Numero speciale Cronache di gusto per Sherbeth Festival
Speciale Vinitaly cronachedigusto.it
1. Supplemento al numero 212 del 7.4.2011 di www.cronachedigusto.it
giornale on line di enogastronomia Direttore Fabrizio Carrera
Il Belpaese capovolto
di Fabrizio Carrera
A
bbiamo capovol- duttivo che per quello
to l’Italia. L’Italia, della varietà e della sto-
quella del vino, ci ria, tanto per fare alcuni
piace vederla al contra- esempi. E vorremmo che
rio. Dove il Sud diventa una volta tanto abbia la
Nord. Abbiamo chiesto a stessa considerazione
Valentina Console che che ha il Nord del nostro
cura la grafica di questo Paese. Non è un discorso
giornale di capovolgere politico, per carità. E’ un
l’Italia. divertissement, la voglia
L’effetto è strano e un po’ di provocare, di stimolare
fa girare gli occhi. Però ci il dibattito attorno al
piace vedere l’Italia così. vino, di sostenere che sul
Senza offesa per nessu- piano produttivo (mette-
no, ma se è vero che il te Sicilia e Puglia insie-
Nord del nostro Paese me, ad esempio) o su
nell’immaginario colletti- quello - tanto di moda -
vo è migliore perché svi- della biodiversità (Sicilia
luppato, creativo, produt- e Campania non hanno
tivo, allora pensiamo che rivali) il Sud non ha nien-
enologicamente parlan- te di meno.
do il Sud può primeggia-
L’Italia
re sia per l'aspetto pro- segue a pagina 2
PAGINA
4 PAGINA
6
L’Irvv: Sicilia
del vino
“Puntiamo isola
in alto” tecnologica
PAGINA
7 PAGINA
14
Il ministro: Viaggio tra
rilanceremo le cantine
i consumi emergenti
Le aziende tornano al Vinitaly con la voglia di mettersi alle spalle la
crisi. L’assessore all’Agricoltura della Sicilia chiede ai produttori di PAGINE
15-17 PAGINE
24
fare sistema, quello della Campania li esorta a impiegare i fondi Ue Quelle 23 Territori
etichette da Calabria
E gli esperti invitano a scommettere sul Sud non perdere alla riscossa
PAGINE 2-3
2. 2 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
L’assessore all’Agricoltura D’Antrassi: “Il mondo agricolo soffre ma la posizione
geografica può aiutarci purchè si faccia sistema e ci sia meno diffidenza tra noi stessi”
“Più fiducia tra i siciliani”
>>>
L
’Italia del vino capovolta dove il Sud manifesta nella mancanza di un
diventa Nord fa sorridere Elio modello di sviluppo che il Nord pos-
D’Antrassi, assessore siciliano
all’Agricoltura. Guarda la bozza della prima
pagina di Cronache di Gusto mentre è
siede già e noi no perché siamo a
rimorchio di suggestioni e di pro-
grammi che non sono nostri".
Il Belpaese
seduto di buon mattino nel suo ufficio
lungo il trafficatissimo viale Regione
E allora?
"Fare una sintesi tutta nostra che capovolto
Siciliana a Palermo. rappresenti una proiezione di un SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Poi attacca: «Quest’Italia capovolta mi fa piano di sviluppo per i prossimi 50
venire in mente due concetti. Il primo: la anni, attrezzarci da un punto di vista Anzi può tenere testa al Nord tutto
Sicilia è uno spaccato rappresentativo della tecnologia e della ricerca. E intero che ha territori e vini fantastici
delle problematiche agricole di tutta soprattutto fare sistema e mettere con grandi capacità di fare sistema, di
Italia». insieme competenze per cercare di comunicare e commercializzare.
E l’altro? sviluppare queste capacità che non Noi vogliamo dare un’opportunità al
«La Sicilia ha la capacità di maturare un riusciamo ancora ad esprimere". Mezzogiorno perché possa giocare le
proprio modello di sviluppo. Ripeto, rap- Siamo come lo studente intelli- sue carte. E forse è il tempo che le gio-
presenta lo spaccato di un'Italia agricola gente che però a scuola rende chi tutte.
che soffre però di una mancata integrazio- poco? E allora dire che se parliamo di vino il
ne delle risorse disponibili e di un gap tec- "Esattamente. Troppo distratti, indi- Sud Italia è il vero Nord d’Italia serve
nologico enorme. E quando parlo di Italia vidualisti. Poco inclini all'uso delle anche da stimolo ai produttori, un
mi riferisco soprattutto all’Italia dalla tecnologie e dell'innovazione. Si modo per smettere di essere piagnoni
Campania in giù. O in su se guardo la Elio D’Antrassi, assessore all’Agricoltura in Sicilia
pensi a coinvolgere di più il mondo e, nel peggiore dei casi, autolesionisti.
vostra prima pagina". universitario, ad esempio. E E magari avere lo scatto d’orgoglio
Come ne usciamo? creare un circuito di competenze". necessario per guardare avanti con
"Paradossalmente noi siamo avvantaggiati. Perché la Sicilia ha la pos- E poi? ottimismo.
sibilità di avere un suo modello di sviluppo anche aiutati dalla posi- "E poi soprattutto i siciliani dovrebbero uscire da casa ogni mattina e Da Napoli a Reggio Calabria, da Bari a
zione geografica e da una visione che per forza di cose dovrà essere ripetersi di continuo la frase: ‘Io mi fido di te’. Già sarebbe un primo Palermo, da Marsala all’Irpinia, dal
agromediterranea". passo importante". Vulture all’Etna. Territori, identità,
Il vino è già una testa d'ariete nel sistema agroalimentare? Il ruolo della Regione? vigne. Il nostro Sud, la nostra Italia del
"Sì, decisamente. I miei amici francesi dicono che la Sicilia, per quan- "La politica sia quella dell’amministrazione pubblica, sia della politica vino.
to riguarda il vino, è una zona d’eccellenza. La nostra regione ha una in senso lato, dovrebbe essere proprio quella di favorire il lavoro
produzione di vino naturale che non ha bisogno di nessun tipo di insieme dei siciliani, i quali dovrebbero trovare una dimensione per Fabrizio Carrera
adattamento". lavorare facendo sistema. E sarebbe la vera rivoluzione che però por- direzione@cronachedigusto.it
Allora per certi aspetti il Sud diventa Nord? terebbe sviluppo e ricchezza durature. E allora l’Italia si capovolge-
"Certo, il Sud diventa Nord. Ma oggi il problema tra Sud e Nord si rebbe del tutto". F C.
>>>
L’assessore all’Agricoltura in Campania: “È il momento di rimboccarsi le mani per rilanciare
il settore. La strada da seguire? I fondi Ue. Stiamo riaprendo i bandi. Sono occasioni da non perdere”
Amendolara: “Crisi?
Basta fare le vittime”
Con un’Italia capovolta, secondo lui, regioni un dato che testimonia la voglia di rilanciar-
come la sua Campania o la Sicilia starebbe- si. Il nostro sarà uno dei padiglioni col mag-
ro meglio. Le risorse ci sono, il territorio fa la gior numero di realtà vitivinicole, quest’an-
sua parte. Dunque, sorride e dice che la pro- no toccheremo quota 200” .
vocazione che Cronache di Gusto lancia in Come stanno le aziende campane?
questo numero speciale è un’idea “intelli- “La crisi c’è ancora, è inutile negarlo. Ma
gente” L’assessore all’Agricoltura della
. sono convinto che difficoltà del genere
Regione Campania è d’accordo sulle poten- vadano affrontate senza troppo vittimismo.
zialità enologiche del Sud, che potrebbe Un atteggiamento di sconfitta non è
recitare la parte del Nord nel mondo del ammissibile. Dunque alla crisi si risponde
vino. E come non credere ad un uomo che con la riflessione” .
per 35 anni ha timbrato il cartellino alla Da dove ripartire?
L’assessore Vito Amendolara
Coldiretti. “Da quel che è stato fatto in passato: in dieci
Vito Amendolara è assessore da pochi mesi, anni in Campania abbiamo cambiato il delle strade da seguire, forse la principale, qualità del prodotto e nelle capacità della
ma nella sua valigia per Verona ci sono già Mondo” . per il rilancio dell’economia in un momento classe imprenditoriale che è riuscita a fare
tanti buoni propositi e certezze. Come state sostenendo il settore in que- di grande difficoltà” . passi da gigante”.
“Quest’anno arriviamo al Vinitaly con una sto momento di crisi? E se capovolgessimo davvero l’Italia? Cosa si aspetta da questo Vinitaly?
grande voglia e con la determinazione di “Stiamo guidando le aziende nel mondo “Forse ci aiuterebbe a stare meglio. E abbia- “Grande energia e voglia di recuperare. Noi
recuperare il terreno perso in questi anni” . dei fondi comunitari. Ci sono dei bandi che mo anche dimostrato di essere all’altezza. In stiamo facendo la nostra parte con alcune
Si spieghi meglio… a breve verranno riaperti e che coinvolgono fondo, nel mondo del vino il Sud nel recen- iniziative e workshop che puntano alla pro-
“In questa edizione portiamo sedici impre- tutto il sistema agroalimentare. In ballo ci te passato ha avuto un ruolo da protagoni- mozione della qualità dei nostri prodotti”
.
se in più dello scorso anno. E già questo è sono 450 milioni di euro. Ecco, questa è una sta. Lo possiamo dimostrare in termini di Gaetano La Mantia
3. supplemento al numero 212 del 7.4.2011 3
Gli esperti commentano la provocazione di Cronache di Gusto. Per molti il Mezzogiorno
è una realtà su cui scommettere. “Ma da Napoli in giù si beve troppo poco vino”
Ecco dove il Sud è vincente
Q
uello del vino italiano è un campio-
nato alla rovescia, dove per una
volta le squadre del Sud, Sicilia e
Puglia in particolare, ma anche Campania,
Basilicata e Calabria, battono le regioni del
Nord?
«Io penso che il Sud Italia e la Sicilia soprat-
tutto possano competere per la coppa del
mondo del vino, perché nel campionato ita-
liano, sebbene in ex aequo, si trovano già in
testa».
Giogio Calabrese Davide Paolini Attilio Scienza
Raccoglie così la provocazione di Cronache
di Gusto Giorgio Calabre-se, nutrizionista, del vino perché ha capacità di gestione del Marsala che sono uniche». troppo alla qualità del Nord è ha capito che
presidente dell’Onav (Organizzazione settore e appoggia gli imprenditori». Un Meridione dalla grande crescita quello questa qualità la poteva fare in proprio».
nazionale assaggiatori di vino). «Nei prossi- Non condivide l’idea di dividere l’Italia del che descrive la giornalista del Corriere della E il futuro di queste regioni vitivinicole
mi dieci anni tutto l’Oriente berrà più vino vino in migliore o peggiore Franco Maria Sera, Marisa Fumagalli: «In tutto il Sud, ma come sarà? «Io vedo il capovolgimento
italiano e del Sud di quello che beviamo Ricci, curatore della guida Bibenda e soprattutto in Sicilia si è riusciti a tirare fuori dell’Italia solo nel futuro e non ancora nel
noi, per questo occorre competere per il responsabile Ais Roma: «L’Italia del vino è delle potenzialità fino a dieci anni fa com- presente - dice Attilio Scienza, ordinario di
campionato mondiale. In Italia la Sicilia è a bella perché è diversa. Fra l’altro ciò che ha pletamente inespresse e nascoste. I vini sici- Viticoltura all’Università di Milano - Il Nord
pari merito con regioni come Piemonte, è successo contemporaneamente presenta liani, poi, hanno una solarità che li rende le sue cartucce le ha già sparate, mentre
invece il Centro a trovarsi in difficoltà». Per anche risvolti della medaglia più problema- unici, ecco perché grandi aziende del Nord Sicilia e Puglia in particolare hanno ancora
Mario Fregoni, ordinario di Viticoltura tici: per esempio ci sono degli ottimi Nero come Zonin e Marzotto hanno investito in tanto da dire. Ma è anche vero che in queste
all’Università Cattolica di Piacenza, «sicura- d’Avola, ma anche dei Nero d’Avola che si questa terra». due regioni la superficie vitata è diminuita
mente il Sud ha potenzialità più grandi di trovano a 90 centesimi al supermercato». Mentre per Davide Paolini, del Sole 24 Ore, pericolosamente in questi ultimi anni».
altre aree italiane. Ma il discorso va visto Il vino meridionale sta dando spunti di la capacità del Sud è stata quella di «correre Fregoni scommette nell’esportazione
anche analizzando i consumi (e il Sud con- riflessione interessanti secondo Giancarlo più veloce del Nord in questi ultimi anni. anche se «manca – dice – un vino spuman-
suma poco) e l’organizzazione commercia- Gariglio, curatore della guida Slow Wine, «in Questo non vuol dire che il gap sia stato te trainante. Servirebbe qualcosa di simile al
le e il Nord in questo caso batte il Sud, per- particolare alcune realtà campane e l’Etna recuperato in maniera completa. La Sicilia, prosecco, anche se la morbidezza dei vini
ché quest’ultimo non si è ancora dato una in Sicilia. Il vino Piemontese ha fatto la sto- grazie a 10-15 grandi condottieri è uscita meridionali ha sicuramente molto fascino.
strategia comune per la commercializzazio- ria, ma al momento non ha grandi novità da dal guado, ma non vedo più grandi margini Inoltre, occorre puntare molto sul turismo
ne del vino nonostante Paesi stranieri come presentare a differenza dei vini del Sud. Fra di miglioramento. Vedo invece con buone rendendo partecipi e consapevoli i visitato-
Russia, Biellorussia, Ucraina, Cina, Hong l’altro, per esempio, la Sicilia ha un campio- prospettive di miglioramento la Puglia, la ri». Per Gariglio bisogna evitare che «le real-
Kong e Brasile lo apprezzino moltissimo». nario enorme di varietà vinicole e un rap- Basilicata e la Calabria. La Campania è cre- tà più interessanti vengano rovinate dal
Eppure Calabrese sottolinea la capacità porto qualità prezzo del tutto particolare. sciuta come la Sicilia, ma si nota di meno. In business eccessivo che vive sui grandi
strategica dell’Isola: «A me piace molto la Per non parlare di produzioni come il generale il Sud si è accorto che contribuiva numeri». Salvo Butera
funzione dell’Istituto regionale della vite e
Padiglione 7 Stand D11
4. 4 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
Il presidente dell’Unione Italiana Vini:
“È vero, la crisi non è finita, ma dopo 4 anni
di difficoltà è forte la speranza di venirne
fuori. L’export cresce, c’è più ottimismo”
“Sarà il Vinitaly
della svolta” Il presidente dell’Uiv Lucio Mastroberardino
“L
a crisi non è finita ma a per superarlo. Detto più semplicemente, forse biso- tro anni di crisi terribile. Sarà il Vinitaly
Verona ci sarà grande entu- Insomma, la crisi c’è ancora e per gnerebbe puntare di più sul marke- dei buoni propositi, dei segnali di ripre-
siasmo”. Le aspettative di molti è ancora forte… ting… sa suggeriti dall’export, della speranza
Lucio Mastroberardino per il “Direi che è presto per cantare vittoria – “Sì, soprattutto al Sud, dove il processo in un giorno migliore. Ovviamente il
suo primo Vinitaly da presidente commenta –, ma è anche vero che l’ex- di riqualificazione delle aziende è parti- resto dovrà farlo la capacità imprendi-
dell’Unione Italiana Vini sono chiare. port ha ripreso a tirare, e le aziende to più tardi rispetto al Nord. Oggi il toriale degli uomini del vino” .
Buona parte dei produttori sono ancora meglio strutturate e che in passato van- mercato è cambiato e c’è bisogno di Il ruolo di Unione Italiana Vini?
in difficoltà, ma quest’anno è più lecito tavano una rete commerciale efficace, spiegare al consumatore cosa c’è dietro “Siamo al fianco dei produttori, sia per
sperare in una ripresa, perché l’export è stanno ripartendo. Ma il rovescio della una bottiglia. Per farlo bisogna investire rappresentarli che per offrire servizi
in crescita e perché dopo quattro anni medaglia è fatto da quelle aziende che di più sia in risorse umane che econo- qualificati di competenze e conoscen-
di crisi ci si attende una svolta. non avevano una struttura simile e che miche. E nonostante le difficoltà non za. Mi riferisco in particolare alla pro-
Insomma, è arrivato il momento di rim- quindi sono ancora nel baratro” . bisogna demordere, ma essere tenaci” . mozione dei vini italiani nei mercati
boccarsi le maniche e impegnarsi nella Cosa fare, dunque, per superare defi- Come agire? internazionali. Ci occupiamo di educa-
ripresa economica. Enologo di Avellino, nitivamente i momenti bui? “Attraverso un processo di formazione zione e formazione al vino italiano in
con un ruolo attivo nel mondo del vino, “I produttori devono adeguarsi a un del consumatore. In particolare verso i Paesi come Cina, India, Russia, Svezia e
nell’azienda di famiglia Terredora, mercato nuovo e soprattutto avvicinar- vini del Sud. Basta con lo stereotipo che Finlandia, un lavoro oscuro, una forma
Mastroberardino prova a conciliare l’ot- si ai consumatori, che adesso sono il vino del Sud deve essere eccellente e di marketing che parte dalle fondamen-
timismo di chi vede un mondo nuovo molto più consapevoli. Il produttore di costare poco. La qualità ha un suo prez- ta. È un lavoro molto istituzionale, ma di
oltre il muro e la preoccupazione di chi vino non deve dimenticare, soprattutto zo e il consumatore deve saperla rico- fatto educhiamo i buyer del futuro.
teme che non tutti abbiano la forza di in questo momento, che è importante noscere” . Quelli che un giorno dovranno portare
scavalcarlo. Come dire, l’ultimo ostacolo far conoscere le proprie bottiglie, fare Che Vinitaly sarà? il nostro vino all’estero”.
è vicino, ma bisogna trovare l’energia opera di promozione” . “Entusiasmante. Ed era ora dopo quat- Gaetano La Mantia
Editoriale De Gustibus Italia
Il presidente di Federvini: “E’ necessario affrontare il mercato facendo
squadra. Marketing? Per molti conta ancora far venire gente in cantina”
Gancia: solo uniti si va avanti
Supplemento al numero 212
del 07.04.2011
www.cronachedigusto.it
Giornale on line di enogastronomia
Direzione, redazione ed amministrazione: La parola d’ordine è “fare sistema” Inutile
. Lavorare in che modo?
via Isidoro La Lumia, 98 - 90139 Palermo, girarci intorno: insieme si combatte meglio “Fare sistema, per vincere” .
e si vince più facilmente. L’analisi arriva da A proposito di export, lei in questo
tel. +39 091 7726885
Federvini, dal presidente dell’associazione momento si trova in Cina...
info@cronachedigusto.it che dal 1917 riunisce imprenditori nei diffe- “Sto portando avanti una promozione delle
Direttore responsabile: Fabrizio Carrera renti comparti delle bevande alcoliche. Lui Igt europee. Una spedizione di una trentina
Coordinamento editoriale: è Lamberto Vallarino Gancia ed ha uno di di rappresentanti del mondo agroalimenta-
quei cognomi che evocano vino, bollicine, re italiano”
.
Gaetano La Mantia, Marco Volpe
spumante. Ma anche gloriose campagne Come viene visto da quelle parti il vino
Testi a cura di: Gianna Bozzali, Salvo Butera, televisive, probabilmente le prime in Italia, italiano?
Lamberto Vallarino Gancia
Laura Di Trapani, Roberta Giordano, che hanno portato i prodotti della cantina “Il nostro vino ha un’immagine ancora ‘ver-
Massimiliano Montes, Manuela Laiacona, di Asti ad associarsi a nomi come quello di gine’. In Estremo Oriente i vini di qualità “Direi di no. Alcuni dei grossi hanno anche
Francesco Pensovecchio, Sandra Pizzurro,
Alberto Sordi (nel 1957), Fred Bongusto (nel sono ancora soprattto quelli francesi” . deciso di investire su regioni lontante da
1973), Mario Soldati, Walter Chiari. Torniamo all’economia. Come sta resi- quelle di residenza, creando un ‘sistema
Aurora Pullara, Piera Zagone.
Vino e crisi economica. Come siamo messi? stendo il mondo del vino? misto’ molto favorevole. Ribadisco: l’impor-
Segreteria di redazione: Stefania Paglino “Il 2010 ha recuperato un po’ le perdite del “Si punta molto sulla qualità e sull’Ocm per tante è fare squadra” .
Foto archivio: Cronache di Gusto, Igor Petyx 2009. Il vino ha tenuto e ora rilevo una certa presentarsi fuori Europa al meglio, come La vostra famiglia fa spot in tv da mezzo
Impaginazione: ConsoleDesign - Palermo tendenza a bere meno, anche se meglio. Il una squadra compatta” . secolo ma nel marketing in Italia si inve-
‘fuori casa’ aumenta, si beve più al ristoran- Lei vive nel nord Italia ma, come presi- ste sempre poco. O no?
Tipografia: Mediagraf s.p.a.
te. Così anche la grande distribuzione sta dente di Federvini, rappresenta tutte le “Di certo esiste una polverizzazione dei pro-
Noventa Padovana (Pd) correndo ai ripari”. regioni. Il principio di un’Italia a due duttori. Il massimo del marketing per molti è
(edizione teletrasmessa) In un’intervista ha detto che "non si può velocità vale anche per il vino? ancora far venire gente in cantina, l’alterna-
Autorizzazione del tribunale di Palermo vivere di solo export". È una affermazio- “No. Ci sono regioni come Sicilia, Puglia, tiva è il produttore che gira il mondo. Invece
ne forte, soprattutto quando da molte Campania che portano avanti un ottimo ci sono tanti bandi che promuovono la
numero 9 del 26/04/07
parti le esportazioni vengono considera- lavoro. Esiste ancora l’Italia del Barbera, del comunicazione, la stimolano, danno risorse” .
Concessionaria per la pubblicità: te un’importante valvola di sfogo. Lambrusco o del Chianti che la fanno da Ci dice un vino che le piacerebbe bere in
Publisette, via Catania 14, 90141 Palermo “Voleva essere uno sprone. In ogni caso le padrone ma insieme ci sono altri prodotti di questo momento?
tel. +39 091 7302750 • info@publisette.it esportazioni sono importanti ma ci sono qualità che vengono fuori” . “Uno spumante Alta Langa. Stiamo lavoran-
degli spazi vuoti anche nei mercati interni. Nessuna differenza fra i produttori meri- do per dargli credibilità. Comincerei proprio
Numero chiuso in redazione il 31/03/2011
Quello italiano è importante” . dionali e quelli settentrionali? con questo” . Marco Volpe
5. supplemento al numero 212 del 7.4.2011 5
>>>
Il presidente dell’Irvv Agueci:
“E’ stato fatto un ottimo lavoro” Mondo virtuale
Il direttore Cartabellotta: con l’università
“Grande spazio alle tecnologie” Il sistema informatico nel padiglione della
Il presidente dell’Irvv Leonardo Agueci Sicilia realizzato grazie ad un accordo tra
“Puntiamo
l’Istituto Vite e Vino e l’Ateneo di Palermo
Video e scatti fotografici da una parte, mappe virtuali e
totem informatici dall’altra. Tutto questo è il frutto del pro-
tocollo d’intesa tra l’Irvv e l’Università di Palermo, ovvero di
in alto”
due dipartimenti, quello di Ingegneria industriale e quello
di Informatica che fusi insieme sono diventati
Dipartimento Ingegneria Chimica Gestionale Informatica
e Meccanica. Il Vinitaly sarà dunque il primo banco di prova
di questa collaborazione resa possibile dai fondi del PON.
Il vicepresidente dell’Irvv Giancarlo Conte “Una grande opportunità - afferma Carmelo Sunseri del
dipartimento di Ingegneria Industriale - per la nostra real-
“P
iena fruizione del patrimo- opportunità di finanziamento pubblico “Non a tutte le fiere bisogna andare, ma tà nata proprio con questo intento, ovvero quello di essere
nio enologico della Regione intervenute, sarà riproposta la suddivi- ci sono alcuni appuntamenti a cui non da supporto e traino negli ambienti produttivi” È attraver-
.
Siciliana attraverso i più sione dell'Isola in 17 territori: dall'Etna, si può mancare, una di queste è il so il ‘Master in tecniche di realtà virtuale’, coordinato da
avanzati prodotti informati- quest'anno presente con 20 aziende, al Vinitaly. I primi due giorni della manife- Antonio Mancuso, che sono state realizzate le immagini in
vi ed informatici” . trapanese, passando per la Sicilia cen- stazione saranno infatti dedicati agli 3D e le foto che nel padiglione Sicilia a Verona guideranno
Con queste parole il direttore generale trale ed alle isole minori. La principale incontri tra imprenditori e buyer” . il visitatore alla scoperta dei vari territori del vino.“Lo scopo
dell’Istituto Regionale della Vite e del novità, invece, sarà il sistema integrato Sarà con il ‘Taste & Buy Sicily’, formula - spiega Mancuso - è quello di portare il 3D e la stereosco-
Vino, Dario Cartabellotta, sintetizza la di connessione e informazione” . già sperimentata positivamente lo scor- pia nel mondo aziendale, dove è ancora poco presente. La
presenza della Sicilia alla 45esima edi- Ciò significa che ogni visitatore potrà so anno, che si apriranno il 7 e l’8 aprile nostra attività rientra in quella della comunicazione” La .
zione del Vinitaly. Una presenza che muoversi nel padiglione consultando una serie di numerosi eventi nel padi- promozione è invece l’altro ambito sul quale ha puntato il
quest’anno sarà nel nome dell’innova- mappe virtuali e ricevere informazioni glione Sicilia dove troveranno posto protocollo d’intesa. E qui entra in gioco il dipartimento di
zione tecnologica grazie all’accordo tra in tempo reale sulle cantine e sui territo- circa duecento aziende. Il 9 aprile ci sarà Informatica con la creazione di mappe e cataloghi virtuali
l’Irvv e l’università di Palermo. ri di appartenenza. Basterà essere in invece la presentazione del Disciplinare fruibili su smartphone grazie ai qr-code o attraverso dispo-
Obiettivi? Creare un’immagine ed una possesso di un i-pad, i-phone, smar- di produzione del nuovo Marchio di sitivi touch-screen.“Rivitas, ovvero Ricerca e innovazione in
percezione qualitativa dei vini siciliani tphone. Qualità sul Nero d’Avola e la presenta- ambito vitivinicolo information&comunication tecnologi-
più forte nella loro appartenenza terri- Video in 3d e scatti fotografici gli faran- zione del premio giornalistico, voluto e ca in ambiente sostenibile - esordisce Filippo Sunseri del
toriale e con più opportunità commer- no ‘respirare’ un po’ della Sicilia e veder- patrocinato dall’Irvv, “Sicilia Terra dipartimento di Informatica -. Nel titolo vi è tutta l’essenza
ciali rese possibili grazie alla diffusione ne le sue peculiarità territoriali. “La fiera Mediterranea - Territori, persone e vini del progetto” Il primo sviluppo è la creazione di uno spin-
.
più veloce ed immediata delle informa- di Verona rappresenta l’ultimo anello di di Sicilia”
. off accademico: “Si chiama InformAmuse - spiega Antonio
zioni aziendali. Come dire: la tecnologia un lavoro ben fatto durante tutto l’arco Ultimo appuntamento con l’incontro Gentile - Una fiera è un evento in cui le persone vogliono
viene a dare una mano alle imprese. dell’anno, - afferma il presidente dell’I- tra donne del mondo dell’arte e donne incontrarsi e farsi incontrare, conoscere, vedere e, nel caso
"Anche in questa edizione del Vinitaly - stituto regionale della Vite e del vino, del mondo del vino dal titolo “Bacco del vino, degustare i frutti di tanto lavoro. Oggi le persone
sottolinea Cartabellotta - a ragione del Leonardo Agueci - per questo motivo nelle cantine di Venere” . si incontrano in rete, sul web, un luogo senza rete è oggi un
successo riscosso lo scorso anno e delle dobbiamo puntare in alto” E aggiunge:
. Sandra Pizzurro non luogo. Sa. Piz.
6. 6 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
Padiglione nel segno dell’innovazione informatica con video in 3D e mappe virtuali
Anche quest’anno la divisione in 17 territori. Duecento le aziende partecipanti
Sicilia, un’isola
tecnologica
L
a Sicilia al Vinitaly quest’an- sono che gli ambasciatori della raggianti - ha detto intanto l’as-
no sarà nel nome dell’inno- nostra terra e delle sue peculiari- sessore regionale alle Risorse agri-
vazione tecnologica. tà” ha esordito durante la confe-
, cole e alimentari, Elio D’Antrassi -
L’Istituto regionale della Vite e del renza stampa, che si è tenuta pres- sia per quanto riguarda i vini di
Vino, dopo i primi successi riscossi so Villa Malfitano, il presidente grande qualità raccolti dall’asso-
lo scorso anno sul piano degli dell’Irvv Leonardo Agueci. ciazione Assovini, sia per le azien-
eventi e delle novi- “L’obiettivo - ha de che operano in forma dipen-
tà, alza la posta e
punta a fare del-
Giancarlo detto il direttore
generale dell’Irvv,
dente. Bisogna semplicemente
cercare di valorizzare le nostre Un padiglione al Vinitaly dello scorso anno
l’esposizione sicilia- Conte, vice Dario Cartabellotta produzioni e cercare di creare
na un modello di - è la piena fruizio- delle linee di prodotto che possa- Ritengo che il mondo del vino sici- Territori, persone e vini di Sicilia” .
aggregazione ed
presidente ne del patrimonio no essere accettate dal mercato. liano stia crescendo e rafforzan- Premio voluto e patrocinato
innovazione per l’in- dell’Irvv: enologico della Su questo stiamo lavorando e dosi, solo se si è forti all’interno lo dall’Irvv. Nel pomeriggio i riflettori
tero sistema agroali- Regione siciliana Verona sarà un’occasione” . si può essere altrettanto all’ester- saranno puntati su ‘Bacco nelle
mentare. Oltre così i produttori attraverso i più Una riorganizzazione delle filiere no” Sarà una 45esima edizione
. cantine di Venere’, ovvero donne
alla formula già col-
laudata della divi-
non trascurino avanzati prodotti
informativi ed infor-
“in nome di una commercializza-
zione virtuosa – ha proseguito -
ricca di eventi per il padiglione di talento che esprimono la loro
Sicilia. Si comincia il 7 e l’8 aprile arte in diversi campi incontreran-
sione della regione il mercato matici” Un obiettivo
. che ci auguriamo possa culminare con il ‘Taste & Buy Sicily’ durante il no le donne di talento che espri-
in diciassette territo- raggiunto grazie ad il prossimo anno con la distribu-
ri, ogni visitatore
italiano un protocollo d’in- zione in brick del vino siciliano
quale si favoriscono gli incontri tra
produttori e buyer. Formula già
mono la loro sensibilità artistica
nel mondo del vino. Il presidente
potrà muoversi nel tesa tra l’Istituto nella Gdo” Saranno intanto due-
. testata lo scorso anno e che ha dell’Irvv, intanto, propone “una
padiglione consultando mappe vite e vino ed il Dipartimento di cento le aziende siciliane parteci- dato i suoi frutti. Sabato 9 aprile riduzione delle giornate della
virtuali e ricevere informazioni in Ingegneria industriale dell’Ateneo panti alla 45esima edizione del alle 12 ci sarà invece la presenta- fiera, dati i suoi costi elevati, e la
tempo reale sulle cantine e sui ter- palermitano. Procube ed Vinitaly, distribuite su centoset- zione del Disciplinare di produzio- possibilità di creare degli accordi
ritori di appartenenza. Ma non InformAmuse sono i nomi dei due tanta stand.“La fiera di Verona – ha ne del nuovo Marchio di Qualità con le catene alberghiere per evi-
solo, video in 3D e scatti fotografi- “figli” del progetto. Una Sicilia così detto Giancarlo Conte, vicepresi- sul Nero d’Avola. In mattinata tare che stanze a settanta euro si
ci immergeranno il visitatore nel- non solo del gusto, ma anche di dente dell’Irvv – è per noi un cam- verrà anche presentato ufficial- trovino ad un prezzo quasi tripli-
l’atmosfera e nel territorio sicilia- emozioni, conoscenza, storia, pae- pionato mondiale dove i produt- mente il premio giornalistico cato. Si parla di almeno duecento
no. Del resto, “i produttori non saggi. “Ci sono prospettive inco- tori sono i nostri maratoneti. “Sicilia Terra Mediterranea – euro” . Sandra Pizzurro
7. supplemento al numero 212 del 7.4.2011 7
Romano, neo ministro all’Agricoltura. Un siciliano torna a inaugurare il Vinitaly
“Dobbiamo ridare al vino il ruolo di prodotto tradizionale italiano”
“Primo obiettivo
rilanciare i consumi”
M
inistro da pochi giorni. Il Vinitaly le per il comparto vitivinicolo italiano, una internazionale dell'Italia: come non ricono-
sarà dunque la sua prima grande grande opportunità di confronto e di pro- scere questo ruolo, ad esempio, a vini come
uscita. Insomma, un inizio in gran- mozione delle nostre eccellenze. Come il Chianti, il Barolo, l'Amarone, il Brunello,
de spolvero per Saverio Romano, che ha ministro delle politiche agricole, tanto più l'Aglianico o il Nero d'Avola, capace que-
appena preso il timone dell’Agricoltura e come appassionato, sarà un onore inaugu- st’ultimo, soprattutto negli ultimi dieci anni,
che si presenta a Verona con un primo rare l'evento a Verona, confrontandomi di trasformare completamente il volto pro-
sogno: il vino deve tornare ad avere il ruolo così direttamente con gli operatori ed i duttivo della Sicilia, portandolo a compete-
di prodotto tradizionale italiano. Che in ter- produttori. La qualità, la passione e l'amore re alla pari con le più grandi stelle enologi-
mini pratici vuol dire lavorare contro il calo sono le parole chiave che hanno consenti- che francesi e del resto del mondo. Con Il ministro Saverio Romano
dei consumi. to al vino italiano di raggiungere posizioni questo non posso dimenticare il grande
Insomma, le aziende hanno bisogno di di mercato e d'immagine nel mondo, risul- lavoro fatto nel comparto spumantistico, in nessun favoritismo, ma un unico interesse:
una mano… tati che vent'anni fa erano solo auspicabili. grado di fronteggiare un mostro sacro l'agricoltura italiana”.
“È un comparto in buona salute, che espri- Si tratta di valori che appartengono al mio come lo Champagne, o tutte le produzioni Che progetti ha per l’agricoltura della
me numeri di assoluto rilievo a livello eco- modo di fare politica e che guideranno autoctone che sono la spina dorsale por- Sicilia e del Sud in un momento di crisi
nomico, ma che proprio per questo merita anche la mia azione nell'incarico di tante della nostra immagine nel mondo” . come questo?
attenzione. Non bisogna sicuramente cul- Governo che mi è stato affidato” . Il presidente della Regione Siciliana “L’attuale crisi è un fattore da tenere in con-
larsi sugli allori. E' necessario pensare tanto Cronache di Gusto pubblica una mappa Raffaele Lombardo ha detto: finalmente siderazione, ma non deve essere un limite o,
all'export, elemento decisivo per tutte le dell’Italia al contrario. Ci riferiamo al se parliamo siciliano al ministero ci capi- peggio, una scusante. In Sicilia, come nel
aziende italiane, quanto al mercato interno, mondo del vino. Vuole commentare? ranno. È una battuta, ma come la inter- resto d'Italia, sarà necessario tutelare e pro-
dove va affrontato il problema del calo dei “Il vino in realtà è un elemento tradizional- preta? muovere al meglio tutti i gioielli della
consumi, attraverso una comunicazione mente unitario nel nostro Paese, tanto più “Sono siciliano e quindi italiano. La mia nostra terra, espressione ancora autentica
mirata che riporti il vino alla sua primaria in questo momento di celebrazione dei 150 terra è ovviamente parte di me, le mie radi- dei territori e degli uomini che li lavorano.
natura, che è quella di prodotto tradiziona- anni dell'Unità d'Italia. Quello vitivinicolo è ci sono ben salde ed è proprio per questo Come già ho avuto modo di dire sono un
le italiano”. l'unico comparto nel quale tutte le nostre che come ministro avvierò un dialogo pro- ministro del Sud per tutta l'Italia e quindi
Un siciliano torna a inaugurare il regioni riescono ad esprimere prodotti di ficuo e produttivo con tutti i presidenti lavorerò per unire e non per dividere. Da
Vinitaly. L’ultima volta circa vent’anni fa reale eccellenza, come dimostrano i numeri delle Regioni, per affrontare con pragmati- siciliano conosco l'importanza di abbrevia-
e da allora il mondo del vino è cambiato. dei prodotti a denominazione d'origine smo i problemi e trovare le soluzioni più re le distanze nel nostro Paese declinando
Con che stato d’animo va a Verona? tutelati in sede comunitaria. Ogni vino di adeguate per sostenere al meglio il nostro in azioni concrete lo spirito unitario”.
“Vinitaly è un appuntamento fondamenta- qualità è un vero e proprio ambasciatore settore agricolo. Nessuna preclusione e Gaetano La Mantia
8. 8 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
Luca Gardini, miglior sommelier del mondo Luca Gardini,
suggerisce le cose da non perdere a Verona: 29 anni
proclamato
miglior
“Il venerdì lo dedicherei al Veneto, il sabato sommelier
del mondo
alle aziende del Sud”. Ed ecco dove mangiar bene nel 2010
Bollicine tanto
per cominciare
É
stato proclamato Miglior a lui dunque chiedere quali “Qui la ‘Ferreri’ rappresenta la
Sommelier del Mondo sono le cose da non perdere al regina delle bollicine italiane
2010. Lui è Luca Gardini, Vinitaly? Lui che di Vinitaly ne assieme a ‘Nalles Magrè quelli dell’Etna ad esempio, simo macchinario si chiama
soltanto ventinove anni ma ha già ‘vissuti’ ben quattordici. Niclara’”. Ultima tappa in vini di grande longevità. ‘Wine Please’ – spiega -. Tiene
praticamente un’enciclopedia È con lui perciò che abbiamo Piemonte: “Un pullulare di L’azienda ‘Gulfi’ e ‘Abraxas’ per sotto azoto i vini mantenendo
vivente sul vino, sulle sue immaginato i cinque giorni a grandi aziende che esprimono fare un nome in Sicilia, oppure inalterato il gusto per svariati
eccellenze, su tutte le etichet- Verona, come trascorrerli, cosa al meglio il territorio” Il venerdì
. ‘Maffini’ e ‘Mastroberardino’ se giorni. Ciò permette di servire
te. Basta dire una tipologia di acquistare, dove mangiare. per Gardini va dedicato al ci spostiamo in Campania” E la
. vini importanti al bicchiere” E.
vino e via giù ti dice tutto: colo- Si inizia dunque con il primo Veneto, alla Toscana, “per fare domenica? “Giorno, a mio pare- su dove mangiare a Verona?
re, odore, sapore, l’azienda lea- giorno, giovedì, “che dedicherei un esempio, le aziende Mattia re, da dedicare alle novità o per Gardini suggerisce due locali, il
der. Riesci a stento a stargli die- assolutamente alle bollicine – Barzaghi, Roccapesta, Due- rivedere le aziende che hanno primo il ristorante Villa Bellini,
tro, lui va come il vento. È come esordisce - Franciacorta innan- mani, Salustri, Belpoggio. Una maggiormente colpito la no- “meglio andarci il giovedì per-
se quel vino, che sta appena zitutto, il top, con le aziende ‘Le novità assoluta da far notare, stra curiosità, insomma appro- ché nel fine settimana c’è il
iniziando a descrivere, lo aves- Marchesine’ e ‘Monterossa’. Per nella zona di Cortona, è l’azien- fondire quanto visto nei primi pienone” e poi la pizzeria ‘Tre
,
se appena finito di gustare e ti poi spostarsi in Friuli con ‘Edi da Leuta” . tre giorni. Mentre il lunedì Tigli’ dove “utilizzano dei lieviti
trascina in questo turbine di Kante’, ‘Lis neris’ e molte altre. E si scende lo stivale, Gardini dedicarlo a stabilire contatti”. particolari oltre alla possibilità
profumi, gusti, dandoti quasi La regione è ricca di aziende infatti dedica il sabato al cen- Tra le novità Luca Gardini se- di trovare dei gusti di pizza
l’impressione che anche tu lo vitivinicole eccellenti”. E dal tro e sud Italia: “Qui sono tanti i gnala l’ultima nata dell’indu- davvero inconsueti” .
stia sorseggiando. A chi se non Friuli al Trentino Alto Adige: vini che rispecchiano i territori, stria Mario Panzeri: “Un nuovis- Sandra Pizzurro
>>>
La manifestazione biennale torna dal 19 al 23 giugno in uno spazio di 90 mila metri quadri rinnovato
Prevista la partecipazione di oltre 2.400 espositori di 48 Paesi. Coinvolti anche numerosi sommelier
Tutti a Bordeaux per i trent’anni di Vinexpo
Dopo i successi delle scorse edizioni, le in agricoltura –, grazie al contributo del
Vinexpo - Salone internazionale del vino e Ministero delle politiche agricole alimentari
degli alcolici - festeggia i suoi trent’anni e forestali, ha offerto a trenta giovani titola-
accogliendo espositori ed estimatori in ri di imprese agricole attive nella produzio-
uno spazio di 90.000 metri quadri, rinnova- ne di vino e sostanze liquorose, l’opportuni-
to per valorizzare l’appuntamento con il tà di partecipare gratuitamente a Vinexpo,
“miele del cuore”: dal 19 al 23 giugno 2011 così da promuovere l’interesse di e nei con-
il Palais des Congrès di Bordeaux ospiterà fronti dei produttori del domani. I vincitori
le conferenze, le presentazioni e le degu- del bando, scaduto il 31 marzo, rappresen-
stazioni di prodotti di qualità raggruppati teranno l’Italia all’estero nello stand del
sotto il comune label–brand- “Tastings by governo. A inebriare l’atmosfera del
Vinexpo” . Vinexpo saranno anche i sapori delle viti di
Da sempre, Vinexpo si propone di essere Sicilia esportati ad esempio dall’Abraxas di
un’importante opportunità di promozio- Pantel-leria e dalla Donnafugata di Marsala.
ne e crescita delle arie dedicate al settore Come da sempre, anche quest’anno,
vinicolo (e non solo) a livello mondiale: Vinexpo garantisce agli espositori una forte
soltanto un costante incontro ed un conti- L’immagine all’ingresso del padiglione che ospita il Vinexpo campagna di informazione e sensibilizza-
nuo scambio tra grandi e piccole realtà zione che verrà proposta durante le diciot-
produttrici può generare sviluppo e inno- tedeschi, belgi e danesi), nordamericani e mente un ruolo marginale: basti pensare to conferenze stampa organizzate nelle
vazione nei mercati di vendita e consumo. sudamericani (brasiliani), australiani ed che, insieme a Francia e Spagna, il Belpaese principali capitali internazionali: proprio a
A oltre 2.400 espositori di 48 paesi verrà asiatici. Anche quest’anno, inoltre, saranno rappresenta il 52,5% della produzione eno- partire dal mese di aprile, verranno annun-
offerta l’occasione di confrontarsi con circa presenti i sommelier provenienti da 46 logica nel mondo e che, durante i cinque ciati un centinaio di eventi connessi alla
45.000 compratori e distributori prove- paesi, membri dell’Asi - Associazione di giorni di Vinexpo, occuperà con i suoi manifestazione. Sin dai tempi più antichi, il
nienti da 150 paesi dei continenti: in parti- Sommelleria Internazionale. Nel Salone stand ben 4.050 metri quadrati dell’intero vino è universale strumento di unione e
colar modo è prevista una considerevole che, ogni due anni, si fa vetrina dei vini più spazio espositivo. Per l’occasione, l’Oiga - condivisione: da trent’anni Vinexpo ne cele-
partecipazione di buyers europei (inglesi, pregiati al mondo, l’Italia non avrà certa- Organizzazione per l’imprenditoria giovani- bra l’apoteosi. Roberta Giordano
9.
10. 10 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
L’ad di Mezzacorona Fabio Rizzoli:
“Il mercato mondiale si sta riprendendo,
alcuni vini come il Prosecco vanno forte”
“Il peggio
è passato” Fabio Rizzoli, amministratore delegato di Mezzacorona
O
ttimismo nelle parole di Fabio Quali le cause di questo trend positivo? Conseguenze dirette? successo. Addirittura per alcune aziende
Rizzoli, amministratore delegato di “I fattori sono tanti. La produzione del sud “Ha portato a eliminare tutte le scorte di storiche siciliane credo che stia andando
Mezzacorona, uno dei giganti del del mondo è bassa e soprattutto la rivaluta- mosti muti e porterà la vendemmia 2011 a molto bene” .
vino che da una decina di anni ha scom- zione di alcune monete come quella cilena un aumento generale del prezzo del vino Ma il vino siciliano attrae ancora?
messo sul Sud Italia creando o australiana hanno reso il loro base” . “Un po’ meno di 5-6 anni fa. Comunque
Feudo Arancio con due grandi
vigneti da un totale di oltre 800
“La Sicilia vino meno competitivo. Poi ci
sono state penalizzazioni
Quindi una boccata di ossigeno?
“Proprio così. Ci voleva perché eravamo
anche oggi la Sicilia ha tutti i numeri per
piacere al mondo e affermarsi. Bisogna che
ettari tra Sambuca attrae un dovute al mercato, alle alluvio- asfissiati”. tutti i siciliani che comunque sanno volare
nell’Agrigentino e Acate nel ni, agli eventi atmosferici, il Sarà temporaneo? alto, trovino una maniera di discutere insie-
Ragusano. Ottimismo perché
po’ meno, freddo in Argentina, la siccità in “No, credo che ci avviamo verso un riequili- me e di organizzare tutto insieme. Niente
Rizzoli a capo di una società da ma ha Australia. Mentre nel nord del brio mondiale” . concorrenza stupida” .
145 milioni di fatturato e oltre 45 mondo tutti gli Stati hanno E la Sicilia? Con quale spirito approdate al Vinitaly
milioni di bottiglie prodotte i numeri prodotto meno per la caduta “Noi in Sicilia siamo partiti un po’ tardi. Oggi 2011?
sostiene che “il momento peg-
giore per il vino è passato” .
per piacere degli incentivi, infine c’è anche
un effetto che la gente del vino
produciamo otto milioni di bottiglie su un
totale di oltre 45. Continuiamo a crescere e
“Spirito vincente, forte. Abbiamo vini buoni,
organizzazione commerciale efficiente e
Ne è certo? Davvero il peggio è ancora” non considera mai” . anche noi siamo contenti dell’investimento numeri per affrontare un mercato mondia-
passato? Quale? che è stato fatto. Ma abbiamo fatto i passi le che finalmente è tornato a crescere”
Il mercato mondiale si sta riprendendo, “Stiamo assistendo a una fenomenale da contadini e non da grandi finanzieri in In Italia?
alcune Doc hanno un mercato molto favo- richiesta mondiale di succo d’uva dovuto al un settore che ha conosciuto momenti “La contrazione dei consumi è arrivata al
revole vedi, il Prosecco, l’Amarone, il Chianti fatto che quest’anno c’è poco succo di mele brutti. Il 2010 e i due anni precedenti sono massimo storico. Credo che si attenuerà un
classico. Sembra addirittura che per certi e l’uva meno pregiata è andato a sostituirlo state annate di inferno. Le morìe delle poco, ma quanti sono i consumatori italia-
vini si sia arrivati all’esaurimento dello stock perché serve per tagli in altri succhi. Ne aziende si vedranno adesso. Tuttavia i prez- ni? Pochi. Posso contare su altri mercati con
da non poter esaurire il mercato. Ci sono sono serviti alcuni milioni di quintali. zi stanno crescendo del 30-40 per cento e centinaia di milioni di nuovi consumatori e
altre zone e denominazioni più deboli però Questo ha riequilibrato l’offerta e la doman- questo è molto positivo. Ci sono alcune oggi guardiamo con attenzione a quel
globalmente sembra che il vino abbia rag- da nel vino. Tra l’altro la produzione mon- aziende illuminate che stano cogliendo le mondo” .
giunto un equilibrio tra domanda e offerta” . diale di mele è tre volte quella del vino” . opportunità passo dopo passo con discreto F. C.
11. supplemento al numero 212 del 7.4.2011 11
Gianni Zonin annuncia la conduzione
di vigneti con un occhio alla sostenibilità
in Sicilia, in Friuli e in Toscana
“La nostra
svolta verde” Da sinistra: Francesco, Gianni, Domenico e Michele Zonin
L
a svolta verde di Zonin parte dalla nelle campagne di Cervignano altri 4 ettari. potremo più trascurare nei vigneti dove Stati Uniti e Russia direi. Da soli non andia-
Sicilia. La tenuta di Riesi, la Feudo Tre territori, tre esperienze sostenibili diver- porteremo la nuova filosofia. E poi molta mo in nessun posto” .
Principi di Butera, in provincia di se perché diverse sono le peculiarità del ter- attenzione viene rivolta alla fertilità del Che Vinitaly sarà quello del 2011?
Caltanissetta, avrà cinque ettari coltivati a reno e soprattutto quelle del clima. suolo che non solo deve essere mantenuta “Sarà il migliore degli ultimi tre anni”
.
Nero d’Avola, con un metodo che “Un primo passo signi- ma migliorata nel tempo senza l’utilizzo di La crisi è alle spalle?
ricorda quello biodinamico. E’
una goccia se pensiamo alle 10
Il patron della ficativo - dice Giacosa -
perché comunque la
prodotti chimici” .
Tutto sarà fatto con gradualità ma la strada
“Non del tutto ma ci sono fattori positivi
almeno in quest’inizio 2011” .
tenute dell’impero Zonin e ai cantina veneta sostenibilità deve stare è già individuata. Quali?
1.800 ettari di proprietà. Ma è pur al passo con i conti eco- Con Zonin si parla invece anche di Sicilia. “Il consumo in Italia è ancora in calo ma per
sempre un segnale come confer-
parla anche nomici. Ma stiamo già Il suo investimento di quasi una quindicina esempio abbiamo assistito alla crisi che ha
ma Franco Giacosa, il direttore di crisi: eliminando diserbanti, di anni fa ha segnato l’inizio di un’epoca colpito alcuni nostri Paesi concorrenti. Si
tecnico dell’azienda di concimi chimici e i trat- nuova per il vino dell’Isola, anzi è opinione pensi alla siccità che ha colpito l’Australia. O
Gambellara, nel Vicentino, il quar- “Australia tamenti sono solo quel- corrente che ha contribuito a sdoganarlo. E ai problemi di Argentina e Cile. La superpro-
tier generale.
E Gianni Zonin, il patron che con
e Nuovo Mondo li consentiti dal metodo
biologico o biodinami-
adesso, come sta la Sicilia del vino?
“La Sicilia è piazzata bene, la qualità media
duzione cronica di vino nel mondo insom-
ma ha avuto una battuta d’arresto e noi ita-
i figli, Domenico, Francesco e in difficoltà, un co” . si è alzata ma l’interesse verso i vini siciliani liani ne stiamo già beneficiando. Anche per-
Michele guida l'impero, spiega la Giacosa è un po’ l’artefi- si è stabilizzato, non è più in crescita” . ché i prezzi dei vini dei nostri competitor
svolta ambientalista: “Meno anti-
bene per noi” ce di questa piccola Cosa fare per esempio? sono aumentati in modo sensibile. Creando
parassitari meno concime fino al rivoluzione verde che “Bisogna fare squadra per valorizzare l’im- una situazione favorevole per noi” .
limite possibile. Ci crediamo, tanto che entra in casa Zonin. Passi graduali ma che magine. E invece vedo troppa frammenta- Già. Ma in Italia i consumi calano…
abbiamo avviato piccole produzioni di uva già delineano una tendenza. zione, troppa individualità. “L’ho già detto. Colpa anche di una demo-
con un forte concetto di sostenibilità” . Continua il direttore tecnico dell’azienda La Doc Sicilia potrebbe aiutare? nizzazione ingiusta. Il vino è una bevanda
Oltre ai 5 ettari di Feudo Principi di Butera ci veneta con vigneti sparsi in tutta Italia: “Direi di sì. Ma non basta. Se poi si tenta di della tradizione. Un bicchiere di rosso è
sono altri sette ettari a Montemassi in “Approcciarsi ad una produzione più soste- valorizzarla con azioni poco mirate e disper- identità, cultura, tradizione. Dobbiamo
Maremma nel Grossetano dove gli Zonin nibile ci impone anche il ricorso a una viti- sive si vanifica tutto. Io suggerirei di concen- ripartire da lì e comunicarlo soprattutto ai
hanno una tenuta e poi a Cà Bolani, in Friuli, coltura di precisione, un aspetto che non trare le azioni su uno-due Stati all’anno. giovani” . F. C.
12. 12 supplemento al numero 212 del 7.4.2011
TERRITORI Viaggio nel mondo del vulcano, sempre più affascinante ed estremo. Un’area
simile alla Borgogna per climi freddi e vendemmie ritardate, ma anche per i vitigni simbolo
L’isola ai piedi
dell’Etna
A
ffascinante, misterioso, I vigneti sull’Etna sono impiantati Nerello Cappuccio, dicevamo, i
estremo. Questi sono prevalentemente tra i 400 metri due vitigni a bacca rossa dell’Etna.
solo alcuni degli aggetti- ed i 1000 metri sul livello del mare. Il disciplinare dell’Etna Rosso pre-
vi che vengono usati per descrive- Le vendemmie avvengono anche vede l’uso di almeno un 80% di
re il territorio dell’Etna. La presen- a metà novembre. I principali viti- Nerello Mascalese e fino al 20% di
za incombente del vulcano, il pae- gni a bacca rossa sono il Nerello Nerello Cappuccio. In realtà que-
saggio lunare, le terre nere. Mascalese ed il Nerello Cappuccio ste percentuali sono puramente Un vigneto con l’Etna sullo sfondo
Eppure questo “terroir” apparen- (o Nerello Mantellato), ed il teoriche. La presenza di Nerello
temente ostile è capace di produr- Carricante e la Minnella quelli a Cappuccio nei vigneti, secondo nella misura massima del 15% del Passopisciaro, Tenuta delle Terre
re vini con caratteristiche organo- bacca bianca. stime degli stessi produttori, non totale, anche uve provenienti dai Nere, solo per citare qualcuno,
lettiche ed eleganza tali da fare La recente “moda” dei vini supera il 10%. Questo vitigno è tra vitigni Trebbiano, Minnella bianca oltre, ovviamente, a Benanti, ed
parlare di loro in tutto il mondo. dell’Etna è in realtà un falso stori- l’altro molto simile al Nerello ed altri vitigni ad uva bianca a alle più note Aziende vinicole sici-
Alberto Graci, patron dell’omoni- co. L’Etna è stato “il granaio di Mascalese, e si riconosce chiara- sapore non aromatico.” La recen- liane che vantano tutte qualche
ma cantina, racconta stupito, con il Sicilia” per produzione vinicola sin mente soltanto subito prima della te riscoperta del “terroir” etneo si tipo di produzione autoctona
sorriso sulle labbra, l’estate 2010, dal XIX secolo. Nel 1880 la regione vendemmia, quando le sue foglie deve indiscutibilmente a etnea.
quando alle porte della sua azien- etnea aveva il primato di tutta la assumono una caratteristica colo- Giuseppe Benanti, appassionato e Inoltre, i territori più elevati in
da bussò un tal De Villain, presen- Sicilia per superficie destinata alla razione rossiccia. colto viticultore, che dal 1988 al quota hanno indotto alcuni pro-
tandosi come il proprietario del viticoltura e per la produzione Diverse invece le caratteristiche 1991 ha studiato ampelografia e duttori a sperimentare vigneti
Domain Romanée Conti. Dopo totale di vino, che all'epoca si chimico-fisiche delle due uve. distribuzione dei vitigni autoctoni internazionali coltivati in condi-
avere degustato i suoi vini, De aggirava intorno ad un milione di Ricco in tannini e povero di anto- dell’Etna, innescando una prodi- zioni climatiche più simili a quelle
Villain ha ricambiato la cortesia ettolitri. L'importanza del vino fu ciani il Mascalese, più colorato ma giosa scintilla per la loro diffusio- dei paesi di provenienza.
invitando Graci a Vosne Romanée, talmente elevata che nel 1881 si carente di tannini invece il ne. L’Etna infatti, con il suo clima fred-
in Borgogna. arrivò ad istituire a Riposto, comu- Cappuccio. Per il bianco invece Negli anni il territorio etneo ha do e le ampie escursioni termiche,
Le similitudini tra i due territori ne in provincia di Catania, l'Ufficio così recita il disciplinare: “Il vino attirato le attenzioni di piccoli e può garantire a vitigni come lo
sono in realtà molteplici. Climi Enologico e nel 1886, su Regio Etna bianco deve essere ottenuto grandi produttori, da tutta l’Italia Chardonnay ed il Pinot Noir matu-
freddi, vendemmie ritardate che Decreto, fu fondata a Catania la dalle uve provenienti dai seguenti ma non solo. Personaggi come razioni più lente, che garantiscono
consentono una lenta maturazio- Scuola Enologica, fra le prime vitigni nella proporzione appresso Frank Cornelissen sono rimasti un equilibrato sviluppo degli
ne dell’uva. I vitigni: il pinot noir ed d'Italia, e che oggi prende il nome indicata: Carricante minimo 60%; affascinati dall’Etna e dalle sue aromi varietali e caratteristiche
il nerello mascalese, entrambi con di Istituto Tecnico Agrario Catarrato bianco comune o lucido uve che lo hanno magicamente finali più simili ai loro fratelli fran-
buccia poco spessa e con antocia- Specializzato per la Viticoltura e fino al 40%. Possono concorrere attratto dal Belgio alle pendici del cesi.
ni poco coloranti. l'Enologia. Nerello Mascalese e alla produzione di detto vino, vulcano. Oggi Etna significa Graci, Massimiliano Montes
>>>
Una ricerca dell’università di Milano mette in luce la varietà del territorio e gli effetti diversi che ogni
versante produce su uno stesso vitigno. Presi in esame il Carricante e il Nerello mascalese
Un vulcano dalle mille risorse
L’Etna un vulcano di risorse nella produ- oggetto di studio. Ma ecco il dettaglio. mentre la nota acida si mantiene ad un
zione del vino. Un territorio, ma tanti ver- Sui vini di Carricante emergono le livello medio-alto unitamente ai sentori
santi, ognuno dei quali è capace di seguenti peculiarità per ogni versante: fruttati.
influenzare i vitigni e il risultato nel bic- VERSANTE Nord-Est. Il profilo sensoriale VERSANTE Sud-Ovest. Vini dal profilo
chiere. Ecco il fascino dell’Etna, tante zone dei vini di Carricante provenienti da que- sensoriale caratterizzato da una spiccata
molto diverse fra loro nel raggio di pochi sto versante mostra nel complesso equili- nota alcolica. Vengono particolarmente
chilometri. E c’è ora anche una ricerca che brio tra i sentori percepiti, tra cui preval- avvertiti l'aroma erbaceo secco, il chimico
spiega questo fenomeno. A condurla è gono gli aromi fruttati in particolare quel- ed il minerale.
l’equipe del professore Attilio Scienza, li di frutta tropicale. Moderata rimane la Ecco le caratteristiche dei vini Nerello Valeria Carastro
ordinario di Viticoltura dell’Università di percezione dell'acidità l'amaro e l'erbaceo mascalese:
Milano e uno dei massimi esperti del set- secco. VERSANTE Nord-Est. Il profilo sensoriale licità e persistenza contenute.
tore al mondo. A firmare lo studio sono VERSANTE Est. Gli aromi prevalenti nei che è emerso dai vini di Nerello mascale- VERSANTE Sud-Est. Il profilo sensoriale
Valeria Carastro, Osvaldo Failla, e Jacopo vini provenienti dal versante orientale se 2010 coltivato lungo il versante Nord - dei prodotti di questo versante del vulca-
Cricco. sono quello floreale e quello di erbaceo Est si presenta di media ampiezza, e con no appare ampio ed equilibrato. Risulta
Il progetto di zonazione viticola dell'area fresco accompagnati da notevole fre- un certo equilibrio tra i sentori. Prevale la misurata l'acidità mentre più avvertita è la
etnea ha preso in esame il Nerello masca- schezza dovuta all'acidità. Ampiezza, sapi- percezione degli aromi floreale, entrambi percezione dell' alcol. Sono vini persisten-
lese ed il Carricante osservando gli effetti dità e mineralità caratterizzano i prodotti i vegetali e speziato mentre vengono ti, astringenti, speziati con una leggera
dei fattori ambientali. Dall'analisi sensoria- ottenuti su questo versante. Si mostra avvertiti in misura minore i sentori frutta- nota amara.
le dei vini ottenuti nel 2010 dai vigneti medio-alta la percezione dei descrittori ti. VERSANTE Sud-Ovest. I vini del versante
guida è stato possibile delineare i profili fruttati. VERSANTE Est. La linea gusto olfattiva Sud-Orientale del vulcano si differenziano
gusto - olfattivi per ogni vino. I dati raccol- VERSANTE Sud-Est. I vini appaiono nel del Nerello mascalese coltivato sul ver- per una nota balsamica supportata da
ti durante le degustazioni hanno eviden- complesso equilibrati con una prevalenza sante Est nel 2010 manifesta una buona una buona freschezza, alcolicità e persi-
ziato come l’appartenenza ai diversi ver- della percezione dei profumi di erbaceo percezione dei sentori astringente, tosta- stenza. In questi prodotti i sentori fruttati
santi del vulcano determinino differenze secco e al gusto si avverte l’amaro. La sen- to e vegetale secco. Mediamente avvertiti prevalgono su quelli vegetali.
significative per entrambe le varietà sazione alcolica è su un livello medio risultano i sentori fruttati; si rilevano alco- G.L.M.
13. supplemento al numero 212 del 7.4.2011 13
TERRITORI Un paesaggio variegato, ricco di boschi emontagne, colorato di vigne
ed olivi, che oggi racconta il vino della tradizione campana attraverso tre Docg
Irpinia, ma chiamatela
nuovo eldorado Il territorio >>>
N
on è facile trovare un areale di
produzione di vino in Italia in
grado di eccellere, come
ad un’identificazione e classificazione di
cru alla francese. Due grandissimi bianchi
capaci di dar vita a vini eccellenti dalle
vità assicurata perchè, ormai, ampiamen-
te comprovata dalle prove nel bicchiere.
Stiamo parlando di due tra i bianchi
in mostra
l'Irpinia oggi, su tutti i fronti possibili ed
immaginabili. Un territorio di bellezza
caratteristiche completamente differenti
e, per certi versi, complementari. Gemelli
migliori d'Italia che convivono nel raggio
di qualche kilometro l'uno dall'altro. A
Una serie di eventi a
indescrivibile dal potenziale assoluta- diversi in grado di mettere d'accordo la completare, però, questa situazione otti- numero chiuso. Spazio
mente sottovalutato così come del tutto critica più feroce e gli appassionati veri male per la coltivazione della vite e la pro-
fuori dagli schemi, più sempre in cerca di emozio- duzione di vini non può mancare il gran-
anche alla gastronomia
prevedibili, delle altre
province della Campania
Due grandi ni sincere ed autentiche.
Da un lato il Fiano, più ruf-
de rosso (sullo straordinario olio, cultivar
Ravece, bisognerebbe aprire un capitolo Anche quest’anno in occasione del Vinitaly la
felix. Un paesaggio di bianchi, Fiano fiano ed immediato, acco- a parte). L'uva aglianico sa donare vini Camera di Commercio di Avellino propone il pro-
gramma di eventi “Irpinia Excellent!” Tre incontri
boschi e montagne, colo-
rato di vigne ed olivi. Vini
e Greco di Tufo, modante nei primi anni di
vita quando si esalta il suo
giovani innervati di fresca acidità ed un
tannino meravigliosamente adatto all'ab- mattutini per indagare alcuni temi caldi
bianchi e rossi ottenuti e un nobile profilo intensamente aro- binamento con cibi robusti e saporiti dell’Irpinia vitienologica meno battuta e cono-
sciuta da esperti e appassionati e tre appunta-
esclusivamente da varietà matico, ma allo stesso ma dà vita anche al grande Taurasi, l'au-
autoctone che si possono rosso, tempo dotato di quel stero e nobile rosso che può arrivare ad menti pomeridiani il cui filo rosso è sintetizzato
in una parola: tempo. Perché è solo con la
fregiare della Docg non il Taurasi nerbo e di quella struttura invecchiare per decenni senza cedimenti.
pazienza e la voglia di saperli aspettare che i
solo in etichetta ma grazie ai quali ha dimostra- Fabio Cimmino
soprattutto nel bicchiere come dimostra to, attraverso le verticali di alcuni dei suoi migliori vini irpini si manifestano in tutta la loro
l'ormai unanime consenso loro riservato più bravi interpreti, di saper gloriosamen- Piccola guida all'aziende irpine, grandezza, complessità, unicità. Ecco allora tre
da stampa e pubblico. te invecchiare, regalando eleganti sfuma- suddivisa per Docg esclusive verticali-orizzontali, “E’ tempo d’Irpinia”,
Vini i cui nomi fanno respirare la storia ture ed intriganti complessità con il tra- Fiano di Avellino: Ciro Picariello, ognuna dedicata ad una delle tre Docg irpine,
millenaria della nostra viticultura. Greco, scorrere del tempo. Dall'altro il Greco di Villa Diamante, Colli di Lapio, con la degustazione di nove vini provenienti da
Apianum (fiano), Hellenicum (aglianico). Tufo, il rosso travestito da bianco, più cere- Rocca del Principe, Pietracupa, tre annate e nove aziende diverse.
Qui tutto ebbe inizio. Una sorta di autar- brale e scontroso, con il suo scarno corre- Vadiaperti, Di Prisco. Infine “Irpinia a tavola” tre rendez-vous che vedo-
,
chia enoica rara se non impensabile in do di frutta gialla, in gioventù, ma non da Greco di Tufo: Cantine dell'Angelo, no la gastronomia affiancarsi ai vini del territo-
altre parti d'Italia ma difficile da ritrovare meno foriero di grandi prospettive con la Benito Ferrara, Torricino, Vadiaperti, rio, proponendo un percorso degustazione attra-
anche in altre zone del mondo. Vini che sua spiccata mineralità e la sua verve sapi- Pietracupa, Di Prisco. verso il quale le diverse tipologie di vino prodotte
per la peculiarità specifica di ogni singolo da che lo esaltano sulla distanza. Anche in Taurasi ed Aglianico: Luigi Tecce, in Irpinia trovano il modo di esaltarsi in tutta la
terrroir meriterebbero di essere studiati questo caso, è il caso di sottolinearlo Cantina Giardino, Il Cancelliere, Perillo, loro versatilità di abbinamento.
ed approfonditi per arrivare al più presto ancora una volta, parliamo di una longe- F.lli Urciuolo, Mastroberardino. Tutti gli appuntamenti sono a numero chiuso.