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D.ssa Giuliana Comin MSc
Medico-Chirurgo, Omeopata
Sistemamediomeopatiacomin.blogspot.com
http://omeopatiacomin-faenza.it
Storia
• Il progressivo sviluppo della disciplina
omeopatica necessitava un sistema più
completo per praticare la scienza medica
omeopatica.
• In questo sistema oltre gli elementi dell`
Omeopatia Classica, ho incorporato delle
componenti essenziali (dalla ricerca
personale e quella internazionale) che
permettono di raggiungere una diagnosi
omeopatica completa ed ottimizzare la
scelta del rimedio omeopatico da
somministrare.
Gli elementi incorporati sono 6:
1. I modello dei livelli di
salute
2. Clinimetria Omeopatica
o Omeometria
3. Epigenetica e sistemi
Complessi
Gli elementi incorporati sono
4. La teoria unificata della
continuità delle malattie
5. Ulteriori caratteristiche
dei rimedi Omeopatici
6. Clinimetria mediante
software omeopatico
1° elemento:
IL MODELLO DEI LIVELLI DI SALUTE
 Descritto dal Prof. G. Vithoulkas: lui ha
differenziato i soggetti in livelli differenti di
predisposizioni ereditate e la loro risposta
(cioè la vitalità del organismo) dopo la
somministrazione di un rimedio omeopatico.
 Quindi, la prognosi di un caso clinico, cioè la
risposta al rimedio omeopatico scelto per il
suo caso e la sua gestione clinica, varia a
seconda del livello di salute in cui il paziente in
esame si trova.
 Così, i pazienti sono divisi in 4 grandi gruppi in
base alle caratteristiche sopra-descritte:
Breve descrizione
 Gruppo A: in questo gruppo appartengono
soggetti i quali presentano sporadiche
situazioni cliniche acute le quali non
necessitano alcun trattamento oppure
rispondono rapidamente al trattamento
omeopatico appropriato.
 Gruppo B: in questo gruppo appartengono
soggetti i quali hanno una una vitalità interiore
più bassa. Questi presentano situazioni
cliniche acute ricorrenti le quali hanno la
tendenza di persistere o durare a lungo
oppure coinvolgere il paziente nella sua
integrità.
Breve descrizione
 Gruppo C: in questo gruppo appartengono soggetti
con patologie croniche
 Questi presentano meno o sporadici episodi di
situazioni cliniche acute oppure in caso di una
situazione simile è di “grado lieve o moderato”. Il
corpo non è capace di rinforzare la sua difesa in
modo da rispondere al fattore nocivo per es. con
febbre alta.
 Gruppo D: in questo gruppo appartengono soggetti
con bassa vitalità interiore(meccanismi di difesa
scarsi), con patologie croniche radicate
profondamente e poca abilità di rispondere con una
situazione clinica acuta.
Breve descrizione
 Ogni gruppo è poi suddiviso in 3 sottolivelli,
quindi in totale diventano 12 livelli. Professor
Vithoulkas ha documentato efficacemente
come si può definire il livello di salute di un
individuo e come un paziente categorizzato ad
un livello di salute debba reagire dopo la
somministrazione del rimedio omeopatico
appropriato.
 In grosse linee si tiene in considerazione La
vitalità interiore (cioè la capacità di difesa e
reattiva dell’ individuo)
 Le predisposizioni dell’ individuo
Il concetto del modello
 Tanto si abbassa il livello di salute, tanto più
severa è la patologia del soggetto in esame,
quindi più difficile a curarlo e diminuita la sua
sopravvivenza.
 Tanto più si abbassa il livello di salute
dell’individuo tanti più rimedi omeopatici abbiamo
bisogno per ottenere la cura del paziente.
 Solamente un 3-5% dei pazienti vengono curati
con l’uso di un rimedio omeopatico per il loro
problemi di salute (questa piccola % esprime l’
abbassamento del livello di salute totale della
nostra società)
 Più basso è il livello di salute totale di un
organismo più basse devono essere le
posologie dei rimedi che devono essere usate.
2° elemento: CLINIMETRIA
OMEOPATICA o OMEOMETRIA
 L’ OMEOMETRIA si avvale della
capacità di auto- od eterovalutazione nel
discriminare e misurare determinati
sintomi riferiti dal paziente “omeopatico”.
Questo concetto è particolarmente
importante quando gli effetti del
trattamento sono lievi e nella
valutazione dei sintomi sottosoglia o
subclinici.
CLINIMETRIA OMEOPATICA o
OMEOMETRIA
• Questi sintomi clinici riguardano la valutazione
della gravità della malattia; il tipo, la gravità e la
sequenza dei sintomi (elemento essenziale per la
Semeiotica Omeopatica);
• il grado di progressione o stadio della malattia
(o meglio della patologia omeopatica come viene
attualmente valutata anche attraverso il “modello
dei livelli di salute “ descritto dal prof. G.Vithoulkas);
• la gravità dei disturbi in comorbilità; i problemi
di capacità funzionale; il processo decisionale
da parte dei medici; aspetti della vita quotidiana
quali il benessere ed il malessere ed altre
distinzioni cliniche che demarcano importanti
differenze prognostiche e terapeutiche (selezione e
somministrazione del rimedio omeopatico).
CLINIMETRIA OMEOPATICA o
OMEOMETRIA
 Così nella MODERNA OMEOPATIA
CLINICA sono stati sviluppati delle scale
di valutazione dei sintomi, sia per
l’inquadramento o la misurazione dei
sintomi e dei segni fisici che per gli altri
distinti fenomeni clinici riscontrabili nella
semeiotica omeopatica nella sua pratica
quotidiana
OMEOMETRIA o CLINIMETRIA
OMEOPATICA
Valutare la
patologia in atto
Valutare le
diverse
condizioni
Considerazioni
terapeutiche
Questionario di
autovalutazione
Prognosi
del
paziente
3° elemento: L’ EPIGENETICA e
SISTEMI COMPLESSI
L’ EPIGENETICA
• Vari autori e nel 1964 Bruce Lipton hanno messo in evidenza
di come fattori esterni potevano influenzare la modificazione
dei nostri geni. Il nuovo ramo della scienza noto come
epigenetica , ad esempio, sostiene le teorie della medicina
dell’informazione: anche il nostro DNA funziona come
un’antenna che emette e riceve frequenze. I circa 60 miliardi di
cellule del nostro corpo non solo comunicano fra di esse, ma
allo stesso tempo scambiano continuamente informazioni con
il mondo esterno. Nel 1994 il prof. Vithoulkas (Alternative
Nobel Prize 1996) nel suo libro "La nuova dimensione della
medicina" descrive con chiarezza che " ...i vari organismi,
compreso quello umano, si trovano in una continua
comunicazione energetica con l` ambiente esterno” .
L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA
MOLECOLARE
• L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e
γεννετικός, gennetikòs = “relativo all’eredità
familiare”) è lo studio delle modifiche fenotipiche
ereditabili ell’espressione del gene, dal livello
cellula (fenotipo cellulare) agli effetti sull’intero
organismo (fenotipo, in senso stretto), causato da
meccanismi diversi dai cambiamenti nella sequenza
genomica, ovvero lo studio di meccanismi molecolari
mediante i quali l’ambiente altera il grado di attività
dei geni senza tuttavia modificare l’informazione
contenuta, ossia senza modificare le sequenze di
DNA.
Epigenetica
L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA
MOLECOLARE
 Queste mutazioni durano per il resto
della vita della cellula e possono
trasmettersi a generazioni successive
delle cellule attraverso le divisioni
cellulari, senza tuttavia che le
corrispondenti sequenze di DNA siano
mutate; sono quindi fattori non-genomici
che provocano una diversa espressione
dei geni dell’organismo.
Sistemi complessi e OMEOPATIA
PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
(PNEI) e OMEOPATIA
• L’ OMEOPATIA moderna valuta anche il PNEI una
disciplina che cerca di dimostrare le strette relazioni,
interscambi, rapporti fra tutti questi organi (compresi
nel PNEI), che lavorano uno accanto all’altro, in
grande sintonia, comunicando continuamente ogni
minima informazione che arriva, ogni minimo
cambiamento:
• questo ci permette di comprendere la complessità
del nostro organismo, la grandissima quantità di
informazioni che esso riceve, elabora, trasforma,
digerisce, metabolizza.
PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
(PNEI) e OMEOPATIA
• La disregolazione di questo sistema
complesso da parte di emozioni, traumi
ed eventi stressanti in genere, altera
potentemente l’assetto e il
funzionamento del sistema immunitario.
• L’ OMEOPATIA è l’ unica scienza
medica (con un ottica sistemica)
completa che valuta sia la parte
epigenetica (attraverso le modalities)
che I sistemi complessi come il PNEI.
L’ OMEOPATIA sostiene:
• che la guarigione di un organismo allo stato di
disequilibrio, consiste nella eliminazione della totalità dei
sintomi: si può parlare di ritorno allo stato di salute o di
benessere solo quando tutti i disturbi sono stati
eliminati : non si può cioè intervenire solo su un organo
o un apparato, ma si è obbligati ad intervenire su tutto il
complesso dei disturbi: la patologia, il disturbo sempre prima
di manifestarsi invade tutto l’organismo e mai solo una parte
del nostro corpo, come apparentemente può apparire: non è
possibile fare diversamente: ovvero poiché tutte le cellule
sono colpite dalla informazione negativa che è la malattia
bisogna intervenire su tutte le cellule, su tutti i tessuti non
solo su alcuni.
4° elemento: la teoria unificata
della continuità delle malattie
• le malattie croniche ed acute dello stesso organismo
costituiscono una catena della risposta immunitaria
sotto forma di una continuità reale.
• In questa teoria si mette in evidenza la scoperta che
tutte le malattie croniche degenerative abbiano un
substrato di un processo infiammatorio subacuto ed è
questo che rappresenta il denominatore comune di
tutte le condizioni patologiche croniche. Questo è
dovuto alla stimolazione permanente del sistema
immunitario col suo progressivo indebolimento e quindi
l’ indebolimento anche della salute del soggetto
sofferente.
la teoria unificata della
continuità delle malattie
 Come continuazione delle ricerche del
prof. Mantovani , prof. Vithoulkas ha
messo in evidenza con esempi molto
chiari nel famoso articolo “The unified
theory of the “continuoum” of the
diseases” come dal punto di vista
omeopatico una patologia costituisce un
evoluzione di una patologia
infiammatoria acuta.
la teoria unificata della
continuità delle malattie
• Quindi, In base a questa teoria una condizione
infiammatoria acuta deve essere trattata molto
attentamente sin dalla piccola età in modo da
evitare ogni compromissione della risposta del
sistema immunitario. Inoltre, in questa teoria si
mette in evidenza la scoperta che tutte le
malattie croniche degenerative abbiano un
substrato di una flogosi subacuta ed è questa
che rappresenta il denominatore comune di
tutte le condizioni patologiche croniche.
La catena delle “malattie”
 La soppressione di una patologia ,
mediante l’ eccesso di farmaci chimici o
altri mezzi, molte volte reprime le forze di
difesa naturali dell’ organismo col risultato
la compromissione del sistema immunitario
e l’ inizio, col recluttamento di un sistema di
difesa ad un livello più profondo, il quale
costituisce l’ inizio di una nuova patologia
cronica.
 Quindi un episodio acuto infiammatorio può
continuare con un processo infiammatorio
sub-acuto ad un livello più profondo.
Le recidive delle patologie si
spostano più profondamente...
Sistema
immunitario
• 1° livello di patologia acuta
• Risposta veloce ed efficace se no
Sistema
Immunitario
• 2° livello di patologia più cronica (per negligenza al trattamento o repressione con un
farmaco chimico)
• Risposta più lenta perchè la patologia si è spostata più profondamente
Sistema
Immunitario
• 3° livello di patologia ancora più cronica (solitamente per repressione con farmaci
chimici)
• Risposta del S.I. o di altra barriera difensiva molto più lenta e faticosa per le più
basse risorse dato il continuo aggredire con fattori patogeni che molte volte restano
allo stato suclinico e indeboliscono i meccanismi di difesa
Elemento 5: Caratteristiche
dei rimedi
 Il principio fondamentale nella diagnosi
omeopatica è la valutazione clinimetrica
della totalità dei sintomi come descritto dal
fondatore dell’ omeopatia Dr. Hanhemann.
Successivamente prof. Vithoulkas durante
diversi seminari ha descritto ancora alcune
peculiarità nella raccolta dell’ anamnesi e le
caratteristiche dei rimedi che riescono a
discriminare più profondamente le loro
proprietà cliniche.
Ogni rimedio ha una
“sua personalità” (essence, cioè
proprietà che
caratterizza il rimedio
al livello mentale-
intellettivo)
Key notes (solo
caratteristiche
particolari)
Totality
(caratteristica
della totalità
dei sintomi)
D.ssa Giuliana Comin
Elemento 6: Analisi clinimetrica
con software appropriato
 Col passare del tempo in cui le co-
patologie o le comorbidità nello stesso
individuo aumentano progressivamente e
nello stesso tempo la clinimetria
omeopatica diventa alquanto complessa,
data la vastità dei sintomi che devono
essere analizzati, l’ ausilio di un software
che possa supportare simultaneamente
un’analisi che diversamente sarebbe molto
complessa diventa quasi obbligatorio.
software appropriato
 Ecco in queste circostanze, dove la
discriminazione clinimetrica e l’
assegnazione del corretto peso specifico
ad ogni singolo sintomo riportato dal
paziente viene richiesto qualcosa in più di
una semplice mente umana. Questo lavoro
viene quindi assegnato ad un software
omeopatico sempre però con la supervisione
del medico.
Esempio di analisi
Esempio di analisi
software appropriato
 Comunque, non tutti i software sono
uguali ed ovviamente vanno usati solo
da medici già formati (formazione oltre
quella basale) in questo tipo di analisi.
Sistema MediOmeopatiaComin
 Qui ho finito di presentarvi brevemente il mio
sistema omeopatico.
 Un sistema finalizzato ad avere l’ eccellenza in
campo di Omeopatia Clinica.
 Un sistema arricchito e validato dalla mia
esperienza con più si 8000 casi clinici
omeopatici sia acuti che cronici.
 Un sistema che si applica in tutte le fasce d’ età
con medesima efficacia ed accuratezza.
 Un sistema per un trattamento olistico, naturale
e personalizzato.
Potete consultare anche il blog dedicato
cliccando qui

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  • 1. D.ssa Giuliana Comin MSc Medico-Chirurgo, Omeopata Sistemamediomeopatiacomin.blogspot.com http://omeopatiacomin-faenza.it
  • 2. Storia • Il progressivo sviluppo della disciplina omeopatica necessitava un sistema più completo per praticare la scienza medica omeopatica. • In questo sistema oltre gli elementi dell` Omeopatia Classica, ho incorporato delle componenti essenziali (dalla ricerca personale e quella internazionale) che permettono di raggiungere una diagnosi omeopatica completa ed ottimizzare la scelta del rimedio omeopatico da somministrare.
  • 3. Gli elementi incorporati sono 6: 1. I modello dei livelli di salute 2. Clinimetria Omeopatica o Omeometria 3. Epigenetica e sistemi Complessi
  • 4. Gli elementi incorporati sono 4. La teoria unificata della continuità delle malattie 5. Ulteriori caratteristiche dei rimedi Omeopatici 6. Clinimetria mediante software omeopatico
  • 5. 1° elemento: IL MODELLO DEI LIVELLI DI SALUTE  Descritto dal Prof. G. Vithoulkas: lui ha differenziato i soggetti in livelli differenti di predisposizioni ereditate e la loro risposta (cioè la vitalità del organismo) dopo la somministrazione di un rimedio omeopatico.  Quindi, la prognosi di un caso clinico, cioè la risposta al rimedio omeopatico scelto per il suo caso e la sua gestione clinica, varia a seconda del livello di salute in cui il paziente in esame si trova.  Così, i pazienti sono divisi in 4 grandi gruppi in base alle caratteristiche sopra-descritte:
  • 6. Breve descrizione  Gruppo A: in questo gruppo appartengono soggetti i quali presentano sporadiche situazioni cliniche acute le quali non necessitano alcun trattamento oppure rispondono rapidamente al trattamento omeopatico appropriato.  Gruppo B: in questo gruppo appartengono soggetti i quali hanno una una vitalità interiore più bassa. Questi presentano situazioni cliniche acute ricorrenti le quali hanno la tendenza di persistere o durare a lungo oppure coinvolgere il paziente nella sua integrità.
  • 7. Breve descrizione  Gruppo C: in questo gruppo appartengono soggetti con patologie croniche  Questi presentano meno o sporadici episodi di situazioni cliniche acute oppure in caso di una situazione simile è di “grado lieve o moderato”. Il corpo non è capace di rinforzare la sua difesa in modo da rispondere al fattore nocivo per es. con febbre alta.  Gruppo D: in questo gruppo appartengono soggetti con bassa vitalità interiore(meccanismi di difesa scarsi), con patologie croniche radicate profondamente e poca abilità di rispondere con una situazione clinica acuta.
  • 8. Breve descrizione  Ogni gruppo è poi suddiviso in 3 sottolivelli, quindi in totale diventano 12 livelli. Professor Vithoulkas ha documentato efficacemente come si può definire il livello di salute di un individuo e come un paziente categorizzato ad un livello di salute debba reagire dopo la somministrazione del rimedio omeopatico appropriato.  In grosse linee si tiene in considerazione La vitalità interiore (cioè la capacità di difesa e reattiva dell’ individuo)  Le predisposizioni dell’ individuo
  • 9. Il concetto del modello  Tanto si abbassa il livello di salute, tanto più severa è la patologia del soggetto in esame, quindi più difficile a curarlo e diminuita la sua sopravvivenza.  Tanto più si abbassa il livello di salute dell’individuo tanti più rimedi omeopatici abbiamo bisogno per ottenere la cura del paziente.  Solamente un 3-5% dei pazienti vengono curati con l’uso di un rimedio omeopatico per il loro problemi di salute (questa piccola % esprime l’ abbassamento del livello di salute totale della nostra società)  Più basso è il livello di salute totale di un organismo più basse devono essere le posologie dei rimedi che devono essere usate.
  • 10. 2° elemento: CLINIMETRIA OMEOPATICA o OMEOMETRIA  L’ OMEOMETRIA si avvale della capacità di auto- od eterovalutazione nel discriminare e misurare determinati sintomi riferiti dal paziente “omeopatico”. Questo concetto è particolarmente importante quando gli effetti del trattamento sono lievi e nella valutazione dei sintomi sottosoglia o subclinici.
  • 11. CLINIMETRIA OMEOPATICA o OMEOMETRIA • Questi sintomi clinici riguardano la valutazione della gravità della malattia; il tipo, la gravità e la sequenza dei sintomi (elemento essenziale per la Semeiotica Omeopatica); • il grado di progressione o stadio della malattia (o meglio della patologia omeopatica come viene attualmente valutata anche attraverso il “modello dei livelli di salute “ descritto dal prof. G.Vithoulkas); • la gravità dei disturbi in comorbilità; i problemi di capacità funzionale; il processo decisionale da parte dei medici; aspetti della vita quotidiana quali il benessere ed il malessere ed altre distinzioni cliniche che demarcano importanti differenze prognostiche e terapeutiche (selezione e somministrazione del rimedio omeopatico).
  • 12. CLINIMETRIA OMEOPATICA o OMEOMETRIA  Così nella MODERNA OMEOPATIA CLINICA sono stati sviluppati delle scale di valutazione dei sintomi, sia per l’inquadramento o la misurazione dei sintomi e dei segni fisici che per gli altri distinti fenomeni clinici riscontrabili nella semeiotica omeopatica nella sua pratica quotidiana
  • 13. OMEOMETRIA o CLINIMETRIA OMEOPATICA Valutare la patologia in atto Valutare le diverse condizioni Considerazioni terapeutiche Questionario di autovalutazione Prognosi del paziente
  • 14. 3° elemento: L’ EPIGENETICA e SISTEMI COMPLESSI
  • 15. L’ EPIGENETICA • Vari autori e nel 1964 Bruce Lipton hanno messo in evidenza di come fattori esterni potevano influenzare la modificazione dei nostri geni. Il nuovo ramo della scienza noto come epigenetica , ad esempio, sostiene le teorie della medicina dell’informazione: anche il nostro DNA funziona come un’antenna che emette e riceve frequenze. I circa 60 miliardi di cellule del nostro corpo non solo comunicano fra di esse, ma allo stesso tempo scambiano continuamente informazioni con il mondo esterno. Nel 1994 il prof. Vithoulkas (Alternative Nobel Prize 1996) nel suo libro "La nuova dimensione della medicina" descrive con chiarezza che " ...i vari organismi, compreso quello umano, si trovano in una continua comunicazione energetica con l` ambiente esterno” .
  • 16. L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE • L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = “relativo all’eredità familiare”) è lo studio delle modifiche fenotipiche ereditabili ell’espressione del gene, dal livello cellula (fenotipo cellulare) agli effetti sull’intero organismo (fenotipo, in senso stretto), causato da meccanismi diversi dai cambiamenti nella sequenza genomica, ovvero lo studio di meccanismi molecolari mediante i quali l’ambiente altera il grado di attività dei geni senza tuttavia modificare l’informazione contenuta, ossia senza modificare le sequenze di DNA.
  • 18. L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE  Queste mutazioni durano per il resto della vita della cellula e possono trasmettersi a generazioni successive delle cellule attraverso le divisioni cellulari, senza tuttavia che le corrispondenti sequenze di DNA siano mutate; sono quindi fattori non-genomici che provocano una diversa espressione dei geni dell’organismo.
  • 19. Sistemi complessi e OMEOPATIA
  • 20. PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) e OMEOPATIA • L’ OMEOPATIA moderna valuta anche il PNEI una disciplina che cerca di dimostrare le strette relazioni, interscambi, rapporti fra tutti questi organi (compresi nel PNEI), che lavorano uno accanto all’altro, in grande sintonia, comunicando continuamente ogni minima informazione che arriva, ogni minimo cambiamento: • questo ci permette di comprendere la complessità del nostro organismo, la grandissima quantità di informazioni che esso riceve, elabora, trasforma, digerisce, metabolizza.
  • 21. PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) e OMEOPATIA • La disregolazione di questo sistema complesso da parte di emozioni, traumi ed eventi stressanti in genere, altera potentemente l’assetto e il funzionamento del sistema immunitario. • L’ OMEOPATIA è l’ unica scienza medica (con un ottica sistemica) completa che valuta sia la parte epigenetica (attraverso le modalities) che I sistemi complessi come il PNEI.
  • 22. L’ OMEOPATIA sostiene: • che la guarigione di un organismo allo stato di disequilibrio, consiste nella eliminazione della totalità dei sintomi: si può parlare di ritorno allo stato di salute o di benessere solo quando tutti i disturbi sono stati eliminati : non si può cioè intervenire solo su un organo o un apparato, ma si è obbligati ad intervenire su tutto il complesso dei disturbi: la patologia, il disturbo sempre prima di manifestarsi invade tutto l’organismo e mai solo una parte del nostro corpo, come apparentemente può apparire: non è possibile fare diversamente: ovvero poiché tutte le cellule sono colpite dalla informazione negativa che è la malattia bisogna intervenire su tutte le cellule, su tutti i tessuti non solo su alcuni.
  • 23. 4° elemento: la teoria unificata della continuità delle malattie • le malattie croniche ed acute dello stesso organismo costituiscono una catena della risposta immunitaria sotto forma di una continuità reale. • In questa teoria si mette in evidenza la scoperta che tutte le malattie croniche degenerative abbiano un substrato di un processo infiammatorio subacuto ed è questo che rappresenta il denominatore comune di tutte le condizioni patologiche croniche. Questo è dovuto alla stimolazione permanente del sistema immunitario col suo progressivo indebolimento e quindi l’ indebolimento anche della salute del soggetto sofferente.
  • 24. la teoria unificata della continuità delle malattie  Come continuazione delle ricerche del prof. Mantovani , prof. Vithoulkas ha messo in evidenza con esempi molto chiari nel famoso articolo “The unified theory of the “continuoum” of the diseases” come dal punto di vista omeopatico una patologia costituisce un evoluzione di una patologia infiammatoria acuta.
  • 25. la teoria unificata della continuità delle malattie • Quindi, In base a questa teoria una condizione infiammatoria acuta deve essere trattata molto attentamente sin dalla piccola età in modo da evitare ogni compromissione della risposta del sistema immunitario. Inoltre, in questa teoria si mette in evidenza la scoperta che tutte le malattie croniche degenerative abbiano un substrato di una flogosi subacuta ed è questa che rappresenta il denominatore comune di tutte le condizioni patologiche croniche.
  • 26. La catena delle “malattie”  La soppressione di una patologia , mediante l’ eccesso di farmaci chimici o altri mezzi, molte volte reprime le forze di difesa naturali dell’ organismo col risultato la compromissione del sistema immunitario e l’ inizio, col recluttamento di un sistema di difesa ad un livello più profondo, il quale costituisce l’ inizio di una nuova patologia cronica.  Quindi un episodio acuto infiammatorio può continuare con un processo infiammatorio sub-acuto ad un livello più profondo.
  • 27. Le recidive delle patologie si spostano più profondamente... Sistema immunitario • 1° livello di patologia acuta • Risposta veloce ed efficace se no Sistema Immunitario • 2° livello di patologia più cronica (per negligenza al trattamento o repressione con un farmaco chimico) • Risposta più lenta perchè la patologia si è spostata più profondamente Sistema Immunitario • 3° livello di patologia ancora più cronica (solitamente per repressione con farmaci chimici) • Risposta del S.I. o di altra barriera difensiva molto più lenta e faticosa per le più basse risorse dato il continuo aggredire con fattori patogeni che molte volte restano allo stato suclinico e indeboliscono i meccanismi di difesa
  • 28. Elemento 5: Caratteristiche dei rimedi  Il principio fondamentale nella diagnosi omeopatica è la valutazione clinimetrica della totalità dei sintomi come descritto dal fondatore dell’ omeopatia Dr. Hanhemann. Successivamente prof. Vithoulkas durante diversi seminari ha descritto ancora alcune peculiarità nella raccolta dell’ anamnesi e le caratteristiche dei rimedi che riescono a discriminare più profondamente le loro proprietà cliniche.
  • 29. Ogni rimedio ha una “sua personalità” (essence, cioè proprietà che caratterizza il rimedio al livello mentale- intellettivo) Key notes (solo caratteristiche particolari) Totality (caratteristica della totalità dei sintomi) D.ssa Giuliana Comin
  • 30. Elemento 6: Analisi clinimetrica con software appropriato  Col passare del tempo in cui le co- patologie o le comorbidità nello stesso individuo aumentano progressivamente e nello stesso tempo la clinimetria omeopatica diventa alquanto complessa, data la vastità dei sintomi che devono essere analizzati, l’ ausilio di un software che possa supportare simultaneamente un’analisi che diversamente sarebbe molto complessa diventa quasi obbligatorio.
  • 31. software appropriato  Ecco in queste circostanze, dove la discriminazione clinimetrica e l’ assegnazione del corretto peso specifico ad ogni singolo sintomo riportato dal paziente viene richiesto qualcosa in più di una semplice mente umana. Questo lavoro viene quindi assegnato ad un software omeopatico sempre però con la supervisione del medico.
  • 34. software appropriato  Comunque, non tutti i software sono uguali ed ovviamente vanno usati solo da medici già formati (formazione oltre quella basale) in questo tipo di analisi.
  • 35. Sistema MediOmeopatiaComin  Qui ho finito di presentarvi brevemente il mio sistema omeopatico.  Un sistema finalizzato ad avere l’ eccellenza in campo di Omeopatia Clinica.  Un sistema arricchito e validato dalla mia esperienza con più si 8000 casi clinici omeopatici sia acuti che cronici.  Un sistema che si applica in tutte le fasce d’ età con medesima efficacia ed accuratezza.  Un sistema per un trattamento olistico, naturale e personalizzato.
  • 36. Potete consultare anche il blog dedicato cliccando qui