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 Caratteri generali


     L’ Art Nouveau in Europa


          Esponenti di spicco

              Altre opere “Art Nouveau”
L'espressione “Art Nouveau” (in
francese "Arte Nuova”) deriva dal
negozio chiamato “Maison de l'Art
Nouveau” della Parigi della fine del
1800.
L’espressione viene attribuita ad un
particolare movimento artistico
diffusosi in Europa tra il 1880 e il 1910,
nel quale si promuoveva uno stile
architettonico e decorativo che si
diffuse in un'ampia gamma di arti , dal
design d'interni alla produzione di
mobili, dalla grafica all'arte della
lavorazione dei metalli, del vetro e
della ceramica, dai disegni su stoffa
all'illustrazione di libri.
Particolare che caratterizzò questo
movimento artistico fu la predilezione
per le linee curve (da cui la
denominazione “coup de fouet”, "colpo
di frusta") ispirate alle forme sinuose
del mondo vegetale (fu perciò detto
anche stile floreale) e combinate a
elementi di fantasia.
L'Art Nouveau, di cui
   alcune tracce sono già
  riconoscibili nell'arte dei
    preraffaelliti e persino
    nell'opera del poeta e
pittore William Blake, prese
    le mosse dai principi
  ispiratori del movimento
 “Arts and Crafts”, fondato
da William Morris nel 1861.
  Riprendendo i dogmi del
         movimento e
    rielaborandoli, Morris
  aveva voluto creare uno
stile completamente nuovo
   che non facesse alcun
   riferimento agli stili del
   passato, andando così
    contro allo storicismo
    dell'epoca vittoriana.
Nell'interpretazione degli artisti
che lo fecero proprio, questo
stile doveva essere il più adatto
a introdurre una coerenza
estetica nella vita quotidiana
della moderna borghesia,
attraverso una progettazione
"globale" che doveva
interessare nello stesso tempo
la struttura architettonica
(esterna e interna) delle dimore,
l'arredamento, le suppellettili, gli
oggetti e gli utensili per ogni
necessità pratica.
Nonostante l'intento di
coniugare qualità e costi
contenuti, l'Art Nouveau non
poté quasi mai giungere ad una
produzione di massa, restando
perlopiù ancorata a una
lavorazione artigianale di
pregio, in serie molto limitate.
Il fenomeno dell’Art Nouveau si diffuse così
presto in tutta Europa, ottenendo così
diversi nomi a seconda del Pese in cui ci si
trovava, come ad esempio “Modern style“ in
Inghilterra, “Modernismo” in Spagna,
“Jugendstil” in Germania, “Liberty” o
“Floreale” in Italia e “Sezessionstil” in
Austria.
Un punto importante per l'evoluzione di
quest'arte fu l'Esposizione Universale del
1900 a Parigi, nella quale lo “stile moderno”
trionfò in ogni campo.
Nel decennio successivo, il nuovo stile
venne presto messo in commercio con
prodotti dozzinali diretti ad un pubblico di
massa a cui l'Art Nouveau si interessò
all'incirca dal 1907 e a questo termine
venne attribuito un significato negativo.
Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'uso di una linea dinamica,
  ondulata, fluida, curva, con tratto "a frusta“, per cui Iperbole e parabole venivano
                               continuamente impiegate.
 Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi
   più astratti del Rococò, come decorazioni di fiamme e conchiglie, al posto dei
classici ornamenti naturalistici Vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di
    ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ne ampliarono il
    repertorio con l'aggiunta di alghe ed erbe, quindi preferendo motivi floreali e
                                         vegetali.
Altro fattore di grande
      importanza è che l'Art
Nouveau non rinnegò l'uso dei
 macchinari come accadde in
altri movimenti contemporanei,
  ma vennero usati e integrati
 nella creazione dell'opera. In
termini di materiali adoperati la
       fonte primaria furono
  certamente il vetro e il ferro
 battuto, portando ad una vera
  e propria forma di scultura e
            architettura.
   L'Art Nouveau si configurò
  come stile ad ampio raggio,
che abbracciava i più disparati
    campi come architettura,
    design d'interni, design di
     mobili e tessuti, utensili,
 oggettistica ed illuminazione,
 anche se la più sviluppata fu
   senza dubbio la gioielleria.     GIOIELLERIA
In gioielleria l'Art        Per i primi due secoli
Nouveau ne rivitalizzò      l’attenzione fu rivolta
l'arte, con la natura       sulle gemme,
come principale fonte di    specialmente sul
ispirazione, arricchita     diamante, e il
dai nuovi livelli di        gioielliere o l'orafo si
virtuosismo nella           occupavano
smaltatura e                principalmente di
nell'introduzione di        incastonare pietre,
nuovi materiali, come       per un loro vantaggio
opali o pietre              puramente
semipreziose.               economico. Ma ora
L'aperto interesse per      l’Art Nouveau stava
l'arte giapponese e         creando un tipo di
l'ancora più                gioielleria
specializzato               completamente
entusiasmo per la loro      differente, nella quale
abilità nella lavorazione   si delineava più
dei metalli, promosse       un'artista-designer
nuove tematiche per gli     che da un gioielliere
ornamenti.                  in sola qualità di
                            incastonatore di
                            pietre preziose.
Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che
crearono e definirono l'Art Nouveau in
gioielleria, e fu in queste città che vennero
creati gli esempi più rinomati.
I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel
guardare indietro al Rinascimento,
riprendendone i monili in oro lavorato e
smaltato, e la visione del gioielliere come
artista prima che artigiano. Nella maggior
parte delle opere di quel periodo le pietre
preziose retrocessero in un secondo piano. I
diamanti furono per lo più utilizzati con un
ruolo secondario, accostati a materiali meno
noti come il vetro, l'avorio e il corno.
Art Nouveau in Europa


STATI                  GERMANIA
UNITI

                            AUSTRIA
             FRANCIA



                            ITALIA


    SPAGNA
Italia & liberty

        In Italia l'Art Nouveau viene comunemente
        indicata con il termine “Stile floreale” o
        “Liberty”, facendo riferimento al nome
        dell'inglese Arthur Liberty, il quale aveva
        fondato nel 1875 a Londra una ditta che
        commerciava in oggetti di arredamento di
        alto livello qualitativo, ma destinato ad un
        largo numero di acquirenti. Il Liberty è una
        tendenza artistica che a partire dall'ultimo
        ventennio del 1800 arriva fino all'inizio della
        prima guerra mondiale.
In Italia l'architettura Liberty
      vede il suo massimo
    esponente in Raimondo
D'Aronco, al quale si devono i
     disegni per i padiglioni
dell'Esposizione Universale di
 Torino del 1902, nei quali si
    uniscono elementi della
   Secessione austriaca con
  motivi di origine orientale.
 Fra le costruzioni più celebri
  ricordiamo invece la "Casa
    Castiglioni" a Milano, di
    Giuseppe Sommaruga,
 ritenuta la realizzazione che
    meglio esprime il Liberty
              italiano.
In Francia i principali esponenti di questo stile sono l'architetto Hector Guimard, il
quale creò particolari opere, soprattutto in alcune stazioni del métro di Parigi
(1898-1901), e l'artigiano del vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis
Majorelle un altro importante esponente dell’Art Nouveau francese fu l’'illustratore
Alphonse Mucha, il quel oltre alle decorazioni degli interni di molti locali pubblici,
realizzò celebri opere all’interno del famoso ristorante “Chez Maxim” di Parigi.
Negli Stati Uniti l’Art
  nouveau si diffuse in
        tarda età,
  concludendosi però
 contemporaneamente
  al periodo europeo.
  L’unico esponente di
    spicco di questo
 periodo in America fu
Louis Comfort Tiffany, i
 cui vasi e paralumi di
 vetro colorato restano
inconfondibili per i loro
    particolari motivi
       fantasiosi.
In Germania lo stile Liberty si afferma col nome di "Jugendstil" (stile giovane).
Fece la sua comparsa come ornamento di libri, con fregi, frontespizi, capilettera,
                   cornici realizzate a motivi floreali e vegetali.
   In seguito trovò spazio in ogni tipo di arredo, da tappezzerie e piastrelle, a
                             manifesti, quadri , mobili.
In Austria il Liberty prese invece il nome di “Sezessionstil” (Secessione) e
raggiunse il suo apice nei dipinti di Gustav Klimt (il più famoso esponente dell’Art
  Nouveau nel mondo) e nei mobili e progetti architettonici di Josef Hoffmann.
In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo
ed ebbe il suo artista più originale in Antonio Gaudi.
La vita di Gustav Klimt (nato nel 1862 e morto nel 1918), coincide quasi per intero con la
storia della “Secessione” viennese. Con il termine “Secessione” si intendono quei
movimenti artistici, nati a fine ’800 tra Germania ed Austria, che avevano come obiettivo
la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico. Infatti le Secessioni
introdussero in Austria e in Germania le novità stilistiche dell’'Art Nouveau che in quel
momento dilagavano per tutta Europa.
A Vienna la Secessione, soprattutto in pittura, non fu tanto un atto di rivolta contro
l'arte del passato, che si sostiene non essere esistita, quanto piuttosto un'iniziativa
tesa a creare l'arte in Austria. La Secessione viennese fu un vasto movimento
culturale ed artistico che vide coinvolti architetti e pittori. La Vienna in cui questi
artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più
raffinate e colte e la presenza di musicisti, di intellettuali e di scrittori, rendevano
questa città ancora più affascinante.
Gustav Klimt nacque in un sobborgo di Vienna, e in questa città frequentò la
 Scuola di arti e mestieri. Giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, diede
 vita alla prima società artistica, procurandosi commissioni per decorare edifici
pubblici. Ne ricavò una certa notorietà e ulteriori commissioni, quale l'importante
                 incarico di decorare l'aula magna dell'Università.
Nel 1897 fu tra i fondatori e primo presidente della “Secessione”, partecipando
sempre attivamente alle attività del gruppo da cui si distaccò in polemica nel 1906 per
 fondare una nuova formazione: la Kunstschau. Klimt nei suoi primi lavori mostra una
precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinarie, mostrando però il
                  riutilizzo di elementi rinascimentali nelle sue opere.
La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al
 1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista
europeo. Ma la svolta che portò Klimt al suo inconfondibile stile avvenne dieci anni
   dopo con il quadro “Giuditta” del 1901. Da questo momento il suo stile si fa
decisamente bidimensionale, con l'accentuazione del linearismo e delle campiture
                             vivacemente decorate.
Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 diedero a Klimt ulteriori stimoli. Da quel
 momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza
 espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Il
                 periodo aureo di Klimt si concluse nel 1909.
Seguì un periodo di crisi
  esistenziale ed artistica dal
       quale Klimt uscì dopo
    qualche anno. Il suo stile
    conobbe una nuova fase.
Scomparsi gli ori e le eleganti
  linee liberty, nei suoi quadri
diviene protagonista il colore
acceso e vivace. Questa fase
    viene di certo influenzata
   dalla pittura espressionista
   che già da qualche anno si
      era manifestata in area
     tedesca. E Klimt l'aveva
      conosciuta soprattutto
    attraverso l'attività di due
     artisti viennesi, già suoi
allievi: Egon Schiele e Oscar
Kokoschka. La sua attività si
 interruppe nel 1918, quando
   a cinquantasei anni morì a
seguito di un ictus cerebrale.
Antoni Gaudì nasce il 25 giugno del 1852 a Reus, Terragona, da Francisco Gaudì e
Antonia Cornet i Beltran. Poiché discendente di calderai (artigiani che riuscivano a
vedere un oggetto tridimensionale da una lastra di metallo) attribuisce alla sua
famiglia le sue capacità, la sua inventiva e la sua fantasia. Per dieci anni frequentò il
collegio dei Padri Scolopi di Reus e poi la Facoltà di Scienze dell'Università di
Barcellona (1863-1873), dove si interessò soprattutto agli insegnamenti pratici.
Gaudì stesso, anni dopo, raccontò che, tra le varie materie, era annoiato in
particolar modo dalla geometria analitica, disciplina che, secondo il suo parere,
riduce le forme geometriche in formule algebriche, a discapito dell'architettura.
  All'età di ventidue anni Gaudì venne ammesso alla Scuola di Architettura di
   Barcellona, la seconda in Spagna dopo quella di Madrid, che gli fornì una
   preparazione tecnica e storica, basata sull'analisi dei monumenti antichi.
A causa delle modeste condizioni economiche della famiglia, Gaudì, durante gli
studi, lavora presso alcuni architetti; collabora con Juan Martorell, che lo
influenza nella predilezione per lo stile goticheggiante, con Francisco Del Villar,
primo progettista del Tempio della Sagrada Familia, e con Josep Fontserè i
Mestres che appoggia durante la realizzazione del Parco della Cittadella,
giardino pubblico costruito sul sito dell'antica cittadella fortificata demolita nel
1854.
 Mobili


        Gioielli


                 Architetture
FONTI:

  Strumenti di ricerca Google ( www.google.it )
  Itinerario nell’arte Volume 3 ( Zanichelli editore)




                          Realizzato da:
                           Andrea Crestani
                         5°F a.s. 2005/2006

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  • 2.  Caratteri generali  L’ Art Nouveau in Europa  Esponenti di spicco  Altre opere “Art Nouveau”
  • 3. L'espressione “Art Nouveau” (in francese "Arte Nuova”) deriva dal negozio chiamato “Maison de l'Art Nouveau” della Parigi della fine del 1800. L’espressione viene attribuita ad un particolare movimento artistico diffusosi in Europa tra il 1880 e il 1910, nel quale si promuoveva uno stile architettonico e decorativo che si diffuse in un'ampia gamma di arti , dal design d'interni alla produzione di mobili, dalla grafica all'arte della lavorazione dei metalli, del vetro e della ceramica, dai disegni su stoffa all'illustrazione di libri. Particolare che caratterizzò questo movimento artistico fu la predilezione per le linee curve (da cui la denominazione “coup de fouet”, "colpo di frusta") ispirate alle forme sinuose del mondo vegetale (fu perciò detto anche stile floreale) e combinate a elementi di fantasia.
  • 4. L'Art Nouveau, di cui alcune tracce sono già riconoscibili nell'arte dei preraffaelliti e persino nell'opera del poeta e pittore William Blake, prese le mosse dai principi ispiratori del movimento “Arts and Crafts”, fondato da William Morris nel 1861. Riprendendo i dogmi del movimento e rielaborandoli, Morris aveva voluto creare uno stile completamente nuovo che non facesse alcun riferimento agli stili del passato, andando così contro allo storicismo dell'epoca vittoriana.
  • 5. Nell'interpretazione degli artisti che lo fecero proprio, questo stile doveva essere il più adatto a introdurre una coerenza estetica nella vita quotidiana della moderna borghesia, attraverso una progettazione "globale" che doveva interessare nello stesso tempo la struttura architettonica (esterna e interna) delle dimore, l'arredamento, le suppellettili, gli oggetti e gli utensili per ogni necessità pratica. Nonostante l'intento di coniugare qualità e costi contenuti, l'Art Nouveau non poté quasi mai giungere ad una produzione di massa, restando perlopiù ancorata a una lavorazione artigianale di pregio, in serie molto limitate.
  • 6. Il fenomeno dell’Art Nouveau si diffuse così presto in tutta Europa, ottenendo così diversi nomi a seconda del Pese in cui ci si trovava, come ad esempio “Modern style“ in Inghilterra, “Modernismo” in Spagna, “Jugendstil” in Germania, “Liberty” o “Floreale” in Italia e “Sezessionstil” in Austria. Un punto importante per l'evoluzione di quest'arte fu l'Esposizione Universale del 1900 a Parigi, nella quale lo “stile moderno” trionfò in ogni campo. Nel decennio successivo, il nuovo stile venne presto messo in commercio con prodotti dozzinali diretti ad un pubblico di massa a cui l'Art Nouveau si interessò all'incirca dal 1907 e a questo termine venne attribuito un significato negativo.
  • 7. Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'uso di una linea dinamica, ondulata, fluida, curva, con tratto "a frusta“, per cui Iperbole e parabole venivano continuamente impiegate. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi più astratti del Rococò, come decorazioni di fiamme e conchiglie, al posto dei classici ornamenti naturalistici Vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ne ampliarono il repertorio con l'aggiunta di alghe ed erbe, quindi preferendo motivi floreali e vegetali.
  • 8. Altro fattore di grande importanza è che l'Art Nouveau non rinnegò l'uso dei macchinari come accadde in altri movimenti contemporanei, ma vennero usati e integrati nella creazione dell'opera. In termini di materiali adoperati la fonte primaria furono certamente il vetro e il ferro battuto, portando ad una vera e propria forma di scultura e architettura. L'Art Nouveau si configurò come stile ad ampio raggio, che abbracciava i più disparati campi come architettura, design d'interni, design di mobili e tessuti, utensili, oggettistica ed illuminazione, anche se la più sviluppata fu senza dubbio la gioielleria. GIOIELLERIA
  • 9. In gioielleria l'Art Per i primi due secoli Nouveau ne rivitalizzò l’attenzione fu rivolta l'arte, con la natura sulle gemme, come principale fonte di specialmente sul ispirazione, arricchita diamante, e il dai nuovi livelli di gioielliere o l'orafo si virtuosismo nella occupavano smaltatura e principalmente di nell'introduzione di incastonare pietre, nuovi materiali, come per un loro vantaggio opali o pietre puramente semipreziose. economico. Ma ora L'aperto interesse per l’Art Nouveau stava l'arte giapponese e creando un tipo di l'ancora più gioielleria specializzato completamente entusiasmo per la loro differente, nella quale abilità nella lavorazione si delineava più dei metalli, promosse un'artista-designer nuove tematiche per gli che da un gioielliere ornamenti. in sola qualità di incastonatore di pietre preziose.
  • 10. Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che crearono e definirono l'Art Nouveau in gioielleria, e fu in queste città che vennero creati gli esempi più rinomati. I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel guardare indietro al Rinascimento, riprendendone i monili in oro lavorato e smaltato, e la visione del gioielliere come artista prima che artigiano. Nella maggior parte delle opere di quel periodo le pietre preziose retrocessero in un secondo piano. I diamanti furono per lo più utilizzati con un ruolo secondario, accostati a materiali meno noti come il vetro, l'avorio e il corno.
  • 11. Art Nouveau in Europa STATI GERMANIA UNITI AUSTRIA FRANCIA ITALIA SPAGNA
  • 12. Italia & liberty In Italia l'Art Nouveau viene comunemente indicata con il termine “Stile floreale” o “Liberty”, facendo riferimento al nome dell'inglese Arthur Liberty, il quale aveva fondato nel 1875 a Londra una ditta che commerciava in oggetti di arredamento di alto livello qualitativo, ma destinato ad un largo numero di acquirenti. Il Liberty è una tendenza artistica che a partire dall'ultimo ventennio del 1800 arriva fino all'inizio della prima guerra mondiale.
  • 13. In Italia l'architettura Liberty vede il suo massimo esponente in Raimondo D'Aronco, al quale si devono i disegni per i padiglioni dell'Esposizione Universale di Torino del 1902, nei quali si uniscono elementi della Secessione austriaca con motivi di origine orientale. Fra le costruzioni più celebri ricordiamo invece la "Casa Castiglioni" a Milano, di Giuseppe Sommaruga, ritenuta la realizzazione che meglio esprime il Liberty italiano.
  • 14. In Francia i principali esponenti di questo stile sono l'architetto Hector Guimard, il quale creò particolari opere, soprattutto in alcune stazioni del métro di Parigi (1898-1901), e l'artigiano del vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis Majorelle un altro importante esponente dell’Art Nouveau francese fu l’'illustratore Alphonse Mucha, il quel oltre alle decorazioni degli interni di molti locali pubblici, realizzò celebri opere all’interno del famoso ristorante “Chez Maxim” di Parigi.
  • 15. Negli Stati Uniti l’Art nouveau si diffuse in tarda età, concludendosi però contemporaneamente al periodo europeo. L’unico esponente di spicco di questo periodo in America fu Louis Comfort Tiffany, i cui vasi e paralumi di vetro colorato restano inconfondibili per i loro particolari motivi fantasiosi.
  • 16. In Germania lo stile Liberty si afferma col nome di "Jugendstil" (stile giovane). Fece la sua comparsa come ornamento di libri, con fregi, frontespizi, capilettera, cornici realizzate a motivi floreali e vegetali. In seguito trovò spazio in ogni tipo di arredo, da tappezzerie e piastrelle, a manifesti, quadri , mobili.
  • 17. In Austria il Liberty prese invece il nome di “Sezessionstil” (Secessione) e raggiunse il suo apice nei dipinti di Gustav Klimt (il più famoso esponente dell’Art Nouveau nel mondo) e nei mobili e progetti architettonici di Josef Hoffmann.
  • 18. In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo ed ebbe il suo artista più originale in Antonio Gaudi.
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  • 21. La vita di Gustav Klimt (nato nel 1862 e morto nel 1918), coincide quasi per intero con la storia della “Secessione” viennese. Con il termine “Secessione” si intendono quei movimenti artistici, nati a fine ’800 tra Germania ed Austria, che avevano come obiettivo la creazione di uno stile che si distaccasse da quello accademico. Infatti le Secessioni introdussero in Austria e in Germania le novità stilistiche dell’'Art Nouveau che in quel momento dilagavano per tutta Europa.
  • 22. A Vienna la Secessione, soprattutto in pittura, non fu tanto un atto di rivolta contro l'arte del passato, che si sostiene non essere esistita, quanto piuttosto un'iniziativa tesa a creare l'arte in Austria. La Secessione viennese fu un vasto movimento culturale ed artistico che vide coinvolti architetti e pittori. La Vienna in cui questi artisti si trovarono ad operare era in quel momento una delle capitali europee più raffinate e colte e la presenza di musicisti, di intellettuali e di scrittori, rendevano questa città ancora più affascinante.
  • 23. Gustav Klimt nacque in un sobborgo di Vienna, e in questa città frequentò la Scuola di arti e mestieri. Giovanissimo, insieme al fratello ed un amico, diede vita alla prima società artistica, procurandosi commissioni per decorare edifici pubblici. Ne ricavò una certa notorietà e ulteriori commissioni, quale l'importante incarico di decorare l'aula magna dell'Università.
  • 24. Nel 1897 fu tra i fondatori e primo presidente della “Secessione”, partecipando sempre attivamente alle attività del gruppo da cui si distaccò in polemica nel 1906 per fondare una nuova formazione: la Kunstschau. Klimt nei suoi primi lavori mostra una precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinarie, mostrando però il riutilizzo di elementi rinascimentali nelle sue opere.
  • 25. La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al 1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista europeo. Ma la svolta che portò Klimt al suo inconfondibile stile avvenne dieci anni dopo con il quadro “Giuditta” del 1901. Da questo momento il suo stile si fa decisamente bidimensionale, con l'accentuazione del linearismo e delle campiture vivacemente decorate.
  • 26. Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 diedero a Klimt ulteriori stimoli. Da quel momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Il periodo aureo di Klimt si concluse nel 1909.
  • 27. Seguì un periodo di crisi esistenziale ed artistica dal quale Klimt uscì dopo qualche anno. Il suo stile conobbe una nuova fase. Scomparsi gli ori e le eleganti linee liberty, nei suoi quadri diviene protagonista il colore acceso e vivace. Questa fase viene di certo influenzata dalla pittura espressionista che già da qualche anno si era manifestata in area tedesca. E Klimt l'aveva conosciuta soprattutto attraverso l'attività di due artisti viennesi, già suoi allievi: Egon Schiele e Oscar Kokoschka. La sua attività si interruppe nel 1918, quando a cinquantasei anni morì a seguito di un ictus cerebrale.
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  • 29. Antoni Gaudì nasce il 25 giugno del 1852 a Reus, Terragona, da Francisco Gaudì e Antonia Cornet i Beltran. Poiché discendente di calderai (artigiani che riuscivano a vedere un oggetto tridimensionale da una lastra di metallo) attribuisce alla sua famiglia le sue capacità, la sua inventiva e la sua fantasia. Per dieci anni frequentò il collegio dei Padri Scolopi di Reus e poi la Facoltà di Scienze dell'Università di Barcellona (1863-1873), dove si interessò soprattutto agli insegnamenti pratici.
  • 30. Gaudì stesso, anni dopo, raccontò che, tra le varie materie, era annoiato in particolar modo dalla geometria analitica, disciplina che, secondo il suo parere, riduce le forme geometriche in formule algebriche, a discapito dell'architettura. All'età di ventidue anni Gaudì venne ammesso alla Scuola di Architettura di Barcellona, la seconda in Spagna dopo quella di Madrid, che gli fornì una preparazione tecnica e storica, basata sull'analisi dei monumenti antichi.
  • 31. A causa delle modeste condizioni economiche della famiglia, Gaudì, durante gli studi, lavora presso alcuni architetti; collabora con Juan Martorell, che lo influenza nella predilezione per lo stile goticheggiante, con Francisco Del Villar, primo progettista del Tempio della Sagrada Familia, e con Josep Fontserè i Mestres che appoggia durante la realizzazione del Parco della Cittadella, giardino pubblico costruito sul sito dell'antica cittadella fortificata demolita nel 1854.
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  • 43.  Mobili  Gioielli  Architetture
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  • 50. FONTI:  Strumenti di ricerca Google ( www.google.it )  Itinerario nell’arte Volume 3 ( Zanichelli editore) Realizzato da: Andrea Crestani 5°F a.s. 2005/2006