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Scheda Paese
      Emirati Arabi Uniti

a cura del Servizio Centrale Studi Economici
             Federazione ANIE
Emirati Arabi Uniti
indice della Scheda Paese
Caratteristiche del Paese Pag. 3

Suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato Pag. 4

Indicatori macroeconomici Pag. 5

Partner commerciali Pag. 7

Interscambio commerciale dell’Italia con gli Emirati Arabi Uniti Pag. 8

Esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) Pag.9

Interscambio commerciale Italia - EAU di Elettrotecnica ed Elettronica Pag.12

Opportunità Paese: Trasporti Ferroviari, Energia elettrica, Costruzioni Pag. 14

Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 19

Zone franche – Free Zone Pag. 21

Mercato del lavoro Pag. 24

Fiscalità Pag. 25

Disciplina doganale Pag. 27

Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 28
Indirizzi utili Pag. 29
Contatti ANIE Pag. 30




a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                               2
Emirati Arabi Uniti
caratteristiche del Paese

Superficie: 83.600 km²

Popolazione: 5.148.664 (luglio 2011)

Densità della popolazione: 61 abitanti per km²

Lingua Ufficiale: Arabo
(altre lingue parlate: Inglese, Persiano, Hindi)

Moneta Ufficiale: Dirham Emirati Arabi (AED)
Tasso di cambio 2011 pari a 1 Euro = 5,11 AED

Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 84%
- Area Rurale: 16%
Il 20,4% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni

Tasso di Alfabetizzazione: 77,9%
di cui:
- Uomini: 76,1%
- Donne: 81,7%




                                                            Fonte: CIA The World Fact Book

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                       3
Emirati Arabi Uniti
suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato

       BANDIERA                   EMIRATO              SUPERFICIE (Km²)

                          Abu Dhabi                              37.340

                          Dubai                                   3.885

                          Sharjah                                 2.590

                          Ras al - Khaima                         1.684

                          Fujaira                                 1.165

                          Umm al - Qaywayn                         777

                          Ajman                                    259




 ORDINAMENTO DELLO STATO
 Gli Emirati Arabi Uniti sono una Monarchia Assoluta Federale. Capo Assoluto è il Presidente della Federazione
 cooptato per 5 anni dal Consiglio Supremo della Federazione, composto dagli Emiri che sono al vertice degli Stati
 federati. Il Presidente esercita i supremi poteri con l'ausilio del Primo ministro che di regola è lo sceicco di Dubai a
 cui spetta anche la carica di Vice Presidente della Federazione. È invece consuetudine che la carica di Presidente
 spetti allo sceicco di Abu Dhabi. Esiste inoltre un Consiglio Federale Nazionale consultivo composto di 40 membri
 scelti sulla base di candidature individuali.


                                                                                                   Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                        4
Emirati Arabi Uniti
indicatori macroeconomici
Indicatori                                                              2007           2008           2009           2010          2011*          2012**


PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro)                                 188,4          214,2          194,5          228,8          257,6          286,9

PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro)                       42,0           44,9           38,4           43,9           47,9             51,8

Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti)                  6,6            5,3           -3,2            3,2            3,3               3,8

Indice Produzione Industriale (variazione %)                                8,5          16,6             0,7            5,9            4,7               5,0

Tasso d'Inflazione (variazione %)                                         11,2           12,3             1,6            0,9            2,5               2,5

Tasso di Disoccupazione (%)                                                 3,2            3,5            3,7            4,2            4,3               4,2

Tasso di Cambio Euro (EUR) per Dirham (AED)                               5,03           5,40           5,12           4,87           5,11             n.d.

Bilancia Commerciale

Esportazioni FOB beni (Miliardi di Euro)                                 130,4          162,7          138,0          159,6          181,4          208,4

Importazioni FOB beni (Miliardi di Euro)                                  96,4          119,9          107,7          121,4          133,5          167,2

Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro)                               34,0           42,8           30,3           38,2           47,9             41,2
                                                                                                                                               * preconsuntivi
                                                                                                                                        * * dato di previsione




                       Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati FMI, Central Bank of UAE, Ufficio Statistico Nazionale UAE, EIU

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                   5
Emirati Arabi Uniti
  PIL per settori economici

  Prodotto interno lordo
  composizione per settori economici




                                                                       …Prodotto interno lordo negli EAU
                                                                       distribuzione per Emirati




                                          Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati Ufficio Statistico Nazionale UAE

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                        6
Emirati Arabi Uniti
partner commerciali
  Aree di importazione degli EAU (Anno 2010)*                             Aree di esportazione degli EAU (Anno 2010)*
    Nr.           Paese Partner                 Quota %                     Nr.              Paese Partner                   Quota %

     1    India                                   17,1                       1      India                                       28,1

     2    Cina                                    10,3                       2      Iran                                        17,0

     3    USA                                      8,5                       3      Iraq                                         8,2

     4    Germania                                 6,1                       4      Afghanistan                                  4,2

     5    Giappone                                 5,9                       5      Bahrain                                      3,2
     6    Regno Unito                              3,6                       6      Arabia Saudita                               2,9

     7    ITALIA                                   3,1                       7      Qatar                                        2,5
     8    Francia                                  2,6                       8      Hong Kong                                    2,3

     9    Sud Corea                                2,5                       9      Belgio                                       1,9

    10    Arabia Saudita                           2,5                      10      Kuwait                                       1,9
    11    Altri Paesi                             37,8                      11      Altri Paesi                                 27,8
                                       * Ultimo dato disponibile                                                     * Ultimo dato disponibile
Con un saldo della bilancia commerciale in attivo di oltre 40 Miliardi di Euro, le importazioni degli Emirati Arabi Uniti hanno
registrato una crescita di dieci punti percentuali nel 2011. Primo Paese fornitore si confermerebbe per l’anno appena
conclusosi l’India con una quota superiore al 15%. Settimo Paese fornitore, e terzo a livello europeo, l’Italia con una quota
di oltre il 3%.
Con riferimento alle esportazioni degli EAU, escluso il settore oil e tenendo conto del fenomeno re-export largamente
diffuso negli EAU e in primis a Dubai, grazie alla posizione strategica che l’Emirato occupa all’interno dei Paesi del Golfo
Persico, risultano rafforzate nel 2011 e in ulteriore crescita per l’anno in corso di oltre quindici punti percentuali. Principali
mercati di sbocco: India, Iran e Iraq con una quota complessiva superiore al 50%.
                                              Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati Ufficio Statistico Nazionale UAE

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                 7
Emirati Arabi Uniti
  interscambio commerciale dell’Italia con gli Emirati Arabi Uniti (EAU)
  Con un calo di due punti percentuali rispetto al 2009, nel 2010 le esportazioni italiane verso gli Emirati Arabi Uniti
  (EAU) hanno di poco superato i 3,5 Miliardi di Euro (nel 2008 il nostro export superava i 5 Miliardi di Euro). Segnali
  positivi sono previsti per il 2011. Secondo i preconsutivi di chiusura anno le esportazioni italiane verso gli EAU
  dovrebbero confermarsi in controtendenza con un’accelerazione a doppia cifra (+25%).
  L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, Metallurgia, Elettrotecnica ed Elettronica
  con una quota complessiva del 42,2%.
  Esportazioni italiane verso gli EAU per settori industriali (Anno 2010)




   Con riferimento alle importazioni italiane dagli EAU, risultano nel 2010 pari a 450 Milioni di Euro. Per il 2011, a
   fronte di una crescita record, si dovrebbe superare la soglia dei 700 Milioni di Euro.
   Le principali voci di importazione sono i prodotti della raffinazione petrolifera e i metalli non ferrosi.
   Il Saldo della bilancia commerciale si conferma nel 2010 positivo per il nostro Paese (oltre 3 Miliardi di Euro
   l’avanzo).

                                                                                          Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                            8
Emirati Arabi Uniti
esportazioni Italiane di Elettrotecnica ed Elettronica
verso i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC)




                                                                                 * Preconsuntivi

                                                       Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                          9
Emirati Arabi Uniti
esportazioni Italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso i Paesi GCC




                                                       Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                         10
Emirati Arabi Uniti
esportazioni Italiane di tecnologie per infrastrutture** verso i Paesi GCC




  ** In questa voce vengono comprese tutte le
  esportazioni italiane di tecnologie destinate al                            * Preconsuntivi
  settore elettrico, trasporto elettrificato e ICT.
                                                       Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                         11
Emirati Arabi Uniti
interscambio commerciale Italia - EAU di Elettrotecnica ed Elettronica




                                                                 Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di €)
   TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
                                                       2006       2007      2008       2009         2010             2011⁺
  Esportazioni da Italia verso EAU                       206,6       258,6    494,6      434,9         367,3           444,4
  Importazioni da EAU verso Italia                        30,6        11,7     23,3       12,1            9,2           10,9
  Saldo Commerciale                                      176,0       246,9    471,3      422,8         358,1           433,5
                                                                                                                  ⁺ Preconsuntivi
                                                                                          Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                           12
Emirati Arabi Uniti
esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso gli EAU
             COMPARTI ELETTROTECNICA                           mln €         quota % (2010)   ∆ % 2011*/2010

Produzione, Trasmissione, Distribuzione Energia                    94,2           25,6             45,7
Apparecchi Domestici e Professionali                               65,2           17,7             -10,7
Cavi                                                               43,0           11,7             45,1
Illuminazione                                                      38,0           10,4             9,3
Componenti e Sistemi per Impianti                                      4,5        1,2              47,1
Trasporti Ferroviari ed Elettrificati                                  1,1        0,3              -94,1
Ascensori e Scale Mobili                                               1,1        0,3              -37,9

* Preconsuntivi
                                                Totale esportazioni nel 2010 = 367,3 Milioni di €
                                                            distribuzione per macro comparti




                                                          COMPARTI ELETTRONICA                        mln €          quota % (2010)     ∆ % 2011*/2010

                                        Automazione e Misura                                               63,5            17,3                1,7

                                        ICT                                                                55,9            15,2               27,1
                                        Componenti Elettronici                                                0,7           0,2               16,3
                                        Sicurezza ed Automazione Edifici                                      0,0           0,0               -15,9
                                        * Preconsuntivi                                                             Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                      13
Emirati Arabi Uniti
 opportunità Paese: Trasporti Ferroviari ed Elettrificati
 FERROVIA DELLA PENISOLA ARABA
 Un progetto significativo nel settore ferroviario, di valore superiore a 100 Miliardi di dollari, sta impegnando i sei Paesi del
 Consiglio di Cooperazione del Golfo GCC (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar).
 Si tratta della costruzione di una rete ferroviaria che collegherà il Kuwait, dal suo confine con l'Iraq, alla città di
 Salalah, nell'Oman meridionale, attraverso l'intera costa orientale della Penisola Araba, isole (Bahrein) e penisole
 (Qatar) comprese.
 Secondo i progetti, la ferrovia del GCC sarà composta da due linee parallele: la prima, di 1.970 km, attraverserà tutti i sei
 Paesi (collegando il Bahrein tramite un ponte); la seconda, di 1.984 km, si estenderà tra Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati
 Arabi per finire in Oman.
 Nel corso del 2010, i Ministri dei trasporti dei Paesi GCC hanno approvato uno studio di fattibilità dell'intera rete che,
 secondo stime ottimistiche, sarà operativa già dal 2017.
 In seguito sono previsti progetti di lungo periodo per                  Investimenti e Numero di progetti nel settore
                                                                             del trasporto ferroviario (Anno 2010)
 estendere la rete ferroviaria dalla Penisola Araba a
 Giordania, Siria e Turchia. Successivamente, la rete si
 dovrebbe allargare ulteriormente fino a collegarsi con i
 sistemi ferroviari di Europa ed Asia, tramite l'accesso alla
 Turchia. Per completare un tale ambizioso progetto, i sei
 Paesi GCC stanno sviluppando programmi di
 modernizzazione delle rispettive infrastrutture.
 Gli EAU nel biennio 2010-2011 hanno dato impulso ad otto
 progetti, per un valore totale di circa 20,6 miliardi di dollari, e
 stanno effettuando studi di fattibilità soprattutto con riguardo
 al posizionamento di rotaie in territori desertici e
 all'impatto che le dune di sabbia potrebbero avere sulle
 linee.
 La metropolitana di Dubai è attualmente il secondo sistema
 ferroviario completamente automatizzato più lungo al
 mondo; consta di due linee, la più recente (linea verde)
 inaugurata nel settembre 2011. In programma la costruzione                                                          Fonte:GCC
 della terza linea (avvio studio di fattibilità nel 2012).
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                          14
Emirati Arabi Uniti
  opportunità Paese: Energia elettrica - Dubai I                   Capacità produzione energia elettrica a Dubai
       Generazione energia elettrica a Dubai                                          (dati in MW)
                (quota per tipologia di impianti)




                                                                   Estensione Linea di trasmissione (dati in km)
 Trasmissione e Distribuzione energia elettrica a Dubai
                                                                   Linea aerea               2009             2010
                Numero sottostazioni                      400 kV                             870              870
  400 kV                                    14            132 kV                             466              459
  132 kV                                   153            33 kV                              113              113
  33 kV                                    134              Linea interrata in cavo          2009             2010
  6,6 - 11 kV                             24.229
                                                          132 kV                            1.002            1.137
                                                          33 kV                             1.863            1.866
                                                          6,6 - 11 kV                       20.920           22.635
                                                                                                           Fonte: DEWA


a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                     15
Emirati Arabi Uniti
  opportunità Paese: Energia elettrica - Dubai II
                                                                             Consumi energia elettrica
                                                                     (distribuzione per consumatori finali, Anno 2010)
                IMPIANTI ELETTRICI A DUBAI

               Impianti                       MW
  Jabel Ali Power Station D                  1.027
  Jabel Ali Power Station E                   605
  Jabel Ali Power Station G                   798
  Aweer Power Station H - Ph I                607
  Aweer Power Station H - Ph II               421
  Aweer Power Station H - Ph III              818
  Jabel Ali Power Station K                   831
  Jabel Ali Power Station L - Ph I            861      L’Emirato di Dubai ha annunciato piani per la costruzione d'un
  Jabel Ali Power Station L - Ph II          1.393     parco solare da 12 Miliardi di AED (3,27 Miliardi di dollari), con
                                                       una potenziale capacità da 1.000 MW quale parte dei suoi sforzi
                                                       di ridurre la dipendenza esterna dell'Emirato.
   Attualmente Dubai sta cercando di assicurare il
   suo approvvigionamento energetico a lungo           Nell'ambito della Strategia d'Energia Integrata 2030, Dubai
   termine      incoraggiando   investimenti    e      intende ridurre le importazioni d’energia e le emissioni di anidride
   diversificando risorse energetiche, includendo      carbonica che causano riscaldamento climatico del 30% entro il
   energie      rinnovabili   e     il   nucleare.     2030, usando la propria energia solare e attraverso il nucleare
                                                       importato dal vicino Emirato di Abu Dhabi per ridurre la
                                                       dipendenza dal gas.                   Idroelettrico
                                                                                                  70,7
                                                       Il nuovo Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Solar Park
                                                       coprirà un’area di 48 kmq. Il primo impianto solare del parco avrà
                                                       una capacità di 10 MW e l’inizio delle attività è programmato
                                                       entro la fine del 2013.                            Fonte: DEWA


a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                     16
Emirati Arabi Uniti
  opportunità Paese: Energia elettrica - Abu Dhabi
                                                                                       Generazione energia elettrica
                 CAPACITA' E GENERAZIONE ABU DHABI                              (distribuzione per aziende produttrici, Anno 2010)


                              Capacità installata       Generazione
     Azienda produttrice
                                    (MW)                  (GWh)
   AMPC                               550                    813
   APC                               2.433                 11.111
   ECPC                               759                   4.294
   ESWPC                              861                   3.597
   FAPCO                             2.114                  4.632
   GTTPC                             1.672                  7.162
   RPC                                  -                    111
   SCIPCO                            1.615                  9.806
   TAPCO                             2.220                  8.414
   TOTALE                            12.222                49.942
  Nel 2010 è stato assegnato il contratto per la realizzazione della grande
  centrale solare di Medina Zayed, nell’Emirato di Abu Dhabi.                       Malgrado a livello mondiale siano stati sospesi i
  L’impianto promosso da Abu Dhabi Future Energy Company (ADFEC)                    programmi atomici, gli EAU hanno rilanciato il
  in collaborazione con la spagnola Abengoa Solar e la francese Total               piano di investimento nel settore dell’energia
  nell’ambito del progetto Masdar, sarà uno dei maggiori al mondo del               nucleare. Con un investimento di 30 Miliardi di
  tipo a concentrazione Concentrating Solar Power (CSP). Sarà infatti               dollari è stata costituita una joint venture tra
  costituito da 768 collettori cilindro-parabolici lineari distribuiti su una       Emirates Nuclear Energy Corp, di proprietà
  superficie di 300 ettari, per una potenza complessiva di 100 MW.                  dello Stato, e Korea Electric Power Corp.
  L’investimento previsto ammonta a 600 Milioni di dollari e i lavori di            Emirates Nuclear proseguirà pertanto con i
  costruzione richiederanno due anni.                                               piani di sviluppo di 4 reattori nucleari
  L’energia elettrica prodotta sarà interamente acquistata dalla Abu Dhabi          nell’Emirato di Abu Dhabi.
  Water and Electricity Company (ADWEC) nell’ambito di un accordo di
                                                                                                                       Fonte: ADWEC
  acquisto a lungo termine.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                 17
Emirati Arabi Uniti
  opportunità Paese: Costruzioni
  Il valore dei progetti in corso di realizzazione ammonta a 604 Miliardi di dollari, con una flessione del 33% rispetto
  all'anno precedente. Nuovi progetti per 14 Miliardi di dollari sono stati annunciati nel 2011, con una diminuzione del
  58% rispetto al 2010. Il settore immobiliare è crollato negli EAU nel 2008 e il prezzo delle proprietà è diminuito fino al
  60%, con il conseguente abbandono o ritardo nella realizzazione di numerosi progetti.
  Anche Abu Dhabi ha sospeso la realizzazione dei progetti museali del Louvre e del Guggenheim.
          APPROFONDIMENTO PROGETTI INFRASTRUTTURALI APPROVATI E IN FASE DI REALIZZAZIONE
                        EMIRATO: ABU DHABI                             EMIRATO: DUBAI
  Il Governo di Abu Dhabi ha approvato nuovi progetti di sviluppo      - Entro il 2012 è previsto l’avvio dei lavori per
  nei settori immobiliare, sanità, trasporti ed educazione.            l’espansione dell’aeroporto internazionale di Dubai. Il
   - Il Governo ha dato luce verde per progetti di costruzione,        progetto include lavori strutturali, meccanici, di
  rinnovo ed infrastruttura a Liwa, Ghayathi, Al Hayer, Al-Shuaib,     ingegneria e lavori sul sito per l’espansione del
  Bida Al Mutawaa, Mazyed, Um Ghafa, Nema, Al Salamat Umm              Terminal 2.
  Alashtan e Alybanh.                                                  - Il developer immobiliare di Dubai - Meraas Holding -
  - Il progetto North Wathba è uno dei maggiori progetti               ha confermato che la realizzazione del progetto da 544
  residenziali che sia mai stato approvato negli EAU. Copre            Milioni di dollari del Phoenix Mart adiacente al Dragon
  un’area di 4.178 ettari e al suo completamento realizzerà            Mart nei pressi dell’International City a Dubai, inizierà
  13.150 aree residenziali.                                            entro il 2012. Il progetto del polo logistico comprenderà
  - Il bilancio per lavori d’infrastruttura per Khalifa Port e lo      anche la costruzione di un hotel a 5 stelle per
  sviluppo di Khalifa Industrial Zone (KIZAD) è stato approvato        un’estensione complessiva pari a 750.000 mq.
  dal Governo. I primi lavori portuali sono previsti per l'inizio di   - DAMAC Properties, la maggiore società immobiliare
  settembre 2012.                                                      nel Medio Oriente, ha avviato a fine 2011 i lavori del
  - Sono stati approvati progetti per lo sviluppo di nuove strutture   progetto di edilizia residenziale - per un valore di 100
  del terminal nell’aeroporto internazionale di Abu Dhabi.             Milioni di dollari - in Dubai Marina. Il progetto prevede
  Il nuovo edificio del terminal potrà accogliere entro il 2016 27     appartamenti da una, due, tre camere e suite, incluse
  Milioni di passeggeri all’anno.                                      strutture ricreative (alberghi, spa, etc.) da 5 stelle.
  - E’ previsto un progetto di realizzazione di una rete
  metropolitana e tram.                                                                                Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                           18
Emirati Arabi Uniti
  investimenti diretti esteri (IDE)
                    Andamento degli IDE (2000 – 2011*)


         Miliardi di dollari                                   Miliardi di dollari              I principali Paesi investitori negli EAU
                                                                                                sono: Regno Unito, USA e India.




                                                                * dato di previsione

La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da 180 società a
controllo o a partecipazione italiana (ultima rilevazione disponibile da parte dell’ex ICE). Molte di queste società dispongono
di una propria filiale (unità produttiva o branch office) e altre operano tramite agenti locali. Tra le principali società italiane
presenti in pianta stabile negli EAU molte operano nel settore delle costruzioni, oil&gas, logistica, elettromeccanica, ICT.



                                                                                       Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Central Bank UAE

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                            19
Emirati Arabi Uniti
 disciplina generale degli investimenti diretti esteri
 Il mercato degli EAU è rimasto per lungo tempo chiuso agli investimenti esteri, anche a causa dell’esistenza di un monopolio
 di Stato nella gestione dell’unica ricchezza del Paese, il settore petrolifero estrattivo.
 Poiché si prevede che i giacimenti petroliferi possano esaurirsi in un periodo di 20 anni, il Governo ha avviato un
 considerevole piano di diversificazione produttiva cercando di stimolare lo sviluppo di altri settori.
 Uno degli obiettivi principali è quello di fare degli EAU (in primis Dubai) un importante centro finanziario.
 Oggi, gli investimenti esteri sono incoraggiati attraverso numerosi incentivi, soprattutto nelle Free Trade Zone. Per il 2011 il
 Governo federale ha approvato un piano di investimenti di 12 Miliardi di dollari concentrati nel settore infrastrutturale e
 sociale.
 Non ci sono restrizioni al cambio o al rimpatrio di profitti.
 Da qualche anno gli EAU hanno avviato una politica di maggiore apertura verso i capitali esteri. L’unica forma societaria
 aperta alle aziende straniere è la SRL, che ricalca il modello previsto in occidente.
 Il capitale minimo di costituzione è di 65.000 AED, mentre nell’Emirato di Dubai è di 130.000 AED. Per creare una SRL è
 necessario che il 51% delle quote societarie sia posseduto da cittadini locali; la parte straniera può mantenere il controllo e
 l’amministrazione della società attraverso dei patti paralleli, i quali devono accordare agli azionisti locali un ruolo non solo
 formale nella gestione dell’impresa. Il rapporto di agenzia tra locali e stranieri è regolato da una normativa molto restrittiva.
 Tali accordi prevedono una scadenza temporale concordata, ma è prevista la possibilità per la parte straniera di rescindere il
 contratto anticipatamente. Se su questo punto non ci fosse accordo con la parte locale, sarebbe necessario avviare un
 contenzioso dimostrando a un'apposita commissione del Ministero dell’Economia le motivazioni di tale volontà di terminare il
 rapporto con il partner locale. Durante il contenzioso i prodotti della ditta straniera non possono essere venduti.
 Un’altra possibilità di accesso al mercato locale è attraverso la licenza commerciale a una società locale, individuale o no.
 La parte locale generalmente si limita a percepire una percentuale dei profitti.
 Poiché la possibilità di svolgere affari in EAU è legata ai rapporti che si instaurano con i partner locali (da questi dipende, tra
 l’altro, anche la possibilità di ottenere o di perdere il diritto di soggiorno per gli stranieri che siano impegnati in attività
 commerciali), è consigliabile che le parti straniere redigano dettagliatamente i contratti con una valida assistenza legale
 coinvolgendo anche le autorità governative locali e la rappresentanza italiana in loco.
 Il limite del 51% degli operatori nazionali non si applica alle Zone Franche di Dubai, dove gli investitori esteri
 possono avere la proprietà al 100% dei propri progetti.
 In linea con gli sforzi di diversificazione economica, è in corso di elaborazione un nuovo progetto di legge di riforma del
 settore degli investimenti esteri diretti.
                                                                        Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    20
Emirati Arabi Uniti
 zone franche – Free Zone
 Attualmente esistono più di 30 zone franche. Alcune sono generaliste e consentono lo svolgimento di qualsiasi
 attività economica o commerciale, altre sono specialistiche.
 Le più importanti zone franche sono quelle di Jebel Alì e Dubai Internet City (DIC). La prima, istituita nel 1985 dall’Emirato
 di Dubai, attualmente ospita circa 2.500 società, provenienti da più di 100 Paesi, e si è affermata come il principale snodo
 commerciale della regione. La maggior parte degli investimenti si concentra nell`ingegneria leggera e nelle attività di
 assemblaggio, mentre un gran numero di multinazionali utilizza le zone franche come centro di distribuzione.
 La zona DIC, avviata nell’ottobre 2000, si sta invece affermando come centro regionale per l’e-commerce. Entrambe offrono
 incentivi alle imprese che investono in queste zone, il più interessante dei quali è la possibilità per gli investitori stranieri di
 possedere il 100% di una società locale (mentre nel resto degli EAU è applicato un limite alla partecipazione del 49%).
 Altre zone franche sono presenti anche negli emirati di Ajman, Fujairah e Sharijah.
 La principale zona franca della Federazione dovrebbe diventare nel prossimo futuro quella di Saadiyat, nell’Emirato di Abu
 Dhabi, ancora allo stadio progettuale.
 Le procedure per insediarsi nelle Free Zone degli Emirati Arabi Uniti sono relativamente semplici e veloci.
 Per quanto riguarda le questioni legali e commerciali, le società in possesso di una licenza per operare nella zona franca
 sono autorizzate ad operare all’interno della zona franca e al di fuori degli Emirati.
 Per stabilire un’impresa in una Free Zone è necessario richiedere una licenza. Tendenzialmente le licenze sono di 4 tipi:
 - Commerciale
 - Industriale
 - Servizi
 - Industria nazionale
 Per favorire l’insediamento di attività straniere nelle Free Zone vengono concessi vari incentivi, fra cui:
 - 100% della proprietà dell’attività in capo all’investitore straniero
 - Nessuna tassa sul reddito personale o sulle plusvalenze
 - Nessuna tassa sulle operazioni societarie per un determinato periodo
 - Esenzione dai dazi d’importazione e di esportazione
 - Possibilità di trasferire, completamente e senza alcuna formalità, profitti e utili all’estero
 - Fornitura energetica abbondante e a basso costo
 - Libertà completa nell’assunzione del personale che può essere anche interamente straniero
 - Sistema bancario flessibile
                                                                         Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                     21
Emirati Arabi Uniti
 nuova legge che regola l’attività economica a Dubai
 La legge n. 13/2011 è composta da 37 articoli e ha lo scopo di regolamentare le attività economiche dell'Emirato per creare
 un ambiente favorevole per sviluppare il business ed accrescere gli investimenti stranieri a Dubai.
 La legge prevede che il Dipartimento di sviluppo economico (DED) sia l'organismo incaricato per la regolamentazione
 dell'attività economica di tutte le imprese site al di fuori delle Free Zone.
 I poteri in capo al DED riguardano, fra l’altro, il rilascio delle licenze, la classificazione delle attività economiche consentite
 all'interno di Dubai, il rilascio di permessi per le attività di marketing e la fissazione degli orari di lavoro.

 Sportello Unico
 La legge stabilisce un unico ente attraverso il quale i diversi organi di Governo possono coordinare la regolamentazione
 delle attività economiche che si svolgono a Dubai.
 A norma dell'articolo 20 della nuova legge, viene anche introdotto un unico sportello per il rilascio delle licenze alle imprese
 e per tenere i rapporti con gli investitori.
 La nuova legge mira a rafforzare il coordinamento tra le autorità competenti a Dubai al fine di "facilitare gli interessi
 commerciali". La nuova legge ha lo scopo anche di sviluppare l'ambiente economico garantendo l’accesso ad informazioni
 precise e trasparenti, ottenute con le tecnologie più recenti.
 Questa iniziativa consentirà alle imprese di beneficiare dei più avanzati sistemi tecnologici per redigere piani di marketing e
 permetterà la pubblicità di tutte le migliori opportunità di investimento dell'Emirato.
 Parametri per il rilascio delle licenze
 La legge stabilisce anche i parametri per il rilascio delle licenze. Viene ribadito il divieto di svolgere attività economiche a
 Dubai senza aver previamente ottenuto una licenza di business da parte del DED.
 Secondo l'articolo 8 della legge, la licenza è valida per un solo anno ed è rinnovabile annualmente. E’ peraltro possibile il
 rilascio della licenza per un periodo fino a quattro anni, con l'approvazione del DED.
 L'articolo 13 prevede che un imprenditore possa chiedere la sospensione della licenza allorché debba fermare
 temporaneamente la sua attività.
 La legge stabilisce anche che non si possono svolgere attività economiche se non utilizzando le forme giuridiche stabilite
 dalla legge. Queste includono la società unipersonale e la società commerciale. Possono operare a Dubai anche le branch
 delle società straniere o delle società costituite in free zone.
 La legge stabilisce una multa fino a 100.000 AED per chiunque violi le disposizioni ivi previste.
                                                                                                          Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              22
Emirati Arabi Uniti
 procedure per la costituzione di un insediamento in una zona franca
 Un insediamento nella Free Zone è un insediamento formato e                  Forme di insediamento
 registrato all’interno della zona franca e regolato unicamente                    Free Zone
                                                                                                                    Acronimo
 dalle autorità della zona franca.
                                                                           Free Zone Company                                FZCO
 La FZCO ed il FZE devono avere un capitale minimo, che varia a            Free Zone Establishment                           FZE
 seconda della Free Zone, e la responsabilità sarà limitata                Branch Office                                        -
 all’ammontare del capitale corrisposto (per il Branch Office non è
 richiesto alcun capitale).
 La FZE necessita solo di un singolo azionista ed è un’entità legale indipendente. Da un punto di vista legale, può essere
 assimilato alla nostra società a responsabilità limitata con un unico socio.

 L’insediamento deve avere sempre un ufficio nella Free Zone in cui vengono inviate tutte le comunicazioni.
 L’insediamento deve avere almeno un amministratore e un segretario, anche se i due ruoli possono essere rivestiti dalla
 medesima persona. Devono essere entrambi persone fisiche e almeno uno di essi deve risiedere negli Emirati.

 Deve essere inoltre nominato un revisore dei conti, scelto tra coloro che sono iscritti in un apposita lista tenuta dalle
 Autorità della Free Zone.

 Va infine detto che gli insediamenti nella Free Zone, pur non dovendo rispettare le formalità di documentazione e di
 depositi richiesti dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti, devono comunque rispettarne le leggi.




                                                                    Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                23
Emirati Arabi Uniti
mercato del lavoro
                                                                                               Occupazione per Settori
                     SALARI
        (VALORI MEDI MENSILI IN DOLLARI)

      Categorie               da                a
Operaio                           350             400
Operaio qualificato               400             600
Impiegato                         900           1.100
Dirigente                       3.000           7.000


 Il mercato del lavoro, soggetto a una rigida disciplina, è costituito per l’80% da manodopera straniera. I lavoratori meno
 specializzati provengono prevalentemente dal sub continente indiano, mentre tra i lavoratori più specializzati è alta la
 percentuale di europei e medio-orientali. Per entrare nel Paese è necessaria la richiesta da parte di una società o cittadino
 locale, che diviene garante del lavoratore.
 I lavoratori occupati nel settore dei servizi e dell’industria sono normalmente assunti con contratto. I contratti di
 lavoro sono soggetti al controllo del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali.
 L’obiettivo è di assicurare che il salario pattuito soddisfi i bisogni di base del lavoratore, consentendogli di vivere in condizioni
 accettabili. Non esiste, infatti, una disciplina legislativa o amministrativa relativa al salario minimo. L’offerta e la domanda di
 lavoro determinano la retribuzione. Esiste semplicemente un livello di salario minimo non ufficiale, il quale dovrebbe
 consentire al lavoratore ed alla sua famiglia uno standard di vita dignitoso.
 Inoltre, gli EAU non riconoscono ai lavoratori il diritto di organizzarsi in sindacati. Esiste una giurisdizione speciale per cause
 di lavoro, che generalmente è più favorevole al dipendente.
 L’orario di lavoro standard è di 8 ore al giorno per 6 giorni a settimana. I giorni di ferie sono minimo 24, ai quali si aggiungono i
 giorni di festa retribuiti che sono 10 all’anno. Questi standard non sono tuttavia sempre rispettati.
                                                                           Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro degli EAU

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                          24
Emirati Arabi Uniti
 fiscalità

 Il sistema fiscale degli Emirati Arabi Uniti è caratterizzato dalla presenza di numerosi regimi speciali e di favore, volti a
 incentivare gli investimenti nel Paese.
 Gli EAU sono inclusi, anche se con alcune limitazioni, nelle tre black list che individuano gli Stati considerati a fiscalità
 privilegiata ai fini della normativa italiana.
 Nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano inclusi nelle black list italiane, tra i due Stati è in vigore una Convenzione contro
 le doppie imposizioni. La Convenzione, firmata ad Abu Dhabi il 22 gennaio 1995, è stata ratificata con legge 28 agosto
 1997, n. 309, ed è in vigore dal 5 novembre 1997.
 Gli Emirati, infine, sono inclusi anche nella white list (decreto ministeriale del 4 settembre 1996) che individua i Paesi
 che consentono lo scambio di informazioni e che, pertanto, possono beneficiare di una tassazione di favore
 relativamente agli interessi e ai proventi da titoli obbligazionari e assimilati provenienti dall'Italia.

 Negli Emirati non è presente alcuna imposta sul reddito delle persone fisiche, nemmeno a titolo di ritenuta alla
 fonte. Le imprese che impiegano cittadini degli Emirati sono obbligate a versare una quota del salario a questi corrisposto
 in appositi fondi pensione.

 Al momento negli Emirati non è previsto alcun tipo di tassazione generale sui consumi. Nel corso del 2008, le autorità
 emiratensi hanno preannunciato l'introduzione di un'imposta generale sul valore aggiunto, con un'aliquota del 3%.
 L'introduzione della nuova imposta, inizialmente prevista per i primi mesi del 2009, sembra tuttavia essere stata rinviata.
 Gli Emirati applicano alcune tasse e contributi locali. A Dubai, ad esempio, sono dovute: un'imposta sugli edifici
 residenziali, che grava sul reddito derivante dalla locazione di unità abitative e stanze d'albergo a cittadini esteri (aliquota
 del 10%); un'imposta sugli immobili commerciali, pari al 5% del reddito derivante dall'affitto dei medesimi.




                                                                                                          Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              25
Emirati Arabi Uniti
 imposta sulle persone giuridiche
 L'imposta sul reddito delle società è l'unica vera imposta presente negli Emirati. Non esiste, in realtà, un'imposta
 societaria unica, ma tante imposte societarie quanti sono gli Emirati, che le disciplinano con propri decreti. I decreti fiscali
 adottati dai sette Emirati, tuttavia, sono improntati ai medesimi principi e criteri generali. L'imposta è tendenzialmente
 applicabile all'utile netto prodotto da tutti gli enti e le società - con o senza personalità giuridica - che svolgono
 attività commerciali o industriali negli Emirati.
 Sono soggetti ad imposta anche gli utili prodotti da branch, filiali e sedi secondarie (stabili organizzazioni) di società estere.
 Il calcolo del reddito imponibile viene effettuato sulla base delle risultanze contabili. È possibile dedurre dal reddito
 lordo tutti i costi e le spese sostenuti per la sua produzione, anche se all'estero. Le spese deducibili includono le spese di
 amministrazione e di gestione, nonché i costi derivanti da perdite su crediti o su beni strumentali. La legislazione fiscale
 di Dubai ammette anche la deduzione delle spese preparatorie, nonché di quelle comunque sostenute per avviare
 un'attività produttiva o commerciale nell'Emirato. La deduzione è ammessa nel limite del 10% annuo.
 Le quote di ammortamento dei beni strumentali materiali e immateriali impiegati dalla società sono, in linea di principio,
 deducibili.
 Le perdite sono deducibili illimitatamente, salvo ad Abu Dhabi, dove il riporto è possibile per un solo anno.
 I dividendi infragruppo non sono tassati.
                                                                               IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA'
 Occorre evidenziare che l'applicazione dell'imposta sulle società è
 di fatto piuttosto limitata, per le vaste e numerose esenzioni
 ammesse dalle locali leggi fiscali. Tra le esenzioni di tipo oggettivo,       Reddito imponibile             Aliquota (%)
 spettanti in ragione dell'attività svolta, si possono ricordare quelle    < 1.000.000                              0
 previste per le attività edilizie o comunque costruttive, così come       1.000.001 - 2.000.000                   10
 quelle per le attività svolte in esecuzione di contratti governativi.
                                                                           2.000.001 - 3.000.000                   20
 L'imposta non è comunque dovuta da enti e società stabilite nelle
 zone franche (Free Zone). Le autorità degli EAU, inoltre, possono         3.000.001 - 4.000.000                   30
 accordare esenzioni anche totali, con proprio provvedimento, a            4.000.001 - 5.000.000                   40
 qualsivoglia società o ente.                                              > 5.000.001                             50
                                                                                                          Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              26
Emirati Arabi Uniti
 disciplina doganale
 Gli Emirati Arabi hanno aumentato le tariffe doganali su alcuni prodotti chiave al 4%, mentre per gli altri prodotti continua
 a essere applicata all’aliquota del 5%. Alcuni prodotti importati sono esenti da dazio (tra questi i materiali da costruzione,
 acciaio e alluminio).
 Gli EAU sono membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC). Il 1° gennaio 2003, dopo quindici anni di
 negoziati, è entrata in vigore l'unione doganale tra i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Si tratta di un’area di
 libero scambio di oltre 30 milioni di consumatori. L'unione doganale ha introdotto una tariffa unica del 5% su circa 1.500
 voci merceologiche e una lista di prodotti duty-free. Conformemente all'accordo istitutivo dell'area doganale, gli Emirati
 Arabi hanno dovuto adeguare alcune tariffe doganali, elevate dal 2% al 4%, mentre la maggior parte dei membri del
 GCC le ha dovute ridurre. L'unione doganale prevede la libera circolazione di ogni prodotto entrato da una
 frontiera esterna dell'area, senza il pagamento di ulteriori tariffe.
 Molti sono tuttavia gli ostacoli che ancora si frappongono alle realizzazione effettiva di un'area di libero scambio. In
 primo luogo il monopolio di pochi singoli agenti autorizzati a importare beni dall'estero.

 La realizzazione di un'unione doganale incrementerà sensibilmente l'interscambio commerciale intra-regionale, finora
 piuttosto modesto. L'entrata in vigore dell'unione doganale accelera la conclusione di un accordo di libero
 scambio con l'Unione europea. I negoziati tra l'UE e il GCC sono da alcuni anni in una fase di stallo, avendo l'UE
 posto come condizione alla loro ripresa proprio la creazione di un’unione doganale tra i Paesi GCC. Un accordo
 commerciale con l'Unione europea consentirebbe ai Paesi GCC l´accesso ai mercati europei, in particolare per quanto
 riguarda la produzione di alluminio e prodotti petrolchimici, attualmente soggetti a elevate tariffe doganali.
 Risvolti altrettanto importanti potrebbero discendere da un accordo tra UE e GCC per quanto attiene all'afflusso di
 capitali europei nel settore industriale e manifatturiero.




                                                                                                         Fonte: Governo degli EAU

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                             27
Emirati Arabi Uniti
 Rischio Paese (fonte SACE)
 RISCHIO POLITICO
 La situazione politica è stabile, anche grazie al totale controllo detenuto dalle famiglie regnanti e allo stato di benessere
 economico diffuso tra la popolazione. L’atteggiamento verso l’Iran tende a bilanciare gli interessi economici e politici con
 gli USA e quelli economici che la federazione ha con il mercato iraniano.
 RISCHIO ECONOMICO
 La recessione globale e la crisi finanziaria hanno avuto un impatto significativo sull’economia degli EAU, soprattutto a
 Dubai. Il prossimo biennio vedrà una ripresa trainata dal potenziamento di politiche fiscali, l’incremento della spesa
 pubblica e dall’aumento del prezzo delle materie prime.
  RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO
 Il settore bancario resta vulnerabile con una stima di aumento dei non performing loan. Riforme strutturali sulla
 trasparenza e governance rappresentano le misure necessarie per migliorare il contesto operativo.


 Condizioni di assicurabilità SACE:
 categoria OCSE: 3/7- rischio medio-basso                                     7

 Rischio sovrano: senza condizioni
                                                                                                  3
 Rischio bancario: senza condizioni
 Rischio privato: senza condizioni

  Ultimo aggiornamento SACE: ottobre 2010                                     0
                                                                                                EAU




a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                          28
Emirati Arabi Uniti
 indirizzi utili
 UFFICI ITALIANI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI            MINISTERI ENTI – Governo EAU                  PRINCIPALI UTILITIES SETTORE ELETTRICO
 AMBASCIATA ITALIANA AD ABU DHABI                     MINISTERO DELL’ECONOMIA                       Dubai Electicity and Water Authority DEWA
 Al Manaseer Area, 26th Street - Villa n. 438/439     P.O. BOX 901                                  P.O. BOX 564
 P.O.BOX 46752 Abu Dhabi
                                                      Abu Dhabi                                     Dubai
 Tel: +971 2 4435622
                                                      Tel: +971 2 6265000                           Tel: +971 4 3244444
 Fax: +971 2 4434337/4453673
 E-Mail: italianembassy.abudahbi@esteri.it            Fax: +971 2 6215339                           Fax: +971 4 3248111
                                                      E-Mail: economy@emirates.net.ae
                                                                                                    Abu Dhabi Water & Electricity Company ADWEC
 SEZIONE PROMOZIONALE PER IL COMMERCIO
                                                      MINISTERO DELL’ENERGIA                        P.O. BOX 51111
 DELL’AMBASCIATA ITALIANA NEGLI EAU –
                                                      P.O. BOX 59                                   Abu Dhabi
 UFFICIO DUBAI
                                                      Abu Dhabi                                     Tel: +971 2 694333
 Sheikh Zayed Rd (Exit 32)
                                                      Tel: +971 2 6671999                           Fax: +971 2 6425773
 Dubai Internet City - Arenco Tower, office 506-508
                                                      Fax: +971 2 6664573
 500088 Dubai
                                                      E-Mail: mopmr@emirates.net.ae                 Sharjah Electicity and Water Authority SEWA
 Tel: +971 4 434528
                                                                                                    Tel: +971 6 5567744 / 5741110
 Fax: +971 4 4220983
                                                      ABU DHABI INVESTMENT AUTHORITY
 E-Mail: dubai@ice.it
                                                      211 Corniche, PO Box 3600                     Federal Electicity and Water Authority FEWA
                                                      Abu Dhabi                                     P.O. BOX 1672
                                                      Tel: +971 2 415 0000                          Dubai
                                                      Fax: +971 2 415 1000                          Tel: +971 4 235588
                                                                                                    Fax: +971 6 7484474
                                                      DUBAI DEVELOPMENT INVESTMENT AUTHORITY DDIA
                                                      P.O. BOX 500005 Sheikh Zayed Rd
                                                      Dubai
                                                      Tel: +971 4 3302222
                                                      Fax: +971 4 3302233




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Emirati Arabi Uniti
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Anie scheda paese eau

  • 1. Scheda Paese Emirati Arabi Uniti a cura del Servizio Centrale Studi Economici Federazione ANIE
  • 2. Emirati Arabi Uniti indice della Scheda Paese Caratteristiche del Paese Pag. 3 Suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato Pag. 4 Indicatori macroeconomici Pag. 5 Partner commerciali Pag. 7 Interscambio commerciale dell’Italia con gli Emirati Arabi Uniti Pag. 8 Esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) Pag.9 Interscambio commerciale Italia - EAU di Elettrotecnica ed Elettronica Pag.12 Opportunità Paese: Trasporti Ferroviari, Energia elettrica, Costruzioni Pag. 14 Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 19 Zone franche – Free Zone Pag. 21 Mercato del lavoro Pag. 24 Fiscalità Pag. 25 Disciplina doganale Pag. 27 Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 28 Indirizzi utili Pag. 29 Contatti ANIE Pag. 30 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 2
  • 3. Emirati Arabi Uniti caratteristiche del Paese Superficie: 83.600 km² Popolazione: 5.148.664 (luglio 2011) Densità della popolazione: 61 abitanti per km² Lingua Ufficiale: Arabo (altre lingue parlate: Inglese, Persiano, Hindi) Moneta Ufficiale: Dirham Emirati Arabi (AED) Tasso di cambio 2011 pari a 1 Euro = 5,11 AED Distribuzione Popolazione: - Area Urbana: 84% - Area Rurale: 16% Il 20,4% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 77,9% di cui: - Uomini: 76,1% - Donne: 81,7% Fonte: CIA The World Fact Book a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 3
  • 4. Emirati Arabi Uniti suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato BANDIERA EMIRATO SUPERFICIE (Km²) Abu Dhabi 37.340 Dubai 3.885 Sharjah 2.590 Ras al - Khaima 1.684 Fujaira 1.165 Umm al - Qaywayn 777 Ajman 259 ORDINAMENTO DELLO STATO Gli Emirati Arabi Uniti sono una Monarchia Assoluta Federale. Capo Assoluto è il Presidente della Federazione cooptato per 5 anni dal Consiglio Supremo della Federazione, composto dagli Emiri che sono al vertice degli Stati federati. Il Presidente esercita i supremi poteri con l'ausilio del Primo ministro che di regola è lo sceicco di Dubai a cui spetta anche la carica di Vice Presidente della Federazione. È invece consuetudine che la carica di Presidente spetti allo sceicco di Abu Dhabi. Esiste inoltre un Consiglio Federale Nazionale consultivo composto di 40 membri scelti sulla base di candidature individuali. Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 4
  • 5. Emirati Arabi Uniti indicatori macroeconomici Indicatori 2007 2008 2009 2010 2011* 2012** PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 188,4 214,2 194,5 228,8 257,6 286,9 PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 42,0 44,9 38,4 43,9 47,9 51,8 Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 6,6 5,3 -3,2 3,2 3,3 3,8 Indice Produzione Industriale (variazione %) 8,5 16,6 0,7 5,9 4,7 5,0 Tasso d'Inflazione (variazione %) 11,2 12,3 1,6 0,9 2,5 2,5 Tasso di Disoccupazione (%) 3,2 3,5 3,7 4,2 4,3 4,2 Tasso di Cambio Euro (EUR) per Dirham (AED) 5,03 5,40 5,12 4,87 5,11 n.d. Bilancia Commerciale Esportazioni FOB beni (Miliardi di Euro) 130,4 162,7 138,0 159,6 181,4 208,4 Importazioni FOB beni (Miliardi di Euro) 96,4 119,9 107,7 121,4 133,5 167,2 Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) 34,0 42,8 30,3 38,2 47,9 41,2 * preconsuntivi * * dato di previsione Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati FMI, Central Bank of UAE, Ufficio Statistico Nazionale UAE, EIU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 5
  • 6. Emirati Arabi Uniti PIL per settori economici Prodotto interno lordo composizione per settori economici …Prodotto interno lordo negli EAU distribuzione per Emirati Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati Ufficio Statistico Nazionale UAE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 6
  • 7. Emirati Arabi Uniti partner commerciali Aree di importazione degli EAU (Anno 2010)* Aree di esportazione degli EAU (Anno 2010)* Nr. Paese Partner Quota % Nr. Paese Partner Quota % 1 India 17,1 1 India 28,1 2 Cina 10,3 2 Iran 17,0 3 USA 8,5 3 Iraq 8,2 4 Germania 6,1 4 Afghanistan 4,2 5 Giappone 5,9 5 Bahrain 3,2 6 Regno Unito 3,6 6 Arabia Saudita 2,9 7 ITALIA 3,1 7 Qatar 2,5 8 Francia 2,6 8 Hong Kong 2,3 9 Sud Corea 2,5 9 Belgio 1,9 10 Arabia Saudita 2,5 10 Kuwait 1,9 11 Altri Paesi 37,8 11 Altri Paesi 27,8 * Ultimo dato disponibile * Ultimo dato disponibile Con un saldo della bilancia commerciale in attivo di oltre 40 Miliardi di Euro, le importazioni degli Emirati Arabi Uniti hanno registrato una crescita di dieci punti percentuali nel 2011. Primo Paese fornitore si confermerebbe per l’anno appena conclusosi l’India con una quota superiore al 15%. Settimo Paese fornitore, e terzo a livello europeo, l’Italia con una quota di oltre il 3%. Con riferimento alle esportazioni degli EAU, escluso il settore oil e tenendo conto del fenomeno re-export largamente diffuso negli EAU e in primis a Dubai, grazie alla posizione strategica che l’Emirato occupa all’interno dei Paesi del Golfo Persico, risultano rafforzate nel 2011 e in ulteriore crescita per l’anno in corso di oltre quindici punti percentuali. Principali mercati di sbocco: India, Iran e Iraq con una quota complessiva superiore al 50%. Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati Ufficio Statistico Nazionale UAE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 7
  • 8. Emirati Arabi Uniti interscambio commerciale dell’Italia con gli Emirati Arabi Uniti (EAU) Con un calo di due punti percentuali rispetto al 2009, nel 2010 le esportazioni italiane verso gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno di poco superato i 3,5 Miliardi di Euro (nel 2008 il nostro export superava i 5 Miliardi di Euro). Segnali positivi sono previsti per il 2011. Secondo i preconsutivi di chiusura anno le esportazioni italiane verso gli EAU dovrebbero confermarsi in controtendenza con un’accelerazione a doppia cifra (+25%). L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, Metallurgia, Elettrotecnica ed Elettronica con una quota complessiva del 42,2%. Esportazioni italiane verso gli EAU per settori industriali (Anno 2010) Con riferimento alle importazioni italiane dagli EAU, risultano nel 2010 pari a 450 Milioni di Euro. Per il 2011, a fronte di una crescita record, si dovrebbe superare la soglia dei 700 Milioni di Euro. Le principali voci di importazione sono i prodotti della raffinazione petrolifera e i metalli non ferrosi. Il Saldo della bilancia commerciale si conferma nel 2010 positivo per il nostro Paese (oltre 3 Miliardi di Euro l’avanzo). Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 8
  • 9. Emirati Arabi Uniti esportazioni Italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) * Preconsuntivi Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 9
  • 10. Emirati Arabi Uniti esportazioni Italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso i Paesi GCC Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 10
  • 11. Emirati Arabi Uniti esportazioni Italiane di tecnologie per infrastrutture** verso i Paesi GCC ** In questa voce vengono comprese tutte le esportazioni italiane di tecnologie destinate al * Preconsuntivi settore elettrico, trasporto elettrificato e ICT. Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat, IMF, UNComtrade a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 11
  • 12. Emirati Arabi Uniti interscambio commerciale Italia - EAU di Elettrotecnica ed Elettronica Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di €) TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 2006 2007 2008 2009 2010 2011⁺ Esportazioni da Italia verso EAU 206,6 258,6 494,6 434,9 367,3 444,4 Importazioni da EAU verso Italia 30,6 11,7 23,3 12,1 9,2 10,9 Saldo Commerciale 176,0 246,9 471,3 422,8 358,1 433,5 ⁺ Preconsuntivi Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 12
  • 13. Emirati Arabi Uniti esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso gli EAU COMPARTI ELETTROTECNICA mln € quota % (2010) ∆ % 2011*/2010 Produzione, Trasmissione, Distribuzione Energia 94,2 25,6 45,7 Apparecchi Domestici e Professionali 65,2 17,7 -10,7 Cavi 43,0 11,7 45,1 Illuminazione 38,0 10,4 9,3 Componenti e Sistemi per Impianti 4,5 1,2 47,1 Trasporti Ferroviari ed Elettrificati 1,1 0,3 -94,1 Ascensori e Scale Mobili 1,1 0,3 -37,9 * Preconsuntivi Totale esportazioni nel 2010 = 367,3 Milioni di € distribuzione per macro comparti COMPARTI ELETTRONICA mln € quota % (2010) ∆ % 2011*/2010 Automazione e Misura 63,5 17,3 1,7 ICT 55,9 15,2 27,1 Componenti Elettronici 0,7 0,2 16,3 Sicurezza ed Automazione Edifici 0,0 0,0 -15,9 * Preconsuntivi Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 13
  • 14. Emirati Arabi Uniti opportunità Paese: Trasporti Ferroviari ed Elettrificati FERROVIA DELLA PENISOLA ARABA Un progetto significativo nel settore ferroviario, di valore superiore a 100 Miliardi di dollari, sta impegnando i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo GCC (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar). Si tratta della costruzione di una rete ferroviaria che collegherà il Kuwait, dal suo confine con l'Iraq, alla città di Salalah, nell'Oman meridionale, attraverso l'intera costa orientale della Penisola Araba, isole (Bahrein) e penisole (Qatar) comprese. Secondo i progetti, la ferrovia del GCC sarà composta da due linee parallele: la prima, di 1.970 km, attraverserà tutti i sei Paesi (collegando il Bahrein tramite un ponte); la seconda, di 1.984 km, si estenderà tra Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati Arabi per finire in Oman. Nel corso del 2010, i Ministri dei trasporti dei Paesi GCC hanno approvato uno studio di fattibilità dell'intera rete che, secondo stime ottimistiche, sarà operativa già dal 2017. In seguito sono previsti progetti di lungo periodo per Investimenti e Numero di progetti nel settore del trasporto ferroviario (Anno 2010) estendere la rete ferroviaria dalla Penisola Araba a Giordania, Siria e Turchia. Successivamente, la rete si dovrebbe allargare ulteriormente fino a collegarsi con i sistemi ferroviari di Europa ed Asia, tramite l'accesso alla Turchia. Per completare un tale ambizioso progetto, i sei Paesi GCC stanno sviluppando programmi di modernizzazione delle rispettive infrastrutture. Gli EAU nel biennio 2010-2011 hanno dato impulso ad otto progetti, per un valore totale di circa 20,6 miliardi di dollari, e stanno effettuando studi di fattibilità soprattutto con riguardo al posizionamento di rotaie in territori desertici e all'impatto che le dune di sabbia potrebbero avere sulle linee. La metropolitana di Dubai è attualmente il secondo sistema ferroviario completamente automatizzato più lungo al mondo; consta di due linee, la più recente (linea verde) inaugurata nel settembre 2011. In programma la costruzione Fonte:GCC della terza linea (avvio studio di fattibilità nel 2012). a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 14
  • 15. Emirati Arabi Uniti opportunità Paese: Energia elettrica - Dubai I Capacità produzione energia elettrica a Dubai Generazione energia elettrica a Dubai (dati in MW) (quota per tipologia di impianti) Estensione Linea di trasmissione (dati in km) Trasmissione e Distribuzione energia elettrica a Dubai Linea aerea 2009 2010 Numero sottostazioni 400 kV 870 870 400 kV 14 132 kV 466 459 132 kV 153 33 kV 113 113 33 kV 134 Linea interrata in cavo 2009 2010 6,6 - 11 kV 24.229 132 kV 1.002 1.137 33 kV 1.863 1.866 6,6 - 11 kV 20.920 22.635 Fonte: DEWA a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 15
  • 16. Emirati Arabi Uniti opportunità Paese: Energia elettrica - Dubai II Consumi energia elettrica (distribuzione per consumatori finali, Anno 2010) IMPIANTI ELETTRICI A DUBAI Impianti MW Jabel Ali Power Station D 1.027 Jabel Ali Power Station E 605 Jabel Ali Power Station G 798 Aweer Power Station H - Ph I 607 Aweer Power Station H - Ph II 421 Aweer Power Station H - Ph III 818 Jabel Ali Power Station K 831 Jabel Ali Power Station L - Ph I 861 L’Emirato di Dubai ha annunciato piani per la costruzione d'un Jabel Ali Power Station L - Ph II 1.393 parco solare da 12 Miliardi di AED (3,27 Miliardi di dollari), con una potenziale capacità da 1.000 MW quale parte dei suoi sforzi di ridurre la dipendenza esterna dell'Emirato. Attualmente Dubai sta cercando di assicurare il suo approvvigionamento energetico a lungo Nell'ambito della Strategia d'Energia Integrata 2030, Dubai termine incoraggiando investimenti e intende ridurre le importazioni d’energia e le emissioni di anidride diversificando risorse energetiche, includendo carbonica che causano riscaldamento climatico del 30% entro il energie rinnovabili e il nucleare. 2030, usando la propria energia solare e attraverso il nucleare importato dal vicino Emirato di Abu Dhabi per ridurre la dipendenza dal gas. Idroelettrico 70,7 Il nuovo Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum Solar Park coprirà un’area di 48 kmq. Il primo impianto solare del parco avrà una capacità di 10 MW e l’inizio delle attività è programmato entro la fine del 2013. Fonte: DEWA a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 16
  • 17. Emirati Arabi Uniti opportunità Paese: Energia elettrica - Abu Dhabi Generazione energia elettrica CAPACITA' E GENERAZIONE ABU DHABI (distribuzione per aziende produttrici, Anno 2010) Capacità installata Generazione Azienda produttrice (MW) (GWh) AMPC 550 813 APC 2.433 11.111 ECPC 759 4.294 ESWPC 861 3.597 FAPCO 2.114 4.632 GTTPC 1.672 7.162 RPC - 111 SCIPCO 1.615 9.806 TAPCO 2.220 8.414 TOTALE 12.222 49.942 Nel 2010 è stato assegnato il contratto per la realizzazione della grande centrale solare di Medina Zayed, nell’Emirato di Abu Dhabi. Malgrado a livello mondiale siano stati sospesi i L’impianto promosso da Abu Dhabi Future Energy Company (ADFEC) programmi atomici, gli EAU hanno rilanciato il in collaborazione con la spagnola Abengoa Solar e la francese Total piano di investimento nel settore dell’energia nell’ambito del progetto Masdar, sarà uno dei maggiori al mondo del nucleare. Con un investimento di 30 Miliardi di tipo a concentrazione Concentrating Solar Power (CSP). Sarà infatti dollari è stata costituita una joint venture tra costituito da 768 collettori cilindro-parabolici lineari distribuiti su una Emirates Nuclear Energy Corp, di proprietà superficie di 300 ettari, per una potenza complessiva di 100 MW. dello Stato, e Korea Electric Power Corp. L’investimento previsto ammonta a 600 Milioni di dollari e i lavori di Emirates Nuclear proseguirà pertanto con i costruzione richiederanno due anni. piani di sviluppo di 4 reattori nucleari L’energia elettrica prodotta sarà interamente acquistata dalla Abu Dhabi nell’Emirato di Abu Dhabi. Water and Electricity Company (ADWEC) nell’ambito di un accordo di Fonte: ADWEC acquisto a lungo termine. a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 17
  • 18. Emirati Arabi Uniti opportunità Paese: Costruzioni Il valore dei progetti in corso di realizzazione ammonta a 604 Miliardi di dollari, con una flessione del 33% rispetto all'anno precedente. Nuovi progetti per 14 Miliardi di dollari sono stati annunciati nel 2011, con una diminuzione del 58% rispetto al 2010. Il settore immobiliare è crollato negli EAU nel 2008 e il prezzo delle proprietà è diminuito fino al 60%, con il conseguente abbandono o ritardo nella realizzazione di numerosi progetti. Anche Abu Dhabi ha sospeso la realizzazione dei progetti museali del Louvre e del Guggenheim. APPROFONDIMENTO PROGETTI INFRASTRUTTURALI APPROVATI E IN FASE DI REALIZZAZIONE EMIRATO: ABU DHABI EMIRATO: DUBAI Il Governo di Abu Dhabi ha approvato nuovi progetti di sviluppo - Entro il 2012 è previsto l’avvio dei lavori per nei settori immobiliare, sanità, trasporti ed educazione. l’espansione dell’aeroporto internazionale di Dubai. Il - Il Governo ha dato luce verde per progetti di costruzione, progetto include lavori strutturali, meccanici, di rinnovo ed infrastruttura a Liwa, Ghayathi, Al Hayer, Al-Shuaib, ingegneria e lavori sul sito per l’espansione del Bida Al Mutawaa, Mazyed, Um Ghafa, Nema, Al Salamat Umm Terminal 2. Alashtan e Alybanh. - Il developer immobiliare di Dubai - Meraas Holding - - Il progetto North Wathba è uno dei maggiori progetti ha confermato che la realizzazione del progetto da 544 residenziali che sia mai stato approvato negli EAU. Copre Milioni di dollari del Phoenix Mart adiacente al Dragon un’area di 4.178 ettari e al suo completamento realizzerà Mart nei pressi dell’International City a Dubai, inizierà 13.150 aree residenziali. entro il 2012. Il progetto del polo logistico comprenderà - Il bilancio per lavori d’infrastruttura per Khalifa Port e lo anche la costruzione di un hotel a 5 stelle per sviluppo di Khalifa Industrial Zone (KIZAD) è stato approvato un’estensione complessiva pari a 750.000 mq. dal Governo. I primi lavori portuali sono previsti per l'inizio di - DAMAC Properties, la maggiore società immobiliare settembre 2012. nel Medio Oriente, ha avviato a fine 2011 i lavori del - Sono stati approvati progetti per lo sviluppo di nuove strutture progetto di edilizia residenziale - per un valore di 100 del terminal nell’aeroporto internazionale di Abu Dhabi. Milioni di dollari - in Dubai Marina. Il progetto prevede Il nuovo edificio del terminal potrà accogliere entro il 2016 27 appartamenti da una, due, tre camere e suite, incluse Milioni di passeggeri all’anno. strutture ricreative (alberghi, spa, etc.) da 5 stelle. - E’ previsto un progetto di realizzazione di una rete metropolitana e tram. Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 18
  • 19. Emirati Arabi Uniti investimenti diretti esteri (IDE) Andamento degli IDE (2000 – 2011*) Miliardi di dollari Miliardi di dollari I principali Paesi investitori negli EAU sono: Regno Unito, USA e India. * dato di previsione La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da 180 società a controllo o a partecipazione italiana (ultima rilevazione disponibile da parte dell’ex ICE). Molte di queste società dispongono di una propria filiale (unità produttiva o branch office) e altre operano tramite agenti locali. Tra le principali società italiane presenti in pianta stabile negli EAU molte operano nel settore delle costruzioni, oil&gas, logistica, elettromeccanica, ICT. Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Central Bank UAE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 19
  • 20. Emirati Arabi Uniti disciplina generale degli investimenti diretti esteri Il mercato degli EAU è rimasto per lungo tempo chiuso agli investimenti esteri, anche a causa dell’esistenza di un monopolio di Stato nella gestione dell’unica ricchezza del Paese, il settore petrolifero estrattivo. Poiché si prevede che i giacimenti petroliferi possano esaurirsi in un periodo di 20 anni, il Governo ha avviato un considerevole piano di diversificazione produttiva cercando di stimolare lo sviluppo di altri settori. Uno degli obiettivi principali è quello di fare degli EAU (in primis Dubai) un importante centro finanziario. Oggi, gli investimenti esteri sono incoraggiati attraverso numerosi incentivi, soprattutto nelle Free Trade Zone. Per il 2011 il Governo federale ha approvato un piano di investimenti di 12 Miliardi di dollari concentrati nel settore infrastrutturale e sociale. Non ci sono restrizioni al cambio o al rimpatrio di profitti. Da qualche anno gli EAU hanno avviato una politica di maggiore apertura verso i capitali esteri. L’unica forma societaria aperta alle aziende straniere è la SRL, che ricalca il modello previsto in occidente. Il capitale minimo di costituzione è di 65.000 AED, mentre nell’Emirato di Dubai è di 130.000 AED. Per creare una SRL è necessario che il 51% delle quote societarie sia posseduto da cittadini locali; la parte straniera può mantenere il controllo e l’amministrazione della società attraverso dei patti paralleli, i quali devono accordare agli azionisti locali un ruolo non solo formale nella gestione dell’impresa. Il rapporto di agenzia tra locali e stranieri è regolato da una normativa molto restrittiva. Tali accordi prevedono una scadenza temporale concordata, ma è prevista la possibilità per la parte straniera di rescindere il contratto anticipatamente. Se su questo punto non ci fosse accordo con la parte locale, sarebbe necessario avviare un contenzioso dimostrando a un'apposita commissione del Ministero dell’Economia le motivazioni di tale volontà di terminare il rapporto con il partner locale. Durante il contenzioso i prodotti della ditta straniera non possono essere venduti. Un’altra possibilità di accesso al mercato locale è attraverso la licenza commerciale a una società locale, individuale o no. La parte locale generalmente si limita a percepire una percentuale dei profitti. Poiché la possibilità di svolgere affari in EAU è legata ai rapporti che si instaurano con i partner locali (da questi dipende, tra l’altro, anche la possibilità di ottenere o di perdere il diritto di soggiorno per gli stranieri che siano impegnati in attività commerciali), è consigliabile che le parti straniere redigano dettagliatamente i contratti con una valida assistenza legale coinvolgendo anche le autorità governative locali e la rappresentanza italiana in loco. Il limite del 51% degli operatori nazionali non si applica alle Zone Franche di Dubai, dove gli investitori esteri possono avere la proprietà al 100% dei propri progetti. In linea con gli sforzi di diversificazione economica, è in corso di elaborazione un nuovo progetto di legge di riforma del settore degli investimenti esteri diretti. Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 20
  • 21. Emirati Arabi Uniti zone franche – Free Zone Attualmente esistono più di 30 zone franche. Alcune sono generaliste e consentono lo svolgimento di qualsiasi attività economica o commerciale, altre sono specialistiche. Le più importanti zone franche sono quelle di Jebel Alì e Dubai Internet City (DIC). La prima, istituita nel 1985 dall’Emirato di Dubai, attualmente ospita circa 2.500 società, provenienti da più di 100 Paesi, e si è affermata come il principale snodo commerciale della regione. La maggior parte degli investimenti si concentra nell`ingegneria leggera e nelle attività di assemblaggio, mentre un gran numero di multinazionali utilizza le zone franche come centro di distribuzione. La zona DIC, avviata nell’ottobre 2000, si sta invece affermando come centro regionale per l’e-commerce. Entrambe offrono incentivi alle imprese che investono in queste zone, il più interessante dei quali è la possibilità per gli investitori stranieri di possedere il 100% di una società locale (mentre nel resto degli EAU è applicato un limite alla partecipazione del 49%). Altre zone franche sono presenti anche negli emirati di Ajman, Fujairah e Sharijah. La principale zona franca della Federazione dovrebbe diventare nel prossimo futuro quella di Saadiyat, nell’Emirato di Abu Dhabi, ancora allo stadio progettuale. Le procedure per insediarsi nelle Free Zone degli Emirati Arabi Uniti sono relativamente semplici e veloci. Per quanto riguarda le questioni legali e commerciali, le società in possesso di una licenza per operare nella zona franca sono autorizzate ad operare all’interno della zona franca e al di fuori degli Emirati. Per stabilire un’impresa in una Free Zone è necessario richiedere una licenza. Tendenzialmente le licenze sono di 4 tipi: - Commerciale - Industriale - Servizi - Industria nazionale Per favorire l’insediamento di attività straniere nelle Free Zone vengono concessi vari incentivi, fra cui: - 100% della proprietà dell’attività in capo all’investitore straniero - Nessuna tassa sul reddito personale o sulle plusvalenze - Nessuna tassa sulle operazioni societarie per un determinato periodo - Esenzione dai dazi d’importazione e di esportazione - Possibilità di trasferire, completamente e senza alcuna formalità, profitti e utili all’estero - Fornitura energetica abbondante e a basso costo - Libertà completa nell’assunzione del personale che può essere anche interamente straniero - Sistema bancario flessibile Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 21
  • 22. Emirati Arabi Uniti nuova legge che regola l’attività economica a Dubai La legge n. 13/2011 è composta da 37 articoli e ha lo scopo di regolamentare le attività economiche dell'Emirato per creare un ambiente favorevole per sviluppare il business ed accrescere gli investimenti stranieri a Dubai. La legge prevede che il Dipartimento di sviluppo economico (DED) sia l'organismo incaricato per la regolamentazione dell'attività economica di tutte le imprese site al di fuori delle Free Zone. I poteri in capo al DED riguardano, fra l’altro, il rilascio delle licenze, la classificazione delle attività economiche consentite all'interno di Dubai, il rilascio di permessi per le attività di marketing e la fissazione degli orari di lavoro. Sportello Unico La legge stabilisce un unico ente attraverso il quale i diversi organi di Governo possono coordinare la regolamentazione delle attività economiche che si svolgono a Dubai. A norma dell'articolo 20 della nuova legge, viene anche introdotto un unico sportello per il rilascio delle licenze alle imprese e per tenere i rapporti con gli investitori. La nuova legge mira a rafforzare il coordinamento tra le autorità competenti a Dubai al fine di "facilitare gli interessi commerciali". La nuova legge ha lo scopo anche di sviluppare l'ambiente economico garantendo l’accesso ad informazioni precise e trasparenti, ottenute con le tecnologie più recenti. Questa iniziativa consentirà alle imprese di beneficiare dei più avanzati sistemi tecnologici per redigere piani di marketing e permetterà la pubblicità di tutte le migliori opportunità di investimento dell'Emirato. Parametri per il rilascio delle licenze La legge stabilisce anche i parametri per il rilascio delle licenze. Viene ribadito il divieto di svolgere attività economiche a Dubai senza aver previamente ottenuto una licenza di business da parte del DED. Secondo l'articolo 8 della legge, la licenza è valida per un solo anno ed è rinnovabile annualmente. E’ peraltro possibile il rilascio della licenza per un periodo fino a quattro anni, con l'approvazione del DED. L'articolo 13 prevede che un imprenditore possa chiedere la sospensione della licenza allorché debba fermare temporaneamente la sua attività. La legge stabilisce anche che non si possono svolgere attività economiche se non utilizzando le forme giuridiche stabilite dalla legge. Queste includono la società unipersonale e la società commerciale. Possono operare a Dubai anche le branch delle società straniere o delle società costituite in free zone. La legge stabilisce una multa fino a 100.000 AED per chiunque violi le disposizioni ivi previste. Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 22
  • 23. Emirati Arabi Uniti procedure per la costituzione di un insediamento in una zona franca Un insediamento nella Free Zone è un insediamento formato e Forme di insediamento registrato all’interno della zona franca e regolato unicamente Free Zone Acronimo dalle autorità della zona franca. Free Zone Company FZCO La FZCO ed il FZE devono avere un capitale minimo, che varia a Free Zone Establishment FZE seconda della Free Zone, e la responsabilità sarà limitata Branch Office - all’ammontare del capitale corrisposto (per il Branch Office non è richiesto alcun capitale). La FZE necessita solo di un singolo azionista ed è un’entità legale indipendente. Da un punto di vista legale, può essere assimilato alla nostra società a responsabilità limitata con un unico socio. L’insediamento deve avere sempre un ufficio nella Free Zone in cui vengono inviate tutte le comunicazioni. L’insediamento deve avere almeno un amministratore e un segretario, anche se i due ruoli possono essere rivestiti dalla medesima persona. Devono essere entrambi persone fisiche e almeno uno di essi deve risiedere negli Emirati. Deve essere inoltre nominato un revisore dei conti, scelto tra coloro che sono iscritti in un apposita lista tenuta dalle Autorità della Free Zone. Va infine detto che gli insediamenti nella Free Zone, pur non dovendo rispettare le formalità di documentazione e di depositi richiesti dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti, devono comunque rispettarne le leggi. Fonte: Agenzia per la Promozione degli Investimenti esteri, EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 23
  • 24. Emirati Arabi Uniti mercato del lavoro Occupazione per Settori SALARI (VALORI MEDI MENSILI IN DOLLARI) Categorie da a Operaio 350 400 Operaio qualificato 400 600 Impiegato 900 1.100 Dirigente 3.000 7.000 Il mercato del lavoro, soggetto a una rigida disciplina, è costituito per l’80% da manodopera straniera. I lavoratori meno specializzati provengono prevalentemente dal sub continente indiano, mentre tra i lavoratori più specializzati è alta la percentuale di europei e medio-orientali. Per entrare nel Paese è necessaria la richiesta da parte di una società o cittadino locale, che diviene garante del lavoratore. I lavoratori occupati nel settore dei servizi e dell’industria sono normalmente assunti con contratto. I contratti di lavoro sono soggetti al controllo del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali. L’obiettivo è di assicurare che il salario pattuito soddisfi i bisogni di base del lavoratore, consentendogli di vivere in condizioni accettabili. Non esiste, infatti, una disciplina legislativa o amministrativa relativa al salario minimo. L’offerta e la domanda di lavoro determinano la retribuzione. Esiste semplicemente un livello di salario minimo non ufficiale, il quale dovrebbe consentire al lavoratore ed alla sua famiglia uno standard di vita dignitoso. Inoltre, gli EAU non riconoscono ai lavoratori il diritto di organizzarsi in sindacati. Esiste una giurisdizione speciale per cause di lavoro, che generalmente è più favorevole al dipendente. L’orario di lavoro standard è di 8 ore al giorno per 6 giorni a settimana. I giorni di ferie sono minimo 24, ai quali si aggiungono i giorni di festa retribuiti che sono 10 all’anno. Questi standard non sono tuttavia sempre rispettati. Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 24
  • 25. Emirati Arabi Uniti fiscalità Il sistema fiscale degli Emirati Arabi Uniti è caratterizzato dalla presenza di numerosi regimi speciali e di favore, volti a incentivare gli investimenti nel Paese. Gli EAU sono inclusi, anche se con alcune limitazioni, nelle tre black list che individuano gli Stati considerati a fiscalità privilegiata ai fini della normativa italiana. Nonostante gli Emirati Arabi Uniti siano inclusi nelle black list italiane, tra i due Stati è in vigore una Convenzione contro le doppie imposizioni. La Convenzione, firmata ad Abu Dhabi il 22 gennaio 1995, è stata ratificata con legge 28 agosto 1997, n. 309, ed è in vigore dal 5 novembre 1997. Gli Emirati, infine, sono inclusi anche nella white list (decreto ministeriale del 4 settembre 1996) che individua i Paesi che consentono lo scambio di informazioni e che, pertanto, possono beneficiare di una tassazione di favore relativamente agli interessi e ai proventi da titoli obbligazionari e assimilati provenienti dall'Italia. Negli Emirati non è presente alcuna imposta sul reddito delle persone fisiche, nemmeno a titolo di ritenuta alla fonte. Le imprese che impiegano cittadini degli Emirati sono obbligate a versare una quota del salario a questi corrisposto in appositi fondi pensione. Al momento negli Emirati non è previsto alcun tipo di tassazione generale sui consumi. Nel corso del 2008, le autorità emiratensi hanno preannunciato l'introduzione di un'imposta generale sul valore aggiunto, con un'aliquota del 3%. L'introduzione della nuova imposta, inizialmente prevista per i primi mesi del 2009, sembra tuttavia essere stata rinviata. Gli Emirati applicano alcune tasse e contributi locali. A Dubai, ad esempio, sono dovute: un'imposta sugli edifici residenziali, che grava sul reddito derivante dalla locazione di unità abitative e stanze d'albergo a cittadini esteri (aliquota del 10%); un'imposta sugli immobili commerciali, pari al 5% del reddito derivante dall'affitto dei medesimi. Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 25
  • 26. Emirati Arabi Uniti imposta sulle persone giuridiche L'imposta sul reddito delle società è l'unica vera imposta presente negli Emirati. Non esiste, in realtà, un'imposta societaria unica, ma tante imposte societarie quanti sono gli Emirati, che le disciplinano con propri decreti. I decreti fiscali adottati dai sette Emirati, tuttavia, sono improntati ai medesimi principi e criteri generali. L'imposta è tendenzialmente applicabile all'utile netto prodotto da tutti gli enti e le società - con o senza personalità giuridica - che svolgono attività commerciali o industriali negli Emirati. Sono soggetti ad imposta anche gli utili prodotti da branch, filiali e sedi secondarie (stabili organizzazioni) di società estere. Il calcolo del reddito imponibile viene effettuato sulla base delle risultanze contabili. È possibile dedurre dal reddito lordo tutti i costi e le spese sostenuti per la sua produzione, anche se all'estero. Le spese deducibili includono le spese di amministrazione e di gestione, nonché i costi derivanti da perdite su crediti o su beni strumentali. La legislazione fiscale di Dubai ammette anche la deduzione delle spese preparatorie, nonché di quelle comunque sostenute per avviare un'attività produttiva o commerciale nell'Emirato. La deduzione è ammessa nel limite del 10% annuo. Le quote di ammortamento dei beni strumentali materiali e immateriali impiegati dalla società sono, in linea di principio, deducibili. Le perdite sono deducibili illimitatamente, salvo ad Abu Dhabi, dove il riporto è possibile per un solo anno. I dividendi infragruppo non sono tassati. IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA' Occorre evidenziare che l'applicazione dell'imposta sulle società è di fatto piuttosto limitata, per le vaste e numerose esenzioni ammesse dalle locali leggi fiscali. Tra le esenzioni di tipo oggettivo, Reddito imponibile Aliquota (%) spettanti in ragione dell'attività svolta, si possono ricordare quelle < 1.000.000 0 previste per le attività edilizie o comunque costruttive, così come 1.000.001 - 2.000.000 10 quelle per le attività svolte in esecuzione di contratti governativi. 2.000.001 - 3.000.000 20 L'imposta non è comunque dovuta da enti e società stabilite nelle zone franche (Free Zone). Le autorità degli EAU, inoltre, possono 3.000.001 - 4.000.000 30 accordare esenzioni anche totali, con proprio provvedimento, a 4.000.001 - 5.000.000 40 qualsivoglia società o ente. > 5.000.001 50 Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 26
  • 27. Emirati Arabi Uniti disciplina doganale Gli Emirati Arabi hanno aumentato le tariffe doganali su alcuni prodotti chiave al 4%, mentre per gli altri prodotti continua a essere applicata all’aliquota del 5%. Alcuni prodotti importati sono esenti da dazio (tra questi i materiali da costruzione, acciaio e alluminio). Gli EAU sono membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC). Il 1° gennaio 2003, dopo quindici anni di negoziati, è entrata in vigore l'unione doganale tra i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Si tratta di un’area di libero scambio di oltre 30 milioni di consumatori. L'unione doganale ha introdotto una tariffa unica del 5% su circa 1.500 voci merceologiche e una lista di prodotti duty-free. Conformemente all'accordo istitutivo dell'area doganale, gli Emirati Arabi hanno dovuto adeguare alcune tariffe doganali, elevate dal 2% al 4%, mentre la maggior parte dei membri del GCC le ha dovute ridurre. L'unione doganale prevede la libera circolazione di ogni prodotto entrato da una frontiera esterna dell'area, senza il pagamento di ulteriori tariffe. Molti sono tuttavia gli ostacoli che ancora si frappongono alle realizzazione effettiva di un'area di libero scambio. In primo luogo il monopolio di pochi singoli agenti autorizzati a importare beni dall'estero. La realizzazione di un'unione doganale incrementerà sensibilmente l'interscambio commerciale intra-regionale, finora piuttosto modesto. L'entrata in vigore dell'unione doganale accelera la conclusione di un accordo di libero scambio con l'Unione europea. I negoziati tra l'UE e il GCC sono da alcuni anni in una fase di stallo, avendo l'UE posto come condizione alla loro ripresa proprio la creazione di un’unione doganale tra i Paesi GCC. Un accordo commerciale con l'Unione europea consentirebbe ai Paesi GCC l´accesso ai mercati europei, in particolare per quanto riguarda la produzione di alluminio e prodotti petrolchimici, attualmente soggetti a elevate tariffe doganali. Risvolti altrettanto importanti potrebbero discendere da un accordo tra UE e GCC per quanto attiene all'afflusso di capitali europei nel settore industriale e manifatturiero. Fonte: Governo degli EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 27
  • 28. Emirati Arabi Uniti Rischio Paese (fonte SACE) RISCHIO POLITICO La situazione politica è stabile, anche grazie al totale controllo detenuto dalle famiglie regnanti e allo stato di benessere economico diffuso tra la popolazione. L’atteggiamento verso l’Iran tende a bilanciare gli interessi economici e politici con gli USA e quelli economici che la federazione ha con il mercato iraniano. RISCHIO ECONOMICO La recessione globale e la crisi finanziaria hanno avuto un impatto significativo sull’economia degli EAU, soprattutto a Dubai. Il prossimo biennio vedrà una ripresa trainata dal potenziamento di politiche fiscali, l’incremento della spesa pubblica e dall’aumento del prezzo delle materie prime. RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO Il settore bancario resta vulnerabile con una stima di aumento dei non performing loan. Riforme strutturali sulla trasparenza e governance rappresentano le misure necessarie per migliorare il contesto operativo. Condizioni di assicurabilità SACE: categoria OCSE: 3/7- rischio medio-basso 7 Rischio sovrano: senza condizioni 3 Rischio bancario: senza condizioni Rischio privato: senza condizioni Ultimo aggiornamento SACE: ottobre 2010 0 EAU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 28
  • 29. Emirati Arabi Uniti indirizzi utili UFFICI ITALIANI NEGLI EMIRATI ARABI UNITI MINISTERI ENTI – Governo EAU PRINCIPALI UTILITIES SETTORE ELETTRICO AMBASCIATA ITALIANA AD ABU DHABI MINISTERO DELL’ECONOMIA Dubai Electicity and Water Authority DEWA Al Manaseer Area, 26th Street - Villa n. 438/439 P.O. BOX 901 P.O. BOX 564 P.O.BOX 46752 Abu Dhabi Abu Dhabi Dubai Tel: +971 2 4435622 Tel: +971 2 6265000 Tel: +971 4 3244444 Fax: +971 2 4434337/4453673 E-Mail: italianembassy.abudahbi@esteri.it Fax: +971 2 6215339 Fax: +971 4 3248111 E-Mail: economy@emirates.net.ae Abu Dhabi Water & Electricity Company ADWEC SEZIONE PROMOZIONALE PER IL COMMERCIO MINISTERO DELL’ENERGIA P.O. BOX 51111 DELL’AMBASCIATA ITALIANA NEGLI EAU – P.O. BOX 59 Abu Dhabi UFFICIO DUBAI Abu Dhabi Tel: +971 2 694333 Sheikh Zayed Rd (Exit 32) Tel: +971 2 6671999 Fax: +971 2 6425773 Dubai Internet City - Arenco Tower, office 506-508 Fax: +971 2 6664573 500088 Dubai E-Mail: mopmr@emirates.net.ae Sharjah Electicity and Water Authority SEWA Tel: +971 4 434528 Tel: +971 6 5567744 / 5741110 Fax: +971 4 4220983 ABU DHABI INVESTMENT AUTHORITY E-Mail: dubai@ice.it 211 Corniche, PO Box 3600 Federal Electicity and Water Authority FEWA Abu Dhabi P.O. BOX 1672 Tel: +971 2 415 0000 Dubai Fax: +971 2 415 1000 Tel: +971 4 235588 Fax: +971 6 7484474 DUBAI DEVELOPMENT INVESTMENT AUTHORITY DDIA P.O. BOX 500005 Sheikh Zayed Rd Dubai Tel: +971 4 3302222 Fax: +971 4 3302233 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 29
  • 30. Emirati Arabi Uniti contatti ANIE Devis Friso Trade Analyst Senior Servizio Centrale Studi Economici CONFINDUSTRIA FEDERAZIONE ANIE Via V. Lancetti, 43 20158 Milano tel. 02-3264.397 fax 02-3264.212 email: internazionale@anie.it © Copyright 2012 – ANIE Federazione – Tutti i diritti riservati a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 30