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IL METODO OCRA PER LA VALUTAZIONE
DETTAGLIATA DELL'INDICE DI RISCHIO
1. CALCOLO DELL' INDICE OCRA
L’indice OCRA è il rapporto tra il numero di Azioni Tecniche Realmente effettuate durante il turno lavorativo (ATA) e il numero di
Azioni Tecniche di riferimento (RTA) (per ogni arto superiore) che è specificamente determinato nello scenario esaminato [11, 38].
In pratica:
La procedura di valutazione implica il prendere in considerazione i tre seguenti step di base:
indice = ATA numero di Azioni Tecniche Realmente effettuate nel turno
OCRA RTA numero di Azioni Tecniche di Riferimento nel turno
Step 1. Calcolare la frequenza delle azioni tecniche/min e il numero complessivo di Azioni Tecnice Reali (ATA)
effettuate nel turno (per ciascun arto superiore)
Step 2 Calcolare il numero complessivo di Azioni Tecniche di Riferimento nel turno (RTA)
Step 3 Calcolo dell’indice OCRA e valutazione del rischio.
Step 1
CALCOLARE LA FREQUENZA DELLE AZIONI TECNICHE/MIN E IL NUMERO COMPLESSIVO DI
AZIONI TECNICHE REALI(ATA) EFFETTUATE NEL TURNO (PER CIASCUN ARTO SUPERIORE)
Primo, identificare e contare le azioni tecniche in un ciclo rappresentativo di ogni compito ripetitivo nella mansione.
L’allegato 1 descrive in che modo determinare le azioni tecniche. In seguito utilizzare le seguenti procedure e formule per
calcolare la frequenza delle azioni tecniche /minuto e il numero complessivo di Azioni Tecniche Reali effettuate nel turno (per
ciascun arto superiore):
a contare il Numero di Azioni Tecniche nel Ciclo (NTC)
b valutare la loro Frequenza al minuto (F) utilizzando il Tempo di Ciclo in secondi (CT)
F = NTC x 60 / CT (1)
c valutare il tempo netto di Durata del compito ripetitivo presente nel turno in minuti (D)
d calcolare il numero complessivo dellle Azioni Tecniche Reali (ATA) effettuate durante il turno
ATA =F x D (2)
ESEMPIO 1A: come determinare il Tempo Netto di Durata del compito ripetitivo e del tempo di ciclo
ESEMPIO A1: come determinare la frequenza delle azioni tecniche e ATA
Per un’analisi multitask applicare la seguente procedura di calcolo delle ATA
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Step 2
CALCOLARE IL NUMERO COMPLESSIVO DI AZIONI TECNICHE DI RIFERIMENTO NEL TURNO (RTA)
Il metodo OCRA, nel calcolare il numero di azioni tecniche di riferimento, considera diversi fattori di rischio e corrispondenti
moltiplicatori.
La seguente formula generale calcola il numero complessivo di azioni Tecniche di Riferimento nel turno (RTA).
RTA =CF × Φο× Φο× Φο× ΦοΜΜΜΜ × Πο× Πο× Πο× ΠοΜΜΜΜ× Ρε× Ρε× Ρε× ΡεΜΜΜΜ × Αδ× Αδ× Αδ× ΑδΜΜΜΜ × ∆× Ρχ× ∆× Ρχ× ∆× Ρχ× ∆× ΡχΜΜΜΜ × ∆υ× ∆υ× ∆υ× ∆υΜΜΜΜ (4)
Più nel dettaglio considerare i seguenti sotto- step:
Step 2.1 partire da cf=30
Step 2.2 determinare il moltiplicatore di forza (FoM )
Il moltiplicatore di forza, FoM, è 1 se sono riscontrate le seguenti condizioni “ottimali”
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(vedere EN 1005-3):
a) la forza isometrica non eccede del 50% i valori proposti per il 15 % di forza per uso professionale nella popolazione
Europea adulta e sana.
b) azioni che non implicano rapidi movimenti
c) la frequenza delle azioni con forza è minore o uguale a 1 ogni 5 minuti e la durata non più di 3 secondi
d) la durata dei compiti ripetitivi è minore o uguale a un’ora.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, utilizzare la tabella 1 per determinare il moltiplicatore di forza (FOM), che vale per il
livello di forza in funzione del tempo. Il livello di forza (riga superiore) è dato come percentuale della massima contrazione
volontaria (MVC) o come percentuale della massima forza isometrica (Fb), come stabilito nella norma EN 1005-3 (Step A). Se la
percentuale di MVC o il Fb sono difficili da valutare, può essere utilizzato un valore derivato dal campo di applicazione della scala
CR-10-di Borg [6, 7] (seconda riga). Il corrispondente Moltiplicatore di Forza (FOM) puo' essere ricavato dalla tabella. Utilizzare un
FOM = 0,01 quando le azioni tecniche richiedono 'picchi' sopra il 50% della forza o un punteggio di 5 (o più della scala di Borg per
quasi il 10% del tempo di cico.
L' ALLEGATO 2 spiega come determinare il livello di forza.
I valori nella Tabella 1 possono essere interpolati se vengono ottenuti risultati intermedi.
Tabella 1 — Moltiplicatore relative al differente uso di forza
Livello di forza
in % MVC o Fb
5 10 20 30 40 ≥ 50
Punteggio
CR-10 Borg
0,5 1 2 3 4 ≥ 5
molto molto lievemolto lieve lieve moderatapiuttosto forteforte/molto forte
Force multiplier (FoM) 1 0,85 0,65 0,35 0,2 0,01
L’ESEMPIO A1descrive come determinare il moltiplicatore di forza
Step 2.3. Determinare Posture e Movimenti Incongrui ( moltiplicatore (PoM) )
Il moltiplicatore PoM è uguale a 1 quando una delle posture o movimenti, descritti nella tabella 2, è presente per meno di 1/3 del
tempo di ciclo: altrimenti utilizzare la tabella 2 per ottenere lo specifico fattore moltiplicatore. Scegliere il più; basso moltiplicatore
PoM (che corrisponde alla condizione peggiore) tra la postura e i movimenti valutati. Considerare anche le posture e i movimenti
della spalla, controllando che:
Se si verifica una di queste due condizioni, esiste il rischio di contrarre patologie della spalla e questo deve essere accuratamente
esaminato.
L'allegato 3 illustra come analizzare posture e movimenti degli arti superiori:
1.le braccia non siano mantenute o movimentate all’altezza delle spalle (flessione o abduzione a circa 80° o più)per più del 10% del
tempo di ciclo e/o per più di due azioni al minuto [42]
2.le braccia non siano mantenute o non vengano effettuate abduzioni (tra i 45° e gli 80°) per più di 1/3 deltempo di ciclo e per più di 10
azioni al minuto.
3.le braccia non siano mantenute o movimentate in lieve estensione (più di 20°) per più di 1/3 del tempo di ciclo/o per più di 10 azioni al
minuto
Principali
moltiplicatori di
postura
Incongrua[10]
meno di 1/3
(da 1 % a 24 %)
1/3
(da 25 % a 50 %)
2/3
(da 51% a 80 %)
3/3
(più di 80 %)
gomito supinazione (³
60°)
1 0,7 0,6 0,5
polso estensione (³ 45°)
o flessione (³ 45°)
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mano presa a uncino o
presa palmare
gomito pronazione (³
60°) o flesso/estensione
(³ 60°)
1 1 0,7 0,6
polso deviazione
radiale/ ulnare (³ 20°)
mano pinch
SPALLA flessione/adduzione maggiore di 80°
%`tempo 10 20 30 40 ≥50
Moltiplicatore 0,7 0,6 0,5 0,33 0,07
Tabella 2 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore Postura (PoM)
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE POSTURA
Step 2.4. Determinazione del moltiplicatore di sterotipia? (ReM)
La mancanza di variazione (alta ripetitività o stereotipia) di alcuni movimenti può essere individuata osservando le azioni tecniche, o
gruppi di azioni tecniche.
Per stereotipia si intende la presenza di gesti identici (azioni tecniche), ripetute per almeno 2/3 del tempo di ciclo (livello medio) o
per tutto il tempo (livello alto).
Se il tempo di ciclo è compreso tra 9-15 secondi, la Ripetitività deve ancora essere considerata come presente (livello medio); se la
durata del ciclo è pari o inferiore a 8 secondi, il livello sarà alto (vedi tabella 3 per determinare il corrispondente moltiplicatore).
Tabella 3 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore sterotipia? (ReM)
LIVELLO (ReM) DEFINIZIONE
Assente 1
Moderato 0.85 Gesti LAVORATIVI DELLO STESSO TIPO CHE COINVOLGONO SPALLE E/O GOMITO E/O polso e/o le dita per 2/3 del tempo (o
tempo di ciclo tra 8 e 15 secondi, costituito da sole azioni tecniche eseguite da arti superiori. Queste azioni possono essere
diverse).
Alto 0.7 Gesti LAVORATIVI DELLO STESSO TIPO CHE COINVOLGONO SPALLE E/O GOMITO E/O polso e/o le dita per quasi tutto il
tempo (o tempo di ciclo tra 8 e 15 secondi, costituito da sole azioni tecniche eseguite da arti superiori. Queste azioni possono
essere diverse).
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE STEROTIPIA
Step 2.5. Determinazione del Moltiplicatore Fattori complementari (AdM)
Oltre ai principali fattori di rischio (frequenza e ripetitività delle azioni tecniche, l'uso di forza, le posture e i movimenti incongrui, la
mancanza di periodi di recupero, la durata giornaliera del compito ripetitivo), vi sono altri fattori, di natura professionale, che
dovrebbero essere presi in considerazione quando viene valutata l'esposizione. Questi vengono definiti come fattori complementari
di rischio. Cio' non e' perche' siano di secondaria importanza, ma perche' ognuno di loro puo'di volta in volta, essere presente o
assente nei contesti esaminati.
L'elenco di questi fattori non è necessariamente esauriente e comprende:
FATTORI FISICI
strumenti vibranti con un alto livello di vibrazione
l'uso di cacciaviti con contraccolpi
altri strumenti vibranti: scegliere il punteggio considerando il livello di vibrazione.
vengono eseguiti compiti di precisione per oltre la metà del tempo (aree di lavoro inferiori a 2-3 mm)
gli strumenti impiegati causano compressioni della pelle (presenza di arrossamenti, callosità, vesciche, ecc.)
uso di guanti che interferiscono con la presa.
i gesti di lavoro implicano contraccolpi (come ad esempio, martellare, o colpire con una ripresa su superfici dure, ecc) con una frequenza di 2 volte al minuto o più
i gesti di lavoro implicano contraccolpi (utilizzando la mano come uno strumento) con una frequenza di 10 volte all’ora o più
l'esposizione al freddo (temperatura inferiore a 0 gradi) per oltre la metà del tempo
più di un fattore addizionale è presente allo stesso tempo e, complessivamente, occupano più della metà del tempo
FATTORI ORGANIZZATIVI
ritmo di lavoro determinato dalla macchina, ma esistono zone “polmone” per cui si può accelerare o decelerare il ritmo di lavoro
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L' allegato 4 spiega come analizzare i fattori addizionali:
Step 2.6 Moltiplicare il CF cosi' ottenuto per la durata netta (in minuti) del compito Ripetitivo
(DJ), per ottenere il numero di riferimento parziale delle azioni tecniche per compito j (RPAJ):
i ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina
Per ciascuna delle proprietà fisico-meccaniche dei fattori di rischio, è necessario specificare per quanto tempo (come una parte del
tempo di ciclo/compito della durata di 1/3, 2/3, 3/3) è presente il il fattore, o per descrivere la frequenza di occorrenza di azioni in cui
tale elemento è presente (in particolare per i movimenti bruschi e con contraccolpi). Il livello di esposizione, cresce con la crescente
porzione del tempo di ciclo durante il quale sono presenti i fattori di rischio complementari (uno o piu' In tali casi, il fattore
moltiplicatore e' uguale:
Tabella 4 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore fattori complementari
(ADM)
MOLTIPLICATORE FATTORI FISICI ADDIZIONALI
0,95 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 1/3 (dal 25% al 50%) del tempo di ciclo
0,90 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 2/3 (dal 51 % all’ 80 %) del tempo di ciclo
0,80 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 3/3 (più dell’80 %) del tempo di ciclo
ADDITIONAL MULTIPLIER FOR ORGANISATIONAL FACTORS
0,90 ritmo di lavoro determinato dalla macchina, ma esistono zone “polmone” per cui si può accelerare o decelerare il ritmo di lavoro
0,85 i ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare i fattori addizionali :
Step 2.7 Determinare il moltiplicatore del tempo di recupero (RcM)
Un periodo di recupero è un periodo durante il quale uno o più gruppi muscolo-tendinei sono fondamentalmente a riposo. I seguenti possono
essere considerati come periodi di recupero:
Per i compiti ripetitivi, la condizione di riferimento è rappresentata dalla presenza, per ogni ora di lavoro ripetitivo, di pause dal lavoro di
almeno 10 minuti consecutivi, per periodi di lavoro di durata inferiore a un'ora, in un rapporto di 5:1 tra lavoro e tempo di recupero. In
relazione a tali criteri di riferimento, è possibile prendere in considerazione il numero di ore, durante il turno di lavoro, che non hanno un
adeguato periodo di recupero. Ciò richiede l'osservazione, uno per uno, delle singole ore che costituiscono il turno: per ogni ora, bisogna
verificare se ci sono compiti ripetitivi e se ci sono adeguati periodi di recupero. Per le ore che precedono la pausa pranzo (se presente), e per
le ore prima della fine del turno, il periodo di recupero è rappresentato da questi due eventi. Sulla base della presenza o assenza di adeguati
periodi di recupero all'interno di ogni ora di lavoro ripetitivo, viene contato il numero di ore considerate ‘senza recupero’(vedi Tabella 5)
pause (ufficiali o non ufficiali), compresa la pausa pranzo
compiti di controllo visivo
periodi all’interno del ciclo che lasciano i gruppi muscolari totalmente a riposo per almeno 10 secondi consecutivi ogni pochi minuti.
Numero di ore senza adeguato recupero 0 1 2 3 4 5 6 7 8
Multiplicatore RcM 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.45 0.25 0.1 0
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Tabella 5 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore carenza di tempo di Recupero (RcM)
L’ALLEGATO 5 spiega più in dettaglio come identificare il numero di ore senza adeguato tempo di recupero:
L’ ESEMPIO A1 descrive come determoinare il MOLTIPLICATORE RECUPERO
Step 2.8 Determinare il moltiplicatore di durata (DuM).
All'interno di un turno di lavoro, la durata complessiva dei compiti ripetitivi manuali è importante per determinare il rischio per gli arti
superiori. Quando i compiti manuali ripetitivi costituiscono una parte rilevante del turno, il Dum è pari a 1. In alcuni contesti, tuttavia, ci
possono essere differenze rispetto a questo più "tipico" scenario (ad esempio, lavoro part-time, i compiti manuali ripetitivi per solo una parte
di un turno), il moltiplicatore (DUM) considera questi cambiamenti rispetto alle condizioni usuali di esposizione. La Tabella 6 fornisce i
valori di Dum in relazione alla durata complessiva dei compiti ripetitivi manuali.
Tempo totale (in minuti) dedicato ai compiti ripetitivi durante
il turno
< 120 120 – 239 120 – 239 > 480
Moltiplicatore Durata DuM 2 1.5 1 0.5
O per essere più precisi
Tempo totale (in minuti) dedicato ai compiti ripetitivi durante
il turno
<
121
121-180 181-
240
241-
300
301-360 361-
420
421-
480
> 480
Moltiplicatore Durata DuM 2.0 1.7 1.5 1.3 1.2 1.1 1.0 0.5
Tabella 6― Elementi per la determinazione del moltiplicatore Durata (DuM)
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE DURATA
Step 2.9
Valutazione di RTA (azioni tecniche di riferimento) aggiustando RPAtot in relazione al
recupero e alla durata giornaliera dei compiti ripetitivi
Una volta che RCM e Dum sono state individuate tramite gli step 2.7 e 2.8, può essere calcolato il numero totale di azioni tecniche di
riferimento all'interno di un turno (RTA) mediante la seguente formula:
                                        RTA = RPAtot ´ RcM ´DuM (6)
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare RTA
Step 3
CALCOLO DELL'INDICE OCRA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO
L’indice OCRA è ottenuto comparando per ciascun arto superiore, il numero effettivo delle azioni tecniche effettuate nel corso del
turno lavorativo (ATA) ottenuto nella Fase 1 e il numero di riferimento delle azioni tecniche all'interno di un turno (RTA) risultato
nello step 2, per mezzo di questa formula
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Va sottolineato che "i valori critici" dell'indice OCRA riportati in Tabella 7 dovrebbero essere utilizzati come un aiuto per meglio
inquadrare la valutazione dei rischi e guidare in modo più efficace ogni conseguente azione preventiva, piuttosto che come rigida
suddivisione numerica dei risultati tra "rischio" o "non rischio ". Ad esempio, anche se in teoria è giusto che uno valore di 3,4 di
indice OCRA rappresenta un rischio incerto OCRA e un valore di 3,6 rappresenta un definito rischio, è altrettanto giusto dire che la
differenza tra questi due valori è trascurabile, e che gli utenti devono prestare la dovuta attenzione agli andamenti dell’indice OCRA
(anche utilizzando i metodi di previsione in dotazione).L’ALLEGATO 6 fornisce dettagli sui criteri adottati per la classificazione
dell'indice OCRA e sui modelli di previsione delle percentuali di persone colpite (PA) da patologie muscoloscheletriche legate
all'attività lavorativa (UL-WMSDs) da uno o più degli arti superiori:
L’ ALLEGATO 6 fornisce dettagli sui criteri adottati per la classificazione dell'indice OCRA e sui modelli di previsione delle
percentuali di persone colpite (PA) da patologie muscoloscheletriche legate all'attività lavorativa (UL-WMSDs) da uno o più degli
arti superiori:
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare l’indice OCRA
Step 4. (NEWS)
OCRA INDEX: UN NUOVO PROCEDIMENTO PER ANALISI MULTITASK QUANDO LA ROTAZIONE
FRA COMPITI RIPETITIVI HA UNA FREQUENZA MINORE DI UNA VOLTA ALL'ORA
Quando viene calcolato l’indice Ocra considerando la presenza di più di un compito ripetitivo, una procedura "tradizionale" è stata
già proposta. Tale procedura si basa da un lato sul calcolo dell'ATA [la somma di tutte le azioni tecniche effettivamente svolta in
diversi compiti ripetitivi durante il turno da uno degli arti superiori] e, dall'altro, dell’RTA [la somma di tutte le azioni tecniche di
riferimento suggerite per ogni compito-RPAi - adeguata per i moltiplicatori inerenti i periodi recupero (RCM) e la durata complessiva
dei compiti ripetitivi (DUM)].
Questo approccio, i cui risultati potrebbero essere definiti come "media ponderata per il tempo", sembrano essere appropriati se si
considerano le rotazione tra i compiti che vengono eseguiti molto frequentemente, per esempio, quasi una volta ogni ora (o per
periodi più brevi); in tali scenari, di fatto , "alte" esposizioni si presume siano in qualche modo compensate dalle "basse" che si
alternano molto rapidamente una con l’altra. Come conseguenza di questa dichiarazione, la tradizionale procedura di indice Ocra per
analisi multitask è confermata quando la rotazione tra le mansioni ripetitive è effettuata quasi ogni ora o quando i singoli compiti
rappresentano reali sub compiti di un generico compito ‘complesso’. (il cui tempo di ciclo in genere dura diversi minuti). L'indice
sarà definito come Indice Ocra per multitask con media ponderata.
L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare l’INDICE OCRA
multitasks con rotazioni lavorative che durano meno di un’ora
Al contrario, quando le rotazioni tra le mansioni ripetitive sono meno frequenti (cioè una volta ogni 1,5 o più ore), l’ approccio
"media ponderata per il tempo" potrebbe portare a una sottovalutazione del livello di esposizione (appiattendo picchi elevati di
esposizione). Per tali scenari un approccio alternativo basato sul "compito più stressante come minimo" potrebbe essere più realistica.
Il risultato di questo approccio sarà, come minimo, pari all’ indice Ocra del compito più stressante considerato per la sua durata
individuale e, come massimo, pari all’ indice Ocra dello stesso compito più stressante quando è (solo in teoria) ritenuto durare quanto
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L’indice OCRA di conseguenza passa nella fascia gialla.
Questo esempio mostra come in alcune situazioni la sola ottimizzazione della distribuzione dei tempi di recupero può essere
sufficiente per ottenere una riduzione del rischio senza alcun costo.
La previsione di PA (% di persone affette da UL WMSDs) diminuisce come mostrato nella seguente tabella Tabella 9.
la durata complessiva di tutti i compiti ripetitivi esaminati.
Una particolare procedura permette di valutare esattamente l'indice risultante all'interno di questa gamma di valori minimo e
massimo. Il conseguente indice sarà definito come Indice Ocra multitask Complesso
Questo ultimo approccio era gia' stato definito dal NIOSH per sollevamenti multi-task e. di recente. è stato incluso nella procedura di
calcolo dell'indice ocra(Calcolo di RTA), quando presenti rotazioni fra piu' compiti di durata superiore all'ora
Esempio MULTITASK indice OCRA multitask per lavori con rotazioni
che durano più di un'ora
2. L’INDICE OCRA: RIDUZIONE DEL RISCHIO
Esempio A2: riduzione del rischio ottimizzando la distribuzione delle pause
Possiamo utilizzare diverse soluzioni per ridurre il rischio valutato nell’Esempio A1.
Riducendo il numero di cicli e aumentando di conseguenza la durata del ciclo, si ridurrebbe in maniera significativa la produzione:
questo è l'ultimo modo di utilizzare l’indice per ottenere la riduzione del rischio. Un suggerimento è quello di riorganizzare la
distribuzione delle interruzioni, considerando la possibilità di ottimizzare i tempi di recupero. Nell’esempio A1 ci sono una pausa per
il pranzo e due pause di 15 minuti ciascuno, una prima e l'altra dopo la pausa pranzo (durante l’ultima ora del turno). Il numero di ore
con "senza recupero" è in questo caso pari a 5 (una delle due pause è nell'ultima ora del turno in cui il recupero è già considerato,
rappresentato dalla fine del turno). È possibile ottenere una riduzione significativa del rischio semplicemente dividendo la pausa di 30
minuti in 3 interruzioni di 10 minuti ciascuna, distribuite correttamente nel turno (tabella 8).
L’ ESEMPIO A2 descrive come ridurre l’indice OCRA ottimizzando la
distribuzione delle pause
Esempio A3: la riduzione del rischio migliorando le posture
Per migliorare i risultati ottenuti in Esempio A2, si può immaginare di
migliorare il lay-out del posto di lavoro. Come mostrato nel film il tapis-
roulant lascia il primo pezzo sul lato sinistro del lavoratore. Nella ri-
progettazione di questo lavoro potrebbe essere utile fermare il tapis-roulant
più vicino al lavoratore (soluzione semplice ed economica), e formare il
lavoratore ad un modo migliore di assemblaggio dei 2 pezzi, ovvero
prendere il primo pezzo dal lato sinistro con la mano sinistra, invece che
con la destra, e il secondo pezzo con la mano destra. Prendendo e
posizionando entrambi pezzi con questa strategia il lavoratore può evitare
di mantenere i pezzi in mano riducendo la percentuale di tempo di presa in
pinch.
Il moltiplicatore di postura (PoM) per l’arto superiore destro diventerà ora:
Mano in pinch solo per il 40 % del tempo di ciclo PoM = 1 per destra e sinistra
L’indice OCRA conseguentemente si sposta nella zona verde.
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La previsione di PA (% di persone affette da UL WMSDs) diminuisce come mostrato in Tabella 10:
La previsione di PA è ora simile a quella che si trova in riferimento ad un gruppo di lavoratori non esposti a compiti ripetitivi
L’ESEMPIO A3 descrive come ridurre l’indice OCRA migliorando il lay-out
Esempio A4: riduzione del rischio aggiungendo la possibilità di modulare parzialmente il ritmo della macchina.
Aggiungendo ‘zone polmone’ in cui il ritmo di lavoro può essere rallentato o accelerato,
il corrispondente Moltiplicatore per i fattori addizionali passa da 0,85 a 0,90
L’indice OCRA conseguentemente si sposta in una zona totalmente verde.
indice OCRA (sinistra) =€ 1,9 indice OCRA (destra )€ = 2
L’ ESEMPIO A4 descrive come ridurre l’indice OCRA migliorando il ritmo di lavoro
Esempio A5: incrementare la produttività
I tecnici possono ora provare ad incrementare la produttività mantenendo un accettabile livello di esposizione.
Utilizzando il software mida OCRA, Aumentare il numero di pezzi e osservare le variazioni di indice.
Aumentando il numero di pezzi da 5220 a 5800 (+11%), l’indice OCRA si mantiene in area verde.
indice OCRA (sinistra) = 2,2 indice OCRA (destra )€ =2,2
L’ESEMPIO A5 descrive la variazione dell’indice OCRA, aumentando la produttività
Aumentando il numero di pezzi da 5220 a 6000 (+15%), l’indice OCRA si mantiene in area gialla (rischio ‘bordenline’)
indice OCRA (sinistra) =€ 3,3 indice OCRA (destra )€ = 3,4
L’ ESEMPIO A6 descrive la variazione di indice OCRA aumentando ulteriormante la produttività
N.B.: altri esempi di
come definire le azioni tecniche
come valutare le posture incongrue
come calcolare l’indice OCRA
si trovano al capitolo C: - ESEMPI APPLICATIVI
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  • 1. IL METODO OCRA PER LA VALUTAZIONE DETTAGLIATA DELL'INDICE DI RISCHIO 1. CALCOLO DELL' INDICE OCRA L’indice OCRA è il rapporto tra il numero di Azioni Tecniche Realmente effettuate durante il turno lavorativo (ATA) e il numero di Azioni Tecniche di riferimento (RTA) (per ogni arto superiore) che è specificamente determinato nello scenario esaminato [11, 38]. In pratica: La procedura di valutazione implica il prendere in considerazione i tre seguenti step di base: indice = ATA numero di Azioni Tecniche Realmente effettuate nel turno OCRA RTA numero di Azioni Tecniche di Riferimento nel turno Step 1. Calcolare la frequenza delle azioni tecniche/min e il numero complessivo di Azioni Tecnice Reali (ATA) effettuate nel turno (per ciascun arto superiore) Step 2 Calcolare il numero complessivo di Azioni Tecniche di Riferimento nel turno (RTA) Step 3 Calcolo dell’indice OCRA e valutazione del rischio. Step 1 CALCOLARE LA FREQUENZA DELLE AZIONI TECNICHE/MIN E IL NUMERO COMPLESSIVO DI AZIONI TECNICHE REALI(ATA) EFFETTUATE NEL TURNO (PER CIASCUN ARTO SUPERIORE) Primo, identificare e contare le azioni tecniche in un ciclo rappresentativo di ogni compito ripetitivo nella mansione. L’allegato 1 descrive in che modo determinare le azioni tecniche. In seguito utilizzare le seguenti procedure e formule per calcolare la frequenza delle azioni tecniche /minuto e il numero complessivo di Azioni Tecniche Reali effettuate nel turno (per ciascun arto superiore): a contare il Numero di Azioni Tecniche nel Ciclo (NTC) b valutare la loro Frequenza al minuto (F) utilizzando il Tempo di Ciclo in secondi (CT) F = NTC x 60 / CT (1) c valutare il tempo netto di Durata del compito ripetitivo presente nel turno in minuti (D) d calcolare il numero complessivo dellle Azioni Tecniche Reali (ATA) effettuate durante il turno ATA =F x D (2) ESEMPIO 1A: come determinare il Tempo Netto di Durata del compito ripetitivo e del tempo di ciclo ESEMPIO A1: come determinare la frequenza delle azioni tecniche e ATA Per un’analisi multitask applicare la seguente procedura di calcolo delle ATA Page 1 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 2. Step 2 CALCOLARE IL NUMERO COMPLESSIVO DI AZIONI TECNICHE DI RIFERIMENTO NEL TURNO (RTA) Il metodo OCRA, nel calcolare il numero di azioni tecniche di riferimento, considera diversi fattori di rischio e corrispondenti moltiplicatori. La seguente formula generale calcola il numero complessivo di azioni Tecniche di Riferimento nel turno (RTA). RTA =CF × Φο× Φο× Φο× ΦοΜΜΜΜ × Πο× Πο× Πο× ΠοΜΜΜΜ× Ρε× Ρε× Ρε× ΡεΜΜΜΜ × Αδ× Αδ× Αδ× ΑδΜΜΜΜ × ∆× Ρχ× ∆× Ρχ× ∆× Ρχ× ∆× ΡχΜΜΜΜ × ∆υ× ∆υ× ∆υ× ∆υΜΜΜΜ (4) Più nel dettaglio considerare i seguenti sotto- step: Step 2.1 partire da cf=30 Step 2.2 determinare il moltiplicatore di forza (FoM ) Il moltiplicatore di forza, FoM, è 1 se sono riscontrate le seguenti condizioni “ottimali” Page 2 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 3. (vedere EN 1005-3): a) la forza isometrica non eccede del 50% i valori proposti per il 15 % di forza per uso professionale nella popolazione Europea adulta e sana. b) azioni che non implicano rapidi movimenti c) la frequenza delle azioni con forza è minore o uguale a 1 ogni 5 minuti e la durata non più di 3 secondi d) la durata dei compiti ripetitivi è minore o uguale a un’ora. Se queste condizioni non sono soddisfatte, utilizzare la tabella 1 per determinare il moltiplicatore di forza (FOM), che vale per il livello di forza in funzione del tempo. Il livello di forza (riga superiore) è dato come percentuale della massima contrazione volontaria (MVC) o come percentuale della massima forza isometrica (Fb), come stabilito nella norma EN 1005-3 (Step A). Se la percentuale di MVC o il Fb sono difficili da valutare, può essere utilizzato un valore derivato dal campo di applicazione della scala CR-10-di Borg [6, 7] (seconda riga). Il corrispondente Moltiplicatore di Forza (FOM) puo' essere ricavato dalla tabella. Utilizzare un FOM = 0,01 quando le azioni tecniche richiedono 'picchi' sopra il 50% della forza o un punteggio di 5 (o più della scala di Borg per quasi il 10% del tempo di cico. L' ALLEGATO 2 spiega come determinare il livello di forza. I valori nella Tabella 1 possono essere interpolati se vengono ottenuti risultati intermedi. Tabella 1 — Moltiplicatore relative al differente uso di forza Livello di forza in % MVC o Fb 5 10 20 30 40 ≥ 50 Punteggio CR-10 Borg 0,5 1 2 3 4 ≥ 5 molto molto lievemolto lieve lieve moderatapiuttosto forteforte/molto forte Force multiplier (FoM) 1 0,85 0,65 0,35 0,2 0,01 L’ESEMPIO A1descrive come determinare il moltiplicatore di forza Step 2.3. Determinare Posture e Movimenti Incongrui ( moltiplicatore (PoM) ) Il moltiplicatore PoM è uguale a 1 quando una delle posture o movimenti, descritti nella tabella 2, è presente per meno di 1/3 del tempo di ciclo: altrimenti utilizzare la tabella 2 per ottenere lo specifico fattore moltiplicatore. Scegliere il più; basso moltiplicatore PoM (che corrisponde alla condizione peggiore) tra la postura e i movimenti valutati. Considerare anche le posture e i movimenti della spalla, controllando che: Se si verifica una di queste due condizioni, esiste il rischio di contrarre patologie della spalla e questo deve essere accuratamente esaminato. L'allegato 3 illustra come analizzare posture e movimenti degli arti superiori: 1.le braccia non siano mantenute o movimentate all’altezza delle spalle (flessione o abduzione a circa 80° o più)per più del 10% del tempo di ciclo e/o per più di due azioni al minuto [42] 2.le braccia non siano mantenute o non vengano effettuate abduzioni (tra i 45° e gli 80°) per più di 1/3 deltempo di ciclo e per più di 10 azioni al minuto. 3.le braccia non siano mantenute o movimentate in lieve estensione (più di 20°) per più di 1/3 del tempo di ciclo/o per più di 10 azioni al minuto Principali moltiplicatori di postura Incongrua[10] meno di 1/3 (da 1 % a 24 %) 1/3 (da 25 % a 50 %) 2/3 (da 51% a 80 %) 3/3 (più di 80 %) gomito supinazione (³ 60°) 1 0,7 0,6 0,5 polso estensione (³ 45°) o flessione (³ 45°) Page 3 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 4. mano presa a uncino o presa palmare gomito pronazione (³ 60°) o flesso/estensione (³ 60°) 1 1 0,7 0,6 polso deviazione radiale/ ulnare (³ 20°) mano pinch SPALLA flessione/adduzione maggiore di 80° %`tempo 10 20 30 40 ≥50 Moltiplicatore 0,7 0,6 0,5 0,33 0,07 Tabella 2 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore Postura (PoM) L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE POSTURA Step 2.4. Determinazione del moltiplicatore di sterotipia? (ReM) La mancanza di variazione (alta ripetitività o stereotipia) di alcuni movimenti può essere individuata osservando le azioni tecniche, o gruppi di azioni tecniche. Per stereotipia si intende la presenza di gesti identici (azioni tecniche), ripetute per almeno 2/3 del tempo di ciclo (livello medio) o per tutto il tempo (livello alto). Se il tempo di ciclo è compreso tra 9-15 secondi, la Ripetitività deve ancora essere considerata come presente (livello medio); se la durata del ciclo è pari o inferiore a 8 secondi, il livello sarà alto (vedi tabella 3 per determinare il corrispondente moltiplicatore). Tabella 3 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore sterotipia? (ReM) LIVELLO (ReM) DEFINIZIONE Assente 1 Moderato 0.85 Gesti LAVORATIVI DELLO STESSO TIPO CHE COINVOLGONO SPALLE E/O GOMITO E/O polso e/o le dita per 2/3 del tempo (o tempo di ciclo tra 8 e 15 secondi, costituito da sole azioni tecniche eseguite da arti superiori. Queste azioni possono essere diverse). Alto 0.7 Gesti LAVORATIVI DELLO STESSO TIPO CHE COINVOLGONO SPALLE E/O GOMITO E/O polso e/o le dita per quasi tutto il tempo (o tempo di ciclo tra 8 e 15 secondi, costituito da sole azioni tecniche eseguite da arti superiori. Queste azioni possono essere diverse). L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE STEROTIPIA Step 2.5. Determinazione del Moltiplicatore Fattori complementari (AdM) Oltre ai principali fattori di rischio (frequenza e ripetitività delle azioni tecniche, l'uso di forza, le posture e i movimenti incongrui, la mancanza di periodi di recupero, la durata giornaliera del compito ripetitivo), vi sono altri fattori, di natura professionale, che dovrebbero essere presi in considerazione quando viene valutata l'esposizione. Questi vengono definiti come fattori complementari di rischio. Cio' non e' perche' siano di secondaria importanza, ma perche' ognuno di loro puo'di volta in volta, essere presente o assente nei contesti esaminati. L'elenco di questi fattori non è necessariamente esauriente e comprende: FATTORI FISICI strumenti vibranti con un alto livello di vibrazione l'uso di cacciaviti con contraccolpi altri strumenti vibranti: scegliere il punteggio considerando il livello di vibrazione. vengono eseguiti compiti di precisione per oltre la metà del tempo (aree di lavoro inferiori a 2-3 mm) gli strumenti impiegati causano compressioni della pelle (presenza di arrossamenti, callosità, vesciche, ecc.) uso di guanti che interferiscono con la presa. i gesti di lavoro implicano contraccolpi (come ad esempio, martellare, o colpire con una ripresa su superfici dure, ecc) con una frequenza di 2 volte al minuto o più i gesti di lavoro implicano contraccolpi (utilizzando la mano come uno strumento) con una frequenza di 10 volte all’ora o più l'esposizione al freddo (temperatura inferiore a 0 gradi) per oltre la metà del tempo più di un fattore addizionale è presente allo stesso tempo e, complessivamente, occupano più della metà del tempo FATTORI ORGANIZZATIVI ritmo di lavoro determinato dalla macchina, ma esistono zone “polmone” per cui si può accelerare o decelerare il ritmo di lavoro Page 4 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 5. L' allegato 4 spiega come analizzare i fattori addizionali: Step 2.6 Moltiplicare il CF cosi' ottenuto per la durata netta (in minuti) del compito Ripetitivo (DJ), per ottenere il numero di riferimento parziale delle azioni tecniche per compito j (RPAJ): i ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina Per ciascuna delle proprietà fisico-meccaniche dei fattori di rischio, è necessario specificare per quanto tempo (come una parte del tempo di ciclo/compito della durata di 1/3, 2/3, 3/3) è presente il il fattore, o per descrivere la frequenza di occorrenza di azioni in cui tale elemento è presente (in particolare per i movimenti bruschi e con contraccolpi). Il livello di esposizione, cresce con la crescente porzione del tempo di ciclo durante il quale sono presenti i fattori di rischio complementari (uno o piu' In tali casi, il fattore moltiplicatore e' uguale: Tabella 4 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore fattori complementari (ADM) MOLTIPLICATORE FATTORI FISICI ADDIZIONALI 0,95 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 1/3 (dal 25% al 50%) del tempo di ciclo 0,90 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 2/3 (dal 51 % all’ 80 %) del tempo di ciclo 0,80 se sono presenti uno o più fattori addizionali allo stesso tempo per 3/3 (più dell’80 %) del tempo di ciclo ADDITIONAL MULTIPLIER FOR ORGANISATIONAL FACTORS 0,90 ritmo di lavoro determinato dalla macchina, ma esistono zone “polmone” per cui si può accelerare o decelerare il ritmo di lavoro 0,85 i ritmi di lavoro sono completamente determinati dalla macchina L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare i fattori addizionali : Step 2.7 Determinare il moltiplicatore del tempo di recupero (RcM) Un periodo di recupero è un periodo durante il quale uno o più gruppi muscolo-tendinei sono fondamentalmente a riposo. I seguenti possono essere considerati come periodi di recupero: Per i compiti ripetitivi, la condizione di riferimento è rappresentata dalla presenza, per ogni ora di lavoro ripetitivo, di pause dal lavoro di almeno 10 minuti consecutivi, per periodi di lavoro di durata inferiore a un'ora, in un rapporto di 5:1 tra lavoro e tempo di recupero. In relazione a tali criteri di riferimento, è possibile prendere in considerazione il numero di ore, durante il turno di lavoro, che non hanno un adeguato periodo di recupero. Ciò richiede l'osservazione, uno per uno, delle singole ore che costituiscono il turno: per ogni ora, bisogna verificare se ci sono compiti ripetitivi e se ci sono adeguati periodi di recupero. Per le ore che precedono la pausa pranzo (se presente), e per le ore prima della fine del turno, il periodo di recupero è rappresentato da questi due eventi. Sulla base della presenza o assenza di adeguati periodi di recupero all'interno di ogni ora di lavoro ripetitivo, viene contato il numero di ore considerate ‘senza recupero’(vedi Tabella 5) pause (ufficiali o non ufficiali), compresa la pausa pranzo compiti di controllo visivo periodi all’interno del ciclo che lasciano i gruppi muscolari totalmente a riposo per almeno 10 secondi consecutivi ogni pochi minuti. Numero di ore senza adeguato recupero 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Multiplicatore RcM 1 0.9 0.8 0.7 0.6 0.45 0.25 0.1 0 Page 5 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 6. Tabella 5 ― Elementi per la determinazione del moltiplicatore carenza di tempo di Recupero (RcM) L’ALLEGATO 5 spiega più in dettaglio come identificare il numero di ore senza adeguato tempo di recupero: L’ ESEMPIO A1 descrive come determoinare il MOLTIPLICATORE RECUPERO Step 2.8 Determinare il moltiplicatore di durata (DuM). All'interno di un turno di lavoro, la durata complessiva dei compiti ripetitivi manuali è importante per determinare il rischio per gli arti superiori. Quando i compiti manuali ripetitivi costituiscono una parte rilevante del turno, il Dum è pari a 1. In alcuni contesti, tuttavia, ci possono essere differenze rispetto a questo più "tipico" scenario (ad esempio, lavoro part-time, i compiti manuali ripetitivi per solo una parte di un turno), il moltiplicatore (DUM) considera questi cambiamenti rispetto alle condizioni usuali di esposizione. La Tabella 6 fornisce i valori di Dum in relazione alla durata complessiva dei compiti ripetitivi manuali. Tempo totale (in minuti) dedicato ai compiti ripetitivi durante il turno < 120 120 – 239 120 – 239 > 480 Moltiplicatore Durata DuM 2 1.5 1 0.5 O per essere più precisi Tempo totale (in minuti) dedicato ai compiti ripetitivi durante il turno < 121 121-180 181- 240 241- 300 301-360 361- 420 421- 480 > 480 Moltiplicatore Durata DuM 2.0 1.7 1.5 1.3 1.2 1.1 1.0 0.5 Tabella 6― Elementi per la determinazione del moltiplicatore Durata (DuM) L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare il MOLTIPLICATORE DURATA Step 2.9 Valutazione di RTA (azioni tecniche di riferimento) aggiustando RPAtot in relazione al recupero e alla durata giornaliera dei compiti ripetitivi Una volta che RCM e Dum sono state individuate tramite gli step 2.7 e 2.8, può essere calcolato il numero totale di azioni tecniche di riferimento all'interno di un turno (RTA) mediante la seguente formula:                                         RTA = RPAtot ´ RcM ´DuM (6) L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare RTA Step 3 CALCOLO DELL'INDICE OCRA E VALUTAZIONE DEL RISCHIO L’indice OCRA è ottenuto comparando per ciascun arto superiore, il numero effettivo delle azioni tecniche effettuate nel corso del turno lavorativo (ATA) ottenuto nella Fase 1 e il numero di riferimento delle azioni tecniche all'interno di un turno (RTA) risultato nello step 2, per mezzo di questa formula Page 6 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 7. Va sottolineato che "i valori critici" dell'indice OCRA riportati in Tabella 7 dovrebbero essere utilizzati come un aiuto per meglio inquadrare la valutazione dei rischi e guidare in modo più efficace ogni conseguente azione preventiva, piuttosto che come rigida suddivisione numerica dei risultati tra "rischio" o "non rischio ". Ad esempio, anche se in teoria è giusto che uno valore di 3,4 di indice OCRA rappresenta un rischio incerto OCRA e un valore di 3,6 rappresenta un definito rischio, è altrettanto giusto dire che la differenza tra questi due valori è trascurabile, e che gli utenti devono prestare la dovuta attenzione agli andamenti dell’indice OCRA (anche utilizzando i metodi di previsione in dotazione).L’ALLEGATO 6 fornisce dettagli sui criteri adottati per la classificazione dell'indice OCRA e sui modelli di previsione delle percentuali di persone colpite (PA) da patologie muscoloscheletriche legate all'attività lavorativa (UL-WMSDs) da uno o più degli arti superiori: L’ ALLEGATO 6 fornisce dettagli sui criteri adottati per la classificazione dell'indice OCRA e sui modelli di previsione delle percentuali di persone colpite (PA) da patologie muscoloscheletriche legate all'attività lavorativa (UL-WMSDs) da uno o più degli arti superiori: L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare l’indice OCRA Step 4. (NEWS) OCRA INDEX: UN NUOVO PROCEDIMENTO PER ANALISI MULTITASK QUANDO LA ROTAZIONE FRA COMPITI RIPETITIVI HA UNA FREQUENZA MINORE DI UNA VOLTA ALL'ORA Quando viene calcolato l’indice Ocra considerando la presenza di più di un compito ripetitivo, una procedura "tradizionale" è stata già proposta. Tale procedura si basa da un lato sul calcolo dell'ATA [la somma di tutte le azioni tecniche effettivamente svolta in diversi compiti ripetitivi durante il turno da uno degli arti superiori] e, dall'altro, dell’RTA [la somma di tutte le azioni tecniche di riferimento suggerite per ogni compito-RPAi - adeguata per i moltiplicatori inerenti i periodi recupero (RCM) e la durata complessiva dei compiti ripetitivi (DUM)]. Questo approccio, i cui risultati potrebbero essere definiti come "media ponderata per il tempo", sembrano essere appropriati se si considerano le rotazione tra i compiti che vengono eseguiti molto frequentemente, per esempio, quasi una volta ogni ora (o per periodi più brevi); in tali scenari, di fatto , "alte" esposizioni si presume siano in qualche modo compensate dalle "basse" che si alternano molto rapidamente una con l’altra. Come conseguenza di questa dichiarazione, la tradizionale procedura di indice Ocra per analisi multitask è confermata quando la rotazione tra le mansioni ripetitive è effettuata quasi ogni ora o quando i singoli compiti rappresentano reali sub compiti di un generico compito ‘complesso’. (il cui tempo di ciclo in genere dura diversi minuti). L'indice sarà definito come Indice Ocra per multitask con media ponderata. L’ ESEMPIO A1 descrive come determinare l’INDICE OCRA multitasks con rotazioni lavorative che durano meno di un’ora Al contrario, quando le rotazioni tra le mansioni ripetitive sono meno frequenti (cioè una volta ogni 1,5 o più ore), l’ approccio "media ponderata per il tempo" potrebbe portare a una sottovalutazione del livello di esposizione (appiattendo picchi elevati di esposizione). Per tali scenari un approccio alternativo basato sul "compito più stressante come minimo" potrebbe essere più realistica. Il risultato di questo approccio sarà, come minimo, pari all’ indice Ocra del compito più stressante considerato per la sua durata individuale e, come massimo, pari all’ indice Ocra dello stesso compito più stressante quando è (solo in teoria) ritenuto durare quanto Page 7 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 8. L’indice OCRA di conseguenza passa nella fascia gialla. Questo esempio mostra come in alcune situazioni la sola ottimizzazione della distribuzione dei tempi di recupero può essere sufficiente per ottenere una riduzione del rischio senza alcun costo. La previsione di PA (% di persone affette da UL WMSDs) diminuisce come mostrato nella seguente tabella Tabella 9. la durata complessiva di tutti i compiti ripetitivi esaminati. Una particolare procedura permette di valutare esattamente l'indice risultante all'interno di questa gamma di valori minimo e massimo. Il conseguente indice sarà definito come Indice Ocra multitask Complesso Questo ultimo approccio era gia' stato definito dal NIOSH per sollevamenti multi-task e. di recente. è stato incluso nella procedura di calcolo dell'indice ocra(Calcolo di RTA), quando presenti rotazioni fra piu' compiti di durata superiore all'ora Esempio MULTITASK indice OCRA multitask per lavori con rotazioni che durano più di un'ora 2. L’INDICE OCRA: RIDUZIONE DEL RISCHIO Esempio A2: riduzione del rischio ottimizzando la distribuzione delle pause Possiamo utilizzare diverse soluzioni per ridurre il rischio valutato nell’Esempio A1. Riducendo il numero di cicli e aumentando di conseguenza la durata del ciclo, si ridurrebbe in maniera significativa la produzione: questo è l'ultimo modo di utilizzare l’indice per ottenere la riduzione del rischio. Un suggerimento è quello di riorganizzare la distribuzione delle interruzioni, considerando la possibilità di ottimizzare i tempi di recupero. Nell’esempio A1 ci sono una pausa per il pranzo e due pause di 15 minuti ciascuno, una prima e l'altra dopo la pausa pranzo (durante l’ultima ora del turno). Il numero di ore con "senza recupero" è in questo caso pari a 5 (una delle due pause è nell'ultima ora del turno in cui il recupero è già considerato, rappresentato dalla fine del turno). È possibile ottenere una riduzione significativa del rischio semplicemente dividendo la pausa di 30 minuti in 3 interruzioni di 10 minuti ciascuna, distribuite correttamente nel turno (tabella 8). L’ ESEMPIO A2 descrive come ridurre l’indice OCRA ottimizzando la distribuzione delle pause Esempio A3: la riduzione del rischio migliorando le posture Per migliorare i risultati ottenuti in Esempio A2, si può immaginare di migliorare il lay-out del posto di lavoro. Come mostrato nel film il tapis- roulant lascia il primo pezzo sul lato sinistro del lavoratore. Nella ri- progettazione di questo lavoro potrebbe essere utile fermare il tapis-roulant più vicino al lavoratore (soluzione semplice ed economica), e formare il lavoratore ad un modo migliore di assemblaggio dei 2 pezzi, ovvero prendere il primo pezzo dal lato sinistro con la mano sinistra, invece che con la destra, e il secondo pezzo con la mano destra. Prendendo e posizionando entrambi pezzi con questa strategia il lavoratore può evitare di mantenere i pezzi in mano riducendo la percentuale di tempo di presa in pinch. Il moltiplicatore di postura (PoM) per l’arto superiore destro diventerà ora: Mano in pinch solo per il 40 % del tempo di ciclo PoM = 1 per destra e sinistra L’indice OCRA conseguentemente si sposta nella zona verde. Page 8 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...
  • 9. La previsione di PA (% di persone affette da UL WMSDs) diminuisce come mostrato in Tabella 10: La previsione di PA è ora simile a quella che si trova in riferimento ad un gruppo di lavoratori non esposti a compiti ripetitivi L’ESEMPIO A3 descrive come ridurre l’indice OCRA migliorando il lay-out Esempio A4: riduzione del rischio aggiungendo la possibilità di modulare parzialmente il ritmo della macchina. Aggiungendo ‘zone polmone’ in cui il ritmo di lavoro può essere rallentato o accelerato, il corrispondente Moltiplicatore per i fattori addizionali passa da 0,85 a 0,90 L’indice OCRA conseguentemente si sposta in una zona totalmente verde. indice OCRA (sinistra) =€ 1,9 indice OCRA (destra )€ = 2 L’ ESEMPIO A4 descrive come ridurre l’indice OCRA migliorando il ritmo di lavoro Esempio A5: incrementare la produttività I tecnici possono ora provare ad incrementare la produttività mantenendo un accettabile livello di esposizione. Utilizzando il software mida OCRA, Aumentare il numero di pezzi e osservare le variazioni di indice. Aumentando il numero di pezzi da 5220 a 5800 (+11%), l’indice OCRA si mantiene in area verde. indice OCRA (sinistra) = 2,2 indice OCRA (destra )€ =2,2 L’ESEMPIO A5 descrive la variazione dell’indice OCRA, aumentando la produttività Aumentando il numero di pezzi da 5220 a 6000 (+15%), l’indice OCRA si mantiene in area gialla (rischio ‘bordenline’) indice OCRA (sinistra) =€ 3,3 indice OCRA (destra )€ = 3,4 L’ ESEMPIO A6 descrive la variazione di indice OCRA aumentando ulteriormante la produttività N.B.: altri esempi di come definire le azioni tecniche come valutare le posture incongrue come calcolare l’indice OCRA si trovano al capitolo C: - ESEMPI APPLICATIVI Page 9 of 9Come applicae l'indice ocra 12/09/2011http://www.epmresearch.org/html/ocra-it/C-how_to_apply_the_OCRA_index-criteria...