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L’analisi e la valutazione delle posture di lavoro incongrue e
della stereotipia
Introduzione
La descrizione/valutazione delle posture dell’arto superiore va operata su di un ciclo rappresentativo
di ciascuno dei compiti ripetitivi esaminati, separatamente per l’arto dx e sx, attraverso la descrizione
della durata delle posizioni e/o movimenti incongrui dei suoi quattro principali segmenti anatomici:
a) posture e movimenti del braccio rispetto alla spalla (flessione, estensione, abduzione);
b) movimenti interessanti il gomito (flesso-estensioni braccio-avambraccio, prono-supinazioni
dell’avambraccio);
c) posture e movimenti del polso (flesso-estensioni, deviazioni radio-ulnari);
d) posture e movimenti della mano (per lo più attraverso il tipo di presa)
.
Per semplificare l’analisi dell’impegno posturale articolare, già di per se oneroso per il fatto di dover
considerare 4 principali articolazioni e due arti, per la valutazione dell’indice OCRA, si considererà solo
l'alto impegno articolare.
Una volta identificate, per ciascuna articolazione ed arto, le condizioni di alto impegno posturale, si
tratta di verificare per quale proporzione del tempo (di ciclo e di conseguenza di compito) tale impegno
viene mantenuto (durata) esprimendolo, di norma, attraverso frazione del tipo 1/3 (dal 25% al 50%), 2/3
(dal 51% al 80%), 2/3 (dal 81% al 100%),
Lo schema riportato in Tab.1 riassume, per le principali articolazioni dell'arto superiore, i gradi che
rappresentano il superamento del 40-50% della massima escursione articolare e il relativo punteggio,
ponderato rispetto alla percezione soggettiva: tali punteggi si riferiscono a una durata di 1/3 del tempo di
ciclo (dal 25% al 50%) o, per la spalla, a1 10% del tempo di ciclo):
Articolazione
Scapolo-omerale
(spalla)
ABDUZIONE 45°-80° PUNTEGGIO 4
FLESSIONE/ABDUZIONE +80 (10-
20%)
PUNTEGGIO 4
ESTENSIONE +20° PUNTEGGIO 4
Articolazione
Gomito
SUPINAZIONE +60° PUNTEGGIO 4
PRONAZIONE +60° PUNTEGGIO 2
FLESSO-ESTENSIONE +60° PUNTEGGIO 2
Articolazione
Polso
FLESSIONE +45° PUNTEGGIO 3
DEVIAZIONE RADIALE +15° PUNTEGGIO 2
DEVIAZIONE ULNARE +20° PUNTEGGIO 2
ESTENSIONE +45° PUNTEGGIO 4
Tab.1 – Sintesi, per le principali articolazioni dell'arto superiore, dei gradi che rappresentano il
superamento del 40-50% del range di escursione articolare e il relativo punteggio ponderato (per
una durata di 1/3 del tempo di ciclo) rispetto alla percezione soggettiva.
2
Circa i tipi di presa con la mano, è noto che alcuni di essi (pinch, presa palmare superiore, ecc.) sono
considerati più sfavorevoli rispetto alla presa in “grip” o “presa di forza” e pertanto giudicate di impegno
medio/alto; tenuto conto di ciò si è proceduto a classificare il punteggio di impegno della presa della mano
secondo lo schema presentato in Tab.2.
La Fig. 1 illustra principali tipi di presa della mano: i diversi movimenti articolari dell’arto superiore
che fanno parte dell’analisi saranno illustrati di volta in volta nelle specifiche schede che riguardano la
valutazione dell’esposizione di ciascun segmento articolare.
GRIP AMPIO (4-5 cm) PUNTEGGIO 1
GRIP STRETTO (1,5 cm) PUNTEGGIO 2
FINI MOVIMENTI DELLE DITA PUNTEGGIO 3
PINCH PUNTEGGIO 3
PRESA PALMARE PUNTEGGIO 4
PRESA A UNCINO PUNTEGGIO 4
Tab.2 – Sintesi, per i principali tipi di presa della mano dei relativi punteggi ponderati (per una
durata di 1/3 del tempo di ciclo) rispetto alla capacità di sviluppo di forza.
Fig. 1 - Principali tipi di presa della mano
Come già riferito per l’analisi della frequenza di azione, anche per le posture è necessario condurre
l’analisi su una video-ripresa eventualmente da far scorrere a rallentatore.
Il tipo di "presa di forza" (power grip) consente alla mano di sviluppare la massima
forza.
E’ caratterizzata dalla diretta opposizione del pollice alle dita che cosi' avvolgono
completamente l'oggetto di presa come a prenderne la forma.
PRESA
PALMARE
Presa a uncino
(manico a diametro sottile) o presa di
pacco infilando le dita sotto il margine
inferiori (sollevamento con la punta
delle dita)
Presa palmare presa a mano “larga”
effettuata con le punte delle dita
Il tipo di "presa di precisione" (pinch)
e' caratterizzata dall'opposizione tra il
pollice e le piccole articolazioni distali
delle altre dita.
Questo tipo di presa può sviluppare
solo il 25% della forza totale di
prensione della mano: è perciò intrin-
secamente più a rischio
3
Per semplificare il lavoro di analisi delle posture, verosimilmente il più complesso e lungo all’interno
della valutazione dell’esposizione a rischio di movimenti ripetitivi, viene qui proposto un primo modello
facilitato in cui si riportano i movimenti e le posture incongrue (ad alto impegno) dei segmenti considerati.
Tale modello di analisi prevede in generale le seguenti fasi operative:
• la valutazione della presenza di posture o movimenti incongrui (alto impegno) relativamente a
ciascun distretto articolare indicato (le articolazioni scapolo-omerale, gomito, polso, mano con i
diversi tipi di presa e movimenti delle dita) separatamente per l’arto destro e sinistro;
• la stima della loro durata espressa come proporzione della durata del singolo ciclo e/o del compito
ripetitivo nei termini di 1/3 del tempo di ciclo (dal 25% al 50% del tempo), 2/3 (dal 51% all’80%),
3/3 (più dell’81% del tempo).
• calcolo del punteggio complessivo di impegno all’interno del ciclo rappresentativo del compito
per ciascuna articolazione e per ciascun arto.
Descrizione e valutazione della postura e dei movimenti incongrui dell’articolazione scapolo omerale
(Fig.2)
Relativamente ai movimenti ed alle posture della spalla, recenti studi (Punnett et al, 2000), hanno
evidenziato come azioni dinamiche o statiche comportanti l’elevazione del braccio (in flessione o
abduzione) all’incirca all’altezza della spalla, già per solo il 10% del tempo di ciclo/compito, comportino
un rischio di disturbi e patologie a carico di questa articolazione. Lo stesso studio ha stimato che tale
rischio, rispetto a coloro che non sono esposti alla condizione descritta (ma che possono anche operare con
il braccio in posizioni intermedie), si incrementa di 1,4 volte per ogni incremento del 10% del tempo speso
con elevazione del braccio ad altezza spalla.
Tali risultati sono stati utilizzati per meglio dettagliare l’analisi della postura e dei movimenti della
spalla, che comunque dovrà essere in grado di identificare la presenza di posture in elevazione del braccio
ad altezza spalla (in flessione, abduzione) e di “temporizzarle” percentualmente rispetto al tempo di
ciclo/compito; in relazione a tale analisi si procederà poi all’assegnazione dei punteggi per l’impegno
posturale della spalla secondo quanto dettagliato in Fig.2.
Attraverso l’osservazione di un “ciclo” di lavoro (su film rivisto a rallentatore), si descrivono i
movimenti o le posture incongrue del braccio rispetto alla spalla. Nella scheda valutativa (Fig.2) sono
riportati, attraverso disegni, le “aree a rischio" raggiungibili per movimenti o mantenimenti in abduzione
(oltre i 45°); in flessione (oltre gli 80°); in estensione (oltre i 20°). Le misure fornite sono state selezionate
arrotondando i valori analitici espressi dalla letteratura e fornendo valori più facilmente identificabili ad
una osservazione diretta anche senza uso di strumenti dedicati (goniometri).
Il punteggio di rischio previsto per flessioni e/o abduzioni con escursioni di oltre gli 80° è di 4 se i
movimenti o i mantenimenti in aree a rischio occupano dal 10% al 20% del tempo, 8 fino al 30%, 12 fino
al 40%, 16 fino al 50%, 24 oltre il 50% (A1).
Il punteggio di rischio attribuito alle abduzioni con escursioni comprese fra i 45° e 80° o alle estensioni
di oltre 20° è pari a 4 se i movimenti o i mantenimenti in aree a rischio occupano 1/3 del tempo, 8 se i 2/3,
12 se i 3/3 (A2 e A3).
4
Fig. 2 – Valutazione di posture e movimenti incongrui del braccio rispetto alla spalla.
Descrizione e valutazione dei movimenti dell’articolazione del gomito (Fig. 3)
Nello schema valutativo proposto (Fig.3), una prima figura illustra le aree "a rischio" per i movimenti
di pronazione e supinazione (oltre i 60°); una seconda figura illustra le aree "a rischio" dei movimenti di
flesso-estensione del gomito (oltre i 60° di escursione complessiva indipendentemente dalla posizione di
partenza) (B1).
E’ prevista la descrizione dei soli movimenti e non dei “mantenimenti”, sia per la prono-supinazione
che per la flessio-estensione del gomito. Per questa articolazione infatti posizioni di mantenimento (es.
gomito flesso o polso pronato), risultano sovente ininfluenti, a volte addirittura di riposo e solo in rari casi
problematiche (es: mantenimento di un vassoio da portata in supinazione estrema).
Nel caso dei movimenti verso la pronazione massimale del gomito, viene suggerito un punteggio 2 e
non 4 (per 1/3 del tempo di ciclo) perché durante una comune attività lavorativa, il lavoratore ottiene la
completa pronazione della mano sul piano di lavoro anche attraverso una parziale intra-rotazione della
spalla (la posizione in intra-rotazione della spalla, sebbene quasi sempre presente, è difficilmente
rilevabile e non viene pertanto introdotta tra le posture incongrue da rilevare per il calcolo dell’indice
OCRA). La massima supinazione richiede invece un impegno più elevato (punteggio 4 per 1/3 del tempo
di ciclo) delle strutture del gomito. Il superamento dell’escursione di 60° di flesso-estensione presuppone
invece un impegno inferiore (punteggio 2 per 1/3 del tempo di ciclo).
MOVIMENTI O MANTENIMENTI NELLE AREE A RISCHIO
CHE OCCUPANO nel tempo:
[ A1 ] flessioni/abduzioni a più di 80° 10%
[ A2 ] abduzioni fra 45°e 80°
[ A3 ] estensione superiori a 20°
24
12 3/3
4
estensione
3/3
4 4
20% 30%
4
PUNTEGGIO
DI RISCHIO
NEL CICLO
4 8 12
abduzione
SPALLA
flessione
2/3
28
40% 16
1/3 8
POSIZIONEEMOVIMENTISCAPOLO
OMERALI
4
2/381/3
≥50%
12
* *
5
2 pronazione supinazione flesso/estensione
1/3 2/3 3/3 supinazione
1/3 2/3 3/3 pronazione del tempo di ciclo
1/3 2/3 3/3 flessione/estensione
4
GOMITO62 4
[ B1 ] MOVIMENTI NELLE AREE A RISCHIO CHE
OCCUPANO:
PUNTEGGIO
NEL CICLO
DI RISCHIO
4 8
24
12
2 4 6
MOVIMENTIDELGOMITO
*
Fig. 3 –Valutazione dei movimenti incongrui del gomito
Descrizione e valutazione delle posture e dei movimenti dell’articolazione del polso ( Fig.4)
Nello schema valutativo proposto (Fig.4), la prima figura descrive le aree a "rischio" per
posture/movimenti in flessione e in estensione (oltre i 45°). La seconda figura descrive le aree "a rischio"
per le deviazioni radio/ulnari (15° per le deviazioni radiali, 20° per le deviazioni ulnari) (C1).
Per l'estensione oltre i 45°, protratta per almeno 1/3, è previsto il punteggio 4 (alto rischio); per la
flessione il punteggio 3, per le deviazioni radio-ulnari il punteggio 2: per le altre terzine la Fig.4 indica
chiaramente i rispettivi punteggi.
Fig.4 –Valutazione dei movimenti incongrui del polso
Descrizione e valutazione delle posture e dei movimenti dell’articolazione della mano (Fig. 5)
Data l’estrema complessità e variabilità posturale e di movimento osservabile in questo segmento
articolare, si è optato per una semplificazione che privilegia la descrizione delle posizioni di prensione
delle dita così come già riportate in Tab.9.2 nella quale sono inoltre stabiliti i punteggi assegnati a ciascun
tipo di presa con riferimento ad 1/3 del tempo/compito.
4 estensione flessione deviazione radiale deviazione ulnare
1/3 2/3 3/3 deviazione R/U
1/3 2/3 3/3 estensione del tempo di ciclo
1/3 2/3 3/3 flessione3 6
DI RISCHIO
3 2 2
NEL CICLO
PUNTEGGIO
POSIZIONEEMOVIMENTIDEL
POLSO
2 4 6
4 8 12
[ C1 ] MOVIMENTI O MANTENIMENTI NELLE AREE A
RISCHIO CHE OCCUPANO:
9
8
POLSO
* *
6
Fig. 5 –Valutazione di posture e movimenti incongrui della mano.
In generale, quando l’operatore ha un tipo di presa diverso da quelle descritte, va scelto un punteggio
variabile da 1 a 4 (per 1/3 del tempo) in funzione della somiglianza con gli altri tipi di presa indicati. Per
quanto riguarda i fini movimenti delle dita essi vanno intesi come tutti quei movimenti delle dita, presenti
in un compito, comunque finalizzati ad ottenere risultati operativi e difficilmente descrivibili come
movimenti a se stanti.
A commento complessivo dell’attività presentata nell’esempio (posizionamento viti a braccio elevato),
si nota che l’articolazione più coinvolta è sicuramente la spalla che raggiunge il punteggio massimo (28):
seguono le articolazioni del polso (8) e della mano (7).
Ripetendo l’analisi della postura della stessa operazione dopo aver migliorato l’area operativa, portato
cioè l’area operativa per infilare le viti e i tubi vicino all’operatore, si otterrebbe un significativo
miglioramento degli indici di rischio di quasi tutti i settori articolari, ad esclusione di quello della mano
per cui il tipo di presa (PINCH), determinato dagli oggetti maneggiati (le viti), non può che rimanere
invariato.
La studio del fattore di rischio “stereotipia o carenza di variazioni nel compito”.
Una volta analizzata la presenza di posture incongrue, per i tempi “significativi” prima indicati, rimane
da evidenziare la presenza di “stereotipia” o “carenza di variazioni nel compito”, ovvero:
- la presenza di gesti lavorativi dello stesso tipo (azioni tecniche), eseguiti con la medesima postura
(incongrua o meno), che occupano buona parte del tempo di ciclo (o del tempo di compito ripetitivo)
oppure
- la presenza di gruppi di azioni, anche diverse per tipologia e postura, ma in un ciclo estremamente breve
(inferiore o uguali a 15 secondi) di cui occupano buona parte del tempo di ciclo
Data l’estrema variabilità delle combinazioni esistenti fra gesti lavorativi, posture e tempi di ciclo, per
aiutare il valutatore a riconoscere meglio la presenza di stereotipia e ad attribuirle un adeguato punteggio
di rischio, si offriranno qui di seguito dei riferimenti operativi (Tab.3) accompagnati dai relativi punteggi
per la valutazione del rischio.
[ D1 ] TEMPO DI PRESA E POSIZIONE DELLE DITA
grip
GRIP (3-4 cm) 1/3 2/3 3/3
GRIP STRETTO (1,5 cm) 1/3 2/3 3/3
PINCH 1/3 2/3 3/3
PRESA PALMARE del tempo di ciclo 1/3 2/3 3/3 pinch
PRESA A UNCINO 1/3 2/3 3/3
DIGITAZIONE E FINI MOVIMENTI DELLE DITA 1/3 2/3 3/3
altro 1/3 2/3 3/3
presa uncino presa palmare
3 6 9
12
4 8
2 4 6
6 9
12
4
TIPODIPRESAEMOVIMENTIDELLE
DITA
3
8
3
1 2
7
PRESA/MANO
*
7
STEREOTIPIA DI GRADO ELEVATO: PUNTEGGIO 4
A1 Quando gli stessi gesti lavorativi, eseguiti con la stessa postura,occupano pressocchè tutto
il tempo di ciclo o di compito ripetitivo (più dell’80% del tempo)
1) RIPETERE LA STESSA AZIONE TECNICA (es: avvitare, limare, martellare…….
2) RIPETERE LO STESSO GRUPPO DI AZIONI TECNICHE (es: prendere oggetto, posizionare, ruotare, spingere,
azionare pulsante, riprendere un oggetto identico, ruotare, spingere, azionare pulsante, ecc…
3) MANTENERE UN OGGETTO CON LA STESSA POSTURA (es: tenere un oggetto in grip con una mano
(presenza di stereotipia), mentre l’altro è occupato a eseguire altre operazioni)
A2 QUANDO IL TEMPO DI CICLO E’ INFERIORE AGLI 8 SECONDI ED È OCCUPATO DA AZIONI TECNICHE
DEGLI ARTI SUPERIORI, PER BUONA PARTE DEL TEMPO, ANCHE DIVERSE PER TIPOLOGIA E POSTURA
STEREOTIPIA DI GRADO MODERATO: PUNTEGGIO 2
B1 Quando gli stessi gesti lavorativi, eseguiti con la stessa postura,occupano i 2/3 del tempo di
ciclo o di compito ripetitivo (tra il 51% e l’80% del tempo)
4) RIPETERE LA STESSA AZIONE TECNICA (es: avvitare, limare, martellare..)
5) RIPETERE LO STESSO GRUPPO DI AZIONI TECNICHE (es: prendere oggetto, posizionare, ruotare, spingere,
azionare pulsante, riprendere un oggetto identico, ruotare, spingere, azionare pulsante, ecc…
6) MANTENERE UN OGGETTO CON LA STESSA POSTURA (es: tenere un oggetto in grip con una mano
(presenza di stereotipia), mentre l’altro è occupato a eseguire altre operazioni)
B2 QUANDO IL TEMPO DI CICLO E’ COMPRESO FRA GLI 8 E I 15 SECONDI ED È OCCUPATO DA AZIONI
TECNICHE DEGLI ARTI SUPERIORI, PER BUONA PARTE DEL TEMPO, ANCHE DIVERSE PER TIPOLOGIA O
POSTURA.
Tab.3

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  • 1. 1 L’analisi e la valutazione delle posture di lavoro incongrue e della stereotipia Introduzione La descrizione/valutazione delle posture dell’arto superiore va operata su di un ciclo rappresentativo di ciascuno dei compiti ripetitivi esaminati, separatamente per l’arto dx e sx, attraverso la descrizione della durata delle posizioni e/o movimenti incongrui dei suoi quattro principali segmenti anatomici: a) posture e movimenti del braccio rispetto alla spalla (flessione, estensione, abduzione); b) movimenti interessanti il gomito (flesso-estensioni braccio-avambraccio, prono-supinazioni dell’avambraccio); c) posture e movimenti del polso (flesso-estensioni, deviazioni radio-ulnari); d) posture e movimenti della mano (per lo più attraverso il tipo di presa) . Per semplificare l’analisi dell’impegno posturale articolare, già di per se oneroso per il fatto di dover considerare 4 principali articolazioni e due arti, per la valutazione dell’indice OCRA, si considererà solo l'alto impegno articolare. Una volta identificate, per ciascuna articolazione ed arto, le condizioni di alto impegno posturale, si tratta di verificare per quale proporzione del tempo (di ciclo e di conseguenza di compito) tale impegno viene mantenuto (durata) esprimendolo, di norma, attraverso frazione del tipo 1/3 (dal 25% al 50%), 2/3 (dal 51% al 80%), 2/3 (dal 81% al 100%), Lo schema riportato in Tab.1 riassume, per le principali articolazioni dell'arto superiore, i gradi che rappresentano il superamento del 40-50% della massima escursione articolare e il relativo punteggio, ponderato rispetto alla percezione soggettiva: tali punteggi si riferiscono a una durata di 1/3 del tempo di ciclo (dal 25% al 50%) o, per la spalla, a1 10% del tempo di ciclo): Articolazione Scapolo-omerale (spalla) ABDUZIONE 45°-80° PUNTEGGIO 4 FLESSIONE/ABDUZIONE +80 (10- 20%) PUNTEGGIO 4 ESTENSIONE +20° PUNTEGGIO 4 Articolazione Gomito SUPINAZIONE +60° PUNTEGGIO 4 PRONAZIONE +60° PUNTEGGIO 2 FLESSO-ESTENSIONE +60° PUNTEGGIO 2 Articolazione Polso FLESSIONE +45° PUNTEGGIO 3 DEVIAZIONE RADIALE +15° PUNTEGGIO 2 DEVIAZIONE ULNARE +20° PUNTEGGIO 2 ESTENSIONE +45° PUNTEGGIO 4 Tab.1 – Sintesi, per le principali articolazioni dell'arto superiore, dei gradi che rappresentano il superamento del 40-50% del range di escursione articolare e il relativo punteggio ponderato (per una durata di 1/3 del tempo di ciclo) rispetto alla percezione soggettiva.
  • 2. 2 Circa i tipi di presa con la mano, è noto che alcuni di essi (pinch, presa palmare superiore, ecc.) sono considerati più sfavorevoli rispetto alla presa in “grip” o “presa di forza” e pertanto giudicate di impegno medio/alto; tenuto conto di ciò si è proceduto a classificare il punteggio di impegno della presa della mano secondo lo schema presentato in Tab.2. La Fig. 1 illustra principali tipi di presa della mano: i diversi movimenti articolari dell’arto superiore che fanno parte dell’analisi saranno illustrati di volta in volta nelle specifiche schede che riguardano la valutazione dell’esposizione di ciascun segmento articolare. GRIP AMPIO (4-5 cm) PUNTEGGIO 1 GRIP STRETTO (1,5 cm) PUNTEGGIO 2 FINI MOVIMENTI DELLE DITA PUNTEGGIO 3 PINCH PUNTEGGIO 3 PRESA PALMARE PUNTEGGIO 4 PRESA A UNCINO PUNTEGGIO 4 Tab.2 – Sintesi, per i principali tipi di presa della mano dei relativi punteggi ponderati (per una durata di 1/3 del tempo di ciclo) rispetto alla capacità di sviluppo di forza. Fig. 1 - Principali tipi di presa della mano Come già riferito per l’analisi della frequenza di azione, anche per le posture è necessario condurre l’analisi su una video-ripresa eventualmente da far scorrere a rallentatore. Il tipo di "presa di forza" (power grip) consente alla mano di sviluppare la massima forza. E’ caratterizzata dalla diretta opposizione del pollice alle dita che cosi' avvolgono completamente l'oggetto di presa come a prenderne la forma. PRESA PALMARE Presa a uncino (manico a diametro sottile) o presa di pacco infilando le dita sotto il margine inferiori (sollevamento con la punta delle dita) Presa palmare presa a mano “larga” effettuata con le punte delle dita Il tipo di "presa di precisione" (pinch) e' caratterizzata dall'opposizione tra il pollice e le piccole articolazioni distali delle altre dita. Questo tipo di presa può sviluppare solo il 25% della forza totale di prensione della mano: è perciò intrin- secamente più a rischio
  • 3. 3 Per semplificare il lavoro di analisi delle posture, verosimilmente il più complesso e lungo all’interno della valutazione dell’esposizione a rischio di movimenti ripetitivi, viene qui proposto un primo modello facilitato in cui si riportano i movimenti e le posture incongrue (ad alto impegno) dei segmenti considerati. Tale modello di analisi prevede in generale le seguenti fasi operative: • la valutazione della presenza di posture o movimenti incongrui (alto impegno) relativamente a ciascun distretto articolare indicato (le articolazioni scapolo-omerale, gomito, polso, mano con i diversi tipi di presa e movimenti delle dita) separatamente per l’arto destro e sinistro; • la stima della loro durata espressa come proporzione della durata del singolo ciclo e/o del compito ripetitivo nei termini di 1/3 del tempo di ciclo (dal 25% al 50% del tempo), 2/3 (dal 51% all’80%), 3/3 (più dell’81% del tempo). • calcolo del punteggio complessivo di impegno all’interno del ciclo rappresentativo del compito per ciascuna articolazione e per ciascun arto. Descrizione e valutazione della postura e dei movimenti incongrui dell’articolazione scapolo omerale (Fig.2) Relativamente ai movimenti ed alle posture della spalla, recenti studi (Punnett et al, 2000), hanno evidenziato come azioni dinamiche o statiche comportanti l’elevazione del braccio (in flessione o abduzione) all’incirca all’altezza della spalla, già per solo il 10% del tempo di ciclo/compito, comportino un rischio di disturbi e patologie a carico di questa articolazione. Lo stesso studio ha stimato che tale rischio, rispetto a coloro che non sono esposti alla condizione descritta (ma che possono anche operare con il braccio in posizioni intermedie), si incrementa di 1,4 volte per ogni incremento del 10% del tempo speso con elevazione del braccio ad altezza spalla. Tali risultati sono stati utilizzati per meglio dettagliare l’analisi della postura e dei movimenti della spalla, che comunque dovrà essere in grado di identificare la presenza di posture in elevazione del braccio ad altezza spalla (in flessione, abduzione) e di “temporizzarle” percentualmente rispetto al tempo di ciclo/compito; in relazione a tale analisi si procederà poi all’assegnazione dei punteggi per l’impegno posturale della spalla secondo quanto dettagliato in Fig.2. Attraverso l’osservazione di un “ciclo” di lavoro (su film rivisto a rallentatore), si descrivono i movimenti o le posture incongrue del braccio rispetto alla spalla. Nella scheda valutativa (Fig.2) sono riportati, attraverso disegni, le “aree a rischio" raggiungibili per movimenti o mantenimenti in abduzione (oltre i 45°); in flessione (oltre gli 80°); in estensione (oltre i 20°). Le misure fornite sono state selezionate arrotondando i valori analitici espressi dalla letteratura e fornendo valori più facilmente identificabili ad una osservazione diretta anche senza uso di strumenti dedicati (goniometri). Il punteggio di rischio previsto per flessioni e/o abduzioni con escursioni di oltre gli 80° è di 4 se i movimenti o i mantenimenti in aree a rischio occupano dal 10% al 20% del tempo, 8 fino al 30%, 12 fino al 40%, 16 fino al 50%, 24 oltre il 50% (A1). Il punteggio di rischio attribuito alle abduzioni con escursioni comprese fra i 45° e 80° o alle estensioni di oltre 20° è pari a 4 se i movimenti o i mantenimenti in aree a rischio occupano 1/3 del tempo, 8 se i 2/3, 12 se i 3/3 (A2 e A3).
  • 4. 4 Fig. 2 – Valutazione di posture e movimenti incongrui del braccio rispetto alla spalla. Descrizione e valutazione dei movimenti dell’articolazione del gomito (Fig. 3) Nello schema valutativo proposto (Fig.3), una prima figura illustra le aree "a rischio" per i movimenti di pronazione e supinazione (oltre i 60°); una seconda figura illustra le aree "a rischio" dei movimenti di flesso-estensione del gomito (oltre i 60° di escursione complessiva indipendentemente dalla posizione di partenza) (B1). E’ prevista la descrizione dei soli movimenti e non dei “mantenimenti”, sia per la prono-supinazione che per la flessio-estensione del gomito. Per questa articolazione infatti posizioni di mantenimento (es. gomito flesso o polso pronato), risultano sovente ininfluenti, a volte addirittura di riposo e solo in rari casi problematiche (es: mantenimento di un vassoio da portata in supinazione estrema). Nel caso dei movimenti verso la pronazione massimale del gomito, viene suggerito un punteggio 2 e non 4 (per 1/3 del tempo di ciclo) perché durante una comune attività lavorativa, il lavoratore ottiene la completa pronazione della mano sul piano di lavoro anche attraverso una parziale intra-rotazione della spalla (la posizione in intra-rotazione della spalla, sebbene quasi sempre presente, è difficilmente rilevabile e non viene pertanto introdotta tra le posture incongrue da rilevare per il calcolo dell’indice OCRA). La massima supinazione richiede invece un impegno più elevato (punteggio 4 per 1/3 del tempo di ciclo) delle strutture del gomito. Il superamento dell’escursione di 60° di flesso-estensione presuppone invece un impegno inferiore (punteggio 2 per 1/3 del tempo di ciclo). MOVIMENTI O MANTENIMENTI NELLE AREE A RISCHIO CHE OCCUPANO nel tempo: [ A1 ] flessioni/abduzioni a più di 80° 10% [ A2 ] abduzioni fra 45°e 80° [ A3 ] estensione superiori a 20° 24 12 3/3 4 estensione 3/3 4 4 20% 30% 4 PUNTEGGIO DI RISCHIO NEL CICLO 4 8 12 abduzione SPALLA flessione 2/3 28 40% 16 1/3 8 POSIZIONEEMOVIMENTISCAPOLO OMERALI 4 2/381/3 ≥50% 12 * *
  • 5. 5 2 pronazione supinazione flesso/estensione 1/3 2/3 3/3 supinazione 1/3 2/3 3/3 pronazione del tempo di ciclo 1/3 2/3 3/3 flessione/estensione 4 GOMITO62 4 [ B1 ] MOVIMENTI NELLE AREE A RISCHIO CHE OCCUPANO: PUNTEGGIO NEL CICLO DI RISCHIO 4 8 24 12 2 4 6 MOVIMENTIDELGOMITO * Fig. 3 –Valutazione dei movimenti incongrui del gomito Descrizione e valutazione delle posture e dei movimenti dell’articolazione del polso ( Fig.4) Nello schema valutativo proposto (Fig.4), la prima figura descrive le aree a "rischio" per posture/movimenti in flessione e in estensione (oltre i 45°). La seconda figura descrive le aree "a rischio" per le deviazioni radio/ulnari (15° per le deviazioni radiali, 20° per le deviazioni ulnari) (C1). Per l'estensione oltre i 45°, protratta per almeno 1/3, è previsto il punteggio 4 (alto rischio); per la flessione il punteggio 3, per le deviazioni radio-ulnari il punteggio 2: per le altre terzine la Fig.4 indica chiaramente i rispettivi punteggi. Fig.4 –Valutazione dei movimenti incongrui del polso Descrizione e valutazione delle posture e dei movimenti dell’articolazione della mano (Fig. 5) Data l’estrema complessità e variabilità posturale e di movimento osservabile in questo segmento articolare, si è optato per una semplificazione che privilegia la descrizione delle posizioni di prensione delle dita così come già riportate in Tab.9.2 nella quale sono inoltre stabiliti i punteggi assegnati a ciascun tipo di presa con riferimento ad 1/3 del tempo/compito. 4 estensione flessione deviazione radiale deviazione ulnare 1/3 2/3 3/3 deviazione R/U 1/3 2/3 3/3 estensione del tempo di ciclo 1/3 2/3 3/3 flessione3 6 DI RISCHIO 3 2 2 NEL CICLO PUNTEGGIO POSIZIONEEMOVIMENTIDEL POLSO 2 4 6 4 8 12 [ C1 ] MOVIMENTI O MANTENIMENTI NELLE AREE A RISCHIO CHE OCCUPANO: 9 8 POLSO * *
  • 6. 6 Fig. 5 –Valutazione di posture e movimenti incongrui della mano. In generale, quando l’operatore ha un tipo di presa diverso da quelle descritte, va scelto un punteggio variabile da 1 a 4 (per 1/3 del tempo) in funzione della somiglianza con gli altri tipi di presa indicati. Per quanto riguarda i fini movimenti delle dita essi vanno intesi come tutti quei movimenti delle dita, presenti in un compito, comunque finalizzati ad ottenere risultati operativi e difficilmente descrivibili come movimenti a se stanti. A commento complessivo dell’attività presentata nell’esempio (posizionamento viti a braccio elevato), si nota che l’articolazione più coinvolta è sicuramente la spalla che raggiunge il punteggio massimo (28): seguono le articolazioni del polso (8) e della mano (7). Ripetendo l’analisi della postura della stessa operazione dopo aver migliorato l’area operativa, portato cioè l’area operativa per infilare le viti e i tubi vicino all’operatore, si otterrebbe un significativo miglioramento degli indici di rischio di quasi tutti i settori articolari, ad esclusione di quello della mano per cui il tipo di presa (PINCH), determinato dagli oggetti maneggiati (le viti), non può che rimanere invariato. La studio del fattore di rischio “stereotipia o carenza di variazioni nel compito”. Una volta analizzata la presenza di posture incongrue, per i tempi “significativi” prima indicati, rimane da evidenziare la presenza di “stereotipia” o “carenza di variazioni nel compito”, ovvero: - la presenza di gesti lavorativi dello stesso tipo (azioni tecniche), eseguiti con la medesima postura (incongrua o meno), che occupano buona parte del tempo di ciclo (o del tempo di compito ripetitivo) oppure - la presenza di gruppi di azioni, anche diverse per tipologia e postura, ma in un ciclo estremamente breve (inferiore o uguali a 15 secondi) di cui occupano buona parte del tempo di ciclo Data l’estrema variabilità delle combinazioni esistenti fra gesti lavorativi, posture e tempi di ciclo, per aiutare il valutatore a riconoscere meglio la presenza di stereotipia e ad attribuirle un adeguato punteggio di rischio, si offriranno qui di seguito dei riferimenti operativi (Tab.3) accompagnati dai relativi punteggi per la valutazione del rischio. [ D1 ] TEMPO DI PRESA E POSIZIONE DELLE DITA grip GRIP (3-4 cm) 1/3 2/3 3/3 GRIP STRETTO (1,5 cm) 1/3 2/3 3/3 PINCH 1/3 2/3 3/3 PRESA PALMARE del tempo di ciclo 1/3 2/3 3/3 pinch PRESA A UNCINO 1/3 2/3 3/3 DIGITAZIONE E FINI MOVIMENTI DELLE DITA 1/3 2/3 3/3 altro 1/3 2/3 3/3 presa uncino presa palmare 3 6 9 12 4 8 2 4 6 6 9 12 4 TIPODIPRESAEMOVIMENTIDELLE DITA 3 8 3 1 2 7 PRESA/MANO *
  • 7. 7 STEREOTIPIA DI GRADO ELEVATO: PUNTEGGIO 4 A1 Quando gli stessi gesti lavorativi, eseguiti con la stessa postura,occupano pressocchè tutto il tempo di ciclo o di compito ripetitivo (più dell’80% del tempo) 1) RIPETERE LA STESSA AZIONE TECNICA (es: avvitare, limare, martellare……. 2) RIPETERE LO STESSO GRUPPO DI AZIONI TECNICHE (es: prendere oggetto, posizionare, ruotare, spingere, azionare pulsante, riprendere un oggetto identico, ruotare, spingere, azionare pulsante, ecc… 3) MANTENERE UN OGGETTO CON LA STESSA POSTURA (es: tenere un oggetto in grip con una mano (presenza di stereotipia), mentre l’altro è occupato a eseguire altre operazioni) A2 QUANDO IL TEMPO DI CICLO E’ INFERIORE AGLI 8 SECONDI ED È OCCUPATO DA AZIONI TECNICHE DEGLI ARTI SUPERIORI, PER BUONA PARTE DEL TEMPO, ANCHE DIVERSE PER TIPOLOGIA E POSTURA STEREOTIPIA DI GRADO MODERATO: PUNTEGGIO 2 B1 Quando gli stessi gesti lavorativi, eseguiti con la stessa postura,occupano i 2/3 del tempo di ciclo o di compito ripetitivo (tra il 51% e l’80% del tempo) 4) RIPETERE LA STESSA AZIONE TECNICA (es: avvitare, limare, martellare..) 5) RIPETERE LO STESSO GRUPPO DI AZIONI TECNICHE (es: prendere oggetto, posizionare, ruotare, spingere, azionare pulsante, riprendere un oggetto identico, ruotare, spingere, azionare pulsante, ecc… 6) MANTENERE UN OGGETTO CON LA STESSA POSTURA (es: tenere un oggetto in grip con una mano (presenza di stereotipia), mentre l’altro è occupato a eseguire altre operazioni) B2 QUANDO IL TEMPO DI CICLO E’ COMPRESO FRA GLI 8 E I 15 SECONDI ED È OCCUPATO DA AZIONI TECNICHE DEGLI ARTI SUPERIORI, PER BUONA PARTE DEL TEMPO, ANCHE DIVERSE PER TIPOLOGIA O POSTURA. Tab.3