3. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
perché il design?
perché aiuta a chiarire questioni complesse, i così detti
wicked problems1, problemi difficili da risolvere i cui
con confini non sono chiari, sono essi stessi soggetti al
cambiamento e comportano uno ‘stare nell’ambiguità’.
1 - Buchanan, 1992
4. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
globalizzazione
cambiamenti climatici
invecchiamento della popolazione
diseguaglianze sociali
immigrazione
povertà
crisi e austerità
5. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
perché sta affrontando una trasformazione rapidissima,
associata a fenomeni a loro volta molto complessi, che
stanno cambiando il nostro modo di vivere…
perché il lavoro?
6. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
finanziarizzazione
precariato
molteplicità delle carriere
digitalizzazione
automazione
auto-imprenditorialità
robotica
smart working
Intelligenza collettiva
sharing economy
auto-produzione
7. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Master of Product Service System Design | PSSD Studio 2 | A.Y. 2015/16
Proff. Anna Meroni, Daniela Selloni, Stefana Broadbent
Tutors: Martina Rossi, Serena Leonardi
Corso sperimentale alla
Scuola di Design
8. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Siamo partiti dai bisogni …
Le persone hanno nuovi bisogni: i lavori che possono rispondere a
questi bisogni sono diversi dal passato.
Analisi di 12 bisogni sociali emersi da una consultazione europea di
circa 1000 cittadini sul futuro dell’Europa.
http://www.cimulact.eu
9. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
12 bisogni per un futuro desiderabile
01. Equality
02. Unity and Cohesion
03. Citizenship Awareness and Participation
04. Holistic Health
05. Sustainable food
06. Life-Long Processes
07. Strengths-Based Education
08. Harmony with nature
09. Personal Development
10. Green Habitats
11. Sustainable Economy
12. Sustainable Energy
10. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
3 Fasi per progettare i lavori del futuro
1. Esplorare
Il mercato del lavoro e delineare i potenziali nuovi lavori.
2.Comprendere
Il comportamento dei diversi lavoratori contemporanei sui
luoghi di lavoro e non solo.
3.Progettare
I servizi che possano supportare i nuovi lavori e le carriere
professionali degli individui.
21. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Common themes
Three main themes are common to the projects.
While inspired by the Cimulact proposals, they reflect
the sensibilities of the students and their priorities for
the future:
• education
• food and environment
• community and participation
22. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Assignment 1:
Designing the Future Job Descriptions
27. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
il design al servizio del cambiamento
Pensare i lavori del futuro ha significato ripensare la nostra società, nuovi stili di vita,
nuovi modelli di produzione e consumo, nuovi equilibri tra vita privata e pubblica,
nuove forme di collaborazione…
Il design (in particolare nell’accezione di design thinking) è una sorta di
atteggiamento mentale, un processo cognitivo complesso per concepire nuove realtà,
nuovi futuri e quindi per creare innovazione …
28. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
design per l’innovazione design per l’innovazione sociale
29. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Dal design del prodotto agli ecosistemi…
- spazi
- ambienti
- servizi
- politiche
- sistemi
- ecosistemi
- prodotti
….
30. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Dal progetto individuale al progetto collettivo
informare
consultare
coinvolgere
co-progettare
co-produrre
co-gestire
DOINGWITHDOINGFOR
31. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
31
progettare nuovi servizi di
interesse pubblico
39. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Nella società attuale, in cui i cambiamenti sono veloci e diffusi, ogni aspetto della vita
deve essere riprogettato dai soggetti e dalle comunità.
trasforma le proteste in proposte, i conflitti in progetti,
la competizione in collaborazione, è un’attività
propositiva complessa, che alle soluzioni concrete
aggiunge cornici di senso che sono utili per farci
diventare tutti specialisti del cambiamento.
La cultura del progetto del futuro
40. Daniela Selloni, RENA Festival 2016
Serve una rinnovata cultura del progetto che vada aldilà
dell’approccio soluzionista (problem solving) e che sia
anche portatrice di senso (sense making)1.
1 - Manzini, 2015
La cultura del progetto del futuro
Pretesto per raccontare il design al servizio del cambiamento
Perché parlare di cambiamento attraverso il design e attraverso il lavoro?
Comfort with ambiguity
Trasformazioni radicali che stanno investendo la società
Differenza tra lavoro pagato e lavoro volontario, equilibrio tra vita professionale e vita personale, ICT, intelligenza artificiale, forme di co-produzione e autoproduzione
I nuovi lavori devono essere definiti e progettati, allo stesso tempo di devono formare le nuove competenze e progettare i servizi che li supporteranno, classe internazionale, un gruppo di lavoratori, un insieme di attori che insieme hanno collaborato
Come dovrebbe cambiar il mercato del lavoro per soddisfare i bisogni contemporanei degli europei? Studiare il futuro fa parte del lavoro dei designer, (future studies, scenaristica)
Training, Personal Narrative / Identity, Management and Operation, Networking, Marketing, Placement and Resilience
In un certo senso il design aiuta a sviluppare contro-narrative per innescare cambiamenti positivi
Design che fa leva sulla sua capacità di relazionarsi a sistemi complessi e alla sua capacità di attivare e facilitare collaborazioni – nuovi campi di applicazione per il design – tim brown connette esplicitamente il design al cambiamento e quindi alle innovazioni, lui si riferiva alle aziende, manzini alla sfera pubblica e sociale, cambiano e si incrociano i campi di applicazione
Wicked problems
framework culturali che diano rotta alle visioni , cornici di senso , creazione di storie e sistemi di senso e questp la cultura del progetto italiana lo sa fare molto bene rispetto all’approccio soluzionista anglossasssone
framework culturali che diano rotta alle visioni , cornici di senso , creazione di storie e sistemi di senso e questpo la cultura del progetto italiana lo sa fare molto bene rispetto all’approccio soluzionista anglossassone