refurbishment measures
• Fear of externalization of energy management
Strengths Weaknesses
Opportunities Threats
Il contratto EPC:
un’analisi SWOT secondo la Commissione europea
21
Il ricorso al contratto EPC da parte della PA
11%
14%
75%
75%
in fieri Uso Non Uso
4% : non specificate
19% : instabilità politica
che non permette di avere
contratti di lungo periodo
28% : difficoltà di
accesso al credito per
le ESCo
48% : non adeguata
preparazione della
PA
Source: ENEA Report RdS/2013/273
L’accesso al credito per i progetti di EE
project bond
prestiti
bancari
mini-bond
equity
crowdfunding
project
financing
rateizzazione
in bolletta
anticipo dei
tioli di
efficienza
energetica
22
Quali sono le opportunità
messe a disposizione delle
imprese e della pubblica
amministrazione per il
finanziamento «non
pubblico» di interventi di
efficienza energetica?
5.STRUTTUREFINANZIARIE
23
(…segue…)
Anticipo dei tioli di efficienza energetica: accordo tra un soggetto abilitato all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica ed il cliente
dell’intervento di efficienza energetica, mediante il quale il cliente ottiene una parte del capitale necessario per la realizzazione
dell’intervento di efficienza energetica.
Project bond: obbligazione di scopo emessa dalle società che intendono realizzare un progetto infrastrutturale o un servizio di
pubblica utilità al fine di reperire i fondi per finanziarne il compimento.
Project Financing: creazione di una società di progetto che raccoglie i capitali dei differenti soggetti investitori.
Prestito bancario: finanziamento di denaro «classico» che un istituto di credito (o altro soggetto autorizzato) concede al
richiedente sotto il vincolo della restituzione.
Mini-bond: emissioni obbligazionarie di medio-lungo termine che le imprese non quotate possono utilizzare per reperire
liquidità dal mercato azionario, beneficiando di vantaggi legali e fiscali del tutto simili a quelli delle società quotate.
Equity Crowdfunding: micro-finanziamento che coinvolge gruppi di investitori che usano il proprio capitale per finanziare
iniziative di efficienza energetica. La “ricompensa” per il finanziamento è il complesso di diritti patrimoniali/amministrativi che en
derivano.
Rateizzazione in bolletta: accordo tra l’utility che si occupa della fornitura di energia e il cliente interessato dall’intervento di efficienza
energetica. L’utility finanzia l’intervento ed è rimborsata con rate periodiche contabilizzate direttamente in bolletta.
Il project finance per l’EE:
nel settore pubblico
24
Criticità nell’ambito dei PPP
25
1) Assenza di informazioni e consapevolezza nell’ambito della PA sul
profilo energetico degli edifici e sulle possibilità di miglioramento.
2) Difficoltà di inquadramento dell’attività della ESCo quale appalto o
concessione.
3) Difficoltà nella definizione dei rischi e nell’effettivo trasferimento
dei rischi al soggetto privato (es. rischio finanziario, rischio del
mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico).
4) Complessità ai fini dell’inquadramento dell’investimento fuori
dal bilancio della Pubblica Amministrazione alla luce del trasferimento
dei rischi (ad esempio, il canone non fisso ma variabile in base a
parametri di performance, applicazioni di penali in caso di performance
negativa).
5.STRUTTUREFINANZIARIE:
PUBBLICO
26
Il PPP
per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici
• Nell’adottare un PPP per la riqualificazione dei propri immobili, la PA valuta
in via preliminare:
– la sussistenza di barriere conoscitive, finanziarie e realizzative agli
investimenti;
– l’esistenza di un mix di edifici che presenti un potenziale di risparmio
energetico  il privato riesce ad ammortizzare i costi di investimento con
la riduzione di quelli energetici (la cd. verifica dei requisiti minimi di
attrattività).
• Ogni intervento di riqualificazione energetica deve essere valutato in base al
caso concreto.
• È necessaria un’analisi del profilo di consumo energetico del parco immobiliare
che si intende riqualificare. Tale analisi consiste nello svolgimento delle
seguenti attività:
– ricognizione del patrimonio;
– raccolta e organizzazione dei dati di consumo termico ed elettrico;
– modalità di gestione energetica dell’edificio;
– contratti di manutenzione.
27
(…segue…)
28
Progettazione
Profilo
energetico degli
edifici
Costruzione
Collaudo
Modifiche
richieste dalla
PA
Rischi di
progettazi
one/costru
zione Aumento dei
tassi di interesse
Finanziamento
non disponibile
Rischi
finanziari
Fattori
produttivi
Manutenzioni e
ristrutturazioni
Cambiamenti
nei livelli
quali/quantitati
vi di erogazione
del servizio
Rischio di
disponibilità
Obsolescenza
tecnica e
tecnologica
Rischi
operativi
Cambiamenti
nel quadro
regolamentare
Cambiamenti
nel quadro
legislativo
Cambiamento
della disciplina
fiscale
Rischi
legislativi
e politici
(…segue…)
29
Come realizzare interventi di EE in PPP
L’EE degli edifici pubblici
• Scopo: indicare alle PA lombarde come impostare le operazioni di PPP per la riqualificazione
energetica degli edifici pubblici e superare le barriere agli investimenti per la riqualificazione
energetica in ambito pubblico, quali:
 la barriera conoscitiva, definita come mancanza di consapevolezza nella PA
dell’importanza della gestione oculata dei consumi energetici;
 la barriera finanziaria, legata alla difficoltà da parte degli enti locali di reperire le
risorse necessarie per realizzare gli investimenti;
 la barriera realizzativa, ovvero la difficoltà di regolare in modo equilibrato i rapporti
tra le PA e i soggetti che realizzano gli interventi di efficienza energetica.
• Le Linee Guida hanno individuato come aumentare l’efficienza energetica del parco
immobiliare pubblico:
 interventi sugli impianti (es. regolazione, sostituzione impianti per la climatizzazione
estiva/invernale, sostituzione sorgenti luminose, ecc.);
 interventi sull’edificio (es. cappotto termico, sostituzione infissi, ecc.);
 produzione di energia da fonti rinnovabili (es. impianto solare termico, fotovoltaico,
ecc.);
 ridefinizione delle condizioni di fornitura di energia elettrica e termica.
5.STRUTTUREFINANZIARIE:
PUBBLICO
30
(…segue…)
• L’investimento può essere realizzato in PPP?
• presupposti (esistenza di un edificio/mix di edifici
che presenti un risparmio energetico potenziale per
la remunerazione dell’investimento in
riqualificazione energetica del privato)
• valutazione economico - finanziaria
• convenienza economica del progetto
• L’investimento è contabilizzabile “fuori
bilancio”?
• analisi dell’impatto sui vincoli di finanza pubblica
del progetto di riqualificazione energetica del parco
immobiliare pubblico
•Come si gestisce il rapporto con un privato?
•analisi e allocazione dei rischi
I QUESITI PRIMA DI UN
INTERVENTO IN PPP
COSA FARE AL MOMENTO
DELL’AVVIO DELLA
PROCEDURA PER
L’AFFIDAMENTO DI UN
CONTRATTO EPC
Fasi dell’attivazione
di un contratto EPC
Attività
preliminari
obiettivi e
priorità della PA
indagine
conoscitiva degli
edifici
valutazione del livello di
riqualificazione e del
risparmio energetico
forme di
finanziamento
fattibilità
tecnico-
economica di un
contratto EPC +
FTT
determina a
contrarre
gara
qual è l’oggetto
dell’affidamento
requisiti e criteri
di aggiudicazione
redazione
documentazione di gara
pubblicazione
selezione e
aggiudicazione
Attività
successive
sottoscrizione
contratto
consegna edifici
gestione fase di
progettazione/re
alizzazione
gestione fase
operativa
/monitoraggio
31
Il project finance per l’EE:
nel settore privato
32
Progetto Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica
(“FREE”)
33
PUNTO VENDITA
EPC CONTRACTOR O&M CONTRACTOR
CONTRATTO
EFFICIENTAMENTO
Canone
Efficientamento
Energetico
Finanziamento
Rimborso
CONTRATTI ESECUTIVI DEL CONTRATTO EFFICIENTAMENTO
Corrispettivo Corrispettivo
Monitoraggio
Performance
Efficientamento
Energetico
Manutenzione
STRUTTURA CONTRATTUALE PROGETTO FREE
Appalto O&M
ESCO
SPV
5.STRUTTUREFINANZIARIE:
PRIVATO
(…segue…)
34
• L’individuazione e la valutazione dei principali rischi legati al Progetto FREE ha
rappresentato un momento di estrema complessità.
• Per realizzazione del Progetto FREE, la SPV sottoscriverà, tra l’altro, i seguenti
contratti di progetto:
– con ogni società proprietaria di ciascuno dei punti vendita associati alla rete Conad
un “Contratto di rendimento” volto, inter alia, a regolare la realizzazione degli
interventi di efficientamento energetico, la posa in opera dei relativi beni e materiali,
l’installazione dei dispositivi, l’illuminazione, la climatizzazione estiva e invernale e
la catena del freddo destinati al miglioramento dell’efficienza energetica e tali da
consentire allo stesso un risparmio energetico;
– con l’appaltatore un “Contratto per la realizzazione chiavi in mano - prezzo
fisso - data certa” degli interventi di efficientamento da eseguire presso ciascuno
dei 16 punti vendita associati alla rete Conad;
– con l’operatore un “Contratto di gestione e manutenzione” degli interventi di
efficientamento realizzati presso ciascuno dei 16 punti vendita associati alla rete
Conad.
5.STRUTTUREFINANZIARIE:
PRIVATO
Il finanziamento tramite terzi - FTT
35
36
Il FTT
• Il D.lgs. 115/2008 definisce «finanziamento tramite terzi - FTT»
l’accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al beneficiario della
misura di miglioramento dell'efficienza energetica, che fornisce i capitali per tale misura e
addebita al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conseguito
avvalendosi della misura stessa. Il terzo può essere una Energy Service Company («ESCo»).
• Il FTT è una modalità di attuazione del contratto di EPC.
ESCo
L’investimento diretto a massimizzare
l’efficienza energetica è fatto da una
società esterna di servizi in campo
energetico
Il consumatore di energia non
è tenuto a disporre di un
capitale di partenza per poter
beneficiare del miglioramento
energetico.
beneficiario Banca
5.STRUTTUREFINANZIARIE
La riqualificazione energetica
nell’esperienza milanese del 2012
37
• Nel 2009 la Provincia di Milano ha aderito al «Covenant of Mayors» (o Patto dei
Sindaci) come Struttura di Supporto a quei Comuni dell’hinterland che hanno avuto difficoltà
a redigere i Piani di Azione per l’Energia Sostenibile.
• La BEI ha approvato il progetto «Energy Efficiency Covenant of Mayors» per la
Provincia di Milano, stanziando 90 mln di euro (pari al valore del Programma di
Investimento per la riqualificazione degli edifici pubblici dei Comuni aderenti al
Covenant).
• La BEI ha erogato un prestito di 65 mln di euro per coprire il 75% dei costi del progetto
con contratti di EPC con Garanzia di Risultato tramite ESCo. Il restante 25% è stato
allocato in equity. Il finanziamento del progetto è stato inoltre assicurato da un prestito
agevolato erogato al consorzio dalla BEI all’interno del programma ELENA. Con ELENA la
BEI ha finanziato la messa a punto tecnica, amministrativa e finanziaria del progetto
per 2,16 mln di euro.
• Nel 2012 la Provincia di Milano ha aggiudicato ad un consorzio di 4 ESCo (Olicar,
Carbotermo, Evolve e PrimaVera) la gara bandita per l’assegnazione di una
concessione quindicennale di 13 mln di euro (con la formula FTT) diretta alla
riqualificazione energetica e alla gestione di 98 edifici pubblici in 16 comuni dell’hinterland
milanese.
• Risparmio garantito dal consorzio: 1,3 mln di euro (35% dei costi sostenuti all’epoca dalla
PA milanese).
Risparmio stimato alla fine del contratto: 100% nella disponibilità dei Comuni.
5.STRUTTUREFINANZIARIE
38
28%
72%
Uso
Non Uso
0
10
20
30
40
50
60
Mancata
conoscenza
del FTT
Mancanza
Partner
affidabili
Difficoltà a
gestire l'EPC
n° enti
Il ricorso al FTT da parte della PA
Quante PA usano il FTT?
I motivi del mancato
impiego del FTT
Source: ENEA Report RdS/2013/273
Idee e proposte
per passare dalle parole ai fatti
39
6.CONCLUSIONI
Grazie per l’attenzione
Prof. Avv. Francesco Sciaudone
Founding Partner
fsciaudone@grimaldilex.com
www.grimaldilex.com
ROMA
Via Pinciana, 25
Roma, Italia 00198
Phone: +39 06 45206220
Fax: +39 06 45206230
MILANO
Via Fratelli Gabba 4
Milano, Italia 20121
Phone: +39 02 30309330
Fax: +39 02 30309340
BRUSSELS
30 Boulevard de Waterloo
Brussels, Belgium 1000
Phone: +32 2 5511201
Fax: +32 2 5511200
LONDRA
48 Gresham Street
London, England EC2V 7AY
Phone: +44 0207 1836423
Fax: +44 0207 681398

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  • 1. L’accesso al credito per i progetti di efficienza energetica Prof. Avv. Francesco Sciaudone Founding Partner
  • 2. Sommario 2 1. Introduzione • Gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo nel 2007 e la Direttiva 2012/27/UE • Legal Framework: la Direttiva 2012/27/UE e il D.lgs. 102/2014 • Gli auspici della direttiva 2012/27/UE: le varie forme di finanziamento pubblico nell’UE • Difficoltà nel finanziamento dei progetti di EE 2. Finanziamenti UE • European Financing Energy Efficiency • Horizon 2020: Smart Cities and Communities • Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica • Private Financing for Energy Efficiency Instrument (PF4EE) • Quanti Enti pubblici hanno partecipato a programmi/progetti UE? 3. Finanziamenti pubblici in Italia • Le forme di finanziamento pubblico in Italia: i certificati bianchi • Il bando MiSE per i programmi d’investimento nel risparmio energetico • Il Fondo nazionale per l'efficienza energetica 4. ESCo e EPC • Le ESCo e il contratto EPC • Il contratto EPC: un’analisi SWOT secondo la Commissione europea • Il ricorso al contratto EPC da parte della PA 5. Strutture Finanziarie • L’accesso al credito per i progetti di EE • Criticità nell’ambito dei PPP • Il PPP per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici • Come realizzare interventi di EE in PPP: l’EE degli edifici pubblici (Regione Lombardia) • Progetto Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica («FREE») • Il FTT • La riqualificazione energetica nell’esperienza milanese del 2012 • Il ricorso al FTT da parte della PA 6. Conclusioni • Idee e proposte per passare dalle parole ai fatti
  • 3. Gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo nel 2007 e la Direttiva 2012/27/UE 3 Alla luce dell’insufficiente intervento della direttiva 2006/32/CE, il Consiglio europeo ha fissato obietti ambiziosi in materia di energia e cambiamenti climatici per il 2020 riduzione delle emissioni gas serra del 20% incremento del 20% delle renewables efficienza energetica fissata al 20% Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che ha abrogato la precedente direttiva 2006/32/CE. Per efficienza energetica (EE) si intende «il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, servizi, merci o energia e l’immissione di energia» (art. 2, n. 4). 1.INTRODUZIONE L’EE è un tema strategico
  • 4. Legal Framework: la Direttiva 2012/27/UE e il D.lgs. 102/2014 4 • La direttiva 2012/27/UE stabilisce per la prima volta che il consumo energetico dell’UE non deve essere superiore a 1.474 Mtoe di energia primaria o, ad ogni modo, non superiore a 1.078 Mtoe di energia finale. • Gli Stati membri devono fissare gli obiettivi nazionali di efficienza energetica 2020 sulla base dei consumi di energia primaria/finale, risparmio di energia primaria/finale, intensità energetica, etc.. • Gli Stati membri devono incoraggiare la PA a tener conto dell’efficienza energetica, soprattutto in caso di acquisto di prodotti, servizi ed edifici. La direttiva evidenzia il «ruolo guida del settore pubblico» (considerando 8). • Tutte le imprese diverse dalle PMI sono tenute a svolgere ogni 4 anni degli audit energetici. • L’Italia ha recepito la direttiva 2012/27/UE con il D.lgs. 4.7.2014, n. 102 (il «D.lgs. 102/2014») che ha parzialmente modificato il D.lgs. 30.5,2008, n. 115 (il «D.lgs. 115/2008») che dà attuazione all’ormai abrogata direttiva 2006/32/CE. 1.INTRODUZIONE
  • 5. Gli auspici della direttiva 2012/27/UE: le varie forme di finanziamento pubblico nell’UE 5 • È opportuno incoraggiare gli Stati membri e le regioni ad utilizzare i fondi strutturali e il fondo di coesione per stimolare gli investimenti nelle misure di miglioramento dell'efficienza energetica. • Al contempo, per promuovere gli obiettivi della direttiva, gli Stati membri dovrebbero incoraggiare il ricorso a strumenti di finanziamento quali: – fondi di coesione; – fondi strutturali; – fondi di sviluppo rurale; – fondo europeo per l'efficienza energetica. • Gli strumenti di finanziamento potrebbero basarsi su risorse assegnate all'efficienza energetica provenienti da: – obbligazioni per il finanziamento di progetti dell'UE; – BEI; – altri istituti finanziari europei come la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca per lo sviluppo del Consiglio d'Europa; – istituti finanziari per effetto leva; e – fonti nazionali, etc. 1.INTRODUZIONE
  • 6. (…segue…) 6 • Gli strumenti di finanziamento potrebbero: – utilizzare tali risorse per incoraggiare gli investimenti di capitali privati, ricorrendo agli investitori istituzionali; – al fine di ridurre i rischi dei progetti di efficienza energetica e consentire ristrutturazioni efficaci in termini di costi, avvalersi di meccanismi di finanziamento innovativi quali: • garanzie di credito per il capitale privato; • garanzie di credito per incoraggiare i contratti di rendimento energetico; • sovvenzioni; • crediti agevolati; • linee di credito dedicate; • sistemi di finanziamento da parte di terzi. – essere collegati a programmi o ad agenzie che riuniranno e valuteranno la qualità dei progetti di risparmio energetico, forniranno assistenza tecnica, stimoleranno il mercato dei servizi energetici e aiuteranno a generare domanda di consumo per i servizi energetici. • Tra i settori potenziali di finanziamento si annoverano misure di efficienza energetica negli edifici pubblici. 1.INTRODUZIONE
  • 7. Difficoltà nel finanziamento dei progetti di EE 7 Nonostante gli incentivi comunitari e nazionali, gli investimenti per la realizzazione di progetti di efficienza energetica non raggiungono ancora valori rilevanti. Le principali criticità sono le seguenti: Difficoltà nella valutazione del progetto e delle parti Difficoltà nel valutare positivamente il progetto per il rischio performance e per il rischio canone/controparte Difficoltà nel replicare il modello PF delle rinnovabili I progetti sono tra loro molto diversi e non sono greenfield, i contratti non possono essere facilmente standardizzati, i flussi finanziari si basano su variabili non facilmente prevedibili (performance), i meccanismi di garanzia standard non coprono tutte le aree di rischio Complessità della struttura del finanziamento Complessità tecnico giuridica dell’operazione di finanziamento 1.INTRODUZIONE
  • 8. European Financing Energy Efficiency 8 Gli investimenti UE necessari per raggiungere il target europeo di efficienza energetica stanziato per il 2020 sono stati stimati in 100 mld di euro per anno. L’attuale quadro politico dell’UE si basa su un’ampia gamma di strumenti finanziari dell’UE per i progetti EE: Horizon 2020 programma per la ricerca e l'innovazione scientifica tra le cui priorità, oltre alla creazione di tecnologie low carbon e di smart cities&communities, spicca l’efficienza energetica Fondi Europei Strutturali e Fondi di Investimento (ERDF; CF; ESF; EMFF; EAFRD) sono stati stanziati più di 27 mld di euro per lo swithc verso un’economia low carbon Private Financing for Energy Efficiency Instrument (PF4EE) accordo stipulato dalla BEI e dalla Commissione nell’ambito del programma europeo «LIFE» che si propone di affrontare il problema del limitato accesso al finanziamento commerciale per investimenti di EE Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica destinato a enti pubblici a locali, regionali e nazionali, nonché ad aziende (pubbliche e private) che operano nel settore energetico al servizio degli enti locali. Il fondo stanzia 265 mln di euro per strumenti finanziari che includono debt investments, finanziamenti mezzanine, co-investimenti equity per energie rinnovabili, etc. 2.FINANZIAMENTIUE
  • 9. 9 Horizon 2020: Smart Cities and Communities • Horizon 2020 è il più grande programma di R&I previsto dall’UE (circa 80 mld di euro di fondi stanziati per 2014-2020). Tra i vari bandi pubblicati c’è anche quello dedicato alle Smart Cities&Communities, diretto allo sviluppo sostenibile delle aree urbane • Lo scopo del bando Smart Cities&Communities è identificare, sviluppare e distribuire soluzioni settoriali di sviluppo, ovvero soluzioni con un limitato grado di integrazione, che siano al contempo replicabili, equilibrate ed integrate nei settori dell'energia, dei trasporti e delle ICT attraverso partenariati tra comuni e imprese. • Sfide chiave:  aumentare l'efficienza energetica complessiva delle città;  sfruttare le risorse locali. • I beneficiari del bando sono enti pubblici e privati, imprese, centri di ricerca, università. • Il finanziamento è una combinazione tra il rimborso dei costi ammissibili e il finanziamento a tasso forfettario. 2.FINANZIAMENTIUE
  • 10. 10 Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica • Il Fondo EEEF è una partnership pubblico-privata (PPP) aperta agli investimenti degli investitori istituzionali, professionali e di altro tipo. La Deutsche Bank è l’Investment Manager del Fondo (i.e. responsabile del sourcing e della valutazione degli investimenti, della verifica della due diligence e della preparazione delle proposte di investimento). • L’obiettivo del Fondo EEEF è fornire un finanziamento basato sul mercato per progetti di efficienza energetica pubblica commercialmente realizzabili, di energia rinnovabile e trasporto urbano pulito nelle attività del settore pubblico dei 28 paesi membri dell'UE. • I beneficiari dell'EEEF sono i Comuni, gli enti locali e regionali ma anche gli enti pubblici e privati operanti in nome di questi ultimi (es. società di servizi energetici, fornitori di trasporto pubblico, società di servizi energetici, etc.). • Gli strumenti che il Fondo fornisce includono: – debito senior e junior; – finanziamenti intermedi; – strutture di leasing e prestiti forfettari. 2.FINANZIAMENTIUE
  • 11. 11 Private Financing for Energy Efficiency Instrument (PF4EE) Il PF4EE è al contempo uno strumento di protezione del rischio di credito per portafogli finanziari, fornito dalla BEI (che agisce per conto della Commissione) e un finanziamento a lungo termine. Il PF4EE si avvale inoltre dell’operato di esperti in EE che forniscono il proprio supporto agli intermediari finanziari. 2.FINANZIAMENTIUE
  • 12. 12 Quanti Enti pubblici hanno partecipato a programmi/progetti UE? Source: ENEA Report RdS/2013/273 0 1 2 3 4 5 6 7 Nel 2013 il 31% degli enti pubblici ha partecipato a programmi o progetti dell’UE N° PA
  • 13. 13 • Per certificato bianco il D.lgs. 115/2008 intende ogni titolo (negoziabile) di efficienza energetica attestante il conseguimento di risparmi di energia negli usi finali di energia grazie a misure di miglioramento dell'efficienza energetica e utilizzabile ai fini dell'adempimento agli obblighi, imposti alle imprese distributrici di energia elettrica e di gas naturale, di: – connettere alle proprie reti di distribuzione ogni soggetto richiedente (art. 9, co. 1, D.lgs. 79/1999 recante attuazione della direttiva 96/92/CE in materia di mercato interno dell’energia elettrica) – perseguire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili (art. 16, co. 4, D.lgs. 164/2000 recante attuazione della direttiva 98/30/CE in materia di mercato interno del gas naturale). • Un certificato bianco equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio risparmiata (TEP). • Le imprese distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere il proprio obbligo realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai certificati bianchi oppure acquistando questi ultimi da altri operatori attivi sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica organizzato dal Gestore dei mercati energetici - GME. Le forme di finanziamento pubblico in Italia: i certificati bianchi3.FINANZIAMENTIPUBBLICI INITALIA
  • 14. 14 • Il MiSE, con decreto firmato il 24 aprile 2015 (in corso di registrazione alla Corte dei Conti), ha emanato un bando con cui verranno messi a disposizione 120 mln di euro a favore delle imprese (micro, piccole, medie e grandi) della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nel settore dell’efficienza energetica. • I fondi stanziati sono connessi al POI “Energie rinnovabili ed efficienza energetica” FESR 2007/2013. Il 60% dei 120 mln di euro è destinato ai programmi proposti da micro imprese e PMI, di cui il 25% è riservato solo alle micro e piccole imprese. • Le imprese beneficiarie devono: – devono essere costituite da almeno 1 anno ed essere iscritte nel RI; – devono esercitare pienamente i diritti civili; – non devono essere in liquidazione volontaria e/o sottoposte a procedure concorsuali; – devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria; – non devono aver ricevuto aiuti di Stato illegali/incompatibili con la prassi della Commissione; – devono essere compliant con la normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed con gli obblighi contributivi; – devono essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico; – non devono essere imprese in difficoltà ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014. Il bando MiSE per i programmi d’investimento nel risparmio energetico3.FINANZIAMENTIPUBBLICI INITALIA
  • 15. 15 • Sono finanziabili i programmi per la realizzazione di interventi: – diretti a ridurre i consumi di energia primaria pari ad almeno il 10%; e – aventi ad oggetto una o più tipologie di interventi quali:  isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte le attività economiche (es. rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, etc);  razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli di lavorazione funzionali alla riduzione dei consumi energetici;  installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi;  installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto del programma  d’investimento, ovvero per il recupero del calore di processo da forni e/o impianti che producono calore, o che prevedano il riutilizzo di altre forme di energia recuperabile in processi ed impianti che utilizzano fonti fossili. • Sono ammissibili i programmi che: • prevedono spese ammissibili non inferiori a 30.000 euro; • sono avviati dopo il 17 maggio 2014 e non hanno sostenuto, a tale data, spese superiori al 70% del costo totale dell’investimento proposto. (…segue…) 3.FINANZIAMENTIPUBBLICI INITALIA
  • 16. Il Fondo nazionale per l'efficienza energetica 16 • L’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha istituito presso il MiSE il Fondo nazionale per l’efficienza energetica («FNEE»), avente natura rotativa e il cui scopo è quello di sostenere il finanziamento di interventi di EE realizzati attraverso le ESCO, la PA (mediante PPP) e le società di progetto o di scopo appositamente costituite. • Il comma 1 dell’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha previsto che la dotazione del FNEE per gli anni 2014 e 2015 è rispettivamente pari a 5 e 25 mln di euro. Tale dotazione può essere integrata fino a 15 milioni € annui per il periodo 2014-2020 a carico del Ministero dello Sviluppo Economico e fino a 35 milioni di € annui per il periodo 2014- 2020 a carico del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. • Il FNEE mira a finanziare interventi di EE come: a. interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione; b. realizzazione di reti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento; c. efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche, compresa l'illuminazione pubblica; d. efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale, compresa l'edilizia popolare; e. efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria e dei servizi. 3.FINANZIAMENTIPUBBLICI INITALIA
  • 17. (…segue…) 17 3.FINANZIAMENTIPUBBLICI INITALIA • L’ammontare annuo del FNEE è stato stimato prendendo in considerazione: – gli obiettivi di risparmio energetico fissati dalla Strategia Energetica Nazione (SEN) nei differenti ambiti (residenziale, terziario ed industria) e i risultati raggiunti (Fonte: Piano Azione per l’Efficienza Energetica 2014 – PAEE’14); – le soluzioni tecnologiche per l’EE disponibili e la loro convenienza economica nei differenti ambiti di applicazione (Fonte: Energy Efficiency Report 2013); – l’effetto leva (moltiplicatore delle risorse pubbliche) di altri Fondi di Garanzia istituiti in passato (es. l’effetto leva di 18 stimato per il Fondo di garanzia per le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico - Legge 662/96). • Il FNEE è suddiviso in due sezioni destinate a: – concessioni di garanzie su singole operazioni o su portafogli di operazioni (assistite dalla garanzia dello Stato, quale garanzia di ultima istanza, secondo criteri, condizioni e modalità da stabilire con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze, adottato entro 90 giorni dall'entrata in vigore del D.Lgs. n. 102/2014); – erogazione di finanziamenti (direttamente o attraverso banche/intermediari/BEI). • Al fine di realizzare gli interventi di EE, l’art. 15 del D.Lgs. n. 102/2014 ha previsto che entro 90 giorni dall'entrata in vigore del suddetto decreto, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, acquisito il parere della Conferenza Unificata, adottino uno o più decreti per individuare le priorità, i criteri, le condizioni e le modalità di funzionamento, di gestione e di intervento del FNEE .
  • 18. 18 • Il D.lgs. 115/2008 definisce la Energy Service Company («ESCo») 'qualsiasi persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti‘. • Le ESCo sottoscrivono i cd. contratti di rendimento energetico («Energy Performace Contract - EPC»), definiti dall’art. 2, co. 2, lett. n), del D.lgs. 102/2014 come quell’«accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari». 4.ESCoeEPC Le ESCo e il contratto EPC
  • 19. (…segue…) 19 • Le ESCo sono soggetti specializzati in grado di offrire al loro cliente (cioè al beneficiario del servizio):  la diagnosi energetica e l’audit energetico;  lo studio di fattibilità degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica;  la progettazione degli interventi;  il reperimento delle risorse finanziarie;  la realizzazione dell’intervento;  la gestione dei sistemi riqualificati ;  i finanziamenti tramite terzi. • Le ESCo sottoscrivono l’«Energy Performace Contract (EPC») che consiste in un accordo tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento di EE, verificata e monitorata durante l'intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento di EE stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i risparmi finanziari. 4.ESCoeEPC
  • 20. 20 • “Turnkey” contract • EPC provider manages the performance risks • Professionalism and expertise of EPC providers • ESCo can bring some financing • Traditionally focused on “low hanging fruits” (high returns) • Increases transaction costs • Requires more developed skills on the client side • Lack of standardized framework and templates • Difficulties to enforce legal rights for ESCo service providers • EPC is seen as a self-financing • Public Accounting Treatment (On/off-balance sheet) • Lack of confidence in ESCos and lack of understanding of the EPC concept • Procurement regulations may not be adapted at national level • For deep renovation EPC is only part of the financing • Deep renovation happens with general refurbishment measures • Fear of externalization of energy management Strengths Weaknesses Opportunities Threats Il contratto EPC: un’analisi SWOT secondo la Commissione europea
  • 21. 21 Il ricorso al contratto EPC da parte della PA 11% 14% 75% 75% in fieri Uso Non Uso 4% : non specificate 19% : instabilità politica che non permette di avere contratti di lungo periodo 28% : difficoltà di accesso al credito per le ESCo 48% : non adeguata preparazione della PA Source: ENEA Report RdS/2013/273
  • 22. L’accesso al credito per i progetti di EE project bond prestiti bancari mini-bond equity crowdfunding project financing rateizzazione in bolletta anticipo dei tioli di efficienza energetica 22 Quali sono le opportunità messe a disposizione delle imprese e della pubblica amministrazione per il finanziamento «non pubblico» di interventi di efficienza energetica? 5.STRUTTUREFINANZIARIE
  • 23. 23 (…segue…) Anticipo dei tioli di efficienza energetica: accordo tra un soggetto abilitato all’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica ed il cliente dell’intervento di efficienza energetica, mediante il quale il cliente ottiene una parte del capitale necessario per la realizzazione dell’intervento di efficienza energetica. Project bond: obbligazione di scopo emessa dalle società che intendono realizzare un progetto infrastrutturale o un servizio di pubblica utilità al fine di reperire i fondi per finanziarne il compimento. Project Financing: creazione di una società di progetto che raccoglie i capitali dei differenti soggetti investitori. Prestito bancario: finanziamento di denaro «classico» che un istituto di credito (o altro soggetto autorizzato) concede al richiedente sotto il vincolo della restituzione. Mini-bond: emissioni obbligazionarie di medio-lungo termine che le imprese non quotate possono utilizzare per reperire liquidità dal mercato azionario, beneficiando di vantaggi legali e fiscali del tutto simili a quelli delle società quotate. Equity Crowdfunding: micro-finanziamento che coinvolge gruppi di investitori che usano il proprio capitale per finanziare iniziative di efficienza energetica. La “ricompensa” per il finanziamento è il complesso di diritti patrimoniali/amministrativi che en derivano. Rateizzazione in bolletta: accordo tra l’utility che si occupa della fornitura di energia e il cliente interessato dall’intervento di efficienza energetica. L’utility finanzia l’intervento ed è rimborsata con rate periodiche contabilizzate direttamente in bolletta.
  • 24. Il project finance per l’EE: nel settore pubblico 24
  • 25. Criticità nell’ambito dei PPP 25 1) Assenza di informazioni e consapevolezza nell’ambito della PA sul profilo energetico degli edifici e sulle possibilità di miglioramento. 2) Difficoltà di inquadramento dell’attività della ESCo quale appalto o concessione. 3) Difficoltà nella definizione dei rischi e nell’effettivo trasferimento dei rischi al soggetto privato (es. rischio finanziario, rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico). 4) Complessità ai fini dell’inquadramento dell’investimento fuori dal bilancio della Pubblica Amministrazione alla luce del trasferimento dei rischi (ad esempio, il canone non fisso ma variabile in base a parametri di performance, applicazioni di penali in caso di performance negativa). 5.STRUTTUREFINANZIARIE: PUBBLICO
  • 26. 26 Il PPP per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici • Nell’adottare un PPP per la riqualificazione dei propri immobili, la PA valuta in via preliminare: – la sussistenza di barriere conoscitive, finanziarie e realizzative agli investimenti; – l’esistenza di un mix di edifici che presenti un potenziale di risparmio energetico  il privato riesce ad ammortizzare i costi di investimento con la riduzione di quelli energetici (la cd. verifica dei requisiti minimi di attrattività). • Ogni intervento di riqualificazione energetica deve essere valutato in base al caso concreto. • È necessaria un’analisi del profilo di consumo energetico del parco immobiliare che si intende riqualificare. Tale analisi consiste nello svolgimento delle seguenti attività: – ricognizione del patrimonio; – raccolta e organizzazione dei dati di consumo termico ed elettrico; – modalità di gestione energetica dell’edificio; – contratti di manutenzione.
  • 28. 28 Progettazione Profilo energetico degli edifici Costruzione Collaudo Modifiche richieste dalla PA Rischi di progettazi one/costru zione Aumento dei tassi di interesse Finanziamento non disponibile Rischi finanziari Fattori produttivi Manutenzioni e ristrutturazioni Cambiamenti nei livelli quali/quantitati vi di erogazione del servizio Rischio di disponibilità Obsolescenza tecnica e tecnologica Rischi operativi Cambiamenti nel quadro regolamentare Cambiamenti nel quadro legislativo Cambiamento della disciplina fiscale Rischi legislativi e politici (…segue…)
  • 29. 29 Come realizzare interventi di EE in PPP L’EE degli edifici pubblici • Scopo: indicare alle PA lombarde come impostare le operazioni di PPP per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e superare le barriere agli investimenti per la riqualificazione energetica in ambito pubblico, quali:  la barriera conoscitiva, definita come mancanza di consapevolezza nella PA dell’importanza della gestione oculata dei consumi energetici;  la barriera finanziaria, legata alla difficoltà da parte degli enti locali di reperire le risorse necessarie per realizzare gli investimenti;  la barriera realizzativa, ovvero la difficoltà di regolare in modo equilibrato i rapporti tra le PA e i soggetti che realizzano gli interventi di efficienza energetica. • Le Linee Guida hanno individuato come aumentare l’efficienza energetica del parco immobiliare pubblico:  interventi sugli impianti (es. regolazione, sostituzione impianti per la climatizzazione estiva/invernale, sostituzione sorgenti luminose, ecc.);  interventi sull’edificio (es. cappotto termico, sostituzione infissi, ecc.);  produzione di energia da fonti rinnovabili (es. impianto solare termico, fotovoltaico, ecc.);  ridefinizione delle condizioni di fornitura di energia elettrica e termica. 5.STRUTTUREFINANZIARIE: PUBBLICO
  • 30. 30 (…segue…) • L’investimento può essere realizzato in PPP? • presupposti (esistenza di un edificio/mix di edifici che presenti un risparmio energetico potenziale per la remunerazione dell’investimento in riqualificazione energetica del privato) • valutazione economico - finanziaria • convenienza economica del progetto • L’investimento è contabilizzabile “fuori bilancio”? • analisi dell’impatto sui vincoli di finanza pubblica del progetto di riqualificazione energetica del parco immobiliare pubblico •Come si gestisce il rapporto con un privato? •analisi e allocazione dei rischi I QUESITI PRIMA DI UN INTERVENTO IN PPP COSA FARE AL MOMENTO DELL’AVVIO DELLA PROCEDURA PER L’AFFIDAMENTO DI UN CONTRATTO EPC
  • 31. Fasi dell’attivazione di un contratto EPC Attività preliminari obiettivi e priorità della PA indagine conoscitiva degli edifici valutazione del livello di riqualificazione e del risparmio energetico forme di finanziamento fattibilità tecnico- economica di un contratto EPC + FTT determina a contrarre gara qual è l’oggetto dell’affidamento requisiti e criteri di aggiudicazione redazione documentazione di gara pubblicazione selezione e aggiudicazione Attività successive sottoscrizione contratto consegna edifici gestione fase di progettazione/re alizzazione gestione fase operativa /monitoraggio 31
  • 32. Il project finance per l’EE: nel settore privato 32
  • 33. Progetto Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica (“FREE”) 33 PUNTO VENDITA EPC CONTRACTOR O&M CONTRACTOR CONTRATTO EFFICIENTAMENTO Canone Efficientamento Energetico Finanziamento Rimborso CONTRATTI ESECUTIVI DEL CONTRATTO EFFICIENTAMENTO Corrispettivo Corrispettivo Monitoraggio Performance Efficientamento Energetico Manutenzione STRUTTURA CONTRATTUALE PROGETTO FREE Appalto O&M ESCO SPV 5.STRUTTUREFINANZIARIE: PRIVATO
  • 34. (…segue…) 34 • L’individuazione e la valutazione dei principali rischi legati al Progetto FREE ha rappresentato un momento di estrema complessità. • Per realizzazione del Progetto FREE, la SPV sottoscriverà, tra l’altro, i seguenti contratti di progetto: – con ogni società proprietaria di ciascuno dei punti vendita associati alla rete Conad un “Contratto di rendimento” volto, inter alia, a regolare la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico, la posa in opera dei relativi beni e materiali, l’installazione dei dispositivi, l’illuminazione, la climatizzazione estiva e invernale e la catena del freddo destinati al miglioramento dell’efficienza energetica e tali da consentire allo stesso un risparmio energetico; – con l’appaltatore un “Contratto per la realizzazione chiavi in mano - prezzo fisso - data certa” degli interventi di efficientamento da eseguire presso ciascuno dei 16 punti vendita associati alla rete Conad; – con l’operatore un “Contratto di gestione e manutenzione” degli interventi di efficientamento realizzati presso ciascuno dei 16 punti vendita associati alla rete Conad. 5.STRUTTUREFINANZIARIE: PRIVATO
  • 35. Il finanziamento tramite terzi - FTT 35
  • 36. 36 Il FTT • Il D.lgs. 115/2008 definisce «finanziamento tramite terzi - FTT» l’accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al beneficiario della misura di miglioramento dell'efficienza energetica, che fornisce i capitali per tale misura e addebita al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conseguito avvalendosi della misura stessa. Il terzo può essere una Energy Service Company («ESCo»). • Il FTT è una modalità di attuazione del contratto di EPC. ESCo L’investimento diretto a massimizzare l’efficienza energetica è fatto da una società esterna di servizi in campo energetico Il consumatore di energia non è tenuto a disporre di un capitale di partenza per poter beneficiare del miglioramento energetico. beneficiario Banca 5.STRUTTUREFINANZIARIE
  • 37. La riqualificazione energetica nell’esperienza milanese del 2012 37 • Nel 2009 la Provincia di Milano ha aderito al «Covenant of Mayors» (o Patto dei Sindaci) come Struttura di Supporto a quei Comuni dell’hinterland che hanno avuto difficoltà a redigere i Piani di Azione per l’Energia Sostenibile. • La BEI ha approvato il progetto «Energy Efficiency Covenant of Mayors» per la Provincia di Milano, stanziando 90 mln di euro (pari al valore del Programma di Investimento per la riqualificazione degli edifici pubblici dei Comuni aderenti al Covenant). • La BEI ha erogato un prestito di 65 mln di euro per coprire il 75% dei costi del progetto con contratti di EPC con Garanzia di Risultato tramite ESCo. Il restante 25% è stato allocato in equity. Il finanziamento del progetto è stato inoltre assicurato da un prestito agevolato erogato al consorzio dalla BEI all’interno del programma ELENA. Con ELENA la BEI ha finanziato la messa a punto tecnica, amministrativa e finanziaria del progetto per 2,16 mln di euro. • Nel 2012 la Provincia di Milano ha aggiudicato ad un consorzio di 4 ESCo (Olicar, Carbotermo, Evolve e PrimaVera) la gara bandita per l’assegnazione di una concessione quindicennale di 13 mln di euro (con la formula FTT) diretta alla riqualificazione energetica e alla gestione di 98 edifici pubblici in 16 comuni dell’hinterland milanese. • Risparmio garantito dal consorzio: 1,3 mln di euro (35% dei costi sostenuti all’epoca dalla PA milanese). Risparmio stimato alla fine del contratto: 100% nella disponibilità dei Comuni. 5.STRUTTUREFINANZIARIE
  • 38. 38 28% 72% Uso Non Uso 0 10 20 30 40 50 60 Mancata conoscenza del FTT Mancanza Partner affidabili Difficoltà a gestire l'EPC n° enti Il ricorso al FTT da parte della PA Quante PA usano il FTT? I motivi del mancato impiego del FTT Source: ENEA Report RdS/2013/273
  • 39. Idee e proposte per passare dalle parole ai fatti 39 6.CONCLUSIONI
  • 40. Grazie per l’attenzione Prof. Avv. Francesco Sciaudone Founding Partner fsciaudone@grimaldilex.com www.grimaldilex.com
  • 41. ROMA Via Pinciana, 25 Roma, Italia 00198 Phone: +39 06 45206220 Fax: +39 06 45206230 MILANO Via Fratelli Gabba 4 Milano, Italia 20121 Phone: +39 02 30309330 Fax: +39 02 30309340 BRUSSELS 30 Boulevard de Waterloo Brussels, Belgium 1000 Phone: +32 2 5511201 Fax: +32 2 5511200 LONDRA 48 Gresham Street London, England EC2V 7AY Phone: +44 0207 1836423 Fax: +44 0207 681398