SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 48
Descargar para leer sin conexión
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Lezione 1 – La macchina fotografica – Il
diaframma – I tempi – Gli ISO –
L’esposizione.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 1 – La macchina fotografica
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   3




La reflex
• Quando parleremo di macchina fotografica
 e corpo macchina, daremo per scontato
 che stiamo parlando di una Reflex.

• L’obiettivo è capire il funzionamento e le
 funzioni di questo tipo di fotocamera.

• Reflex sta per «riflesso», infatti, come
 vedremo, la luce verrà riflessa da una serie
 di specchi prima di arrivare al sensore
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   4




Le componenti di una Reflex 1/2
                                   1. Anello messa a fuoco
                                      manuale

                                   2. Anello dello zoom

                                   3. Interruttore per
                                      stabilizzare l’immagine

                                   4. Interruttore messa a
                                      fuoco automatica

                                   5. Pulsante di scatto
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   5




Le componenti di una Reflex 2/2
                                   6. Rotella impostazioni

                                   7. Pulsante ISO

                                   8. Innesto del Flash

                                   9. Modalità di selezione

                                   10.Pulsante per il fuoco
                                     automatico
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   6




Come funziona una Reflex
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   7




Inquadratura
                                     • La luce passa dall’obiettivo
                                       attraverso le lenti in quantità
                                       diverse a seconda
                                       dell’apertura del diaframma

                                     • La luce viene riflessa con un
                                       angolo di 90° dallo specchio
                                       che protegge il sensore

                                     • La luce viene riflessa da una
                                       serie di specchi
                                       (PENTAPRISMA) e raggiunge
                                       il mirino
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   8




Scatto
                               • La luce passa dall’obiettivo
                                 attraverso le lenti in quantità
                                 diverse a seconda
                                 dell’apertura del diaframma

                               • Lo specchio viene sollevato
                                 dal pulsante di scatto e fa
                                 passare la luce

                               • La luce viene impressa
                                 direttamente sul sensore
                                 finchè non viene rilasciato lo
                                 specchio (Tempo di scatto)
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   9




    Il sensore – Come funziona 1/2
• Il sensore fotoelettrico rappresenta nelle fotocamere digitali quello che la
  pellicola rappresenta per le fotocamere tradizionali, il suo funzionamento inoltre
  può essere paragonato a quello dell'occhio umano.

•    il sensore riceve la luce che arriva dall'esterno attraverso l'obiettivo e la
    converte le onde elettromagnetiche in impulsi elettrici generando un
    segnale analogico che passa attraverso un amplificatore e successivamente
    viene inviato a un convertitore analogico/digitale, che trasforma appunto il
    segnale in una sequenza di bit.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   10




 Il sensore – Come funziona 2/2
• Il sensore è formato da milioni di minuscoli elementi
  chiamati fotositi o fotodiodi (a volte erroneamente pixel) i quali hanno il
  compito di interpretare la luce che li colpisce. Più è intensa la luce che colpisce
  il sensore è più forte è il segnale che viene prodotto in uscita.

• I fotodiodi tuttavia pur essendo sensibili alla luce, non sono sensibili al colore.
  Ecco che per sopperire a questo problema sulla superficie del sensore viene
  applicato un filtro che ha il compito di far passare solo determinate frequenze di
  luce, scomponendo i tre colori primari: il rosso, il verde e il blu, allo stesso
  modo di quanto avviene nell'occhio grazie ai coni. Questo particolare filtro
  viene chiamato CFA (color filter array) o filtro RGB.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 2 – Diaframma: Luce e Profondità di
campo
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   12




L’impressione dell’immagine: il diaframma
• Come abbiamo visto, per poter «imprimere» sul sensore
 l’immagine che abbiamo fotografato, bisogna che della
 luce arrivi al sensore, passando per l’obiettivo.

• L’obiettivo quindi ha in compito di far passare la quantità
 luce che desideriamo avere sul sensore.

• Ogni obiettivo dispone di una ghiera che si chiude e si
 apre a seconda di come impostiamo il diaframma dalla
 nostra Reflex
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   13




L’impressione dell’immagine: il diaframma
• Questa ghiera ha un punto di minimo di apertura e un
 punto di apertura massima che varia da obiettivo a
 obiettivo

• L’obiettivo quindi ha in compito di far passare la quantità
 luce che desideriamo avere sul sensore.

• Ogni obiettivo dispone di una ghiera che si chiude a si
 apre a seconda di come impostiamo il diaframma dalla
 nostra Reflex
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   14




L’impressione dell’immagine: il diaframma
• l diaframma si apre e si chiude ad intervalli regolari che
  raddoppiano o dimezzano la quantità di luce che
  intendiamo far passare.
• Questi intervalli che prendono il nome di "stop" rispettano
  una scala numerica, scritta sulla ghiera dell'obbiettivo,
  espressa nella seguente progressione :
                                   •
    f1 f1,4 f2 f2,8 f4 f5,6 f8 f11 f16 f22 f32 f45 f68
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   15




L’impressione dell’immagine: il diaframma
• Minore sarà il numero di stop che imposteremo
 nell’apertura dell’obiettivo (Es F2,8) e maggiore sarà la
 luce che raggiungerà il sensore.

• Maggiore sarà quindi la quantità di luce che passa, e
 minore sarà il tempo necessario al sensore per
 «bloccare» il movimento del soggetto inquadrato

• Oltre alla quantità di luce che viene lasciata passare
 dall’obiettivo, il valore del diaframma gestisce un altro
 fondamentale parametro della fotografia: la profondità di
 campo.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   16




Il diaframma – La profondità di campo
• Che cos’è la profondità di campo o PDC?

• La profondità di campo è la zona nitida della foto,
 mettendo a fuoco il soggetto, la PDC è la zona nitida
 davanti e dietro ad essa.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   17




Il diaframma – La profondità di campo
• Minore sarà l’apertura del diaframma (Es. F16) e
 maggiore sarà la profondità di campo che avremo nella
 nostra foto e ovviamente viceversa.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   18




La profondità di campo: Esempio
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   19




La profondità di campo: DA RICORDARE
 Più lontano sono i soggetti dallo sfondo, minore dovrà
 essere l’apertura del diaframma per avere tutta la foto
 completamente a fuoco (Es. F22).

 Per isolare il soggetto dalla sfondo (sfocandolo) bisogna
 usare un’ampia apertura (Es. F2,8).

 + Luce = - Profondità


 - Luce = + Profondità
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   20




La profondità di campo: DA RICORDARE
 Di solito una scarsa profondità di campo (F1,4 – F2,8) è
 utile per i ritratti

Per avere l’intera foto nitida, per esempio nelle foto
 paesaggistiche o di reportage, si usa la massima
 profondità di campo possibile (F16 – F22)




          F 1,8                                                          F 16
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   21




La profondità di campo: DA RICORDARE
 Si può selezionare la modalità con priorità Apertura per
 scegliere in modalità manuale il tipo di apertura, e lasciare
 che la macchina scelga il resto delle impostazioni.

 Tale modalità si può selezionare impostando sulla ghiera
 della propria Reflex il valore Av (Nikon A)
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 3 – Tempi: Velocità di scatto e
nitidezza
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   23




Il tempo di scatto
• Il tempo di scatto, è una delle altre variabili fondamentali
  insieme al diaframma, per determinare la giusta
  «esposizione» della foto.
• Tale parametro non è altro che il tempo in cui l’otturatore
  aperto permette il passaggio della luce verso il
  sensore/pellicola.
• Il tempo di scatto o di posa è misurato in secondi
  e frazioni, secondo una scala costante in cui ogni valore
  è il doppio del suo precedente: es. 1/4000sec. –
  1/1000sec. – 1/500 – 1/250 – 1/125 – 1/60 – 1/8 – 1/4 – ½
  – 1sec. – 2sec. – 4sec. e così via fino ad un tempo che in
  alcune fotocamere può essere illimitato.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   24




Il tempo di scatto
• Per scatti con tempi superiori ai 30 secondi, di deve
 impostare la modalità BULB o Posa B (chiusura
 manuale dell’otturatore).
  • N.B. La modalità BULB è disponibile solo nella modalità Manuale


• Il tempo di scatto permette di determinare per quanto
 tempo la luce debba imprimersi sul sensore.

• Il tempo decide se «congelare» il movimento del soggetto
 o registrarne il movimento sull’immagine
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   25




Il tempo di scatto
• Come primo effetto, il tempo di scatto incide, come il
 diaframma, nella quantità di luce che viene assorbita dal
 sensore:




• Più lungo sarà il tempo di scatto, maggiore sarà la luce
 immagazzinata nell’immagine.

• Di giorno i tempi usati saranno di frazioni di secondo, di
 notte possono arrivare anche a decine di secondi
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   26




Il tempo di scatto
• Come seconda conseguenza, i tempi determinano il
 «congelamento» del movimento del soggetto.

• A seconda della velocità con cui si muove il soggetto,
 dobbiamo regolare i tempi per bloccarne il movimento.

• Maggiore sarà la velocità di movimento del soggetto,
 minore sarà il tempo di scatto necessario per congelarne
 il movimento.
  • Es. per bloccare una macchina in corsa, occorrono tempi che
   variano da 1/4000sec. a 1/1000sec. Per fermare un uomo che
   cammina, sono sufficienti tempi da 1/150sec a 1/100sec.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   27




Il tempo di scatto
• I tempi di scatti lunghi possono essere usati anche per
  ottenere effetti più morbidi non visibili a occhio nudo e di
  imprimere sul sensore l’intera scia di luce lasciata dal
  soggetto.
• Questa tecnica si usa soprattutto per le acque in
  movimento, le luci delle macchine, i movimenti delle
  stelle:
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   28




Il tempo di scatto
• I tempi di scatti molto brevi, congelano il movimento e
  permettono di immortalare situazioni troppo veloci per
  l’occhio umano.
• Si usano per fermare ad esempio le gocce dell’acqua o i
  movimenti di una macchina in corsa:
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   29




Il tempo di scatto: DA RICORDARE
 I tempi di scatto usati a mano libera sono 1/100sec. e
 1/125sec.

 Per bloccare un’oggetto fermo a mano libera, bisogna
 calcolare almeno 10 unità di tempo in più rispetto alla
 lunghezza focale.
   Es. Se scattiamo con una focale di 55 mm, il tempo minimo da
   impostare sarà di 1/65sec.


 + Luce o tempi + lunghi = + Mosso


 - Luce o tempi + brevi = - Mosso
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   30




Il tempo di scatto: DA RICORDARE
 Si può selezionare la modalità con priorità Tempo per
 scegliere in modalità manuale il tempo di scatto, e lasciare
 che la macchina scelga il resto delle impostazioni.

 Tale modalità si può selezionare impostando sulla ghiera
 della propria Reflex il valore Tv (S per Nikon)
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 4 – Gli ISO
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   32




Gli ISO
• Il valore "ISO" indica la sensibilità alla luce che date al
 sensore della fotocamera digitale.

• Nella fotografia tradizionale (con pellicola) l’ISO (o ASA )
 è l’indicatore della sensibilità della pellicola alla luce è
 misurato con valori numerici. Minore il numero e minore è
 la sensibilità della pellicola e la grana che la compone è
 più fine, con la conseguenza di avere foto con meno
 disturbo.

• In fotografia digitale, analogamente, minore è il numero e
 meno sensibile è la fotocamera alla luce, così come la
 grana sull’immagine scattata.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   33




  Gli ISO
• Il valore degli ISO viene espresso in una scala numerica
 esponenziale:




• Gli ISO, aumentando la sensibilità del sensore, ne
 diminuiscono però la nitidezza.

• L’elevato numero di ISO, permette tempi di scatto più veloci,
 ma introduce un disturbo sull’immagine finale (chiamato
 rumore)
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   34




  Gli ISO
• In condizioni di luce ottimali, è bene quindi usare il numero
 più basso possibile di ISO, per mantenere la foto più nitida
 possibile.




                       ISO 100               ISO 3200

• Tuttavia, in condizioni di scarsa luce, permette di avere una
 foto «non mossa», in quanto permette di abbassare i tempi di
 scatto, ma introduce nella foto una certa quantità di rumore.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati    35




  Gli ISO: DA RICORDARE
 Minore sarà il valore degli ISO, minore sarà la sensibilità del
 sensore alla luce, ma maggiore sarà la sua nitidezza.
 Maggiore sarà il valore degli ISO, maggiore sarà la sensibilità del
 sensore alla luce, ma minore sarà la sua nitidezza.
 (80)   100      200      400      800             1600           3200           6400       12800

 - Luminosità                                                                          + Luminosità
 - Rumore                                                                              + Rumore
 + Nitidezza                                                                           - Nitidezza

   Nella pellicola, il valore degli ASA indicava in numero di granuli di argento
   e di altri fattori chimici che conteneva ogni fotogramma delle pellicola che
   permettevano il propagarsi della luce, introducendo però il disturbo della
   loro presenza.
SCUOLA DI FOTOGRAFIA
Parte 5 – Esposizione: il rapporto tra
tempi, diaframmi e ISO
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   37




L’esposizione
• L’esposizione è il rapporto tra tempo di esposizione o
 scatto e l’apertura del diaframma, influenzato dalla
 sensibilità del sensore (ISO).

• Una corretta esposizione, indica che la quantità di luce
 impressa sul sensore sia quella esatta per riprodurre
 fedelmente sulla foto le immagini inquadrate.

• L’esposizione si misura in EV (Exposure Value).
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   38




L’esposizione
• L’esposizione ottimale, varia in relazioni alle due
 componenti principali (tempi e diaframmi), che possono
 essere ulteriormente ottimizzati, modificando gli ISO.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   39




L’esposizione
• All’aumentare quindi dei tempi, si ottiene la corretta
 esposizione, chiudendo i diaframmi.

• La stessa esposizione corretta, si ottiene modificando il
 rapporto tra tempi e diaframmi.

• Infatti, aumentando l’apertura dell’obiettivo, bisogna diminuire i
 tempi di scatto per avere la stessa esposizione.

• Se l’apertura massima dell’obiettivo, non è sufficiente ad avere
 un tempo di scatto sufficientemente veloce da bloccare
 l’immagine, si può aumentare il valore degli ISO per trovare la
 corretta esposizione.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   40




L’esposimetro
• Come possiamo capire in maniera veloce se stiamo scattando
 con la giusta esposizione?.

• Nelle macchine digitali Reflex, ci viene in aiuto l’esposimetro:




• L’esposimetro «legge» la luce attraverso l'obbiettivo, in TTL
  (through the lens - attraverso l'obiettivo).
• L'esposimetro misura l'intensità della luce presente nella scena
  che vogliamo fotografare e ci indica il valore corretto della
  "coppia" tempo - diaframma rispetto ad un valore assoluto
  (ISO) che è la sensibilità del sensore.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   41




L’esposimetro: gli STOP


• Lo zero è il livello corretto di esposizione, i valori positivi si dicono di
 sovraesposizione quelli negativi di sottoesposizione;

• Il rapporto tra tempo e diaframma in base agli ISO, si calcola in
 STOP. L’esposimetro classico ha in scala 2 valori si stop, positivie
 negativi.

 L’esposimetro è unicamente un sussidio al fotografo poiché
 comunica solamente se la quantità di luce è ottimale per la sensibilità
 che si sta utilizzando, non assicura che la foto rispetti il risultato
 sperato e voluto!

 E’ infatti possibile diminuire manualmente tale esposizione in passi di
 1/3 di STOP per avere l’effetto desiderato
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   42


L’esposimetro: sovraesposizione e
sottoesposizione
• Una foto sottoesposta presenta zone scure nelle
 quali mancano dettagli, che è difficile recuperare.

• Una foto sovraesposta presenta zone chiare nelle
 quali mancano dettagli, che è impossibile recuperare.

• Una foto esposta male rende problematico il tentativo di
 bilanciare la saturazione del colore e il contrasto.

 Ci sono delle tecniche fotografiche avanzate che
 sfruttano a loro vantaggio le caratteristiche della
 sovraesposizione e della sottoesposizione.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati     43


  L’esposimetro: sovraesposizione e
  sottoesposizione

  Sotto Esposta              Esposizione Corretta                               Sovra Esposta




        EV -1                           EV 0                                               EV +1


 Controluce, con esposizione a 0, vengono definiti i contorni, ma meno il
  riempimento. Per vedere meglio il riempimento, bisogna sovraesporre un po’.
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati       44




Esposizione: Il Bracketing
 Le più evolute fotocamere prevedono una particolare modalità di scatto,
 detta bracketing, che cattura tre immagini in rapida sequenza: una
 all'esposizione ideale, una un po' sovraesposta e una un po' sottoesposta, in
 modo da scegliere in un secondo tempo la migliore. L'utente può selezionare
 quanto allargare la "forcella" dei risultati. Nell'esempio oltre allo scatto
 intermedio, si è deciso di riprendere a +1.0 EV e a -1.0 EV, dove EV è un
 convenzionale "valore di esposizione"




        EV -1                         EV 0                                               EV +1
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   45




Esposizione: DA RICORDARE
 Il Triangolo dell' Esposizione - una rappresentazione
 che ci aiuta a comprendere i fattori coinvolti nella
 misurazione dell'esposizione - può esserci di aiuto.

 Apertura, tempi e ISO sono misurati su altrettante scale,
 con salti di 1 Stop (scale di esempio, possono essere più
 o meno estese a seconda della macchina):
 Apertura: f/1,4 - f/1,8 - f/2,0 - f/2,8 - f/4,0 - f/5,6 - f/8 - f/11 - f/16 - f/22
 Tempi: 1/15 - 1/30 - 1/60 - 1/125 - 1/250 - 1/500 - 1/1000 - 1/2000 - 1/4000
 Sensibilità (ISO): 50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1600 - 3200 - 6400 - 12800
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   46




Esposizione: DA RICORDARE
 Apertura, Tempi e ISO sono tra loro legati. Se ad
 esempio, mantenendo costante la sensibilità, diminuiamo
 il diametro di apertura del diaframma di uno stop, ma nel
 contempo allunghiamo il tempo di scatto di uno stop,
 faremo entrare la stessa quantità di luce. Lo stesso se, ad
 esempio, manteniamo fissa l'apertura, variando le altre
 due componenti di uno stop.
 A parità di apertura, è possibile diminuire i tempi di scatto
 aumentando il valore degli ISO. Es:
        Diaframmi       Tempi                          ISO
        F3,5            1/30                           100
        F3,5            1/60                           400
        F3,5            1/250                          1600
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   47




Lezione 1 – Riepilogo
• Le Reflex sfruttano la mobilità di uno specchio per lasciar imprimere
 la luce sul sensore della fotocamera.

• Il diaframma o apertura determinano la quantità di luce che passa
 nell’obiettivo.

• Il tempo di scatto è il tempo per cui tale luce viene impressa sul
 sensore.

• Gli ISO determinano la sensibilità alla luce del sensore.

• L’esposizione è il risultato del rapporto tra tempi e diaframmi in
 relazione agli ISO

• L’esposimetro ci permette di visualizzare la corretta coppia tempo –
 diaframma rispetto agli ISO scelti,
© 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati   48




Lezione 1 – Fine
Ci sono domande?



                                FINE




       © Stefano di Pede Officina Fotografica - Foto di Officina Fotografica e tratte dal web

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...
Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...
Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...Associazione Culturale Officina Fotografica
 
Going Manual
Going ManualGoing Manual
Going ManualRCB78
 
Storia della fotografia
Storia della fotografiaStoria della fotografia
Storia della fotografiaPietro Izzo
 
Digital Photography Fundamentals : Aperture, Shutter Speed and Perspective
Digital Photography Fundamentals :  Aperture, Shutter Speed and PerspectiveDigital Photography Fundamentals :  Aperture, Shutter Speed and Perspective
Digital Photography Fundamentals : Aperture, Shutter Speed and Perspectivealexandra copley
 
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípios
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípiosFotografia para iniciantes: conceitos e princípios
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípiosEduardo Graziosi Silva
 
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPO
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPOENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPO
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPONati Mondelo
 
Lens Power Point Presentation.
Lens Power Point Presentation.Lens Power Point Presentation.
Lens Power Point Presentation.John Munno
 
Equipamento fotográfico
Equipamento fotográficoEquipamento fotográfico
Equipamento fotográficoCid Costa Neto
 
composition in Photography
composition in Photographycomposition in Photography
composition in PhotographyMariam asfour
 
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter Speed
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter SpeedUnderstanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter Speed
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter SpeedRahat Kazmi
 
Shutter speed
Shutter speedShutter speed
Shutter speedmissfcmay
 
Depth of field
Depth of fieldDepth of field
Depth of fieldPTV
 

La actualidad más candente (20)

Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...
Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...
Scuola di fotografia - Lezione 6: La messa a fuoco avanzata e la valutazione ...
 
Scuola di fotografia - Pratica 3: Il ritratto in studio
Scuola di fotografia - Pratica 3: Il ritratto in studioScuola di fotografia - Pratica 3: Il ritratto in studio
Scuola di fotografia - Pratica 3: Il ritratto in studio
 
Scuola di fotografia - La fotografia paesaggistica e naturalistica
Scuola di fotografia - La fotografia paesaggistica e naturalisticaScuola di fotografia - La fotografia paesaggistica e naturalistica
Scuola di fotografia - La fotografia paesaggistica e naturalistica
 
Scuola di fotografia - Introduzione allo scatto: Still Life
Scuola di fotografia - Introduzione allo scatto: Still LifeScuola di fotografia - Introduzione allo scatto: Still Life
Scuola di fotografia - Introduzione allo scatto: Still Life
 
Scuola di fotografia - Pratica 6: Il ritratto ambientato
Scuola di fotografia - Pratica 6: Il ritratto ambientatoScuola di fotografia - Pratica 6: Il ritratto ambientato
Scuola di fotografia - Pratica 6: Il ritratto ambientato
 
Going Manual
Going ManualGoing Manual
Going Manual
 
Storia della fotografia
Storia della fotografiaStoria della fotografia
Storia della fotografia
 
CAMARA REFLEX
CAMARA REFLEXCAMARA REFLEX
CAMARA REFLEX
 
Câmera DSLR
Câmera DSLRCâmera DSLR
Câmera DSLR
 
Digital Photography Fundamentals : Aperture, Shutter Speed and Perspective
Digital Photography Fundamentals :  Aperture, Shutter Speed and PerspectiveDigital Photography Fundamentals :  Aperture, Shutter Speed and Perspective
Digital Photography Fundamentals : Aperture, Shutter Speed and Perspective
 
Flash dedicado
Flash dedicadoFlash dedicado
Flash dedicado
 
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípios
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípiosFotografia para iniciantes: conceitos e princípios
Fotografia para iniciantes: conceitos e princípios
 
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPO
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPOENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPO
ENFOQUE Y PROFUNDIDAD DE CAMPO
 
Composición 1
Composición 1Composición 1
Composición 1
 
Lens Power Point Presentation.
Lens Power Point Presentation.Lens Power Point Presentation.
Lens Power Point Presentation.
 
Equipamento fotográfico
Equipamento fotográficoEquipamento fotográfico
Equipamento fotográfico
 
composition in Photography
composition in Photographycomposition in Photography
composition in Photography
 
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter Speed
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter SpeedUnderstanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter Speed
Understanding Camera Exposure, Aperture, ISO & Shutter Speed
 
Shutter speed
Shutter speedShutter speed
Shutter speed
 
Depth of field
Depth of fieldDepth of field
Depth of field
 

Similar a Scuola di fotografia - Lezione 1: Tempi, diaframmi, ISO ed esposizione

Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovico
Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovicoLab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovico
Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovicomaggica
 
Powerpoint "La fotocamera"
Powerpoint "La fotocamera"Powerpoint "La fotocamera"
Powerpoint "La fotocamera"AlbertaFoggiaro
 
Conoscere la videocamera
Conoscere la videocameraConoscere la videocamera
Conoscere la videocameraIlaria Baldini
 
L'occhio del biologo: elementi di fotografia
L'occhio del biologo: elementi di fotografiaL'occhio del biologo: elementi di fotografia
L'occhio del biologo: elementi di fotografiaMarco Benini
 
Fotografia_vademecuum.03.pdf
Fotografia_vademecuum.03.pdfFotografia_vademecuum.03.pdf
Fotografia_vademecuum.03.pdfStefanoBrenna3
 
Conoscere la videocamera copia
Conoscere la videocamera   copiaConoscere la videocamera   copia
Conoscere la videocamera copiafflusso
 
Corso fotografia urbana
Corso fotografia urbanaCorso fotografia urbana
Corso fotografia urbanasgiallu
 
Occhiali da sole graduati
Occhiali da sole graduatiOcchiali da sole graduati
Occhiali da sole graduatijulbo-eyewear
 
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizione
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizioneLenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizione
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizionejulbo-eyewear
 
Corso di Fotografia Digitale Perugia
Corso di Fotografia Digitale PerugiaCorso di Fotografia Digitale Perugia
Corso di Fotografia Digitale PerugiaPasquale De Ieso
 

Similar a Scuola di fotografia - Lezione 1: Tempi, diaframmi, ISO ed esposizione (15)

Scuola di fotografia - Pratica 2: La fotografia notturna
Scuola di fotografia - Pratica 2: La fotografia notturnaScuola di fotografia - Pratica 2: La fotografia notturna
Scuola di fotografia - Pratica 2: La fotografia notturna
 
Fotografia
FotografiaFotografia
Fotografia
 
Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovico
Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovicoLab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovico
Lab fotografico cairoli_tecnica_simoneludovico
 
Powerpoint "La fotocamera"
Powerpoint "La fotocamera"Powerpoint "La fotocamera"
Powerpoint "La fotocamera"
 
Lezione2
Lezione2Lezione2
Lezione2
 
Lezione1
Lezione1Lezione1
Lezione1
 
Conoscere la videocamera
Conoscere la videocameraConoscere la videocamera
Conoscere la videocamera
 
L'occhio del biologo: elementi di fotografia
L'occhio del biologo: elementi di fotografiaL'occhio del biologo: elementi di fotografia
L'occhio del biologo: elementi di fotografia
 
Fotografia_vademecuum.03.pdf
Fotografia_vademecuum.03.pdfFotografia_vademecuum.03.pdf
Fotografia_vademecuum.03.pdf
 
Conoscere la videocamera copia
Conoscere la videocamera   copiaConoscere la videocamera   copia
Conoscere la videocamera copia
 
Corso fotografia urbana
Corso fotografia urbanaCorso fotografia urbana
Corso fotografia urbana
 
Occhiali da sole graduati
Occhiali da sole graduatiOcchiali da sole graduati
Occhiali da sole graduati
 
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizione
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizioneLenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizione
Lenti tecniche Julbo - La perfezione in qualsiasi condizione
 
Corso di Fotografia Digitale Perugia
Corso di Fotografia Digitale PerugiaCorso di Fotografia Digitale Perugia
Corso di Fotografia Digitale Perugia
 
Videosorveglianza
VideosorveglianzaVideosorveglianza
Videosorveglianza
 

Scuola di fotografia - Lezione 1: Tempi, diaframmi, ISO ed esposizione

  • 1. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Lezione 1 – La macchina fotografica – Il diaframma – I tempi – Gli ISO – L’esposizione.
  • 2. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 1 – La macchina fotografica
  • 3. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 3 La reflex • Quando parleremo di macchina fotografica e corpo macchina, daremo per scontato che stiamo parlando di una Reflex. • L’obiettivo è capire il funzionamento e le funzioni di questo tipo di fotocamera. • Reflex sta per «riflesso», infatti, come vedremo, la luce verrà riflessa da una serie di specchi prima di arrivare al sensore
  • 4. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 4 Le componenti di una Reflex 1/2 1. Anello messa a fuoco manuale 2. Anello dello zoom 3. Interruttore per stabilizzare l’immagine 4. Interruttore messa a fuoco automatica 5. Pulsante di scatto
  • 5. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 5 Le componenti di una Reflex 2/2 6. Rotella impostazioni 7. Pulsante ISO 8. Innesto del Flash 9. Modalità di selezione 10.Pulsante per il fuoco automatico
  • 6. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 6 Come funziona una Reflex
  • 7. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 7 Inquadratura • La luce passa dall’obiettivo attraverso le lenti in quantità diverse a seconda dell’apertura del diaframma • La luce viene riflessa con un angolo di 90° dallo specchio che protegge il sensore • La luce viene riflessa da una serie di specchi (PENTAPRISMA) e raggiunge il mirino
  • 8. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 8 Scatto • La luce passa dall’obiettivo attraverso le lenti in quantità diverse a seconda dell’apertura del diaframma • Lo specchio viene sollevato dal pulsante di scatto e fa passare la luce • La luce viene impressa direttamente sul sensore finchè non viene rilasciato lo specchio (Tempo di scatto)
  • 9. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 9 Il sensore – Come funziona 1/2 • Il sensore fotoelettrico rappresenta nelle fotocamere digitali quello che la pellicola rappresenta per le fotocamere tradizionali, il suo funzionamento inoltre può essere paragonato a quello dell'occhio umano. • il sensore riceve la luce che arriva dall'esterno attraverso l'obiettivo e la converte le onde elettromagnetiche in impulsi elettrici generando un segnale analogico che passa attraverso un amplificatore e successivamente viene inviato a un convertitore analogico/digitale, che trasforma appunto il segnale in una sequenza di bit.
  • 10. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 10 Il sensore – Come funziona 2/2 • Il sensore è formato da milioni di minuscoli elementi chiamati fotositi o fotodiodi (a volte erroneamente pixel) i quali hanno il compito di interpretare la luce che li colpisce. Più è intensa la luce che colpisce il sensore è più forte è il segnale che viene prodotto in uscita. • I fotodiodi tuttavia pur essendo sensibili alla luce, non sono sensibili al colore. Ecco che per sopperire a questo problema sulla superficie del sensore viene applicato un filtro che ha il compito di far passare solo determinate frequenze di luce, scomponendo i tre colori primari: il rosso, il verde e il blu, allo stesso modo di quanto avviene nell'occhio grazie ai coni. Questo particolare filtro viene chiamato CFA (color filter array) o filtro RGB.
  • 11. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 2 – Diaframma: Luce e Profondità di campo
  • 12. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 12 L’impressione dell’immagine: il diaframma • Come abbiamo visto, per poter «imprimere» sul sensore l’immagine che abbiamo fotografato, bisogna che della luce arrivi al sensore, passando per l’obiettivo. • L’obiettivo quindi ha in compito di far passare la quantità luce che desideriamo avere sul sensore. • Ogni obiettivo dispone di una ghiera che si chiude e si apre a seconda di come impostiamo il diaframma dalla nostra Reflex
  • 13. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 13 L’impressione dell’immagine: il diaframma • Questa ghiera ha un punto di minimo di apertura e un punto di apertura massima che varia da obiettivo a obiettivo • L’obiettivo quindi ha in compito di far passare la quantità luce che desideriamo avere sul sensore. • Ogni obiettivo dispone di una ghiera che si chiude a si apre a seconda di come impostiamo il diaframma dalla nostra Reflex
  • 14. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 14 L’impressione dell’immagine: il diaframma • l diaframma si apre e si chiude ad intervalli regolari che raddoppiano o dimezzano la quantità di luce che intendiamo far passare. • Questi intervalli che prendono il nome di "stop" rispettano una scala numerica, scritta sulla ghiera dell'obbiettivo, espressa nella seguente progressione : • f1 f1,4 f2 f2,8 f4 f5,6 f8 f11 f16 f22 f32 f45 f68
  • 15. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 15 L’impressione dell’immagine: il diaframma • Minore sarà il numero di stop che imposteremo nell’apertura dell’obiettivo (Es F2,8) e maggiore sarà la luce che raggiungerà il sensore. • Maggiore sarà quindi la quantità di luce che passa, e minore sarà il tempo necessario al sensore per «bloccare» il movimento del soggetto inquadrato • Oltre alla quantità di luce che viene lasciata passare dall’obiettivo, il valore del diaframma gestisce un altro fondamentale parametro della fotografia: la profondità di campo.
  • 16. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 16 Il diaframma – La profondità di campo • Che cos’è la profondità di campo o PDC? • La profondità di campo è la zona nitida della foto, mettendo a fuoco il soggetto, la PDC è la zona nitida davanti e dietro ad essa.
  • 17. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 17 Il diaframma – La profondità di campo • Minore sarà l’apertura del diaframma (Es. F16) e maggiore sarà la profondità di campo che avremo nella nostra foto e ovviamente viceversa.
  • 18. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 18 La profondità di campo: Esempio
  • 19. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 19 La profondità di campo: DA RICORDARE  Più lontano sono i soggetti dallo sfondo, minore dovrà essere l’apertura del diaframma per avere tutta la foto completamente a fuoco (Es. F22).  Per isolare il soggetto dalla sfondo (sfocandolo) bisogna usare un’ampia apertura (Es. F2,8).  + Luce = - Profondità  - Luce = + Profondità
  • 20. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 20 La profondità di campo: DA RICORDARE  Di solito una scarsa profondità di campo (F1,4 – F2,8) è utile per i ritratti Per avere l’intera foto nitida, per esempio nelle foto paesaggistiche o di reportage, si usa la massima profondità di campo possibile (F16 – F22) F 1,8 F 16
  • 21. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 21 La profondità di campo: DA RICORDARE  Si può selezionare la modalità con priorità Apertura per scegliere in modalità manuale il tipo di apertura, e lasciare che la macchina scelga il resto delle impostazioni.  Tale modalità si può selezionare impostando sulla ghiera della propria Reflex il valore Av (Nikon A)
  • 22. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 3 – Tempi: Velocità di scatto e nitidezza
  • 23. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 23 Il tempo di scatto • Il tempo di scatto, è una delle altre variabili fondamentali insieme al diaframma, per determinare la giusta «esposizione» della foto. • Tale parametro non è altro che il tempo in cui l’otturatore aperto permette il passaggio della luce verso il sensore/pellicola. • Il tempo di scatto o di posa è misurato in secondi e frazioni, secondo una scala costante in cui ogni valore è il doppio del suo precedente: es. 1/4000sec. – 1/1000sec. – 1/500 – 1/250 – 1/125 – 1/60 – 1/8 – 1/4 – ½ – 1sec. – 2sec. – 4sec. e così via fino ad un tempo che in alcune fotocamere può essere illimitato.
  • 24. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 24 Il tempo di scatto • Per scatti con tempi superiori ai 30 secondi, di deve impostare la modalità BULB o Posa B (chiusura manuale dell’otturatore). • N.B. La modalità BULB è disponibile solo nella modalità Manuale • Il tempo di scatto permette di determinare per quanto tempo la luce debba imprimersi sul sensore. • Il tempo decide se «congelare» il movimento del soggetto o registrarne il movimento sull’immagine
  • 25. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 25 Il tempo di scatto • Come primo effetto, il tempo di scatto incide, come il diaframma, nella quantità di luce che viene assorbita dal sensore: • Più lungo sarà il tempo di scatto, maggiore sarà la luce immagazzinata nell’immagine. • Di giorno i tempi usati saranno di frazioni di secondo, di notte possono arrivare anche a decine di secondi
  • 26. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 26 Il tempo di scatto • Come seconda conseguenza, i tempi determinano il «congelamento» del movimento del soggetto. • A seconda della velocità con cui si muove il soggetto, dobbiamo regolare i tempi per bloccarne il movimento. • Maggiore sarà la velocità di movimento del soggetto, minore sarà il tempo di scatto necessario per congelarne il movimento. • Es. per bloccare una macchina in corsa, occorrono tempi che variano da 1/4000sec. a 1/1000sec. Per fermare un uomo che cammina, sono sufficienti tempi da 1/150sec a 1/100sec.
  • 27. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 27 Il tempo di scatto • I tempi di scatti lunghi possono essere usati anche per ottenere effetti più morbidi non visibili a occhio nudo e di imprimere sul sensore l’intera scia di luce lasciata dal soggetto. • Questa tecnica si usa soprattutto per le acque in movimento, le luci delle macchine, i movimenti delle stelle:
  • 28. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 28 Il tempo di scatto • I tempi di scatti molto brevi, congelano il movimento e permettono di immortalare situazioni troppo veloci per l’occhio umano. • Si usano per fermare ad esempio le gocce dell’acqua o i movimenti di una macchina in corsa:
  • 29. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 29 Il tempo di scatto: DA RICORDARE  I tempi di scatto usati a mano libera sono 1/100sec. e 1/125sec.  Per bloccare un’oggetto fermo a mano libera, bisogna calcolare almeno 10 unità di tempo in più rispetto alla lunghezza focale.  Es. Se scattiamo con una focale di 55 mm, il tempo minimo da impostare sarà di 1/65sec.  + Luce o tempi + lunghi = + Mosso  - Luce o tempi + brevi = - Mosso
  • 30. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 30 Il tempo di scatto: DA RICORDARE  Si può selezionare la modalità con priorità Tempo per scegliere in modalità manuale il tempo di scatto, e lasciare che la macchina scelga il resto delle impostazioni.  Tale modalità si può selezionare impostando sulla ghiera della propria Reflex il valore Tv (S per Nikon)
  • 31. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 4 – Gli ISO
  • 32. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 32 Gli ISO • Il valore "ISO" indica la sensibilità alla luce che date al sensore della fotocamera digitale. • Nella fotografia tradizionale (con pellicola) l’ISO (o ASA ) è l’indicatore della sensibilità della pellicola alla luce è misurato con valori numerici. Minore il numero e minore è la sensibilità della pellicola e la grana che la compone è più fine, con la conseguenza di avere foto con meno disturbo. • In fotografia digitale, analogamente, minore è il numero e meno sensibile è la fotocamera alla luce, così come la grana sull’immagine scattata.
  • 33. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 33 Gli ISO • Il valore degli ISO viene espresso in una scala numerica esponenziale: • Gli ISO, aumentando la sensibilità del sensore, ne diminuiscono però la nitidezza. • L’elevato numero di ISO, permette tempi di scatto più veloci, ma introduce un disturbo sull’immagine finale (chiamato rumore)
  • 34. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 34 Gli ISO • In condizioni di luce ottimali, è bene quindi usare il numero più basso possibile di ISO, per mantenere la foto più nitida possibile. ISO 100 ISO 3200 • Tuttavia, in condizioni di scarsa luce, permette di avere una foto «non mossa», in quanto permette di abbassare i tempi di scatto, ma introduce nella foto una certa quantità di rumore.
  • 35. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 35 Gli ISO: DA RICORDARE  Minore sarà il valore degli ISO, minore sarà la sensibilità del sensore alla luce, ma maggiore sarà la sua nitidezza.  Maggiore sarà il valore degli ISO, maggiore sarà la sensibilità del sensore alla luce, ma minore sarà la sua nitidezza. (80) 100 200 400 800 1600 3200 6400 12800 - Luminosità + Luminosità - Rumore + Rumore + Nitidezza - Nitidezza  Nella pellicola, il valore degli ASA indicava in numero di granuli di argento e di altri fattori chimici che conteneva ogni fotogramma delle pellicola che permettevano il propagarsi della luce, introducendo però il disturbo della loro presenza.
  • 36. SCUOLA DI FOTOGRAFIA Parte 5 – Esposizione: il rapporto tra tempi, diaframmi e ISO
  • 37. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 37 L’esposizione • L’esposizione è il rapporto tra tempo di esposizione o scatto e l’apertura del diaframma, influenzato dalla sensibilità del sensore (ISO). • Una corretta esposizione, indica che la quantità di luce impressa sul sensore sia quella esatta per riprodurre fedelmente sulla foto le immagini inquadrate. • L’esposizione si misura in EV (Exposure Value).
  • 38. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 38 L’esposizione • L’esposizione ottimale, varia in relazioni alle due componenti principali (tempi e diaframmi), che possono essere ulteriormente ottimizzati, modificando gli ISO.
  • 39. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 39 L’esposizione • All’aumentare quindi dei tempi, si ottiene la corretta esposizione, chiudendo i diaframmi. • La stessa esposizione corretta, si ottiene modificando il rapporto tra tempi e diaframmi. • Infatti, aumentando l’apertura dell’obiettivo, bisogna diminuire i tempi di scatto per avere la stessa esposizione. • Se l’apertura massima dell’obiettivo, non è sufficiente ad avere un tempo di scatto sufficientemente veloce da bloccare l’immagine, si può aumentare il valore degli ISO per trovare la corretta esposizione.
  • 40. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 40 L’esposimetro • Come possiamo capire in maniera veloce se stiamo scattando con la giusta esposizione?. • Nelle macchine digitali Reflex, ci viene in aiuto l’esposimetro: • L’esposimetro «legge» la luce attraverso l'obbiettivo, in TTL (through the lens - attraverso l'obiettivo). • L'esposimetro misura l'intensità della luce presente nella scena che vogliamo fotografare e ci indica il valore corretto della "coppia" tempo - diaframma rispetto ad un valore assoluto (ISO) che è la sensibilità del sensore.
  • 41. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 41 L’esposimetro: gli STOP • Lo zero è il livello corretto di esposizione, i valori positivi si dicono di sovraesposizione quelli negativi di sottoesposizione; • Il rapporto tra tempo e diaframma in base agli ISO, si calcola in STOP. L’esposimetro classico ha in scala 2 valori si stop, positivie negativi.  L’esposimetro è unicamente un sussidio al fotografo poiché comunica solamente se la quantità di luce è ottimale per la sensibilità che si sta utilizzando, non assicura che la foto rispetti il risultato sperato e voluto!  E’ infatti possibile diminuire manualmente tale esposizione in passi di 1/3 di STOP per avere l’effetto desiderato
  • 42. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 42 L’esposimetro: sovraesposizione e sottoesposizione • Una foto sottoesposta presenta zone scure nelle quali mancano dettagli, che è difficile recuperare. • Una foto sovraesposta presenta zone chiare nelle quali mancano dettagli, che è impossibile recuperare. • Una foto esposta male rende problematico il tentativo di bilanciare la saturazione del colore e il contrasto.  Ci sono delle tecniche fotografiche avanzate che sfruttano a loro vantaggio le caratteristiche della sovraesposizione e della sottoesposizione.
  • 43. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 43 L’esposimetro: sovraesposizione e sottoesposizione Sotto Esposta Esposizione Corretta Sovra Esposta EV -1 EV 0 EV +1  Controluce, con esposizione a 0, vengono definiti i contorni, ma meno il riempimento. Per vedere meglio il riempimento, bisogna sovraesporre un po’.
  • 44. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 44 Esposizione: Il Bracketing  Le più evolute fotocamere prevedono una particolare modalità di scatto, detta bracketing, che cattura tre immagini in rapida sequenza: una all'esposizione ideale, una un po' sovraesposta e una un po' sottoesposta, in modo da scegliere in un secondo tempo la migliore. L'utente può selezionare quanto allargare la "forcella" dei risultati. Nell'esempio oltre allo scatto intermedio, si è deciso di riprendere a +1.0 EV e a -1.0 EV, dove EV è un convenzionale "valore di esposizione" EV -1 EV 0 EV +1
  • 45. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 45 Esposizione: DA RICORDARE  Il Triangolo dell' Esposizione - una rappresentazione che ci aiuta a comprendere i fattori coinvolti nella misurazione dell'esposizione - può esserci di aiuto.  Apertura, tempi e ISO sono misurati su altrettante scale, con salti di 1 Stop (scale di esempio, possono essere più o meno estese a seconda della macchina): Apertura: f/1,4 - f/1,8 - f/2,0 - f/2,8 - f/4,0 - f/5,6 - f/8 - f/11 - f/16 - f/22 Tempi: 1/15 - 1/30 - 1/60 - 1/125 - 1/250 - 1/500 - 1/1000 - 1/2000 - 1/4000 Sensibilità (ISO): 50 - 100 - 200 - 400 - 800 - 1600 - 3200 - 6400 - 12800
  • 46. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 46 Esposizione: DA RICORDARE  Apertura, Tempi e ISO sono tra loro legati. Se ad esempio, mantenendo costante la sensibilità, diminuiamo il diametro di apertura del diaframma di uno stop, ma nel contempo allunghiamo il tempo di scatto di uno stop, faremo entrare la stessa quantità di luce. Lo stesso se, ad esempio, manteniamo fissa l'apertura, variando le altre due componenti di uno stop.  A parità di apertura, è possibile diminuire i tempi di scatto aumentando il valore degli ISO. Es: Diaframmi Tempi ISO F3,5 1/30 100 F3,5 1/60 400 F3,5 1/250 1600
  • 47. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 47 Lezione 1 – Riepilogo • Le Reflex sfruttano la mobilità di uno specchio per lasciar imprimere la luce sul sensore della fotocamera. • Il diaframma o apertura determinano la quantità di luce che passa nell’obiettivo. • Il tempo di scatto è il tempo per cui tale luce viene impressa sul sensore. • Gli ISO determinano la sensibilità alla luce del sensore. • L’esposizione è il risultato del rapporto tra tempi e diaframmi in relazione agli ISO • L’esposimetro ci permette di visualizzare la corretta coppia tempo – diaframma rispetto agli ISO scelti,
  • 48. © 2012 Officina Fotografica – Tutti i diritti riservati 48 Lezione 1 – Fine Ci sono domande? FINE © Stefano di Pede Officina Fotografica - Foto di Officina Fotografica e tratte dal web