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SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Introduzione alla prova pratica 2: La
fotografia paesaggistica notturna – Il
panning – Giocare con i tempi (cenni)
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 1: La fotografia paesaggistica
notturna
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   3




Paesaggistica Notturna
• In questa particolare tecnica fotografica, viene sfruttata la
 capacità di usare tempi molto lenti per permettere alle
 poche luci (spesso solo artificiali) di «disegnare» il
 paesaggio (spesso urbano)

• La necessità quindi di usare tempi di molti secondi,
 introduce la necessità assoluta di usare il cavalletto o
 treppiede.

• Con le scarsa luce rispetto al giorno, per una corretta
 esposizione, è necessario impostare gli ISO a seconda
 dei nostri scopi.
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Paesaggistica Notturna
• Quando si fotografa un paesaggio urbano, bisogna
 attenersi, per quanto riguarda l’inquadratura, la scelta
 dello scatto e l’impostazione dei diaframmi, alle normali
 regole paesaggistiche.

• E’ necessario quindi ricordarsi la regola dei terzi, di
 scegliere il formato adatto al soggetto (verticale o
 orizzontale), e di chiudere i diaframmi per rendere nitido
 tutti i soggetti inquadrati, sia quelli vicini che lontani.

Delle impostazioni classiche per la fotografia
 paesaggistica notturna sono: F22 / F32 - 30’’ / 40’’ – ISO
 100 / 1600 (a seconda delle nostre esigenze).
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Paesaggistica Notturna
• La scelta degli ISO e dei tempi, oltre ad influenzare il tempo di scatto,
 permette di decidere se includere in maniera più o meno evidente
 eventuali soggetti in movimento e/o luci di passaggio (es. macchine).

• La scelta dell’apertura dei diaframmi, invece, influenzerà soprattutto
 la tipologia di luce che verrà impressa in corrispondenza delle fonti di
 luce (es. lampioni, fari).

 Più i diaframmi saranno aperti, e più la luce si diffonderà in maniera
 radiale nei dintorni della forma. Più i diaframmi saranno chiusi, e più
 queste lasceranno una scia netta e decisa all’interno della foto.

 Più i tempi saranno lenti (quindi ISO bassi), invece, e meno i soggetti
 in movimento resteranno impressi sul sensore. Con tempi brevi (ISO
 alti), anche soggetti di passaggio lasceranno il loro «segno» in
 maniera decisa nella nostra foto.
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Paesaggistica Notturna da lontano
• Bisogna cercare un punto più in alto rispetto al soggetto e
  sufficientemente lontano per inquadrare il paesaggio.
• Usare ottiche adeguate alla distanza.
• Chiudere i diaframmi in base alla distanza del soggetto, e
  calcolare tempi e ISO in funzione di esso.
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Paesaggistica Notturna urbana
• In questo tipo di foto si sceglie se soffermarsi su un
 soggetto statico (monumento, vicolo, case, ecc.), tenendo
 quindi in considerazione tutte le regole precedenti di
 paesaggistica notturna e di composizione.
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Paesaggistica Notturna: Luci in movimento
• Nelle foto notturne, spesso si «gioca» con le luci in
  movimento, come fari delle macchine e motorini.
• In questi casi, la scelta dei diaframmi incide sul tipo di
  luce che esse lasciano (netta – diaframmi chiusi o diffusa
  - diaframmi aperti)
• I tempi incidono sulla «lunghezza» della scia lasciata
  dalla luce (lunga – tempi lunghi o brevi – tempi veloci)
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 2 – Il Pannig
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   10




Il Panning
• Tecnica che si usa soprattutto nella foto notturna, per
 avere un effetto di impatto nelle foto in movimento.

• Si posiziona la macchina su un cavalletto monopiede (o
 un treppiedi con aperto una sola asta) e si scegli l’altezza
 necessaria per inquadrare il soggetto.

• Si inquadra il soggetto mettendo a fuoco su di esso, si
 regolano i tempi in maniera da poter seguire il suo
 movimento (dipende dalla velocità del soggetto).
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Il Panning
• Si scatta appena il soggetto entra nella scena nella
 posizione desiderata.

• Si segue il soggetto sulla sua direttrice orizzontale per
 tutta la durata dello scatto.

• L’effetto ottenuto è quello di mantenere nitido il soggetto
 inquadrato e mettendo in movimento tutte le luci statiche
 dello sfondo
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   12




Il Panning
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 3 – Brevi cenni alla fotografia
notturna giocando coi i tempi
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   14




Giocare con i tempi
Grazie alla poca luce presente di notte, è possibile
 «giocare» con i tempi per avere degli effetti particolari.

Con i tempi lenti, i soggetti che passano nell’inquadratura,
 se sono sufficientemente veloci rispetto al tempo scelto,
 possono risultare «invisibili» al sensore.

Con le «vie di mezzo» si riesce ad imprimere il soggetto
 in semi-trasparenza, come se fosse un fantasma, a
 seconda del tempo che rimane nell’inquadratura in
 posizione statica.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   15




Giocare con i tempi
Si può quindi rendere invisibili elementi di disturbo su una
 foto paesaggistica come i passanti davanti ad un
 monumento.

Si può riprendere lo stesso soggetto in posizioni diverse
 con un solo scatto, sfruttando che la posa di qualche
 secondo viene impressa sul sensore, mentre lo
 spostamento del soggetto da una posizione all’altra, è
 sufficientemente rapida da non essere «catturata» dal
 sensore.

I valori degli ISO saranno fondamentali per aumentare o
 diminuire i tempi a seconda dell’effetto che vogliamo dare.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   16




Giocare con i tempi: I «fantasmi»
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   17




Giocare con i tempi
 Un altro esercizio fotografico che sfrutta la poca luce notturna, solo le
 forme create con la luce e le loro scie.

 Un soggetto inquadrato muove all’interno dell’inquadratura una fonte
 luminosa (led, torcia, candele, accendino…) per creare delle scie del
 loro passaggio.

 Il soggetto deve però poi rimanere per un certo tempo il più fermo
 possibile all’interno dell’inquadratura se vuole apparire anche esso
 nella foto.

 Scegliendo opportunamente tempi, diaframmi e ISO, è possibile
 decidere quanto la scia debba essere lunga e luminosa e se il
 soggetto (questo dipende anche dal suo movimento e dal tempo di
 posa) debba essere incluso o meno nella foto. Con diaframmi chiusi e
 tempi relativamente veloci infatti, si può anche fare solo una scritta
 con la fonte luminosa, ed escludere il soggetto dalla stessa.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   18




Giocare con i tempi: Le «scie luminose»
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   19




Pratica 2 – Fine
Ci sono domande?



                                FINE




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  • 2. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 1: La fotografia paesaggistica notturna
  • 3. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 3 Paesaggistica Notturna • In questa particolare tecnica fotografica, viene sfruttata la capacità di usare tempi molto lenti per permettere alle poche luci (spesso solo artificiali) di «disegnare» il paesaggio (spesso urbano) • La necessità quindi di usare tempi di molti secondi, introduce la necessità assoluta di usare il cavalletto o treppiede. • Con le scarsa luce rispetto al giorno, per una corretta esposizione, è necessario impostare gli ISO a seconda dei nostri scopi.
  • 4. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 4 Paesaggistica Notturna • Quando si fotografa un paesaggio urbano, bisogna attenersi, per quanto riguarda l’inquadratura, la scelta dello scatto e l’impostazione dei diaframmi, alle normali regole paesaggistiche. • E’ necessario quindi ricordarsi la regola dei terzi, di scegliere il formato adatto al soggetto (verticale o orizzontale), e di chiudere i diaframmi per rendere nitido tutti i soggetti inquadrati, sia quelli vicini che lontani. Delle impostazioni classiche per la fotografia paesaggistica notturna sono: F22 / F32 - 30’’ / 40’’ – ISO 100 / 1600 (a seconda delle nostre esigenze).
  • 5. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 5 Paesaggistica Notturna • La scelta degli ISO e dei tempi, oltre ad influenzare il tempo di scatto, permette di decidere se includere in maniera più o meno evidente eventuali soggetti in movimento e/o luci di passaggio (es. macchine). • La scelta dell’apertura dei diaframmi, invece, influenzerà soprattutto la tipologia di luce che verrà impressa in corrispondenza delle fonti di luce (es. lampioni, fari).  Più i diaframmi saranno aperti, e più la luce si diffonderà in maniera radiale nei dintorni della forma. Più i diaframmi saranno chiusi, e più queste lasceranno una scia netta e decisa all’interno della foto.  Più i tempi saranno lenti (quindi ISO bassi), invece, e meno i soggetti in movimento resteranno impressi sul sensore. Con tempi brevi (ISO alti), anche soggetti di passaggio lasceranno il loro «segno» in maniera decisa nella nostra foto.
  • 6. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 6 Paesaggistica Notturna da lontano • Bisogna cercare un punto più in alto rispetto al soggetto e sufficientemente lontano per inquadrare il paesaggio. • Usare ottiche adeguate alla distanza. • Chiudere i diaframmi in base alla distanza del soggetto, e calcolare tempi e ISO in funzione di esso.
  • 7. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 7 Paesaggistica Notturna urbana • In questo tipo di foto si sceglie se soffermarsi su un soggetto statico (monumento, vicolo, case, ecc.), tenendo quindi in considerazione tutte le regole precedenti di paesaggistica notturna e di composizione.
  • 8. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 8 Paesaggistica Notturna: Luci in movimento • Nelle foto notturne, spesso si «gioca» con le luci in movimento, come fari delle macchine e motorini. • In questi casi, la scelta dei diaframmi incide sul tipo di luce che esse lasciano (netta – diaframmi chiusi o diffusa - diaframmi aperti) • I tempi incidono sulla «lunghezza» della scia lasciata dalla luce (lunga – tempi lunghi o brevi – tempi veloci)
  • 9. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 2 – Il Pannig
  • 10. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 10 Il Panning • Tecnica che si usa soprattutto nella foto notturna, per avere un effetto di impatto nelle foto in movimento. • Si posiziona la macchina su un cavalletto monopiede (o un treppiedi con aperto una sola asta) e si scegli l’altezza necessaria per inquadrare il soggetto. • Si inquadra il soggetto mettendo a fuoco su di esso, si regolano i tempi in maniera da poter seguire il suo movimento (dipende dalla velocità del soggetto).
  • 11. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 11 Il Panning • Si scatta appena il soggetto entra nella scena nella posizione desiderata. • Si segue il soggetto sulla sua direttrice orizzontale per tutta la durata dello scatto. • L’effetto ottenuto è quello di mantenere nitido il soggetto inquadrato e mettendo in movimento tutte le luci statiche dello sfondo
  • 12. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 12 Il Panning
  • 13. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 3 – Brevi cenni alla fotografia notturna giocando coi i tempi
  • 14. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 14 Giocare con i tempi Grazie alla poca luce presente di notte, è possibile «giocare» con i tempi per avere degli effetti particolari. Con i tempi lenti, i soggetti che passano nell’inquadratura, se sono sufficientemente veloci rispetto al tempo scelto, possono risultare «invisibili» al sensore. Con le «vie di mezzo» si riesce ad imprimere il soggetto in semi-trasparenza, come se fosse un fantasma, a seconda del tempo che rimane nell’inquadratura in posizione statica.
  • 15. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 15 Giocare con i tempi Si può quindi rendere invisibili elementi di disturbo su una foto paesaggistica come i passanti davanti ad un monumento. Si può riprendere lo stesso soggetto in posizioni diverse con un solo scatto, sfruttando che la posa di qualche secondo viene impressa sul sensore, mentre lo spostamento del soggetto da una posizione all’altra, è sufficientemente rapida da non essere «catturata» dal sensore. I valori degli ISO saranno fondamentali per aumentare o diminuire i tempi a seconda dell’effetto che vogliamo dare.
  • 16. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 16 Giocare con i tempi: I «fantasmi»
  • 17. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 17 Giocare con i tempi  Un altro esercizio fotografico che sfrutta la poca luce notturna, solo le forme create con la luce e le loro scie.  Un soggetto inquadrato muove all’interno dell’inquadratura una fonte luminosa (led, torcia, candele, accendino…) per creare delle scie del loro passaggio.  Il soggetto deve però poi rimanere per un certo tempo il più fermo possibile all’interno dell’inquadratura se vuole apparire anche esso nella foto.  Scegliendo opportunamente tempi, diaframmi e ISO, è possibile decidere quanto la scia debba essere lunga e luminosa e se il soggetto (questo dipende anche dal suo movimento e dal tempo di posa) debba essere incluso o meno nella foto. Con diaframmi chiusi e tempi relativamente veloci infatti, si può anche fare solo una scritta con la fonte luminosa, ed escludere il soggetto dalla stessa.
  • 18. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 18 Giocare con i tempi: Le «scie luminose»
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