1. BILANCIO DI PREVISIONE 2015
DEL COMUNE DI SABAUDIA
A cura del dott. Franco Brugnola, autore di:
«Manuale per un Consigliere comunale di opposizione –
Come sfidare la maggioranza»
«Il Sindaco di tutti» – Come gestire il Comune per un
successo durevole
2. Il giorno 29 luglio 2015 il
Consiglio comunale di Sabaudia,
con deliberazione n. 23 ha
approvato a maggioranza (con 10
voti favorevoli e 4 contrari
Gervasi, Schintu, Pastore e Secci)
sui 14 presenti (erano assenti
Zeoli, Mignacca e Bianchi A.), il
bilancio di previsione 2015 e
quello pluriennale 2015-2017.
3. Il bilancio di previsione in ogni ente è lo strumento
fondamentale per la programmazione delle attività che si
vogliono svolgere e per gli obiettivi che si desidera
raggiungere; a tale scopo deve essere opportunamente
collegato con il programma elettorale della maggioranza e
con il programma di mandato approvato poi dal Consiglio
comunale.
Il bilancio deve essere redatto secondo lo schema
approvato con il D.lgs 118/2011 e successive modificazioni e
integrazioni.
COSA E’ IL BILANCIO
4. …segue cos’è il bilancio
Il bilancio di previsione finanziario ha carattere
autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della
sua approvazione.
Le previsioni di entrata e di spesa devono essere elaborate
distintamente per ciascun esercizio, in coerenza con i
documenti di programmazione dell’ente, restando esclusa ogni
quantificazione basata sul criterio della spesa storica
incrementale.
5. …segue cos’è il bilancio
In base all’art.2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
i Comuni adottano la contabilità finanziaria, cui affiancano, ai
fini conoscitivi, un sistema di contabilità
economico‐patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei
fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo
economico‐patrimoniale.
6. In base art. 9 del d.lgs 118/2011 il sistema di bilancio delle
amministrazioni locali costituisce lo strumento essenziale per
il processo di programmazione, previsione, gestione e
rendicontazione.
Le sue finalità sono quelle di fornire informazioni in merito
ai programmi futuri, a quelli in corso di realizzazione ed
all'andamento dell'ente, a favore dei soggetti interessati al
processo di decisione politica, sociale ed
economico‐finanziaria.
…segue cos’è il bilancio
7. Gli enti locali conformano la propria gestione ai principi
contabili generali ai seguenti principi contabili applicati:
a) della programmazione;
b) della contabilità finanziaria ;
c) della contabilità economico‐patrimoniale;
d) del bilancio consolidato.
I principi applicati garantiscono il consolidamento e la
trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell'Unione
europea e l'adozione di sistemi informativi omogenei e
interoperabili.
8. L’art. 162 del TUEL prevede che la proposta di Bilancio di
previsione sia redatta seguendo criteri di:
- Unità: salvo le eccezioni di legge tutte le entrate devono finanziare
le spese indicate in bilancio
- Annualità: l’anno finanziario corrisponde all’anno solare e dopo la
chiusura del 31 dicembre non è possibile più effettuare accertamenti
di entrata e impegni
- Universalità: tutte le operazioni gestionali devono essere iscritte a
bilancio; sono vietate le gestioni fuori bilancio
- Integrità, tutte le entrate e tutte le spese devono essere iscritte nella
loro interezza: ad esempio non è possibile iscrivere entrate al netto
delle spese di riscossione
segue…il bilancio di previsione
9. - Veridicità e attendibilità: le previsioni devono corrispondere a fonti
certe e attendibili, basate su dati storici; le entrate alla reale
possibilità di acquisizione mentre per quanto riguarda le spese
queste sono legate alle necessità effettive, collegate a contratti di
servizio, locazioni, stipendi, ecc.
- Pareggio finanziario: il totale delle entrate deve corrispondere al
totale delle uscite; mentre le previsioni relative alle spese correnti
sommate alla quote di capitale delle rate di ammortamento dei
mutui e dei prestiti obbligazionari non possono essere superiori alle
previsioni dei primi tre titoli dell’entrata
- Pubblicità: deve essere assicurata a tutti la conoscenza dei
contenuti significativi e caratteristici del bilancio e dei suoi allegati
con le modalità previste dallo statuto e dai regolamenti
10. Il bilancio di previsione per l’anno 2015 presenta numerose novità
rispetto a quello degli anni precedenti a seguito dell’introduzione del
D.lgs 126/2014.
Quest’anno il bilancio presenta una notevole lievitazione rispetto
agli anni precedenti nella spesa con un aumento di oltre il 50%
rispetto al 2009. Conseguentemente è previsto un aumento delle
entrate che appare di difficile realizzazione, anche ad avviso del
Collegio dei revisori. Il bilancio non è in pareggio.
Il Regolamento di contabilità del Comune è antiquato e non
tiene conto delle modifiche introdotte dal D.lgs 118/2011 e dal D.lgs
126/2014. Non è stata seguita una procedura per il Bilancio
partecipato dai cittadini.
IL BILANCIO 2015 DEL COMUNE DI SABAUDIA
11. LA RELAZIONE DI ACCOMPAGNO AL BILANCIO DI
PREVISIONE 2015 DEL COMUNE DI SABAUDIA
La relazione previsionale e programmatica 2015 si presenta con
una nuova grafica, molto spazio è dedicato alle novità tecnico-
contabili introdotte dalla nuova normativa, ma molte pagine sono
bianche, molti dati assenti o carenti, manca una illustrazione delle
motivazioni politiche di alcune scelte, non viene spiegato quali
risultati si vogliono raggiungere, né il perché di un così grande
aumento delle spese.
Conseguentemente anche le entrate hanno subito un notevole
incremento in maniera tale da alterare il rapporto tra entrate
tributarie ed extratributarie. Come accennato il bilancio non è in
pareggio, ma anche di questo non viene data alcuna spiegazione.
12. Il Collegio dei Revisori nell’esprimere il proprio parere sulla
proposta di Bilancio di previsione 2015 ha tenuto ad evidenziare
che l’avanzo 2014 riportato nella previsione del 2015 deve essere
rettificato in quanto il rendiconto 2014 avrebbe dovuto essere
corretto in un disavanzo di € 1.450.119,86.
Quindi il bilancio di previsione 2015 (che per legge si dovrebbe
chiudere in pareggio) risulta essere in sbilancio di € 2.189.601,22
Pertanto la proposta di bilancio di previsione per l’esercizio
2015 secondo il Collegio avrebbe dovuto essere rettificata prima di
essere sottoposta al Consiglio. Ciò non è avvenuto.
IL PARERE DEL COLLEGIO DEI REVISORI
14. L’ENTRATA
Le entrate tributarie ed extratributarie sono lievitate
notevolmente anche per coprire il disavanzo ereditato dalle gestioni
degli ultimi dieci anni e dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio che
è stato spalmato anche sul presente esercizio.
Il fatto che il bilancio di previsione non si chiuda in pareggio è già
da solo un elemento molto grave e preoccupante per cui sarà
importante che l’amministrazione faccia grande attenzione nella
gestione delle entrate per evitare ulteriori problemi in fase di
consuntivo.
Illustro qui appresso le varie fasi dell’entrata.
15. L’ACCERTAMENTO
Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive, da
cui derivano entrate per la regione, devono essere registrate
nelle scritture contabili quando l'obbligazione è perfezionata,
con imputazione all'esercizio in cui l'obbligazione viene a
scadenza, secondo le modalità previste dal principio applicato
della contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2.
Le entrate sono registrate nelle scritture contabili anche se
non determinano movimenti di cassa effettivi.
16. …segue…l’accertamento
L’accertamento costituisce la prima fase della gestione dell’entrata
con la quale il funzionario competente, sulla base di idonea
documentazione verifica la ragione del credito e la sussistenza di un
idoneo titolo giuridico che dà luogo all'obbligazione attiva
giuridicamente perfezionata, individua il debitore, quantifica la
somma da incassare, individua la relativa scadenza, e registra il
diritto di credito imputandolo contabilmente all'esercizio finanziario
nel quale viene a scadenza.
Non possono essere riferite ad un determinato esercizio finanziario
le entrate il cui diritto di credito non venga a scadenza nello stesso
esercizio finanziario. E' vietato l'accertamento attuale di entrate
future.
17. LA RISCOSSIONE
La riscossione consiste nel materiale introito da parte del
tesoriere o di altri eventuali incaricati della riscossione delle
somme dovute all'ente.
La riscossione è disposta a mezzo di ordinativo di incasso,
fatto pervenire al tesoriere nelle forme e nei tempi previsti
dalla convenzione di tesoreria, anche nei casi in cui l'entrata
non dà luogo ad effettivi movimenti di cassa.
18. …segue…la riscossione
L'ordinativo d'incasso è sottoscritto dal responsabile del servizio
finanziario o da un suo delegato e contiene almeno:
a) l'indicazione del debitore;
b) l'ammontare della somma da riscuotere;
c) la causale;
d) l'indicazione del titolo e delle tipologia di bilancio cui è riferita
l'entrata, con le relative codifiche, distintamente per residui o
competenza;
e) i codici della transazione elementare
f) il numero progressivo;
g) l'esercizio finanziario e la data di emissione;
h) la codifica SIOPE di cui all'art. 14 della legge 196/2009
19. IL VERSAMENTO
Il versamento costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente
nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse comunali.
Gli incaricati della riscossione interni ed esterni, versano al
tesoriere le somme riscosse nei termini e nei modi fissati dal
regolamento di contabilità e dagli accordi convenzionali.
Gli incaricati interni, designati con provvedimento formale,
versano le somme riscosse presso la tesoreria con cadenza
stabilita dal regolamento contabile, non superiore ai quindici
giorni lavorativi.
20. LA GESTIONE DEI RESIDUI
Costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse e
versate entro il termine dell'esercizio, da iscriversi nel bilancio di
previsione dell'esercizio successivo.
Costituiscono residui passivi le somme impegnate, liquidate o
liquidabili, e non pagate entro il termine dell'esercizio, da iscriversi
nel bilancio di previsione dell'esercizio successivo.
Non è ammessa la conservazione nel conto dei residui di somme non
impegnate a norma di legge.
A decorrere dall'entrata in vigore del D.lgs 118/2011, non è
consentita la cancellazione dei residui passivi dalle scritture
contabili per perenzione.
21. I Comuni provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui
attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro
mantenimento.
Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate
esigibili nell'esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere
conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o
liquidabili nel corso dell'esercizio, ma non pagate. Le entrate e le
spese accertate e impegnate non esigibili nell'esercizio considerato,
sono immediatamente reimputate all'esercizio in cui sono esigibili. La
reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari
importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire,
nell'entrata degli esercizi successivi, l'iscrizione del fondo pluriennale
vincolato a copertura delle spese reimputate.
22. PIANO DEI CONTI INTEGRATO
Al fine di consentire il consolidamento ed il monitoraggio
dei conti pubblici, nonché il miglioramento della
raccordabilità dei conti delle amministrazioni pubbliche
con il Sistema europeo dei conti nazionali nell'ambito
delle rappresentazioni contabili, le amministrazioni di cui
all'articolo 2, adottano il piano dei conti integrato
23. Nella relazione al Bilancio
di previsione consegnata
dall’Amministrazione i dati
relativi alla popolazione
sono assenti, per cui sono
stati recuperati dall’ISTAT e
riportati qui, anche perché
utilizzati per le elaborazioni
fatte dall’autore.
24. EQUILIBRI DI BILANCIO
Come da riportati nella deliberazione n.23/2015
ENTRATE
TIT.I Entrate Tributarie 20.296.041,13
TIT. II Entrate deriv. Da contributi e
trasferimenti correnti dello Stato, Regione, e
funzioni delegate dalla regione 2.804.696,68
TIT.III Entrate extratributarie 9.738.842,24
TIT. IV Entrate deriv. da alienazioni,
trasferimenti di capitale, ecc. 2.841.863,88
TOTALE 60.200.788,38
SPESE
TIT. I Spese correnti 31.274.497,48
TIT.II Spese in conto capitale 6.596.547,67
TIT.III Spese per rimborso prestiti 9.800.985,86
TIT.IV Spese per servizi conto terzi 2.300.904,09
DISAVANZO 227.834,28
TOTALE 60.200.788,38
30. IMU sono state confermate: l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille;
aliquota aree fabbricabili 10,6 per mille; aliquota altri fabbricati 10,6
per mille; aliquota abitazione principale 5 per mille; aliquota terreni
agricoli 7,6 per mille; aliquota immobili rurali strumentali 2 per mille.
Il Collegio ha rilevato che la somma iscritta a bilancio è di gran lunga
superiore a quanto accertato negli ultimi esercizi apparendo
sovrastimata ed ha espresso perplessità circa la congruità della cifra,
invitando il responsabile della ragioneria al costante monitoraggio nel
corso dell’anno onde procedere nel caso in cui non siano raggiunti i
livelli attesi, ad una immediata riduzione della spesa.
ANALISI DELLE ENTRATE
31. ADDIZIONALE IRPEF: Conferma dell'aliquota allo 0,8% con riduzione
della esenzione relativa della fascia contributiva, fino ai redditi pari o
inferiori alla soglia dei 15.000,00 euro.
TASI : abitazione principale ed altri immobili destinati ad abitazione 2,50 x
1000; fabbricati strumentali 1 x 1000; alloggi ATER 0 x 1000; fabbricati
assoggettati all’aliquota del 10,60 x1000 e unità immobiliari assoggettate
all’IMU al 5 x 1000 = 0 x 1000. Per legge il gettito della
TA.S.I. deve essere diretto alla copertura del costo dei servizi indivisibili;
l’Amministrazione quest’anno non ne ha indicato la ripartizione tra i vari
servizi.
…segue analisi delle entrate
32. Tariffe per servizio di parcheggio lungomare:
Con deliberazione n. 29 dell’11 aprile 2014 sono state confermate le
tariffe degli abbonamenti (che incidono per circa ¼ sul gettito totale delle
entrate) per l’anno 2014, mentre sono state abolite alcune fattispecie di
esenzione/riduzione, non giustificate da una valutazione di merito oggettiva
e comparativa.
Tariffe relative alla quota oraria, giornaliera e mensile da sostenersi per
la concessione in uso dei beni patrimoniali indisponibili: anche qui sono
state mantenute le tariffe approvate nell’anno precedente.
…segue analisi delle entrate
34. RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI
COPERTURA DEL COSTO 2011 = 97% - 2012 = 94,43% - 2013 = 100% - 2014
= 100% 2015 = 100%
2011
2012
2013
2014
2015
0
50
100
150
200
250
TREND SPESA PRO CAPITE
2012
2013
2014
2015
0.00
500,000.00
1,000,000.00
1,500,000.00
2,000,000.00
2,500,000.00
3,000,000.00
3,500,000.00
DA TASSE DA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
ALTRI RICAVI
TREND ENTRATE
TARI: con deliberazione n. 79 in data 1° luglio sono stati approvati il piano economico e le tariffe.
36. PROVENTI BENI DELL’ENTE
Benchè il Comune sia proprietario
di numerosi immobili, la
maggioranza degli occupanti
(singoli o associazioni) corrisponde
canoni talora irrisori, anche per
beni che per le loro dimensioni
potrebbero essere destinati ad
attività di maggiore interesse per la
collettività.
0.00
50,000.00
100,000.00
150,000.00
200,000.00
250,000.00
300,000.00
350,000.00
400,000.00
2011 2012 2013 2014 2015
295,999.90
242,822.23
310,991.44
260,991.44
365,252.82
40. ALIENAZIONI
Il Collegio dei Revisori ha
raccomandato che, in base all’art. 56
bis, coma 1 del D.L. 69/2013 i proventi
delle alienazioni siano destinati nella
misura del 10% al fondo ammortamento
titoli di Stato. Ma non risulta che ciò sia
avvenuto. Inoltre molti beni inutilizzati
non si comprende perché non siano stati
posti in vendita. Il totale appare
ottimistico in considerazione di quanto
avvenuto nel passato
2013
2014
2015
0.00
50,000.00
100,000.00
150,000.00
200,000.00
250,000.00
300,000.00
350,000.00
400,000.00
450,000.00
51,434.88
91,000.00
411,879.6
6
41. CONTRIBUTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI
Nonostante le deliberazioni adottate dalla nuova Giunta per
l’affidamento di consulenze per la predisposizione dei progetti
necessari alla partecipazione a bandi europei per il reperimento
di finanziamenti, anche quest’anno il Comune ha presentato un
progetto per soli € 3.247,00; detratti i costi sembra ben poco,
specialmente rispetto al volume complessivo delle entrate, una
somma molto lontana da quelle che riescono ad ottenere altri
Comuni dall’U.E ad esempio sui nuovi progetti Horizon 2020 e
che consentono più sviluppo ed occupazione.
42. LA SPESA
SPESE CORRENTI
67%
SPESE IN CONTO
CAPITALE
12%
RIMBORSO
PRESTITI
16%
SPESE PER SERVIZI CONTO TERZI
5%
COMUNE DI SABAUDIA TORTA SPESA 2015
43. LA SPESA: PROGRAMMAZIONE E PROCEDURE
Il Comune non provvede annualmente ad adottare una
deliberazione per la programmazione degli acquisti e
delle procedure da seguire a seconda della tipologia dei
vari beni o servizi.
Nonostante le disposizioni emanate negli ultimi anni
che hanno mirato al contenimento della spesa, non si
hanno riscontri significativi.
45. LE FASI DELLA SPESA
In base alla normativa vigente gli enti locali devono seguire
delle procedure ben precise per provvedere alle spese.
Si tratta di fase affidate esclusivamente ai funzionari che
sono responsabili circa le modalità della loro effettuazione.
Ovviamente le procedure possono subire delle differenze se
si tratta di spese relative al personale (spese fisse come gli
stipendi o variabili come lo straordinario), all’acquisto di beni
o servizi, all’assunzione di mutui, ecc.
46. Gli impegni di spesa sono assunti nei limiti dei rispettivi stanziamenti di
competenza del bilancio di previsione, con imputazione agli esercizi in cui le
obbligazioni passive sono esigibili. Non possono essere assunte obbligazioni che
danno luogo ad impegni di spesa corrente:
a)sugli esercizi successivi a quello in corso considerati nel bilancio di previsione,
a meno che non siano connesse a contratti o convenzioni pluriennali o siano
necessarie per garantire la continuità dei servizi connessi con le funzioni
fondamentali
b) sugli esercizi non considerati nel bilancio, a meno delle spese derivanti da
contratti di somministrazione, di locazione, relative a prestazioni periodiche o
continuative di servizi di cui all'art. 1677 del codice civile, imputate anche agli
esercizi considerati nel bilancio di previsione, delle spese correlate a
finanziamenti comunitari e delle rate di ammortamento dei prestiti.
GLI IMPEGNI DI SPESA
47. LA LIQUIDAZIONE
Il responsabile del procedimento che ha emesso l’ordinazione
della prestazione o della fornitura, sulla base di documenti idonei
a comprovare la regolare effettuazione della stessa e quindi il
diritto del creditore al pagamento, dopo aver controllato la
regolarità della fattura (o notule, etc.) predispone l’atto di
liquidazione che, sottoscritto dal dirigente del servizio, viene
trasmesso al servizio finanziario per gli ulteriori controlli del
caso
48. IL PAGAMENTO DELLA SPESA
E’ disposto dal servizio finanziario con un “mandato”, sul quale
devono essere riportati:
il numero progressivo,
la data di emissione,
il nominativo del creditore (con relativo codice fiscale o partita
IVA),
l’ammontare della somma dovuta,
gli estremi del provvedimento in base al quale è stata liquidata la
spesa
le eventuali modalità di pagamento richieste dal creditore (ad
esempio accredito su altro istituto bancario).
49. MODALITA' DI ESTINZIONE DEI TITOLI DI PAGAMENTO
Su richiesta scritta del creditore e con spese a suo carico, i
mandati di pagamento possono essere estinti mediante:
a) accreditamento in conto corrente postale intestato al creditore;
b) commutazione in vaglia cambiario o in assegno circolare, non
trasferibile, all'ordine del creditore;
c) accreditamento in conto corrente bancario;
d) altre forme di pagamento previste dai sistemi bancari e postali.
Le dichiarazioni di accreditamento o di commutazione, che
sostituiscono la quietanza del creditore, devono risultare da
annotazione sul mandato di pagamento, o su evidenze informatiche,
recante gli estremi relativi alle operazioni.
50. In tutta la Relazione di accompagno al bilancio non si parla in
nessuna parte di «Spending review» e degli interventi che si vuole
(ma siamo già a luglio) mettere in essere per il contenimento della
spesa, mentre si vede che per alcune funzioni, come la 01 (F. generale
di amministrazione e controllo), già in precedenza molto elevata
rispetto alla media, si prevedono ulteriori aumenti considerevoli.
Il Piano triennale per la razionalizzazione delle spese ex art.2
commi 594-599 della L. 244/2007 e art.16 del D.L. 98/2011 riguarda
solamente le spese per corrispondenza, telefonia, ecc. ma fino ad oggi
non è stata pubblicata alcuna relazione relativa ai risultati ottenuti
negli anni passati.
SPENDING REVIEW
51. Gli acquisti di beni o servizi vanno fatti in base al Codice degli
appalti (D.lgs 163/2006).
Il Comune non ha ancora provveduto a razionalizzare le
procedure di acquisto di forniture di beni e servizi attraverso la
costituzione di un ufficio preposto a gestire in maniera centralizzata
tutte le procedure di acquisto, il che consentirebbe di elevare la
qualità delle procedure e di abbassare i costi.
Non si è fatto ancora nulla neanche per costituire una unione di
acquisto con altri comuni viciniori, come previsto dalla L. 56/2014.
CENTRALE UNICA DEGLI ACQUISTI
53. F.Generale amm.ne 17.286.057,25
F. Giustizia 0
F.Polizia locale 862.398,77
F. Pubb. istruzione 1.351.461,60
F. Cultura 490.439,80
F. Sport 130.833,96
F. Turismo 247.608,75
F. Viabilità e trasporti 1.196.906,06
F. Territorio e ambiente 6.731.104,45
F. Settore sociale 2.689.096,86
F. Svil. economico 288.589,98
F. Serv. produttivi 0,00
SPESA CORRENTE 2014
58. Personale
22%
Beni consumo e materie
prime
2%
Prestazioni di servizi
43%
Utilizzo beni di terzi
0%
Trasferimenti
6%
Oneri finanziari
3%
Imposte e tasse
1%
Oneri straordinari
16%
Fondo svalutazione crediti
6%
Fondo di riserva
1%
PERCENTUALE PRINCIPALI SPESE CORRENTI 2015
59. TRASPARENZA DELLA SPESA
Manca una contabilità analitica.
La trasparenza della spesa lascia ancora molto a desiderare in quanto
pur essendo stata resa obbligatoria la pubblicazione degli atti all’albo
pretorio online, questi sono spesso carenti in quanto specialmente nelle
determinazioni non sono indicati tutti i dati.
L’Albo dei beneficiari contiene solamente i dati relativi ai
provvedimenti adottati dal settore servizi sociali, mentre mancano quelli
degli altri settori.
In alcuni casi l’imputazione di parte delle spese avviene in modo
improprio su capitoli diversi da quelli previsti.
61. 2015
6,317
27,461.44
1500
15,000
11,240.60
13,150
137,917.88
2000
50,000.00
0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 140000 160000
Spese Div.Segr.gen
Uff.Gab Rappr.Cerimonie
Spese uff
Nucleo Valutazione
Gemellaggi
Pres.Cons. Com
Manifest.Culturali
Visite fiscali
Sabaudia Film Fest
FUNZ. GEN.AMM.GESTIONE E CONTROLLO
INTERVENTO 3 – PRESTAZIONI DI SERVIZI
2015 2014 2013
62. SPESA PER IL PERSONALE
La spesa del personale, che un tempo
assorbiva in alcuni casi il 79% è ora
diminuita sensibilmente, in quanto la
maggioranza dei servizi è affidata all’esterno.
A causa di leggi statali è stato limitato il turn
over con problemi rilevanti in alcuni servizi.
Con la deliberazione n. 65del 19 giugno 2015
il Comune non ha previsto nuove assunzioni.
Rispetto all’anno passato ci sono alcune unità
in meno per collocamento in quiescenza e tre
in mobilità dal Comune di san felice Circeo il
cui costo per il momento non è a carico del
Comune. La spesa è scesa al 22% del totale.
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
3,800,000.00
4,000,000.00
4,200,000.00
4,400,000.00
4,600,000.00
4,800,000.00
5,000,000.00
5,200,000.00
Personale
63. CONSULENZE
In base all’ art.3, comma 55, della legge 24 dicembre 2007, n.244 e conseguente
Articolo 46, comma 2, del D.L. n.112 convertito nella Legge n.133/08 il
Consiglio comunale deve approvare preventivamente il programma annuale.
Dalla Relazione allegata al Bilancio non si rinviane nulla, il che non consente al
Consiglio di approvare preventivamente il programma.
La legge prevede che il costo delle consulenze debba essere ridotto rispetto al
passato e che debbano essere seguite le procedure dell’art. 1, comma 42 della
legge n. 311/2004; in ogni caso serve il parere del Collegio dei Revisori.
Nella sua relazione il Collegio richiama espressamente l’obbligo del rispetto dei
limiti previsti per incarichi di collaborazione autonoma ai sensi dell’art. 1
comma 5 del D.L. 101/2013 che per l’anno 2015 pone il tetto del 75% rispetto
alla spesa sostenuta nel 2014 e il dovere di pubblicazione dei provvedimenti di
incarico.
73. SPESA PER I SERVIZI ESTERNALIZZATI
Come si può vedere gli interventi
per il contenimento della spesa del
personale hanno spinto
l’amministrazione ad affidarne la
gestione all’esterno con un continuo
aumento di questo tipo di spesa che
quest’anno ha raggiunto per il 43%
della spesa totale.
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
0.00
2,000,000.00
4,000,000.00
6,000,000.00
8,000,000.00
10,000,000.00
12,000,000.00
14,000,000.00
Prestazioni di
servizi
13,474,394.
79
74. LIMITAZIONE SPESE
Il Collegio dei Revisori ha rammentato gli obblighi di
contenimento delle spese derivanti dal 2015 oltre che ai sensi
del già ricordato art. 2 commi da 594 a 599 della L. 244/2007,
anche dall’art. 6 del D.L. 78/2010, dai commi da 8 a 13
dell’art. 47 della L. 66/2014, dall’art. 5, comma 2 del D.L.
95/2012 (spesa per le autovetture – c’è un contratto di leasing
in atto) e dall’art. 1, commi 146 e 147 della L. 228/2012
(incarichi in materia informatica, ecc.)
75. SPONSORIZZAZIONI
Nella parte entrata del bilancio alla Risorsa 316 troviamo la
somma di € 15.000,00 a titolo di sponsorizzazioni per iniziative
culturali, altri € 30.000,00 per sponsorizzazioni diverse ed infine €
50.000,00 per il Sabaudia Film Festival.
Il tutto per un totale di 95.000,00.
E’ positivo che le somme in entrata siano iscritte in bilancio, ma in
primo luogo occorre che le procedure di spesa siano quelle previste
dal Codice degli appalti e che ogni spesa fatta con dette somme sia
tracciabile garantendo la trasparenza di tutte le operazioni.
Al momento in cui la Giunta ha approvato il bilancio solo
pochissime spese sono state pubblicate all’albo pretorio, per cui sarà
necessaria una specifica rendicontazione.
76. SPESE INVESTIMENTI 2015
Dalla Relazione al bilancio leggiamo che per quanto concerne le spese di
investimento sono state previste spese in conto capitale per l’anno 2015 per
€. 3.710.000,00 di cui € 2.910.000,00 mediane contrazione di mutuo ed €
800.000,00 mediante apporti di tipo privato.
Le opere da realizzare vanno dalla realizzazione dei marciapiedi in via
Carlo Alberto alla sistemazione di via Caterattino, ad opere di
urbanizzazione a Borgo Vodice e Borgo San Donato, ad opere di
illuminazione in varie strade, alla sistemazione del marciapiedi in via del
Cimitero, ecc.
77. SOCIETA’ PARTECIPATE
Il Comune partecipa alle seguenti società :
Acqualatina s.p.a
Consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina
GAL Terre pontine
Nonostante l’elevato ammontare delle somme gestite e
l’importanza dei servizi affidati ai predetti organismi, il Comune
è ancora privo delle procedure di controllo per monitorare i
processi decisionali e per definire idonee linee di coordinamento,
indirizzo e controllo nei confronti delle società partecipate; ciò in
quanto la deliberazione n. 67 in data 6 dicembre 2011 è rimasta
inattuata. Non risultano depositati i consuntivi 2014 degli
organismi partecipati.
78. EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
La verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla
residenza, alle attività produttive e terziarie ai sensi delle leggi n. 167/1962,
n. 865/1971 e n. 457/1978 che possono essere cedute in proprietà e superficie
è insoddisfacente.
Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta solo l’8 luglio scorso ha
approvato il piano di zona ambito San Donato e il regolamento per
l’assegnazione delle aree individuato delle aree da consegnare all’ATER, ma
anche a privati, per la realizzazione di alloggi.
Esistono numerosi edifici già destinati ad attività scolastica ed ora occupati
da associazioni, che potrebbero essere riconvertiti per uso sociale: case
famiglia per anziani ed adolescenti con problemi familiari ecc.
80. Il bilancio approvato dal Consiglio comunale diverrà
operativo mediante l’approvazione da parte della Giunta
del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) con il quale
saranno assegnati ai dirigenti e ai responsabili dei
Settori gli obiettivi (che non possono essere quelli
dell’attività ordinaria) e le risorse finanziarie, umane e
strumentali per lo svolgimento delle funzioni delegate.
IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
81. Il Collegio dei revisori ha
infine ricordato l’obbligo di
pubblicazione del Bilancio
previsto dagli artt.29 e 33 del
D.lgs 33/2013 con particolare
riguardo ad una forma
semplificata entro 30 giorni
dalla sua adozione per
favorirne la conoscenza e la
comprensione ai cittadini.