2. Storia
• Il progressivo sviluppo della disciplina
omeopatica necessitava un sistema più
completo per praticare la scienza medica
omeopatica.
• In questo sistema oltre gli elementi dell`
Omeopatia Classica, ho incorporato delle
componenti essenziali (dalla ricerca
personale e quella internazionale) che
permettono di raggiungere una diagnosi
omeopatica completa ed ottimizzare la
scelta del rimedio omeopatico da
somministrare.
3. Gli elementi incorporati sono 6:
1. I modello dei livelli di
salute
2. Clinimetria Omeopatica
o Omeometria
3. Epigenetica e sistemi
Complessi
4. Gli elementi incorporati sono
4. La teoria unificata della
continuità delle malattie
5. Ulteriori caratteristiche
dei rimedi Omeopatici
6. Clinimetria mediante
software omeopatico
5. 1° elemento:
IL MODELLO DEI LIVELLI DI SALUTE
Descritto dal Prof. G. Vithoulkas: lui ha
differenziato i soggetti in livelli differenti di
predisposizioni ereditate e la loro risposta
(cioè la vitalità del organismo) dopo la
somministrazione di un rimedio omeopatico.
Quindi, la prognosi di un caso clinico, cioè la
risposta al rimedio omeopatico scelto per il
suo caso e la sua gestione clinica, varia a
seconda del livello di salute in cui il paziente in
esame si trova.
Così, i pazienti sono divisi in 4 grandi gruppi in
base alle caratteristiche sopra-descritte:
6. Breve descrizione
Gruppo A: in questo gruppo appartengono
soggetti i quali presentano sporadiche
situazioni cliniche acute le quali non
necessitano alcun trattamento oppure
rispondono rapidamente al trattamento
omeopatico appropriato.
Gruppo B: in questo gruppo appartengono
soggetti i quali hanno una una vitalità interiore
più bassa. Questi presentano situazioni
cliniche acute ricorrenti le quali hanno la
tendenza di persistere o durare a lungo
oppure coinvolgere il paziente nella sua
integrità.
7. Breve descrizione
Gruppo C: in questo gruppo appartengono soggetti
con patologie croniche
Questi presentano meno o sporadici episodi di
situazioni cliniche acute oppure in caso di una
situazione simile è di “grado lieve o moderato”. Il
corpo non è capace di rinforzare la sua difesa in
modo da rispondere al fattore nocivo per es. con
febbre alta.
Gruppo D: in questo gruppo appartengono soggetti
con bassa vitalità interiore(meccanismi di difesa
scarsi), con patologie croniche radicate
profondamente e poca abilità di rispondere con una
situazione clinica acuta.
8. Breve descrizione
Ogni gruppo è poi suddiviso in 3 sottolivelli,
quindi in totale diventano 12 livelli. Professor
Vithoulkas ha documentato efficacemente
come si può definire il livello di salute di un
individuo e come un paziente categorizzato ad
un livello di salute debba reagire dopo la
somministrazione del rimedio omeopatico
appropriato.
In grosse linee si tiene in considerazione La
vitalità interiore (cioè la capacità di difesa e
reattiva dell’ individuo)
Le predisposizioni dell’ individuo
9. Il concetto del modello
Tanto si abbassa il livello di salute, tanto più
severa è la patologia del soggetto in esame,
quindi più difficile a curarlo e diminuita la sua
sopravvivenza.
Tanto più si abbassa il livello di salute
dell’individuo tanti più rimedi omeopatici abbiamo
bisogno per ottenere la cura del paziente.
Solamente un 3-5% dei pazienti vengono curati
con l’uso di un rimedio omeopatico per il loro
problemi di salute (questa piccola % esprime l’
abbassamento del livello di salute totale della
nostra società)
Più basso è il livello di salute totale di un
organismo più basse devono essere le
posologie dei rimedi che devono essere usate.
10. 2° elemento: CLINIMETRIA
OMEOPATICA o OMEOMETRIA
L’ OMEOMETRIA si avvale della
capacità di auto- od eterovalutazione nel
discriminare e misurare determinati
sintomi riferiti dal paziente “omeopatico”.
Questo concetto è particolarmente
importante quando gli effetti del
trattamento sono lievi e nella
valutazione dei sintomi sottosoglia o
subclinici.
11. CLINIMETRIA OMEOPATICA o
OMEOMETRIA
• Questi sintomi clinici riguardano la valutazione
della gravità della malattia; il tipo, la gravità e la
sequenza dei sintomi (elemento essenziale per la
Semeiotica Omeopatica);
• il grado di progressione o stadio della malattia
(o meglio della patologia omeopatica come viene
attualmente valutata anche attraverso il “modello
dei livelli di salute “ descritto dal prof. G.Vithoulkas);
• la gravità dei disturbi in comorbilità; i problemi
di capacità funzionale; il processo decisionale
da parte dei medici; aspetti della vita quotidiana
quali il benessere ed il malessere ed altre
distinzioni cliniche che demarcano importanti
differenze prognostiche e terapeutiche (selezione e
somministrazione del rimedio omeopatico).
12. CLINIMETRIA OMEOPATICA o
OMEOMETRIA
Così nella MODERNA OMEOPATIA
CLINICA sono stati sviluppati delle scale
di valutazione dei sintomi, sia per
l’inquadramento o la misurazione dei
sintomi e dei segni fisici che per gli altri
distinti fenomeni clinici riscontrabili nella
semeiotica omeopatica nella sua pratica
quotidiana
13. OMEOMETRIA o CLINIMETRIA
OMEOPATICA
Valutare la
patologia in atto
Valutare le
diverse
condizioni
Considerazioni
terapeutiche
Questionario di
autovalutazione
Prognosi
del
paziente
15. L’ EPIGENETICA
• Vari autori e nel 1964 Bruce Lipton hanno messo in evidenza
di come fattori esterni potevano influenzare la modificazione
dei nostri geni. Il nuovo ramo della scienza noto come
epigenetica , ad esempio, sostiene le teorie della medicina
dell’informazione: anche il nostro DNA funziona come
un’antenna che emette e riceve frequenze. I circa 60 miliardi di
cellule del nostro corpo non solo comunicano fra di esse, ma
allo stesso tempo scambiano continuamente informazioni con
il mondo esterno. Nel 1994 il prof. Vithoulkas (Alternative
Nobel Prize 1996) nel suo libro "La nuova dimensione della
medicina" descrive con chiarezza che " ...i vari organismi,
compreso quello umano, si trovano in una continua
comunicazione energetica con l` ambiente esterno” .
16. L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA
MOLECOLARE
• L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e
γεννετικός, gennetikòs = “relativo all’eredità
familiare”) è lo studio delle modifiche fenotipiche
ereditabili ell’espressione del gene, dal livello
cellula (fenotipo cellulare) agli effetti sull’intero
organismo (fenotipo, in senso stretto), causato da
meccanismi diversi dai cambiamenti nella sequenza
genomica, ovvero lo studio di meccanismi molecolari
mediante i quali l’ambiente altera il grado di attività
dei geni senza tuttavia modificare l’informazione
contenuta, ossia senza modificare le sequenze di
DNA.
18. L’ EPIGENETICA E BIOLOGIA
MOLECOLARE
Queste mutazioni durano per il resto
della vita della cellula e possono
trasmettersi a generazioni successive
delle cellule attraverso le divisioni
cellulari, senza tuttavia che le
corrispondenti sequenze di DNA siano
mutate; sono quindi fattori non-genomici
che provocano una diversa espressione
dei geni dell’organismo.
20. PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
(PNEI) e OMEOPATIA
• L’ OMEOPATIA moderna valuta anche il PNEI una
disciplina che cerca di dimostrare le strette relazioni,
interscambi, rapporti fra tutti questi organi (compresi
nel PNEI), che lavorano uno accanto all’altro, in
grande sintonia, comunicando continuamente ogni
minima informazione che arriva, ogni minimo
cambiamento:
• questo ci permette di comprendere la complessità
del nostro organismo, la grandissima quantità di
informazioni che esso riceve, elabora, trasforma,
digerisce, metabolizza.
21. PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
(PNEI) e OMEOPATIA
• La disregolazione di questo sistema
complesso da parte di emozioni, traumi
ed eventi stressanti in genere, altera
potentemente l’assetto e il
funzionamento del sistema immunitario.
• L’ OMEOPATIA è l’ unica scienza
medica (con un ottica sistemica)
completa che valuta sia la parte
epigenetica (attraverso le modalities)
che I sistemi complessi come il PNEI.
22. L’ OMEOPATIA sostiene:
• che la guarigione di un organismo allo stato di
disequilibrio, consiste nella eliminazione della totalità dei
sintomi: si può parlare di ritorno allo stato di salute o di
benessere solo quando tutti i disturbi sono stati
eliminati : non si può cioè intervenire solo su un organo
o un apparato, ma si è obbligati ad intervenire su tutto il
complesso dei disturbi: la patologia, il disturbo sempre prima
di manifestarsi invade tutto l’organismo e mai solo una parte
del nostro corpo, come apparentemente può apparire: non è
possibile fare diversamente: ovvero poiché tutte le cellule
sono colpite dalla informazione negativa che è la malattia
bisogna intervenire su tutte le cellule, su tutti i tessuti non
solo su alcuni.
23. 4° elemento: la teoria unificata
della continuità delle malattie
• le malattie croniche ed acute dello stesso organismo
costituiscono una catena della risposta immunitaria
sotto forma di una continuità reale.
• In questa teoria si mette in evidenza la scoperta che
tutte le malattie croniche degenerative abbiano un
substrato di un processo infiammatorio subacuto ed è
questo che rappresenta il denominatore comune di
tutte le condizioni patologiche croniche. Questo è
dovuto alla stimolazione permanente del sistema
immunitario col suo progressivo indebolimento e quindi
l’ indebolimento anche della salute del soggetto
sofferente.
24. la teoria unificata della
continuità delle malattie
Come continuazione delle ricerche del
prof. Mantovani , prof. Vithoulkas ha
messo in evidenza con esempi molto
chiari nel famoso articolo “The unified
theory of the “continuoum” of the
diseases” come dal punto di vista
omeopatico una patologia costituisce un
evoluzione di una patologia
infiammatoria acuta.
25. la teoria unificata della
continuità delle malattie
• Quindi, In base a questa teoria una condizione
infiammatoria acuta deve essere trattata molto
attentamente sin dalla piccola età in modo da
evitare ogni compromissione della risposta del
sistema immunitario. Inoltre, in questa teoria si
mette in evidenza la scoperta che tutte le
malattie croniche degenerative abbiano un
substrato di una flogosi subacuta ed è questa
che rappresenta il denominatore comune di
tutte le condizioni patologiche croniche.
26. La catena delle “malattie”
La soppressione di una patologia ,
mediante l’ eccesso di farmaci chimici o
altri mezzi, molte volte reprime le forze di
difesa naturali dell’ organismo col risultato
la compromissione del sistema immunitario
e l’ inizio, col recluttamento di un sistema di
difesa ad un livello più profondo, il quale
costituisce l’ inizio di una nuova patologia
cronica.
Quindi un episodio acuto infiammatorio può
continuare con un processo infiammatorio
sub-acuto ad un livello più profondo.
27. Le recidive delle patologie si
spostano più profondamente...
Sistema
immunitario
• 1° livello di patologia acuta
• Risposta veloce ed efficace se no
Sistema
Immunitario
• 2° livello di patologia più cronica (per negligenza al trattamento o repressione con un
farmaco chimico)
• Risposta più lenta perchè la patologia si è spostata più profondamente
Sistema
Immunitario
• 3° livello di patologia ancora più cronica (solitamente per repressione con farmaci
chimici)
• Risposta del S.I. o di altra barriera difensiva molto più lenta e faticosa per le più
basse risorse dato il continuo aggredire con fattori patogeni che molte volte restano
allo stato suclinico e indeboliscono i meccanismi di difesa
28. Elemento 5: Caratteristiche
dei rimedi
Il principio fondamentale nella diagnosi
omeopatica è la valutazione clinimetrica
della totalità dei sintomi come descritto dal
fondatore dell’ omeopatia Dr. Hanhemann.
Successivamente prof. Vithoulkas durante
diversi seminari ha descritto ancora alcune
peculiarità nella raccolta dell’ anamnesi e le
caratteristiche dei rimedi che riescono a
discriminare più profondamente le loro
proprietà cliniche.
29. Ogni rimedio ha una
“sua personalità” (essence, cioè
proprietà che
caratterizza il rimedio
al livello mentale-
intellettivo)
Key notes (solo
caratteristiche
particolari)
Totality
(caratteristica
della totalità
dei sintomi)
D.ssa Giuliana Comin
30. Elemento 6: Analisi clinimetrica
con software appropriato
Col passare del tempo in cui le co-
patologie o le comorbidità nello stesso
individuo aumentano progressivamente e
nello stesso tempo la clinimetria
omeopatica diventa alquanto complessa,
data la vastità dei sintomi che devono
essere analizzati, l’ ausilio di un software
che possa supportare simultaneamente
un’analisi che diversamente sarebbe molto
complessa diventa quasi obbligatorio.
31. software appropriato
Ecco in queste circostanze, dove la
discriminazione clinimetrica e l’
assegnazione del corretto peso specifico
ad ogni singolo sintomo riportato dal
paziente viene richiesto qualcosa in più di
una semplice mente umana. Questo lavoro
viene quindi assegnato ad un software
omeopatico sempre però con la supervisione
del medico.
34. software appropriato
Comunque, non tutti i software sono
uguali ed ovviamente vanno usati solo
da medici già formati (formazione oltre
quella basale) in questo tipo di analisi.
35. Sistema MediOmeopatiaComin
Qui ho finito di presentarvi brevemente il mio
sistema omeopatico.
Un sistema finalizzato ad avere l’ eccellenza in
campo di Omeopatia Clinica.
Un sistema arricchito e validato dalla mia
esperienza con più si 8000 casi clinici
omeopatici sia acuti che cronici.
Un sistema che si applica in tutte le fasce d’ età
con medesima efficacia ed accuratezza.
Un sistema per un trattamento olistico, naturale
e personalizzato.