La Social Media Strategy è la pianificazione delle attività che un'azienda dovrà svolgere sui canali social. Avere una strategia è fondamentale per definire il budget da investire, le risorse da impiegare e i ritorni attesi.
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Il Social Media Marketing: impostare una strategia, dagli obiettivi al budget
1. I L S O C I A L M E D I A M A R K E T I N G
I M P O S TA R E U NA S T R AT E G I A , DAG L I O B I E T T I V I A L
BU D G E T
FAC O LTA’ D I L I N G U E E L E T T E R AT U R E S T R A N I E R E
C O R S O D I M A R K E T I N G
S I M O N E M O R I C O N I
M A R K E T I N G & C O M M U N I C AT I O N C O N S U LT I N G
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9 A P R I L E 2 0 1 4
2. Simone Moriconi
Business Marketing Consulting
!
Tweets: @simonemoriconi
Blog: snacksofmarketing.wordpress.com
Mail: simonemoric@gmail.com
Sono consulente di Marketing e Comunicazione Digitale.
Sviluppo di percorsi di marketing strategico e operativo
per aziende, persone e organizzazioni. Faccio
consulenza sia direttamente, che in collaborazione con
alcune web agency per integrare le mie competenze a
quelle di altri professionisti e soddisfare le esigenze dei
clienti nell’ambito web, e-commerce, e in generale, di
progettazione delle strategie di business.
13. I social media sono entrati a far
parte della quotidianità.
14.
15. Social life (& consumption)
Ogni giorno milioni di persone si scambiano opinioni e
pareri su prodotti e servizi, consultano i canali aziendali per
essere aggiornati e avere notizie in tempo reale.
!
!
Le persone si aggregano in community e sono propense ad
acquistare prodotti, usufruire di servizi e fare esperienze
consigliate dagli amici, o che hanno visto fare agli stessi.
!
16. Social life (& consumption)
Le pratiche di consumo sono influenzate sempre
meno da TV e cartellonistica e sempre più da ciò che
accade nei social network.
!
I Social Media sono diventati il veicolo di informazioni
e aggiornamento sul mondo preponderante.
17.
18. I contenuti più ricercati sono:
!
• Informazioni utili
• Offerte, coupon e sconti
• Recensioni e pareri
• Emozioni
19. Il 61% delle persone si fida di
aziende con contenuti creati ad hoc
Fonte:
ContentPlus
da“Come si creano davvero contenuti utili?”
C-COME 2014 Pennamontata
20. Il 78% delle persone pensa che le aziende
che creano contenuti ad hoc vogliano
instaurare una relazione di valore
Fonte:
ContentPlus
da“Come si creano davvero contenuti utili?”
C-COME 2014 Pennamontata
21. I contenuti interessanti sono una delle
3 ragioni per cui le persone seguono
un brand sui social
Fonte:
ContentPlus
da“Come si creano davvero contenuti utili?”
C-COME 2014 Pennamontata
22. Cos’è una social media strategy?
La Social Media Strategy è la pianificazione delle attività che
l’azienda dovrà svolgere sui canali social ufficiali.
!
È una strategia integrata.
!
Integrata vuol dire che la presenza in una piattaforma sociale
dovrà essere coordinata con quella nelle altre (in tempi,
contenuti, tipologia di servizio offerto)
!
Integrata vuol dire che le attività svolte sui social media vanno
allacciate con attività di marketing off-line (eventi, pubblicità,
unconventional…)
!
23. Perchè ci vuole una strategy?
La strategia è fondamentale per capire dove vanno investite le
risorse e quali sono i ritorni attesi.
!
Essere presenti su tutti i canali può essere improduttivo.
!
Se la presenza non è curata i ritorni d’immagine potrebbero
essere molto negativi.
!
La strategia è anche fondamentale per definire quanto budget
da investire e le risorse da impiegare nella gestione di ogni
social.
30. Obiettivi della social media strategy
L I V E L L O M A R K E T I N G & S A L E S
B R A N D AWA R E N E S S
E N G A G E M E N T
L E A D
C O N V E R S I O N
40. Facebook marketing: i contenuti
Facebook si adatta per sua natura ad un utilizzo B2C, ma
anche molte aziende B2B lo usano per pubblicare contenuti al
vasto pubblico.
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I contenuti pubblicati di più su Facebook sono:
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- NEWS & INFO
- PROMO & COUPON
- ENGAGING CONTENT (citazioni, motivational, ecc.)
- ENTERTAINING CONTENT (link, cose simpatiche, ecc.)
- EVENTI
- CONTEST
41. Facebook marketing: le 3 regole
1. Comunicare con chiarezza. Usare un linguaggio spontaneo: un
brand deve essere un amico tra gli amici.
!
2. Promuoversi efficacemente. Creare un calendario
promozionale integrato con calendario editoriale. Fornire
informazioni utili ai propri fan. Seguire la regola del 1/10
!
3. Favorire gli influencer. Gli influencer sono quelle persone che
hanno seguito maggiore degli altri e possono contribuire a
diffondere il nostro progetto / business. Vanno coinvolti e
“coltivati”.
55. Twitter marketing: i contenuti
Se Facebook è un social network (rete chiusa), Twitter è un social
media
!
Twitter è asimmetrico: non ci sono scambi di amicizie e tutto è
pubblico.
!
Permette di partecipare alle conversazioni degli utenti grazie agli
#hashtag, e a monitorare il sentiment su determinate parole chiave.
!
E’molto utilizzato per
- EVENTI
- GIORNALISMO
- CUSTOMER CARE
- DIALOGO DIRETTO
61. Linkedin marketing: reti professionali
Linkedin è il social network che connette le persone a livello
professionale, creando profili CV e gestendo le referenze.
!
E’utilizzato dalle aziende come vetrina sulla panoramica
aziendale, news, informazioni e ricerche di contatti e lavoro.
!
Oltre alle ricerche di personale si possono utilizzare i gruppi
per convogliare community di professionisti sotto il
cappello aziendale.
!
Linkedin ha anche specifiche funzionalità per i venditori
(Linkedin Sales) per trovare clienti e contatti utili.
65. Google Plus: un social in crescita
Google Plus è sempre più utilizzato.
!
Oltre ad avere delle feature aggiuntive rispetto a Facebook non
risente dei cali di visibilità dell’algoritmo; anzi, i contenuti
pubblicati su G+ si indicizzano subito su Google.
!
In futuro si prevede un incremento dell’utilizzo di G+ anche per
l’inserimento delle Plus Ads, che permetteranno alle aziende di
sponsorizzarsi su tutta la rete di ricerca e Display di Google.
!
Inoltre, l’integrazione con gli altri servizi Google (Local, Search,
Drive…) è un grande vantaggio per iniziative di web
marketing.
70. Instagram: brand engagement con i filtri
Instagram è molto utilizzato dai giovani (e non solo) per
pubblicare foto dei momenti di vita“abbellite” dai filtri che
si possono applicare.
!
E’un buon tool per le aziende che lavorano molto col
visuale (moda, travel, food) ma in generale per tutte quelle
realtà che si sanno raccontare bene e relazionarsi con i
followers.
!
Instagram oltre ad essere buon driver per e-commerce
(come Pinterest) è anche ottimo per fare brand
engagement pubblicando eventi e momenti di vita
aziendale.
75. Pinterest: board di interessi
Pinterest è una piattaforma completamente visuale per la
condivisione di immagini.
!
E’una bacheca in cui scorrono continuamente pin delle
persone che seguiamo.
!
Ogni immagine può avere il collegamento al sito web dal
quale viene caricata, quindi è ottima per l’e-commerce.
!
Su Pinterest i brand possono creare board condivise con gli
utenti dove questi possono caricare i loro pin preferiti. E’un
ottimo modo per coinvolgere la community e anche
sondare il“sentiment”del mercato.
80. Chi svolge il ruolo di social media magagement?
Un ruolo necessario è quello di una competenza in grado di
muoversi efficacemente tra le varie piattaforme sociali, che ne
conosca linguaggi, modalità e forme di promozione.
!
Il social media manager, o community manager è un’uomo
di comunicazione che sa scrivere bene e sa relazionarsi con gli
utenti a diversi livelli a nome dell’azienda.
!
La gestione dei social può essere affidata a più persone, se
l’azienda è grande (SOCIAL MEDIA TEAM) che si occupano di
curare la presenza su tutti i canali sociali dell’azienda,
compreso il blog.
81. Chi svolge il ruolo di content creation?
Un’altra competenza fondamentale (che può coincidere con il
Social Media Manager in piccole aziende) è colui che scrive
contenuti per il sito e il blog aziendale, trova articoli e collabora
con il SMM per fare content marketing.
!
Queste due risorse è bene averle all’interno, perché sono quelli
che più di tutti devono partecipare alla“vita aziendale”per
raccontarla sui social, e creare anche una social media policy per
altri dipendenti che gestiscono account e pubblicano materiale.
!
Altri ruoli possono essere esternalizzati come ad esempio grafica,
SEO e gestione online advertising, ma sempre con continuo
coordinamento con il team aziendale.
82. T U T T O I N T E R N O
C O M M U N I T Y M A N A G E R
C O P Y & C O N T E N T C R E AT O R
W E B D E S I G N & G R A P H I C S
S E O S P E C I A L I S T
Il social media team
83. I N T E R N O + E S T E R N O
S O C I A L M E D I A M A N A G E R
A LT R I D I P E N D E N T I
W E B A G E N C Y
B L O G G E R T E A M
Social media team“allargato”
84. Esternalizzare le attività è una buona idea?
Alcune attività possono essere esternalizzate se c’è un team
coordinato direttamente (es. blogger team), oppure per fare
azioni mirate (es. interventi SEO)
!
Dare in outsourcing tutto ad agenzie o consulenti può essere
buona soluzione se questi guidano l’azienda verso la gestione
interna nel medio termine (TUTORING)
!
L’ideale è un passaggio dall’outsourcing all’insuorcing tramite
FORMAZIONE e AFFIANCAMENTO + strutturazione di un team
interno capace di usare gli strumenti e monitorarne l’efficacia.
86. Tutto parte dai contenuti
Il budget da investire nei social media deve tenere conto dei
competitor e delle dinamiche di settore. Deve anche considerare
che molto lavoro va fatto sui contenuti, e che questi generano
più risultati se integrati in piattaforme proprietarie (blog, siti
web, app).
!
Il content marketing (e quindi le persone che generano i
contenuti) è una delle voci di costo in crescita per molte aziende,
che va considerata insieme alle spese di sponsorizzazione.
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Genericamente, si può dividere il budget in 3 parti:
!
• sviluppo piattaforme
• sviluppo contenuti
• social promotion
87. Investire di più in fase di startup
Fonti
www.businessesgrow.com
!
Sui social media il budget investito avrà ritorni nel tempo,
una volta che l’azienda ha molti contenuti on-line e si sarà
costruita una credibilità solida.
88. Esempio semplice di budget annuale per gestione social
Fonti:
Social Media Strategy
Slide di Mauro VL
www.slideshare.net
94. Il monitoraggio non deve essere fine a se stesso
Ci sono molti strumenti per monitorare i diversi social media e
le interazioni generate, sia a livello numerico che semantico.
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Questi dati vanno però contestualizzati in base agli obiettivi
preposti, e uniti al traffico generato dal sito web, analisi del
“sentiment”, conversioni di vendita e, in generale, reportistica
aziendale.
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I dati fini a se stessi non danno grandi indicazioni, ma
funzionano senso solo se integrati ad analisi di più ampio
respiro e continuative nel tempo.
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95. Alcune metriche principali
• CPC - Costo Per Click
• CPL - Costo Per Lead
• CPA - Costo Per Acquisto
• CR - Conversion Rate
• ROI - Return on Investment
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Nel calcolare queste metriche è bene tenere conto
di tutti i costi in gioco: non solo“spese vive”, ma
anche i costi di creatività, quelli di copywriting, di
messa on line, personale, ecc.
96. !
Grazie :)
Simone Moriconi
Business Marketing Consulting
!
Tweets: @simonemoriconi
Blog: snacksofmarketing.wordpress.com
Mail: simonemoric@gmail.com