SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 194
Descargar para leer sin conexión
WS4	–	La	riqualificazione	profonda	del	
patrimonio	immobiliare	per	l’edilizia	
residenziale	sociale		
Barriere,	best	practice,	priorità	strategiche	
20	Gennaio	2017	-	h.	9:15-	16:30	
Sala	del	Capitolo	–	Complesso	Monumentale	di	San	Domenico	Maggiore	
Vico	San	Domenico	Maggiore	18,	Napoli	
	
Introduzione	ai	lavori	
Il	 tema:	 il	 workshop,	 ad	 inviti,	 e	 della	 durata	 dell’intera	 giornata,	 affronta	 il	 tema	 della	 riqualificazione	
profonda	degli	edifici	pubblici,	facendo	riferimento	al	patrimonio	residenziale.	L’edilizia	residenziale	pubblica	
è	caratterizzata	da	un	patrimonio	datato	e	spesso	inefficace	a	garantire	le	necessità,	crescenti,	di	edilizia	
residenziale	sociale,	un’elevata	qualità	abitativa	e	un	uso	efficiente	dell’energia.	
L’obiettivo:	nella	giornata	di	lavoro	si	intende	fornire	un	quadro	coerente	e	orientato	all’azione	che	consideri	
tutti	i	benefici	economici	e	sociali	di	cui	i	policy	maker	dovrebbero	tenere	conto	per	la	programmazione	degli	
interventi	sul	patrimonio	di	proprietà	pubblica.	
Il	workshop	intende	coinvolgere	i	principali	portatori	di	interesse	locali	e	nazionali	che	a	vario	titolo	sono	
coinvolti	nei	processi	di	riqualificazione	e	manutenzione	del	patrimonio	residenziale	pubblico,	in	particolare	
per	edilizia	sociale,	in	una	sessione	di	dialogo	mirata	a	individuare	i	limiti	alla	riqualificazione	profonda	del	
patrimonio	 e	 le	 opportunità	 che	 nascono	 dall’interazione	 tra	 gli	 stakeholder	 sul	 territorio	 nazionale.	 Si	
considereranno	i	benefici	dell’attuazione	del	nuovo	codice	degli	appalti	(D.lgs	50/2016)	anche	in	merito	alla	
digitalizzazione	dei	progetti	e	più	in	generale	gli	elementi	che	abbattono	i	costi	e	i	tempi	di	realizzazione	degli	
interventi	di	riqualificazione	energetica	profonda,	che	danno	le	necessarie	garanzie	tecniche	e	possono	ridurre	
drasticamente	 i	 costi	 di	 manutenzione.	 Si	 considereranno	 anche	 le	 opportunità	 di	 finanziamento	 degli	
interventi	sul	patrimonio	pubblico	attualmente	esistenti,	con	particolare	riferimento	al	Conto	Termico	2.0,	e	
come	queste	possano	divenire	funzionali	alla	programmazione	degli	interventi	sui	patrimoni.	
Le	barriere:	tra	le	principali	barriere	che	limitano	la	diffusione	degli	interventi	di	riqualificazione	energetica	
profonda	si	annovera	la	scarsa	capacità	di	intercettare	e	utilizzare	i	fondi	nazionali	per	programmi	strutturati	
lungimiranti	 e	 nella	 difficoltà	 di	 accesso	 al	 credito	 iniziale	 per	 finanziare	 i	 progetti.	 La	 molteplicità	 e
frammentazione	dei	soggetti	coinvolti	quali	le	amministrazioni	locali,	le	imprese	e	gli	inquilini	rendono	difficile	
l’attuazione	di	progetti	centralizzati	soprattutto	per	edifici	in	proprietà	mista.	La	mancanza	di	manutenzione	
nel	 tempo	 associata	 all’assenza	 di	 verifica	 delle	 competenze	 effettivamente	 possedute	 da	 chi	 progetta	 e	
realizza	gli	interventi	riducono	la	qualità	della	riqualificazione	e	il	soddisfacimento	dei	requisiti	prestazionali.	
Le	opportunità:	è	oggi	crescente	la	consapevolezza	che	gli	interventi	di	riqualificazione	energetica	profonda	
possano	apportare	ricadute	indirette	sulla	qualità	della	vita	degli	utenti	del	“social	housing”.	Una	riduzione	dei	
costi	di	gestione	degli	immobili,	dovuti	alla	diminuzione	dei	consumi	di	energia,	non	solo	è	in	grado	di	diminuire	
la	morosità	nel	pagamento	delle	bollette	energetiche	ma	potenzialmente	migliora	la	capacità	di	spesa	degli	
utenti	che	si	ripercuote	positivamente	sul	territorio.	Ulteriore	esternalità	positiva	della	riqualificazione	è	il	
riscontro	sull’immagine	dell’edificio	e	del	quartiere	che	rafforza	il	senso	di	appartenenza	al	luogo	da	parte	
degli	inquilini	e	la	responsabilità	e	il	riguardo	verso	lo	stesso.	Ricadute	importanti	sono	legate	all’impiego	di	
forza	lavoro	locale,	alla	riduzione	dei	costi	sociali	per	le	spese	sanitarie,	per	la	maggior	salubrità	degli	spazi	
abitati	e	per	la	capacità	di	ospitare	residenti	over	65,	sino	all’ordine	pubblico,	la	manutenzione	urbana	ecc.		
I	partecipanti:	Sono	invitati	i	ministeri	MISE,	MATTM	e	MIT,	amministrazioni	regionali	e	locali,	FEDERCASA	e	
gli	enti	associati,	agenzie	e	dipartimenti	regionali	per	l’energia	e	per	le	politiche	sociali	e	abitative,	soggetti	
finanziari	 che	 possono	 intervenire	 negli	 investimenti	 sul	 patrimonio	 pubblico,	 università	 esperte	 sul	 tema	
Social	Housing,	per	elencare	i	principali.		
L’organizzazione	dei	lavori:	il	workshop	vuole	favorire	il	dialogo	ed	essere	orientato	all’operatività.	Nella	prima	
parte	della	giornata	di	lavoro	sarà	affrontato	lo	stato	attuale	del	patrimonio	residenziale	pubblico	in	Italia,	
l’entità	 del	 patrimonio	 in	 public	 housing,	 le	 criticità	 principali,	 casi	 di	 best	 practice	 italiani	 e	 stranieri,	 le	
iniziative	concluse	e	quelle	in	corso,	i	fondi	disponibili	e	i	programmi	operativi	previsti.	La	seconda	parte	del	
workshop	 prevede	 un’analisi	 approfondita	 delle	 barriere	 alla	 diffusione	 degli	 interventi	 di	 riqualificazione	
attraverso	il	confronto	in	gruppi	di	lavoro	su	tavoli	paralleli	per	poi	condividere	in	plenaria	i	risultati	del	dialogo.	
I	risultati	attesi:	la	finalità	del	workshop	è	una	presa	di	coscienza	dei	problemi	esistenti	e	dei	punti	di	vista	dei	
diversi	attori	in	gioco,	da	cui	si	intende	partire	per	trovare	dei	punti	di	convergenza	per	definire	quali	debbono	
essere	le	misure	da	attivare	in	modo	coordinato,	per	supportare	l’elaborazione	di	una	policy	quadro	condivisa	
per	l’attuazione	di	misure	di	riqualificazione	profonda	del	patrimonio	dedicato	alla	edilizia	residenziale	sociale.	
Appare	necessario	individuare	le	priorità	di	azione	concrete	da	parte	degli	stakeholder	rappresentati,	tenendo	
in	considerazione	l’intero	insieme	dei	benefici	che	la	rigenerazione	di	interi	settori	urbani	porta	a	sostegno	
delle	scelte	strategiche	rivolte	all’edilizia	residenziale	pubblica.
PROGRAMMA	
MATTINA	
9:00	-	Registrazione	dei	partecipanti	
9:15-9:30	–	Saluti	e	Introduzione	ai	lavori	del	workshop	
Saluti	di	benvenuto	ai	partecipanti	e	introduzione	ai	lavori	–	Nadia	Boschi,	Vicepresidente	GBC	Italia	
Saluti	Istituzionali:	Carmine	Piscopo,	Assessore	al	Diritto	alla	città,	alle	politiche	urbane,	al	paesaggio	e	ai	beni	
comuni	del	Comune	di	Napoli	(TBC)	
	
9:30–11:00	-	Sessione	1	
Sessione	plenaria	
Con	la	sessione	si	intende	condividere	con	i	partecipanti	al	workshop	il	contesto	di	lavoro	del	progetto	Build	
Upon	 e	 alcuni	 risultati	 finora	 raggiunti.	 Saranno	 condivisi	 il	 quadro	 sintetico	 di	 riferimento	 per	 i	 lavori	 di	
giornata	 e	 presentati	 alcuni	 esempi	 di	 best	 practice	 tra	 le	 iniziative	 per	 la	 riqualificazione	 energetica	 del	
patrimonio	immobiliare	residenziale	pubblico	(10’	ad	intervento).	
	
• Introduzione	al	progetto	BUILD	UPON	–	Sebastiano	Cristoforetti	–	GBC	Italia	
• Le	barriere	alla	diffusione	della	“deep	renovation”	e	il	portale	delle	best	practice	Renowiki	–	Valentina	
Marino	–	GBC	Italia	
• Riqualificare	il	patrimonio	di	edilizia	residenziale	pubblica:	sfide	e	opportunità	per	gli	Enti	associati	a	
Federcasa	–	Luca	Talluri	–	Presidente	Federcasa	
• Il	Conto	Termico	2.0	come	strumento	chiave	per	la	riqualificazione	energetica	dei	patrimoni	in	social	
housing	–	Salvatore	Ghirardini	–	Presidente	ITEA	SpA,	Michela	Chiogna	–	Vicepresidente	ITEA	SpA	
• Le	iniziative	attuate	da	ATER	Trieste	per	la	riqualificazione	del	proprio	patrimonio	-	Claudio	Bertolo,	
dirigente	dell’Area	Recuperi	ATER	Trieste	
• Trend	e	best	practice	europee	per	la	“deep	renovation”	del	patrimonio	in	social	housing	e	replicabilità	
in	Italia	–	Marco	Corradi	–	Presidente	ACER	Reggio	Emilia,	Membro	del	Board	of	Directors	di	Housing	Europe	
• Le	problematiche	di	processo	e	di	progetto	per	la	rigenerazione	e	lo	sviluppo	della	residenza	sociale	–	
Mario	Rosario	Losasso	–	Presidente	SITdA	e	Università	Federico	II	di	Napoli;	Massimo	Perriccioli	–	Coordinatore	
Cluster	Social	Housing	e	Università	di	Camerino	
• Metodologie	speditive	per	la	programmazione	preliminare	e	l’implementazione	di	strategie	di	
riqualificazione	dei	patrimoni	immobiliari –	Pietromaria	Davoli	–	Direttore	del	Centro	Ricerche	
Architettura>Energia	dell’Università	di	Ferrara;	Marta	Calzolari	–	Centro	Ricerche	Architettura>Energia	
dell’Università	di	Ferrara	
11:00-11:20	-	Coffee	Break
11:20–13:00	-	Sessione	2		
Lavori	in	2	tavoli	separati	
In	questa	fase	si	intende	condividere,	sulla	base	degli	esempi	forniti	e	delle	prospettive	e	competenze	dei	
partecipanti	ai	tavoli	di	lavoro,	un	quadro	analitico	delle	opportunità,	degli	ostacoli	e	dei	rischi	per	i	diversi	
stakeholder	 relativamente	 alla	 riqualificazione	 energetica	 diffusa	 del	 patrimonio	 in	 social	 housing.	 La	
successiva	 sintesi	 dei	 risultati	 (sessione	 3)	 mirerà	 a	 individuare	 iniziative	 di	 sistema	 e	 priorità	 di	 azione	 di	
supporto	all’aggiornamento	della	strategia	nazionale	per	la	riqualificazione	energetica	degli	edifici.	
	
I	 partecipanti	 verranno	 suddivisi	 in	 due	 gruppi,	 focalizzati	 rispettivamente	 sul	 finanziamento	 della	
riqualificazione	e	sul	superamento	delle	barriere	di	carattere	amministrativo	da	un	lato	e	sulla	massimizzazione	
delle	esternalità	positive	e	dei	benefici	sociali	in	senso	lato	dall’altro.	
Risultato	atteso:	ciascun	tavolo	completa	il	quadro	analitico	su	cui	costruire	la	sintesi	della	successiva	sessione.	
	
13:00-14:00	-	Light	lunch	
POMERIGGIO	
14:00-15:15	-	Sessione	3		 	
La	Sessione	prosegue	nei	2	tavoli	separati	
Sulla	 base	 della	 sessione	 precedente,	 la	 sessione	 3	 intende	 identificare	 le	 iniziative	 di	 sistema	 ritenute	
necessarie	dai	partecipanti	per	la	diffusione	della	riqualificazione	energetica	del	patrimonio	in	social	housing	e	
le	 priorità	 di	 azione	 per	 gli	 stakeholder	 e	 da	 trasmettere	 al	 Governo	 per	 l’aggiornamento	 della	 Strategia	
Nazionale	per	la	Riqualificazione	Energetica	del	Patrimonio	Costruito.	
	
Al	termine	della	sessione,	ogni	tavolo	condividerà	i	risultati	dell’analisi	e	la	sintesi	delle	azioni	prioritarie.	
Risultato	atteso:	ciascun	tavolo	completa	il	quadro	di	sintesi	per	le	iniziative	di	sistema	e	le	priorità	di	azione.	
	
15:15-16:15	-	Sessione	4	
Sessione	plenaria	
Condivisione	dei	risultati	della	sessione	precedente	e	discussione	
• Condivisione	e	finalizzazione	delle	raccomandazioni	per	le	azioni	prioritarie	per	la	strategia	nazionale	
per	la	riqualificazione	energetica	individuate	nella	sessione	2	dai	due	tavoli.	
• Raccolta	dei	livelli	di	consenso	da	parte	dei	presenti	rappresentanti	diverse	categorie	di	stakeholder	
rispetto	alle	raccomandazioni	per	le	azioni	prioritarie.
Risultato	 atteso:	 condivisione	 delle	 priorità	 d’azione,	 compilazione	 “live”	 dei	 questionari	 web	 per	 il	
“termometro	della	deep	renovation”	e	per	il	“livello	di	consenso”	degli	stakeholder	alle	priorità.	
	
	
16:15-16:30-	Closing	
Condivisione	dei	prossimi	passi	del	processo	nazionale	di	dialogo	e	del	progetto	BUILD	UPON.	
Ringraziamenti	e	saluti	ai	partecipanti.	
—•—	
	
Si	ringraziano	SITdA	e	il	Chapter	Campania	di	GBC	Italia	per	il	supporto	organizzativo.	
	
	
	
	
	
	
This	project	has	received	funding	from	the	European	Union’s	Horizon	2020	research	and	innovation	
programme	under	grant	agreement	No	649727.	
	
Disclaimer:	la	sola	responsabilità	del	contenuto	di	questo	documento	è	degli	autori.	Non	rappresenta	il	punto	di	vista	della	Commissione	Europea,	né	di	
EASME	che	non	sono	responsabili	di	qualsiasi	uso.
Inquadramento  del  progetto  BUILD  UPON  
in  Europa  e  in  Italia
Sebastiano  Cristoforetti,  GBC  Italia
BUILD  UPON  – Workshop  4 – Edilizia Residenziale Sociale
Napoli,  20  Gennaio 2017
Il  progetto BUILD  UPON
BUILD  UPON  è  un  progetto  innovativo  finanziato  dal  programma  Europeo
Horizon 2020
Coordination and  support action
Project  reference:  649727
Obiettivo:
supportare  gli  Stati  Europei  nella  progettazione  e  implementazione  di  
solide  strategie  nazionali  a  lungo  termine  per  la  riqualificazione  
energetica  del  costruito
(Direttiva Europea 2012/27/EU  Articolo 4)
Le  fasi  del  progetto
CHI
La  “rete  motrice”  del  progetto
L’Advisory Board  del  progetto
GBC	
  Italia:	
  chi	
  siamo
• È	
  una	
  associazione	
  no-­‐profit
• Basata	
  sulla	
  partecipazione di	
  una	
  pluralità	
  di	
  
attori	
  pubblici	
  e	
  privati	
  che	
  rappresentano	
  
tutta	
  la	
  filiera	
  e	
  il	
  mondo	
  dell’edilizia	
  
sostenibile
• Aperta	
  e	
  inclusiva
• Basata	
  sulla	
  valorizzazione	
  della	
  
partecipazione	
  dei	
  Soci;	
  
MISSION:
– GUIDA la trasformazione del mercato;;
– FORNISCE strumenti ed esperienza;;
– INCENTIVA il confronto tra gli
operatori del mercato;;
– CREA una comunità;;
– ISTRUISCE il pubblico ed il privato.
I	
  Soci e	
  la	
  Community
• 13	
  sezioni	
  territoriali	
  attive	
  per:
• Creare	
  rete	
  tra	
  i	
  soci
• Promuovere	
  l’associazione	
  
nazionale
• Diffondere	
  il	
  sistema	
  LEED
• Agevolare	
  la	
  formazione
• Avviare	
  percorsi	
  di	
  Advocacy
75 GBCs – 27,000 Corporate Members – 1 Mission
Alcuni	
  Stakeholder	
  e	
  Network	
  di	
  Build Upon
Nella  sessione  serale  della  prima  giornata  il  Vicepresidente  della  Commissione  Europea  Maros  
Sefcovic  ha  consegnato  un  messaggio di  grande  attenzione  ed  apprezzamento  nei  confronti  del  
progetto  BUILD  UPON  e  dell’operato  dei  Green  Building  Council:
“  Vi  ringraziamo  per  il  vostro  ruolo  di  leader  – è  oggi  evidente  che  BUILD  UPON  è  una  vera  
comunità  di  leaders.  (…)”  “(…)  Lasciatemi  ringraziare  ancora  una  volta  i  Partner  del  Summit  e  i  
Green  Building  Council  che  hanno  saputo  riunire  questa  comunità,  e  tutti  gli  stakeholder  europei  
coinvolti  nel  progetto  BUILD  UPON.  State  giocando  un  ruolo  importante  nel  creare  uno  spazio  
d’azione  collaborativo.  Contiamo  sulla  vostra  leadership  per  creare  una  rivoluzione  della  
riqualificazione  in  Europa  che  metta  l’utente  e  le  sue  necessità  al  centro  del  dialogo.”
Il	
  ruolo	
  dei	
  GBCs per	
  la
Commissione	
  Europea
I  soggetti coinvolti a  livello nazionale
Collaborazione internazionale
14	
  partner
+altri	
  GBCs ERN
250	
  change leaders
Altri	
  networks Altri	
  progetti
… Una  rete  di  reti  di  reti
Network2
Ciascun  GBC  è  la  rete  di  riferimento  nazionale  per  gli  
stakeholder  della  sostenibilità  del  costruito
Il  progetto  è  implementato  da  una  rete  di  GBCs,  
collaborante  con  l’intera  rete  della  ERN  del  World  GBC
Network3
Il  progetto  è  connesso,  supportato  e  collaborante  con  altri  
network  (e.g.  ECF,  RE,  GBA…)  sino  a  realizzare  una  rete  
di  reti  di  reti  senza  eguali  per  le  tematiche  di  riferimento
La  classificazione  delle  barriere  secondo  le  
tipologie  edilizie
Le	
  barriere	
  individuate	
  sono	
  state	
  classificate	
  secondo	
  cinque	
  categorie	
  principali	
  
a	
  seconda	
  dell'ambito	
  di	
  riferimento:	
  
• Informazione	
   e	
  sensibilizzazione	
   del	
  settore	
   della	
   domandaAwareness raising
• Procedure	
   organizzative	
   e	
  vincoli	
   amministrativiAdministrative
• Capacità	
   e	
  competenze	
   del	
   settore	
   dell'offertaSkills&capacity building
• Sviluppo	
   del	
  mercato	
   e	
  finanziamento	
   degli	
   interventiFinancial&economics
• Inquadramento	
   della	
   deep renovation nel	
  quadro	
   regolatorio e	
  normativo	
   nazionalePolicy
Le	
  barriereelencate sono comuni per	
  i 13	
  Paesi del	
  progetto BUILD	
  UPON,	
  altri
Paesi sono interessati ad	
  adottare la	
  piattaforma.
Il	
  focus	
  ultimo	
  è rivolto alla individuazione delle iniziative di	
  successo finalizzate
alla diffusione della riqualificazione,	
  in	
  particolare profonda,	
  con	
  maggior
potenziale di	
  replicabilità.
Il  patrimonio  costruito  in  Italia
La  suddivisione  delle  tipologie  edilizie
Il	
  patrimonio	
  edilizio	
  è	
  stato	
  suddiviso	
  in	
  4	
  tipologie	
  d'uso:	
  edifici	
  pubblici,	
  edifici	
  
residenziali	
  multifamiliari,	
  edifici	
  residenziali	
  monofamiliari,	
  edifici	
  per	
  il	
  
commercio.	
  
La	
  suddivisione	
  nelle	
  4	
  tipologie	
  è	
  comune	
  a	
  tutti	
  i	
  GBC	
  coinvolti	
  nel	
  progetto,	
  i	
  
quali	
  hanno	
  selezionato	
  i	
  dati	
  relativi	
  alla	
  percentuali	
  di	
  edifici	
  ricadenti	
  sotto	
  
ognuna	
  di	
  esse.	
  
In	
  Italia:	
  60.34% Multi	
  family	
  buildings
25.09% Single	
  family	
  houses
10.28% Commercial	
  buildings
4.29% Public	
  buildings
www.buildingsdata.eu
La  pesatura  delle  barriere  secondo  le  tipologie  
edilizie
Il	
  peso	
  di	
  ciascuna	
  barriera	
  è	
  stato	
  valutato	
  relativamente	
  alle	
  4	
  tipologie	
  edilizie	
  
attribuendo	
  a	
  ciascuna	
  un	
  valore	
  da	
  1	
  a	
  5:
Il	
  valore	
  1	
  indica	
  che	
  una	
  determinata	
  barriera	
  non	
  è	
  un	
  limite	
  decisivo	
  nei	
  
confronti	
  dell'implementazione	
  delle	
  misure	
  di	
  riqualificazione	
  energetica	
  per	
  
una	
  determinata	
  tipologia	
  edilizia,	
  in	
  altre	
  parole	
  che	
  non	
  costituisce	
  un	
  ostacolo	
  
il	
  cui	
  superamento	
  è	
  prioritario
Il	
  valore	
  3	
  indica	
  che	
  una	
  barriera	
  va	
  necessariamente	
  superata	
  per	
  “sbloccare”	
  il	
  
sistema,	
  ma	
  congiuntamente	
  ad	
  altre,	
  altrettanto	
  o	
  più	
  rilevanti
Il	
  valore 5 indica che una barriera è essenziale,	
  il suo superamento è
indispensabile per	
  sbloccare il sistema e	
  avviarela	
  riqualificazione su larga scala
La  pesatura  delle  barriere  secondo  le  
tipologie  edilizie
Il  peso  del  residenziale  in  Italia
Che  residenziale  in  Italia?
Quale  residenziale  in  Italia?
Le  barriere  relative  al  finanziamento  della  
riqualificazione  profonda  del  costruito
-­ il    caso  Europeo  -­
Il	
  Building	
  Performance	
  InstituteEurope	
  ha	
  
sottoposto	
  un	
  questionario	
  ad	
  alcuni	
  
rappresentanti	
  degli	
  stati	
  Europei	
  	
  per	
  svolgere	
  
un	
  indagine	
  sullo	
  stato	
  delle	
  strategie	
  
energetiche	
  nazionali	
  a	
  qualche	
  mese	
  dalla	
  	
  
scadenza	
  per	
  l’implementazione	
  delle	
  stesse	
  
(Aprile	
  2017)
Sono	
  state	
  poste	
  10	
  domande	
  ad	
  esponenti	
  del	
  
governo	
  dal	
  un	
  lato	
  e	
  ad	
  esponenti	
  
dell’industria	
  e	
  dell’università	
  e	
  ricerca	
  
dall’altro.	
  
Il	
  grafico	
  dimostra	
  come	
  le	
  opinioni	
  dei	
  
rappresentanti	
  dei	
  governi	
  centrali	
  siano	
  
mediamente	
  più	
  positive	
  degli	
  altri Dallo	
  studio	
  di	
  BPIE:	
  Building	
  renovation
strategies under	
  the	
  spot-­‐light
COLLABORATIVE
POLICY
MAKING
>  1000
di  20  categorie
PARTNERING:  
I rappresentanti di diversi settori professionali, industriali, finanziari, amministrativi,
diventano veri e propri partner delle iniziative e lavorano insieme per il
raggiungimento di una soluzione congiunta che superi le lobby di categoria e porti
vantaggio e beneficio all’intera comunità.
BUILD  UPON:  il  processo
PERCHE’  UN  WS  SULLA  
ERS?
Il  patrimonio  residenziale  – le  dimensioni
RenoStrategy,  ERS,  ERP
Edilizia	
  Residenziale	
  Sociale	
  (ERS)
Edilizia	
  
Privata	
  
Sociale
Fondi	
  SIF
Edilizia	
  Residenziale	
  Pubblica	
  
(ERP)
Edlizia
Sovvenzionata	
  
(IACP)
Edilizia	
  Agevolata	
  /	
  
Convenzionata
(coop,	
  imprese,	
  
promotori)
Edilizia	
  a	
  
canone	
  
concordato
proprietà	
  privata
Circa	
  750k alloggi	
  in	
  locazione	
   tramite	
  gli	
  (ex)	
  IACP	
  -­‐
Circa	
  1M alloggi	
  complessivamente	
   (=	
  circa	
  il	
  4% del	
  totale!)
(Schema	
  elaborato	
   in	
  base	
  alla	
  prima	
  relazione	
  SIEG	
  2014	
   del	
  Dipartimento	
   per	
  le	
  Politiche	
  Europee	
   della	
  Presidenza	
  del	
  
Consiglio	
   dei	
  Ministri)
#30April2017
WWW.BUILDUPON.EU
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Le  barriere  alla  diffusione  della  “deep  renovation”  
e  il  portale  delle  best  practice  Renowiki
Valentina  Marino,  GBC  Italia
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4
La  riqualificazione del  patrimonio residenziale sociale
Napoli,   20  Gennaio 2017
Le  barriere  relative  alla
riqualificazione  profonda  del  costruito
-­ il    caso  Europeo  -­
Il	
  Building	
  Performance	
  InstituteEurope	
  ha	
  ha	
  svolto	
  un’	
  indagine	
  sui	
  progressi	
  fatti	
  dagli	
  Stati	
  Membri	
  
dal	
  2014	
  ad	
  oggi	
  per	
  mettere	
  in	
  atto	
  le	
  strategie	
  nazionali	
  di	
  riqualificazione	
  del	
  costruito	
  e	
  sulle	
  azioni	
  
intraprese	
  per	
  aggiornare	
  le	
  strategie	
  nazionali	
  a	
  qualche	
  mese	
  dalla	
  	
  scadenza	
  del	
  30	
  Aprile	
  2017
Dallo	
  studio	
  di	
  BPIE:	
  
Building	
  renovation
strategies under	
   the	
  spot-­‐
light
Le  barriere  relative  alla
riqualificazione  profonda  del  costruito  
-­ il    caso  Europeo  -­
Dallo	
  studio	
  di	
  BPIE:	
  Europe’s buildings under	
  the	
  microscope
Progetto  BUILD  UPON:  la  principali  barriere  alla  
diffusione  della  deep renovation in  Italia
Informazione	
   e	
  sensibilizzazione	
  del	
  settore	
  
della	
  domanda
Procedure	
   organizzative	
  e	
  vincoli	
  
amministrativi
Capacità	
  e	
  competenze	
   del	
  settore	
  
dell'offerta
Sviluppo	
   del	
  mercato	
  e	
  finanziamento	
   degli	
  
interventi
Inquadramento	
   della	
  deep renovation nel	
  
quadro	
   regolatorio e	
  normativo	
   nazionale
60.34% Multi	
  family	
  buildings
25.09% Single	
  family	
  houses
10.28% Commercial	
  buildings
4.29% Public	
  buildings
Dati	
  BPIE
La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep
renovation in  Italia
Consapevolezza	
  e	
  sensibilizzazione
Edifici	
  residenziali	
  multifamiliari
Manca	
  la	
  domanda	
   di	
  riqualificazione	
   energetica	
  profonda	
   degli	
  
edifici
Mancanza	
  di	
  fiducia	
   verso	
  I	
  servizi	
   di	
  EE	
  ,	
  mancanza	
  di	
  
informazione,	
   mancanza	
  di	
  occupazione	
   degli	
  immobili	
   a	
  lungo	
  
termine,	
  
mancanza	
  di	
  una	
  progettualità	
  a	
  lungo	
  termine
La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep
renovation in  Italia
Aspetti	
  organizzativi	
  e	
  amministrativi
Edifici	
  residenziali	
  multifamiliari
La	
  diffusione	
   su	
  larga	
  scala	
  di	
  riqualificazione	
   energetica	
  profonda	
  
integrata	
  agli	
  interventi	
   di	
  manutenzione	
   degli	
  edifici	
   è	
  limitata;	
  
Conflitto	
   proprietario-­‐inquilino	
   (split	
   incentive	
   problem);	
  
Regole	
  complicate	
   relativamente	
   alla	
  capacità	
  di	
  spesa	
   delle	
  p.a.	
  
La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep
renovation in  Italia
Capacità	
  e	
  competenze
Edifici	
  residenziali	
  multi	
  e	
  
monofamiliari
Scarsa	
  qualità	
  	
  nelle	
  fasi	
  di	
  progettazione	
   e	
  installazione;	
  
mancanza	
  di	
  qualità	
  nella	
  manodopera
Mancanza	
  di	
  monitoraggio	
   dei	
  risultati,	
   mancanza	
  di	
  
competenze	
   nelle	
  amministrazioni	
   pubbliche
La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep
renovation in  Italia
Aspetti	
  economici	
  e	
  finanziari
Tutte	
  le	
  tipologie
Elevati	
  costi	
  iniziali	
  e	
  sovvenzioni	
   insufficienti;	
  
la	
  riqualificazione	
   energetica	
  è	
  percepita	
  come	
  un	
  extra	
  costo,	
  
manca	
  la	
  capacità	
  di	
  fare	
  previsioni	
   finanziarie	
   attendibili	
   per	
  
convincere	
   gli	
  investitori	
   (il	
  rischio	
   è	
  sovrastimato);	
  
Mancanza	
  di	
  schemi	
   di	
  incentivazione	
   convincenti
Manca	
  la	
  capacità	
  di	
  monetizzare	
  i	
  benefici	
   non	
  solo	
   energetici	
  della	
  
riqualificazione	
   del	
  costruito	
   sul	
  lungo	
   termine
La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep
renovation in  Italia
Politiche	
  e	
  regolamenti
Tutte	
  le	
  tipologie
Mancanza	
  di	
  una	
  policy	
   nazionale	
   coordinata	
   per	
  l’attuazione	
   della	
  
riqualificazione	
   profonda	
   (strategia,	
  leggi,	
  norme,	
   finanziamenti,	
  
azioni..)
La	
  classe	
   politica	
   non	
  da	
  sufficiente	
   importanza	
   al	
  valore	
  della	
  
riqualificazione	
   energetica
Il	
  settore	
  dell’efficienza	
   energetica	
  è	
  frammentato	
   e	
  non	
   fa	
  fronte	
  
comune	
   per	
  raggiungere	
   obiettivi	
   condivisi
Le  barriere  relative  alla
riqualificazione  profonda  del  costruito
Come  possiamo  superare  
queste  barriere?
Il  Portale  Renowiki
Uno	
  strumento	
  di	
  informazione	
  e	
  dialogo
Classificazione  delle  iniziative  sulla  base  
della  barriera  principale  che  intendono  risolvere
40	
  Iniziative	
  tra	
  le	
  più	
  rilevanti	
  sono	
  state	
  analizzate	
  in	
  Italia	
  sino	
  ad	
  oggi.	
  
La	
  mappatura	
  è	
  dinamica	
  ed	
  avviene	
  con	
  il	
  coinvolgimento	
  degli	
  Stakeholders
Obiettivo:
rendere	
  possibile	
  la	
  replicazione/il	
  trasferimento	
  delle	
  best	
  practicetra	
  Paesi	
  diversi	
  rispetto	
  
a	
  barriere	
  comuni
Il  Portale  Renowiki
#30April2017
WWW.BUILDUPON.EU
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
RIQUALIFICARE  IL  PATRIMONIO  E.R.P.
Sfide  e  opportunità  per  gli  Enti  associati  a  Federcasa
Ing.  Luca  Talluri.  Presidente  Federcasa
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4
La  riqualificazione  del  patrimonio  in  Social  Housing
Napoli,  20  Gennaio  2017
Federcasa
Una  rete  per  la  qualità  dell’abitare
Federcasa  associa  105  enti  e  aziende  (Ater,  Iacp,  Aler,  Acer,  Arte,  Arca,  Spa)  
che  in  tutta  Italia  da  più  di  un  secolo  costruiscono  e  gestiscono  abitazioni  sociali  
realizzate  con  fondi  pubblici,  fondi  propri  e  prestiti  agevolati.  
Specializzate  nella  realizzazione  e  nell’amministrazione  di  patrimoni  abitativi,  
oggi  le  Aziende  Casa  gestiscono  circa  760  mila  alloggipropri  e  di  terzi  e  
attuano  interventi  di  recupero,  restauro,  risanamento  conservativo,  
ristrutturazione,  manutenzione  straordinaria  e  ordinaria.
Sistema  Federcasa  -­ ERP
>  Associati:  105
>  Dipendenti:  7.200
>  Patrimonio  gestito.
• 758  mila  alloggi  in  locazione  +  50  mila  abitazioni  a  riscatto;;
• 108  mila  unità  immobiliari  non  residenziali  in  locazione;;
>  Competenze  principali  degli  operatori.
• Costruzione  e  recupero  di  alloggi;;
• Gestione  e  manutenzione  degli  alloggi;;
• Accompagnamento  sociale;;
• Servizi  agli  utenti  oltre  all’alloggio;;
• Promozione  e  partecipazione  ai    programmi  di  riqualificazione  urbana.ò
Ater,  Iacp,  Aler,  Acer,  Arte,  Arca,  Spa
>  Partners  dei  Comuni.
Offrono  una  vasta  gamma  di  servizi:
•  gestione  globale  immobiliare  • progettazione  e  direzione  lavori  per  interventi  
costruttivi  • coordinamento  di  programmi  di  riqualificazione  urbana.
>  Servizi  energetici.
In  partenariato  con  i  fornitori  di  energia  per  un  uso  razionale  delle  risorse:
• interventi  sul  sistema  edilizio-­impiantistico  • trasferimento  di  tecnologie
•  generazione  distribuita.
>  Nuove  sfide  nuovi  servizi.
Sperimentano  servizi  sempre  più  adeguati  alla  specializzazione  della  domanda:
• abitazioni  non  tradizionali  (cohousing,  alloggi  per  anziani  autosufficienti)
• alloggi  con  strumenti  di  domotica  per  anziani  e  disabili  • residenze  collettive  
per  i  giovani,  studenti,  anziani,  madri  sole,  immigrati,  con  servizi  comuni  o  
aperti  alla  popolazione.
720.000
730.000
740.000
750.000
760.000
770.000
780.000
790.000
800.000
810.000
820.000
830.000
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2008 2009 2011 2013
anno
alloggi  gestiti  in  locazione
758.000
816.000
Patrimonio  gestito  in  locazione
-­
100
200
300
400
500
600
700
800
2005 2006 2008 2009 2011 2013
anno
milioni  di  euro  -­  interventi  ultimati
Manutenzione  ordinaria
Manutenzione  straordinaria
Recupero  edilizio
Nuova  costruzione
490 Mln
400 Mln
300 Mln
165 Mln
Tipologie  di  intervento  (importi)
Nuova  costruzione  e  recupero  edilizio  (alloggi)
-­
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
2005 2006 2008 2009 2011 2013
anno
numero  alloggi  ultimati
nuovi  alloggi
alloggi  recuperati
Epoca  di  costruzione Alloggi %  sul  totale
Alloggi  già  
ristrutturati
%  alloggi  
ristruttutati  
sul  totale  
classe
%  di  
fabbisogno  
manutentivo
Alloggi  teorici  
da  efficientare
[1] [2] [2]/[1]*100 [3] [1]-­[2]/100*[3]
ante  1919                                 17.000                                             2,2   12.500 74 100                                     4.500  
1919-­1945                                 70.000                                             9,2   30.000 43 100                                 40.000  
1946-­1960                           105.000                                         13,9   35.000 33 100                                 70.000  
1961-­1971                           160.000                                         21,1   32.000 20 100                             128.000  
1972-­1981                           170.000                                         22,4   16.500 10 100                             153.500  
1982-­1986                               60.000                                             7,9   0 0 0                                                 -­      
1987-­1991                               30.000                                             4,0   0 0 0                                                 -­      
post  1991                           146.000                                         19,3   0 0 0                                                 -­      
Totale                           758.000                                     100,0   126.000                             396.000  
Stima  deficit  manutentivo
>  Il  deficit  manutentivo  grave  assorbe  gran  parte  delle  risorse.
Le  risorse  stanziate  negli  ultimi  anni  hanno  attivato  interventi  di  manutenzione  
straordinaria  per  circa  400  milioni  di  euro  e  hanno  interessato  circa  11.000  
alloggi  ogni  anno,  pari  a  meno  dell’1,5%  del  patrimonio  gestito.
>  Fabbisogno  riqualificazione  energetica.
Se  si  considerano  sicuramente  privi  di  adeguato  isolamento  gli  alloggi  costruiti  
prima  del  1981,  risultano  circa  400  mila  gli  alloggi  con  consumi  superiori  ai  150  
Kwh/mq/anno  e  quindi  con  necessità  di  intervento  urgente.
Deficit  manutentivo  VS Riqualificazione  energetica
Programma  di  recupero  di  immobili  e  alloggi  ERP  (Linea  B)
>  Obiettivi:  Razionalizzare  l'offerta  di  edilizia  residenziale  pubblica.
>  Strumenti:  Programma  di  manutenzione  straordinaria  per  interventi  di:  
efficientamento  energetico  •  sicurezza  strutturale  •  rimozione  di  materiali  nocivi  
•  frazionamento  e  accorpamento  degli  alloggi  in  considerazione  delle  nuove  
delle  domande  abitativa.
>  Risorse  totali:  400,231  milioni  di  euro  (2014  – 2019)
• Limite  di  costo:  50mila  euro/alloggio  •  Totale  alloggi  programmati:  18.000
>  Stato  di  attuazione  tranche  2014-­2016:
Risorse  trasferite  alle  Regioni:  105  milioni  di  euro  (febbraio  2016)
Totale  alloggi  finanziati:  5.150  (stima)  •  Avvio  lavori:  entro  marzo  2017
Decreto  MIT  16/03/2015.  Nuova  opportunità
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
2014 2015 2016 2017 2018 2019
millioni  di  euro
Linea  A.  Programma  Ripristino  alloggi  di  risulta
Linea  B.  Programma  Manutenzione  strordinaria
A+B.  Totale
Decreto  MIT:  finanziamenti  totali  2014-­2019  
>  Finanziari:  Insufficienza  delle  risorse  stanziate  e  le  priorità  di  impiego  di  
quelle  disponibili.  Solo  dal  2013  sono  disponibili  gli  incentivi  Conto  Termico  e  
dal  2016  l’agevolazione  fiscale  è  stata  estesa  agli  ex  IACP.
>  Gestionali  /  normativi:  Chi  investe  è  il  gestore  mentre  il  risparmio  
conseguito  è  a  favore  dell’inquilino  che  continua  a  pagare  lo  stesso  affitto  
(110  euro/mese  medio)  anche  dopo  i  miglioramenti  energetici  e  la  conseguente  
riduzione  della  bolletta  energetica  • Difficoltà  ad  intervenire  nei  condomini  a  
proprietà  mista  pubblico/privata.
>  Sociali:  E’  sempre  necessario  il  coinvolgimento  e  la  partecipazione  degli  
inquilini.
>  Tecnici:  Scarsa  propensione  al  ricorso  alle  Esco  e  ai  contratti  prestazione  
energetica  • Scarsa  fiducia  del  credito  in  assenza  di  sistemi  di  gestione  del  
rischio.
Riqualificazione  energetica.  Barriere
Le  numerosissime  buone  pratiche  di  riqualificazione  energetica  attuate  dai  
gestori  ERP,  testimoniano  che  il  settore  ha  maturato  capacità  tecniche  e  
progettuali  per  realizzare,  e  soprattutto  gestire,  interventi  di  questo  genere.
Con  gli  attuali  vincoli  imposti  dalle  risorse  disponibili,  gli  interventi  di  
efficientamento  energetico  riguardano  generalmente  misure  che  hanno  
utilizzato,  in  un’ottica  integrata,  tecnologie  esistenti  e  collaudate:
•  isolamento  di  involucro  opaco  e  serramenti  •  impianti  ad  elevate  prestazioni  •  
dispositivi  per  la  produzione  di  energia  termica  da  fonti  rinnovabili  •  dispositivi  di  
building  automation  •  campagne  di  informazione  per  orientare  i  comportamento  
degli  utenti.
Di  ogni  intervento  sono  stati  effettuati  riscontri  diretti  dei  costi/benefici  e  
dell’impatto  effettivo  sui  consumi.
Riqualificazione  energetica.  Buone  pratiche
>  Ripristinare  un  flusso  di  finanziamenti  certi  e  costanti.
I  finanziamenti,  mirati  alla  specificità  dei  soggetti,  devono  essere  cumulabili  con  
gli  incentivi  e  con  le  detrazioni  fiscali  specifiche  con  l’obiettivo  di:
• coniugare  recupero  e  riqualificazione  con  interventi  di  efficientamento  
energetico  di  rilievo  e  di  miglioramento  della  sicurezza  sismica.
>  Integrare  gli  incentivi.
Gli  incentivi  del  Conto  termico  coprono  soltanto  il  40%  (max  55%)  dei  costi  di  
efficientamento  energetico.  
>  Ripartire  equamente  i  benefici  dell’efficienza  energetica.  
Ovvero  legare  una  quota  del  canone  di  locazione  al  livello  di  efficienza  
energetica  dell’alloggio.
Per  fare  di  più
Occorre  coniugare  gli  interventi  che  producono  vantaggi  energetici  con  quelli  
che  migliorano  la  vivibilità  e  la  sicurezza  degli  spazi  sia  privati  che  
condominiali:
• consolidamento  strutturale  antisismico  degli  edifici;;
• frazionamento  e  accorpamento  degli  alloggi;;
• installazione  di  ascensori  e  corpi  scala  a  norma;;
• ridefinizione  delle  configurazioni  interne  ai  complessi  residenziali;;
• riqualificazione  degli  spazi  liberi;;
• spazi  per  la  raccolta  differenziata.
La  stabilizzazione  dell’ecobonus  (2017-­2021)  per  gli  interventi  condominiali,  
introdotta  dalla  Legge  di  Bilancio  2017,  consente  di  programmare  e  realizzare  
interventi  integrati  su  interi  edifici  e  su  complessi  residenziali  più  vasti.
Risparmio  energetico,  vivibilità  e  sicurezza  
>  Per  il  settore  privato  l’unità  di  intervento  auspicabile  è  l’edificio,
>  Per  il  settore  pubblico  l’unità  di  intervento  auspicabile  è  il  quartiere.
E’  soprattutto  alla  scala  di  quartiere  che  si  coniugano  i  tre  aspetti  della  
sostenibilità:
• sociale,  
• economica,  
• finanziaria.
E’  evidente  che  la  scala  urbana  moltiplica  gli  aspetti  di  opportunità  
organizzativa  e  convenienza  economica  dei  singoli  interventi.
Dagli  edifici  ai  quartieri
Grazie  per  l’attenzione.
Ing.  Luca  Talluri
Presidente  Federcasa
lucatalluri@casaspa.org
Federcasa
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Il  Conto  Termico  2.0  come  strumento  chiave  per  la  riqualificazione  energetica  dei  
patrimoni  in  social  housing
Salvatore  Ghirardini  – Presidente  ITEA  SpA,  Michela  Chiogna  – Vicepresidente,  ITEA  SpA
BUILD  UPON   -­ ITALIAN  WORKSHOP   #4
La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing
Napoli,   20   Gennaio 2017
• Società  e  finalità
• Interventi  di  riqualificazione  con  Utile  d’esercizio
• Bandi  di  progetto  Partenariato  Pubblico  Privato  (PPP)
Indice
ITEA  Spa  /Istituto  Trentino  per  l’edilizia  
abitativa  |  Società  e  finalità
• È  una  società  di  capitali  soggetta  alla  direzione  e  
coordinamento  della  Provincia  Autonoma  di  Trento
• Ha  lo  scopo  di  esercitare  il  servizio  pubblico  di  edilizia  
abitativa  e  di  conservare,  incrementare  la  disponibilità  
degli  alloggi  destinati  alla  locazione
• È  guidata  da  un  Consiglio  di  Amministrazione  al  cui  
vertice  è  preposto  il  Presidente  che  detiene  la  
rappresentanza  legale  dell’ente
patrimonio gestito 16.824 unità immobiliari
Patrimoniogestito
Titolarità u.i.
Tipologia
Contratti alloggi
10.768
Unità abitative
6.056
Unità non abitative
9.668
Proprietà Itea
1.100
Proprietà di altri enti
9.534
Contratti di locazione attivi
24
Patti futura vendita
L’ORGANIZZAZIONE
ITEA 2.0
Con il rinnovo del Consiglio di amministrazione nel maggio del 2015 lo stesso
ha promosso una decisiva azione volta a verificare e studiare tutte le opzioni
possibili per dare impulso all’azione della Società sia in termini di efficienza ed
efficacia sia in termini di immagine
ALLOGGI
DI RISULTA
(RIALLINEAMENTO
PRODUZIONE
A garanzia di un adeguato mantenimento della qualità degli immobili e del
comfort abitativo, nel corso dell’anno 2015 sono stati ristrutturati da parte del
Settore Investimenti n. 534 alloggi di risulta, contro i 234 del 2014, i 288 del
2013 e 346 del 2012.
RIQUALIFICAZIONE
ENERGETICA
Il	
  Cda	
  ha	
  promosso	
  nel	
  settembre	
  2015	
  uno	
  studio	
  concretizzato	
  nel	
  Programma	
  di	
  
interventi	
  per	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  del	
  patrimonio	
  di	
  ITEA	
  Spa. Tale	
  studio	
  
ha	
  come	
  oggetto	
  l’analisi	
  tecnico-­‐economica	
  degli	
  interventi	
  che	
  possono	
  essere	
  
eseguiti	
  per	
  migliorare	
  l’efficienza	
  energetica	
  degli	
  edifici	
  di	
  proprietà	
  di	
  ITEA	
  Spa.
Il ciclodeglialloggi
di risulta
Si stabilizza al 5% del
totale degli alloggi gestiti
il numero degli alloggi di
risulta in fase di
lavorazione
Spesemediadi
manutenzionesu
alloggiodi risulta
2012| € 21.000 circa
2013 | € 18.000 circa
2014 | € 6.700 circa
2015 | € 8.500 circa
534 + 104%
COME LO IMPIEGHIAMO:
Utile 2015
€ 5.000.000
€ 3.500.000
per riqualificare le case
€ 700.000
per eliminare le barriere
architettoniche
€ 300.000
per aumentare la sicurezza
€ 500.000
per mantenere il decoro
degli stabili
Con l’entrata in vigore della Legge di stabilità 28.12.2015 n.208 sono state introdotte importanti novità per ITEA SpA, il riferimento va
ai commi 89 e 90, nei quali sono state estese le agevolazioni in materia di IRES per le ex IACP costituite in forma di società “in house
providing” (come è appunto ITEA SpA). (Minori costi già dal 2015 per Euro 1.988.000 dal 2016 per circa Euro 5.000.000)
Interventi  di  riqualificazione  
con  Utile  d’esercizio
Investimenti straordinari
su edifici:
• costruitiprima del ’90
• dislocatinei centriperiferici
• connumerolimitato di alloggi
• ancheconimpianti autonomi
€ 3.500.000
per riqualificare le case
Interventi previsti su:
300/400
alloggi circa
migliorando:
• temperatura
• qualità dell’aria
• qualità acustica
Risparmio  energetico  generato
RISPARMI POSSIBILI:
con cappotto 20%
con infissi nuovi 15%
con generatore e regolazione 10%
con interventi sul primo e ultimo solaio 15 %
con solare termico 5 %
da classe D
a classe C =
- 35%
da classe E
a classe C =
- 50%
da classe F
a classe C =
- 60%
Risparmio
di Co2
a tutela
dell’ambiente
Ricadute  per  l’ambiente
CO2 non prodotta [kg]
545.000
=
auto in meno
Energia risparmiata
2.700.000 kWh
=
350
2500
lampioni spenti
Programma  interventi  
di  miglioramento  energetico
Fattibilità
Localizzazione
interventi sul
territorio
provinciale
assegnazione
fondi
Individuazione
definitiva edifici
-
predisposizione
progetto
Trento
Riva	
  del	
  Garda
Rovereto
Lavis
Tione
Levico
Aldeno
368	
  alloggi
Le diverse
opportunità per
assicurare il
ritorno
dell’investimento
Tempistiche:
• Assegnazione fondi - progetto di fattibilità – fine 2015
• Individuazione definitiva edifici - predisposizione progetto – primavera 2016
• Predisposizione bandi e pubblicazione prima gara – primavera 2017
• Esperimento gara – primavera – estate 2017
• Esecuzione lavori prima parte – estate - autunno 2017
Contributo
PAT
Predisposizione bandi e pubblicazione
prima gara studio dei PEF e dei CSA
20% Trento
12% Rovereto
Focus:
210 edifici
a proprietà mista
Itea Spa/privati
dislocatisulterritorio
provinciale
Target:
circa 1200 cittadini
proprietari
Una  campagna  informativa
“Noi investiamo in qualità della vita e Tu?”
PARTENARIATO	
  PUBBLICO	
  PRIVATO
Bandi	
  di	
  progetto	
  PPP
Definizioni
PPP
FTT
PRIVATE-­‐PUBLIC	
   PARTNERSHIP
Contratto a titolo oneroso con il quale una Amministrazione conferisce a uno o più operatori economici, per
un periodo determinato in funzione della durata del rientro dell’investimento, un complesso di attività
consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio
della sua disponibilità o del suo sfruttamento o della fornitura di un servizio connesso all’utilizzo dell’opera
stessa (art. 3, comma 1, lettera eee) del D.lgs. 50/2016)
FINANZIAMENTO	
   TRAMITE	
   TERZI
Forma per finanziare l’intervento, comprendente un terzo, oltre al fornitore di energia ed al beneficiario del
miglioramento dell’efficienza energetica, che fornisce i capitali o una parte di essi.
ESCO
ENERGY	
  SERVICE	
  COMPANY
Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici e che interviene per migliorare l’efficienza
energetica.
La remunerazione è legata alle PRESTAZIONI che si raggiungeranno.
EPC
ENERGY	
  PERFORMANCE	
   CONTRACT
Contratto oneroso e di durata mediante il quale un soggetto (ESCO) si obbliga al compimento, con mezzi
propri o altrui, di una serie di servizi e interventi finalizzati alla riqualificazione e all’incremento
dell’efficienza di sistemi energetici di proprietà altrui (ITEA S.p.A.), a fronte di un ricavo proporzionato al
risparmio energetico che si potrà ottenere durante il periodo di detenzione e gestione dell’opera.
PEF
PIANO	
   ECONOMICO	
   FINANZIARIO
Elaborato contenente una serie di dati derivanti dallo studio di fattibilità del progetto, finalizzato alla
definizione di varie ipotesi operative, fino ad individuare quella che garantisce l’equilibrio economico
finanziario dell’investimento sia in termini di convenienza economica (redditività per il capitale investito), sia
in termini di sostenibilità finanziaria (bancabilità) dell’operazione di EPC.
PPP-­‐EPC
-­ RISCHIO  DI COSTRUZIONE
-­ RISCHIO  DI DISPONIBILITA’
ESCO
PROGETTAZIONE	
   ESECUTIVA
ESEGUE	
  I	
  LAVORI	
  
FORNISCE	
  IL	
  VETTORE	
  ENERGETICO
DETIENE	
  E	
  GESTISCE	
  LE	
  OPERE
PER	
  UN	
  TEMPO	
   DI	
  n	
  ANNI
n deriva	
  dal	
  PEF
STRUMENTI   DI
INCENTIVAZIONE
STATALI  
collegati  al  miglioramento  
energetico  
(Conto   Termico,
Certificati  bianchi,  65%(?))
“QUOTA  
ENERGIA”
pari  al  risparmio
energetico  
derivante
dall’  intervento
ITEA
UTENTI
CANONE	
  
INTRODUZIONESCHEMA GENERALE DELL’APPLICAZIONE DELL’EPC
-­ RISCHIO  DI DOMANDA
CANONE  
ANNUO
FTT
PREZZO
massimo   30%  
dell’investimento
sostenuto
RIENTRO   ECONOMICO
CONSUMI	
  
ENERGETICI	
  
oltre	
   alla
+	
  
+	
  
INTRODUZIONESCHEMA GENERALE DELL’APPLICAZIONE DELL’EPC E L’INTERVENTO ITEA
CAPITALE	
  
INVESTITO
30%	
  ITEA	
  S.p.A.
70%	
  ESCO INCENTIVI	
  
STATALI
CANONE	
   ANNUO
per	
  n	
  anni
PREZZO
+	
  
CONTRIBUTO	
   AD	
  ITEA	
  S.p.A.
per	
  interventi	
   di	
  PPPPAT 2.100.000	
   €
dall’art.	
  180	
  D.lgs.	
  50/2016
PREZZO	
  =	
  	
  	
  	
  max	
  30%	
  del	
  costo
dell’INVESTIMENTO
COMPLESSIVO
7.000.000	
   €
CONSUMI	
  
STORICI
Energia
Gestione	
   e	
  
manutenzione
CONSUMI	
   FUTURI
Energia
Gestione	
   e	
  manutenzione
n	
  anni	
   =	
  DURATA	
  EPC anno	
   n+1
RISPARMI	
   ENERGETICI
ESCO
RISPARMI	
  
ENERGETICI
ITEA	
  S.p.A.
t
VALORE	
   MASSIMO	
  
DELL’INVESTIMENTO
0	
  – inizio	
   EPC
MODELLO	
   “SHARED	
  SAVINGS”
RISPARMIO	
   ENERGETICO
TRATTENUTO	
   DA	
  ITEA
(5%)
COSTI	
  STORICI
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
EPC
INTRODUZIONESCHEMA DI FUNZIONAMENTO DELL’EPC– MODELLO “SHARED SAVINGS”
RISPARMIO
GARANTITO
per	
  ripagare	
  
l’investimento
BASELINE UNDER	
  
PERFORMANCE
CONSUMI
OVER
PERFORMANCE
CONSUMI
POST	
  INTERVENTO
VALORI	
   	
  ANNUALI	
  
CONTRATTUALIZZATI
Quota	
   del	
  
CANONE	
  
ANNUO	
  
COSTI	
  POST
INTERVENTO	
  
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
Quota	
   del	
  
CANONE	
  
ANNUO
RAGGIUNGIMENTO
OBIETTIVO
CONSUMI
MAGGIORI	
  
CONSUMI
>105	
  %
QUOTA	
   DEL	
  
CANONE	
  
ANNUO
MINORI
CONSUMI
<95%
RISPARMIO	
   CONDIVISO
PREMIO	
  (70%)
95%÷105%
CONSUMI	
  
NELLA	
  FASCIA	
  
DI TOLLERANZA
PEF
VALORE	
   DI
RIFERIMENTO
DEI	
  CONSUMI
FASE	
  DI	
  VERIFICA
PERDITA105%
95%
COSTI	
  POST
INTERVENTO	
  
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
COSTI	
  POST
INTERVENTO	
  
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
COSTI	
  POST
INTERVENTO	
  
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
EPC
INTRODUZIONESCHEMA DI FUNZIONAMENTO DELL’EPC: IL CANONE ANNUO DELLA ESCO
Costi	
   di	
  
esercizio	
   e	
  
manutenzione
Costi	
   di	
  
esercizio	
   e	
  
manutenzione
Risparmio	
   su	
  
consumi	
   e
manutenzione
CAPITALE	
  
INVESTITO
30%	
  ITEA	
  S.p.A.
70%	
  ESCO
Nel	
   CANONE	
  
ANNUO	
   nella	
   voce
QUOTA
MANUTENZIONE
Nel	
   CANONE	
  
ANNUO	
   nella	
   voce
QUOTA	
  
ENERGIA
CANONE	
  
ANNUO
ESCO
Nel	
   CANONE	
  
ANNUO	
   nella	
   voce
QUOTA	
   LAVORI
BASELINE
INCENTIVI	
  
STATALI
COSTI
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
COSTI	
  POST
INTERVENTO	
  
dei	
  CONSUMI	
  
(kWh)
Energia	
  elettrica
Energia	
  termica
INTERVENTO	
   DI
MIGLIORAMENTO	
  
ENERGETICO
CANONE	
   ANNUO
per	
  n	
  anni
PREZZO
per	
  n	
  anni
di	
  durata	
  
dell’EPC
+	
  
Esecuzione  dei  lavori  di  
miglioramento  energetico
Fine  lavori  e  verifica  
raggiungimento  OBIETTIVO  1
INTRODUZIONEIL PROCESSO PER L’ATTUAZIONE DELL’EPC: ESECUZIONE DEL CONTRATTO
CONTEMPORANEAMENTE
gestione  e  manutenzione  
impianti  non  coinvolti  nei  lavori  
di  miglioramento  energetico
Inizio  gestione  e  manutenzione  
e  verifica  annuale  OBIETTIVO  2
inizio
GESTIONE	
  
degli	
  edifici
Stipula  Contratto  ITEA  S.p.A.
Consegna  degli  edifici  dell’EPC  
alla  ESCO
Progetto  definitivo-­esecutivo  ed  
inizio  dei  lavori
VARIANTE	
  
all’attuale	
  
Contratto	
  
Gestione	
  
Calore	
  
Incassa  il  PREZZO  e  gli  
INCENTIVI  STATALI  (C.T.)
Incassa  il  CANONE  ANNUO
29
-­‐ Valutazione dello stato del patrimonio immobiliare di
ITEA S.p.A., dal punto di vista dell’efficienza
energetica, suddividendolo per tipologie edilizie
PROGRAMMA	
   DI	
  INTERVENTI	
   PER	
  LA	
  RIQUALIFICAZIONE	
   ENERGETICA
DEL	
  PATRIMONIO	
   ITEA	
  S.p.A.
INTRODUZIONEITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI
ITEA	
  S.p.A.
-­‐ Analisi del comportamento energetico degli edifici
EDIFICI   DI PROPRIETÀ  
ESCLUSIVA   DI ITEA  S.p.A.
EDIFICI   SIMILI   PER  
CARATTERISTICHE
(dimensioni,  tipologia  costruttiva  e  
comportamento  energetico)
EDIFICI   REALIZZATI
PRIMA  DEL  1990
INDIVIDUAZIONE   DEGLI  
INTERVENTI   MIGLIORATIVI
-­ Tipologia  di  impianto  e  Consumi  
per  il  riscaldamento
-­ Rapporto  di  forma  dell’edificio
-­ Esposizione  dell’edificio,  
individuazione  ponti  termici  e  
altre  criticità
INTRODUZIONE
Individuazione	
  degli	
  edifici
180	
  ALLOGGI	
  -­‐ 13	
  COMPENDI
su	
  15	
  EDIFICI
Individuazione	
  degli	
  interventi
SISTEMA	
  A	
  CAPPOTTO
SOSTITUZIONE	
   GRUPPO	
   TERMICO
CONTACALORIE
CIRCOLATORI	
   A	
  VEL.	
  VARIABILE
LAMPADE	
   LED	
  PARTI	
  COMUNI
SOSTITUZIONE	
   SERRAMENTI	
   (*)
ANALISI	
  TECNICO-­‐ECONOMICA
ITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI
COMPENDIO:	
  
sistema	
  	
  centrale	
  termica-­‐edifici	
  serviti
(*)
Intervento	
   che	
  genera	
  un	
  risparmio	
   	
  energetico	
  
contenuto	
   rispetto	
   all’entità	
  dell’investimento	
  
e	
  quindi	
   con	
  tempi	
  di	
  rientro	
  molto	
  lunghi
INTRODUZIONEITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI
180	
  ALLOGGI	
  -­‐ 13	
  COMPENDI
su	
  15	
  EDIFICI
POVO	
  -­‐ Via	
  Sabbioni
C.F.	
  983	
  -­‐ 984	
  -­‐ 985	
  -­‐ 986	
  -­‐ 987	
  – 988
n.	
  71	
  alloggi
GARDOLO	
  -­‐ Via	
  Giongo
C.F.	
  1246	
   -­‐ 1247-­‐ 1248
n.	
  109	
  alloggi
FAMIGLIE
INTRODUZIONEIL PROCESSO PER L’ATTUAZIONE DELL’EPC: I RIFLESSI SUL CANONE DEGLI UTENTI
CANONE	
   SOSTENIBILE:
MIN:	
  	
  	
  	
  40	
  €
MAX:	
   	
  	
  CANONE	
   OGGETTIVO
CONSUMI	
   ENERGETICI
(bolletta	
  “alleggerita”	
  del	
  risparmio	
   energetico	
  generato	
   dall’intervento)
+
CANONE	
   SOSTENIBILE
quota
A
quota
B
quota
C
ICEF ICEF	
  e
CANONE	
  
OGGETTIVO
RISPARMIO	
  
ENERGETICO
è	
  dato	
  dalla	
   somma	
  di:
Consente	
   ad	
  ITEA	
  di	
  
recuperare	
   il	
  
risparmio	
  
energetico	
  
riconosciuto	
   alla	
  
ESCO
33
QUOTA  “C”  DEL  CANONE  SOSTENIBILE:  IL  
RISPARMIO  ENERGETICO
CANONE	
  SOSTENIBILE	
  MENSILE	
  
=	
  
(incidenza	
  %	
  di	
  cui	
  alla	
  tabella	
  1*	
  ricchezza	
  ICEF	
  +	
  %	
  del	
  canone	
  oggettivo	
  annuale	
  +	
  50%	
  
(risparmio	
  sui	
  costi	
  per	
  consumi	
  energetici	
  *	
  mq	
  di	
  superficie	
  dell'alloggio)):	
  12
*	
  Prezzo	
  a	
  KWh	
  del	
  gas	
  metano	
  per	
  l’anno	
   2017	
  è	
  0,049008
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Le	
  iniziative	
  attuate	
  da	
  ATER	
  Trieste	
  
per	
  la	
  riqualificazione	
  del	
  proprio	
  patrimonio
Claudio	
  Bertolo,	
  dirigente	
  dell’Area	
  Recuperi	
  -­‐ ATER	
  Trieste
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4
La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing
Napoli,   20  Gennaio 2017
ATER	
  TRIESTE:	
  IMMOBILI	
  GESTITI
1.535 stabili
12.948 alloggi	
  in	
  locazione
3.627 alloggi	
  proprietà	
  di	
  terzi
1.294 unità	
  immobiliari	
  diverse
il 9% degli abitanti di Trieste abita in alloggi ATER in
locazione
INTERVENTI  DI RECUPERO    1996-­2016
edifici
alloggi	
  
esistenti
nuovi	
  
alloggi
Risanamento	
  conservativo 87 1.299 814
Demolizione	
  ricostruzione 20 348 250
Totale 107 1.647 1.064
RECUPERO  DEL  COMPLESSO  DI VIA  DEL  CAPOFONTE  
ubicazione via	
  del	
  Capofonte 31-­‐45,	
  	
  Trieste,	
  	
  San	
  Giovanni
proprietà ATER	
  Trieste
finanziamento Contributo	
  Regione	
  Autonoma	
  Friuli	
  Venezia	
  Giulia
costo	
  complessivo 6.275.000
intervento	
   recupero	
  edilizio
alloggi	
  	
  preesistenti	
  	
  	
  	
  128 alloggi	
  ricavati	
  	
  62
progetto	
  generale	
  e	
  architettonico ATER	
  Trieste	
  -­‐ Area	
  Recuperi
coordinamento	
  sicurezza ATER	
  Trieste	
  -­‐ Area	
  Recuperi
progetto	
  strutture ing.	
  Iztok Smotlak (Trieste)
progetto	
  impianti	
  elettrici ing.	
  Franco	
  Carli (Trieste)
progetto	
  impianti	
  meccanici p.i.	
  Stefano	
  Ricatti	
  (Trieste)
PRIMA	
  DEL	
  RECUPERO
PRIMA  DEL  RECUPERO
RINFORZO	
  DEL	
  CAPOFONTE	
  TERESIANO
DEMOLIZIONI
PIANTE
PROSPETTI
FRANTUMAZIONE	
  DEL	
  MATERIALE	
  DI DEMOLIZIONE
PLANIMETRIA	
  GENERALE
CAPOLINEA	
  DEL	
  BUS
FACCIATE
FACCIATE	
  – PANNELLI	
  SOLARI	
  SULLA	
  COPERTURA
FACCIATE
RECUPERO	
  DI VIA	
  NEGRI	
  -­‐ TRIESTE
ubicazione Via Silvio Negri 9-­‐25, Trieste, Poggi Sant’Anna
proprietà ATER	
  Trieste
finanziamento Contratti di quartiere II : accordo di programma
Stato, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
Provincia di Trieste, Comune di Trieste, ATER
Trieste, ACEGAS APS spa, ASS1 Triestina
costo	
  complessivo 6.600.000
Intervento	
   recupero	
  edilizio
alloggi	
  preesistenti	
  144 alloggi	
  ricavati:	
  71	
  e	
  un	
  presidio	
  socio	
  sanitario	
  
progetto	
  generale	
  e	
  architettonico ATER	
  Trieste,	
  Area	
  Recuperi
PLANIMETRIA	
  GENERALE
DOPO	
  I	
  LAVORI
DOPO	
  I	
  LAVORI
DOPO  I  LAVORI
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Trend  e  best  Practice  in  Europa  ,  problemie  replicabilità in  Italia
Marco  Corradi
Presidente  di  ACER   (Azienda Casa  Emilia   Romagna  di  Reggio  Emilia)
Membro del  Board  di  Housing  Europe
BUILD  UPON  -­ ITALIAN   WORKSHOP   #4
La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing
Napoli,  20  Gennaio 2017
HOUSING  EUROPE  – CHI  SIAMO
Housing Europe  è  la  Federazione  europea  di  Housing sociale  
pubblico  e  cooperativo.  
• Costituita  nel  1988,  presenta  un  network  di  43  federazioni  nazionali  e  
regionali  che  insieme  raccolgono  circa  43.000  enti  pubblici,  sociali  e  
cooperativi  in  23  stati.  
• Insieme  gestiscono  oltre  26  milioni  di  case,  circa  l’  11%  delle  
abitazioni  esistenti  in  Europa.
Vision
• Accedere  ad  un  housing adeguato  ed  economicamente
accessibile  per  tutte  le  comunità    
che  sia sostenibile  socialmente,
economicamente  e  a  livello  ambientale
dove  tutti  siano  in  grado  di  ottenere  piena
soddisfazione
2
3
What  do  social  housing  providers  do  with  
regard  to  the  ‘energy  issue’?
But  they  also  play  important  role  in  channelling  
various  ‘types’  of  knowledge   into  policy-­
making...
Energy  poverty  is  one  of  the  most  
alarming  phenomena  of  our  times
§ 87  millioni persone vivono in  alloggi di  bassa qualità
§ 54  millioni persone non  possono riscaldarsi adeguatamente
§ 161  million  di  persone hanno problemi di  sostenibilità dei
costi della  casa
Effective  tools  needed  to  motivate  Member  States
• 70%  of  the  EU’s  existing  building  stock  is  highly  inefficient  -­>  
we  need  to  renovate  3  %  of  the  buildings  stock/year
• Opportunity,  not  a  burden.  
IL  CONTESTO  SOCIALE
• Nuove  povertà  e  aumento  di  fasce  deboli  di  popolazione  a  causa  della  crisi  
economica
• Aumento  della  popolazione  anziana  e  single  e  dei  flussi    migratori
IL  CONTESTO  DEL  PATRIMONIO  EDILIZIO
• Importante  stock  abitativo  di  edifici  vecchi,  energivori  e  inquinanti
• Comportamenti  non  orientati  al  risparmio
IL  CONTESTO  ECONOMICO
• ”Caro  casa”:  bollette  energetiche  e  costi  di  gestione  insostenibili
Il  disagio  abitativo  riguarda  molte  famiglie  anche  in  proprietà
Necessaria  consapevolezza  che  i  riflessi  della  insostenibilità  dei  costi  della  casa  e  la  
riqualificazione  del  patrimonio  edilizio  esistente  vanno  ben  oltre  la  questione  
ambientale
6
PROBLEMI  E  PARADOSSI  IN  ITALIA  MA  NON  SOLO
• Molte famiglie vivono (in  proprietà o  in  affitto)  in  alloggi non  sostenibili
• Molte famiglie non  trovano un    alloggio sostenibile (giovani,  single,  
immigrati…)
• Aumentano la  povertà ed il  numero di  famiglie di  classe media  a  
rischio povertà
I  PARADOSSI
• Ci  sono moltissimi alloggi vuoti,  non  utilizzati probabilmente da  
riqualificare
QUALI  AZIONI?
1)Aumentare  l’offerta  di  alloggi    sostenibili  attraverso  la  rifunzionalizzazione
ed  il  riuso  del  patrimonio  edilizio  esistente
2)Promuovere  la  riduzione  dei  costi  degli  alloggi  dove  le  famiglie  vivono:
-­interventi  di  efficienza  energetica  
-­gestione  efficiente    e  servizi  all’abitare  integrati
cC
COME  INTERPRETANO  LE  AZIENDE  DI  SOCIAL  HOUSING  IN  
EUROPA
• come  proprietari  e  o  gestori  di  patrimonio
• come  promotori  di  iniziative  di  riqualificazione  edilizia  
• come  strumento  delle  pubbliche  amministrazioni  per  la  
riqualificazione  urbana  ,  edilizia  e  sociale
• Come  si  traduce?
• Riqualificazione  del  patrimonio
• Innovazione  sociale  e  gestionale
9
OBIETTIVI  E  CONDIZIONI  PER  GLI    INTERVENTI  NEL  SISTEMA  
EDILIZIO  ESISTENTE
• Adeguamento  degli  edifici  alle  vigenti  disposizioni  in  materia  di  
termoregolazione  e  contabilizzazione  del  calore  con  strumenti  intelligenti  
(possibilità  di  riduzione  dei  consumi  di  circa  il  20%  e  conoscenza  esatta  dei  
consumi)
• Interventi  di  efficienza  energetica  di  tipo  leggero,  medio  e  profondo  fissando  
due  obiettivi  di  base:  tempo  di  ritorno  degli  investimenti  max 15  anni e  
minimizzazione  del  rapporto  tra  investimento  sostenuto  e  risparmio  energetico  
conseguito
• Abitabilità  degli  alloggi  anche  durante  i  lavori  di  riqualificazione
10
COPERTURA  FINANZIARIA  DEGLI  INTERVENTI  
• Risorse  derivanti  dal  risparmio  energetico  (va  risolto  normativamente  
negli  alloggi  affittati  art  19  dir  UE  21/2012.  solo  poche  Regioni  per  il  
settore  pubblico  ,manca  una  norma  nazionale  per  tutti)
• Risorse  derivanti  da  incentivi:
– Piano  nazionale  per  la  riqualificazione  del  patrimonio  di  edilizia  sociale
– Fondi  strutturali
– Fondi  per  la  povertà  energetica  erogati  attraverso  la  Regione
– Conto  energia  termico  per  il  settore  pubblico  ,  incentivi  fiscali  modulati  per  
privato  e  anche  pubblico
Sugli  incentivi    si  pone  l  tema  della  durata  e  della  continuità  .  Saranno  
necessarie  nuove    risorse  .occorre  lavorare  sul    sistema  incentivante  :  dal  
brown al  green    (vedi  lavoro  della  fondazione    per  lo  sviluppo  sostenibile)
RIMANE  IL  NODO  DEL  FINANZIAMENTO  :
PER  FINANZIARE  LA  RIQUALIFICAZIONE  ENERGETICA  È  INDISPENSABILE  
L’ACCESSO  AL  CREDITO  CON  BASSI  TASSI  DI  INTERESSE  –CI  SONO  
DIVERSE  OCCASIONI  EUROPEE    MA  DI  DIFFICILE  PRATICABILITA’
11
POTENZIALI  EFFETTI  DI  SISTEMA
• Accelerazione  del  processo  di  riqualificazione  energetica  degli  edifici  e  di  
rigenerazione  delle  città
• Trasferimento  al  settore  abitativo  privato  di  soluzioni  e  applicazioni  di  
tecnologie  e  attività  di  processo
• Rilancio  dell’occupazione  nel  settore  dell’edilizia  e  delle  costruzioni  trainato  da  
nuove  opportunità  di  lavoro  e  nuovi  servizi  per  l’abitare
• Promozione  delle  attività  di  ricerca  e  sviluppo  da  parte  delle  imprese  del  
settore  per  l’innovazione
• Aggiornamento  della  formazione  degli  occupati  nel  settore  delle  costruzioni
IL  SETTORE  PUBBLICO  DEVE  TRAINARE  UNA  FASE  DI  TRANSIZIONE  PER  
PASSARE  DA  UNA  FASE  «LEGGERA»DELLA  RIQUALIFICAZIONE  A  UNA  
FASE  DI  INTERVENTI  DIFFUSI
IMPEGNO  (SOSTENUTO)  PER  PROGRAMMI  DURATURI  DI  
RIQUALIFICAZIONE
12
Le  sfide  del  futuro(domani/oggi):innovazione  
sociale  e  gestioni  integrate
• Sostenere  l’innovazione  sociale  con  servizi  di  vicinato  che  
mobilitino  risorse  pubbliche  ,  private,  volontariato  sociale,  
singole  persone
• Realizzare  strumenti  di  analisi  dei  «paesaggi  sociali»  ,  
individuazione  dei  singoli  bisogni,  incrocio  della  domanda  e  
della  offerta    in  termini  di  risposte  ai  bisogni  e  problemi    (  
pezzi  della  smart city  social,agenda urbana,economia
circolare  )
• Le  aziende  di  S.H.  sono  un  pezzo  della  filiera  che  richiede  
innovazione  nella  interpretazione  dei  bisogni,  del  ruolo  e  
nella  capacità  di  fornire  servizi  innovativi,  integrati  e  flessibili
Benefici   e  conclusioni
• gli  effetti  benefici  della  riqualificazione  energetica  degli  edifici  
si  riflettono    direttamente  sulle    famiglie  per  la  possibilità    di  
ridurre  la  pressione  dei  “costi  della  casa”  e  quindi  di  liberare  
risorse  per  i  consumi;;
• un  “nuovo  sistema  edilizio”  inevitabilmete  ha  bisogno  di  
servizi  all’abitare  che  necessitano  di  nuovi  “mestieri”  e  
imprese  rinnovate  o  nuove  ,
• Gli  interventi  di  efficienza  energetica  in  molti  casi  saranno  
accompagnati  da  interventi  di  manutenzione  straordinaria,  di  
riqualificazione  ,  di  consolidamento  strutturale  tutti  interventi  
che  portano  al  miglioramento  più  complessivo  del  sistema  
urbano  con  ulteriori  risparmi  oggi  non  quantificati  del  sistema  
città  e  dei  servizi  in  generale  ,in  particolare  quelli  legati  alla  
salute  dei  cittadini.
Benefici  e  conclusioni
• Già  nell’immediato  la  grande  portata  innovativa  di  una  
strategia  di  deep  renovation,  giustificata  dai  ritorni  prevedibili  
degli  interventi  di  riqualificazione  energetica,  anche  “in  
attesa”  di  essere  sostenuta  da  una  azione  sistematica  di  ri-­
allocazione  degli  incentivi  fiscali,  è  ben  leggibile  negli  impatti  
economici  e  occupazionali  che  essa  può  esercitare  nei  
confronti  del  settore  delle  costruzioni.
• Impatti  che  possono  essere  “anticipati”  e  resi  così  
concretamente  percepibili  già  a  partire  da  una  matura  
gestione  in  termini  di  politica  industriale  degli  impegni  
presenti  (e  peraltro  ineludibili)  che  il  settore  pubblico  ha  
assunto  per  la  messa  in  efficienza  del  proprio  patrimonio  
edilizio  
GLI  INTERVENTI  DI  EFFICIENZA  ENERGETICA
• Rientrano  negli  obiettivi  strategici  per  lo  sviluppo  economico  e  sociale  
delle  comunità  locali  e  nazionali
• Sono  in  grado  di  coinvolgere  le  competenze  in  termini  di  innovazione  
e  di  ricerca  industriale  di  tutti  i  soggetti  regionali  (laboratori  di  ricerca  
industriale,  centri  per  l’innovazione,  tecnopoli…)
• Identificano  e  modellano  le  principali  filiere  produttive  coinvolte  
(materiali,  componenti,  tecnologie,  processi…)
• Contribuiscono  nella  fase  di  transizione  alla  crescita  di  una  nuova  
filiera  di  realizzazioni  e  di  prodotti  e  di  servizi
È  necessario  passare  da  una  fase  di  poche  realizzazioni  a    una  fase  
espansiva  degli  interventi
16
Grazie  per  l’attenzione
Marco	
  Corradi
E-­‐mail:	
  marco.corradi@acer.re.it
http://www.acer.re.it
17
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
RE_Cycling Social  Hosusing
Massimo  Perriccioli
Coordinatore cluster  Social  Housing  della SITdA
Università di  Camerino
BUILD   UPON   -­ ITALIAN  WORKSHOP   #4
La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing
Napoli,  20  Gennaio 2017
Declaratoria
Il cluster affronta il tema della
rigenerazione sostenibile dell’edilizia
residenziale sociale, ricercando
strumenti conoscitivi, metodologie
operative e strategie progettuali in
grado di mettere in relazione tra loro tre
differenti livelli problematici: la
trasformazione della domanda abitativa,
la gestione di nuovi modelli operativi e
finanziari per la realizzazione degli
interventi, l’ottimizzazione delle risorse
energetiche e materiali.
Mission
Il cluster si propone di monitorare e
mettere a sistema le ricerche sul tema
del Social Housing realizzate negli ultimi
anni nel campo della Tecnologia
dell’Architettura e della Progettazione
Ambientale, con l’obiettivo di delineare
un insieme articolato ed integrato di
competenze capaci di esprimersi nelle
diverse fasi del processo progettuale ed
alle varie scale di intervento, a supporto
delle fasi decisionali ed operative delle
pubbliche amministrazioni, enti ed
associazioni che operano nel campo
dell’ERS.
Obiettivi
Obiettivo del cluster è ritrovare una sintonia tra l’attività di indagine e di ricerca con i
cambiamenti socio-­‐economici e tecnologico-­‐ambientali in atto nel nostro paese,
creando le condizioniper ristabilire un circolo virtuoso tra:
-­‐ la domanda abitativa (mutata nelle forme, nei profili d’utenza e nelle modalità
dell’organizzazioneedella percezionedello spazio)
-­‐ le esigenze del settore delle costruzioni (sempre più condizionato dalla mancanza di
finanziamenti pubblici e alla ricerca di nuovefette di mercato)
-­‐ le istanze energetiche (sempre più cogenti per effetto di standards normativi da
rispettare)
-­‐ gli strumenti operativi di programmazione, progettazione e gestione degli interventi
e le normative tecniche (non sempre adeguati a favorire e supportare interventi
pubblici e privati).
Sfondo ed al tempo stesso orizzonte delle attività del cluster è la fattibilità socio-­‐
economica degli interventi.
Network
Il cluster Social Housing si è strutturato come una
“rete lunga” di ricercatori, articolata in 12 unità di
ricerca che operano all’interno delle principali sedi
universitarie italiane, ed è attualmente composto da
82 ricercatori.
POLITO 6
POLIMI 20
UNIGE 3
UNIBO 1
UNIFE 2
UNIFI 1
UNICAM_AP 3
UNICH_PE 7
UNIROMA 1 17
UNINA 4
UNIRC 11
UNIPA 7
Ambiti  tematici  della  ricerca
Le ricerche del cluster Social Housing hanno carattere interdisciplinare e si focalizzano
principalmente sulla rigenerazione urbana ed ambientale dei quartieri di edilizia
residenziale pubblica.
Le ricerche individuano nuove forme di processo, nuove strategie progettuali e nuove
metodologie operative per la trasformazione del patrimonio costruito, che si propongono
di:
-­‐ limitare l'impiego di risorse materiche ed energetiche, riciclando laddove possibile i
“materiali” esistenti;
-­‐ diminuire gli impatti sull'ambiente naturale e culturale provocati da demolizioni spesso
frettolose, salvaguardando l'identità dei luoghi e delle comunità insediate;
-­‐ promuovere un tipo di sviluppo in linea con la sostenibilità complessiva degli
interventi.
Ambiti  tematici  della  ricerca
All’interno	
  del	
  quadro	
  della	
  ricerca	
  del	
  cluster è	
  possibile	
  rintracciare	
  un	
  orizzonte	
  critico	
  
condiviso,	
  basato	
  su	
  quattro	
  paradigmi:
-­‐ uno	
  di	
  carattere	
  ecologico,	
  che	
  privilegia	
  interventi	
  di	
  densificazione edilizia,	
  di	
  riduzione	
  del	
  
consumo	
  di	
  suolo	
  e	
  di	
  risorse	
  non	
  rinnovabili,	
  di	
  efficienza	
  ambientale	
  degli	
  insediamenti	
  e	
  
degli	
  edifici,	
  di	
  utilizzo	
  di	
  materiali	
  locali	
  ed	
  eco-­‐compatibili;
-­‐ uno	
  di	
  carattere	
  energetico-­‐ambientale,	
  che	
  contraddistingue	
  interventi	
  di	
  retrofit	
  energetico	
  
e	
  tecnologico	
  su	
  involucri	
  edilizi,	
  di	
  ottimizzazione	
  bio-­‐climatica	
  e	
  ambientale	
  degli	
  edifici;
-­‐ uno	
  di	
  carattere	
  sociale,	
  che	
  delinea	
  interventi	
  per	
  migliorare	
  la	
  qualità	
  architettonica	
  ed	
  il	
  
comfort	
  ambientale	
  degli	
  spazi	
  abitativi	
  e	
  di	
  relazione	
  e	
  per	
  incrementare	
  la	
  qualità	
  dei	
  servizi	
  
per	
  gli	
  utenti;
-­‐ uno	
  di	
  carattere	
  tecnologico,	
  che	
  caratterizza	
  interventi	
  basati	
  sui	
  requisiti	
  di	
  flessibilità,	
  
adattabilità	
  e	
  reversibilità	
  per	
  favorire	
  da	
  un	
  lato,	
  nuovi	
  cicli	
  di	
  vita	
  degli	
  edifici	
  e	
  la	
  riduzione	
  
dell’obsolescenza	
  tecnologica	
  e,	
  dall’altro,	
  per	
  assecondare	
  la	
  variabilità	
  dell’utenza	
  e	
  la	
  
trasformazione	
  delle	
  esigenze	
  abitative.
Committenza  e  fonti  di  finanziamento
Competenze
Le	
  competenze	
  espresse	
  dal	
  cluster	
  SH	
  
sono	
  di	
  tipo	
  prevalentemente	
  
metodologico-­‐progettuale	
  e	
  possono	
  
essere	
  applicate	
  nell’ambito	
  
dell’elaborazione	
  di	
  strumenti	
  operativi	
  e	
  
di	
  attività	
  di	
  supporto	
  scientifico	
  e	
  
decisionale	
  per	
  specifiche	
  esigenze	
  di	
  enti	
  
locali	
  e	
  di	
  pubbliche	
  amministrazioni.
Competenze
-­‐ definizione di quadri metodologici per le fasi di
conoscenza/diagnosi degli edifici preesistenti
finalizzati alla individuazione di linee-­‐guida per
interventi di retrofit energetico e tecnologico-­‐
ambientale degli edifici;
-­‐ ottimizzazione bioclimatica, energetica ed ambientale
degli interventi nelle prime fasi di progettazione;
-­‐ programmazione di strategie per rispondere alla
trasformazione della domanda abitativa ed alle istanze
di accessibilità e fruibilità degli spazi abitativi e di
relazione a livello urbano, di quartiere e di edificio;
-­‐ elaborazione di progetti-­‐pilota di riqualificazione
ambientale di edifici e di quartieri ERP degli anni ’70-­‐
’80, realizzati con procedimenti industrializzati e
sistemi di prefabbricazione.
Ricerche
Re-cycling social housing
Ricerche per la rigenerazione sostenibile
dell’edilizia residenziale sociale
a cura di
Massimo Perriccioli
acuradiMassimoPerriccioliRe-cyclingsocialhousing
poreper fernat.
xcerature
nobit venis aut
onsectur? Lis
perio eum a
qui debis explia
itia dolorec
st omnia nossin
o ducim et
ria dolorestius,
o mo dolorum
nt parum que
us dolentus,
ut ab ium rem
eum nume
ta tasperio
oditionsedis delit
Ut quibuscimi,
umqui sequidit
a doluptatem
quam, torro
m autate
ae volectati diat
ento qui tem
non reptibus et
m ium
Ricerche
Ricerche
Ricerche
Ricerche
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
BUILD UPON - ITALIAN WORKSHOP #4
La riqualificazione del patrimonio in
Social Housing
Napoli, 20 Gennaio 2017
Metodologie speditive per la programmazione
preliminare e l’implementazione di strategie di
riqualificazione dei patrimoni immobiliari
Marta Calzolari, arch. PhD,
Centro Ricerche Architettura>Energia
DLGS 102/2014 + DECRETO 16 SETTEMBRE 2016
OBBLIGO RIQUALIFICAZIONE 3% SUP. COPERTA PA CENTRALE
LEGGE 90/2013
OBBLIGO PRODUZIONE ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA
EDIFICI PUBBLICI (dal 2014)
DM 26 Giugno 2015
CONCETTO DI NZEB APPLICATO ANCHE ALLE RISTRUTTURAZIONI
IMPORTANTI DI PRIMO LIVELLO
DM 16 Febbraio 2016
NUOVO CONTO TERMICO 2.0 (INTERVENTI PER LE PA)
Contesto normativo
NECESSITA’ DI INDIRIZZARE E UTILIZZARE IN MODO EFFICIENTE I
FINANZIAMENTI OTTENUTI PER LA RICOSTRUZIONE DOPO EVENTI
CATASTROFICI O FINANZIAMENTI PUBBLICI IN GENERE
COMPRENDERE LE POTENZIALITÀ DEL PATRIMONIO EDILIZIO
vantaggi in chiave economica
gestione più efficiente
riqualificazione energetica
PIANIFICARE GLI INTERVENTI IN MODO CONSAPEVOLE
individuazione delle priorità di intervento
definizione delle strategie di intervento
Esigenze e obiettivi
PROTOCOLLO DI RILIEVO E DI ANALISI SEMPLIFICATA E SPEDITIVA
PER LA DIAGNOSI ENERGETICA E LA SUCCESSIVA FORMULAZIONE DI
INDIRIZZI PER LA RIQUALIFICAZIONE
Sistema di analisi speditiva messo a punto dall’arch. Vittorino Belpoliti in collaborazione con il centro Architettura>Energia
edilizia residenziale pubblica
ACER Reggio Emilia
circa 60.000 unità immobiliari sul territorio regionale
Esperienze pregresse
SELEZIONE CASI STUDIO
RAPPRESENTATIVI
Esperienze pregresse
ANALISI BOTTOM UP
SELEZIONE CASI STUDIO
RAPPRESENTATIVI
Esperienze pregresse
INDIVIDUAZIONE FATTORI
PARAMETRICI
ANALISI BOTTOM UP
SELEZIONE CASI STUDIO
RAPPRESENTATIVI
Esperienze pregresse
INDIVIDUAZIONE FATTORI
PARAMETRICI
ESTENSIONE
RISULTATI A INTERO
PATRIMONIO
ANALISI BOTTOM UP
DATI TECNOLOGICI: INVOLUCRO EDILIZIO
DATI GENERALI DELL’EDIFICIO E INFORMAZIONI TIPOLOGICHE
SISTEMA IMPIANTISTICO
Esperienze pregresse
APPLICAZIONE E AFFINAMENTO DEL SISTEMA DI CALCOLO
SPEDITIVO AL PATRIMONIO STORICO OMOGENEO
APICE VECCHIA (BN)
CAPORCIANO (AQ)
Esperienze pregresse
Esperienze pregresse
APPLICAZIONE E AFFINAMENTO DEL SISTEMA DI CALCOLO
SPEDITIVO AL PATRIMONIO STORICO OMOGENEO
Responsabili scientifici: Proff. Pietromaria Davoli, Andrea Rinaldi, Giacomo Bizzarri
Gruppo di lavoro: M. Calzolari (coordinamento operativo), V. Belpoliti, G. Bizzarri, E. Cattani, P.
Davoli, A. Rinaldi, S. Pitzianti
Fasi e metodo della ricerca
SIMULAZIONE ENERGETICA
DEL CAPOCLUSTER E
PARAMETRIZZAZIONE DEI
FATTORI COMUNI
PROPOSTE DI RETROFIT
ENERGETICO E ANALISI
ECONOMICA
CREAZIONE DEI CLUSTER E
INDIVIDUAZIONE DEL
CAPOCLUSTER
STATE
 OF
 THE
 ART
  RETROFIT
49 COMPLESSI EDILIZI
154.150 mq
CAMPUS UNIVERSITARIO DI FERRARA
Il patrimonio edilizio
7 EDIFICI COSTRUITI TRA IL 1950 E IL 1980
Il patrimonio edilizio
2 EDIFICI EX INDUSTRIALI
Il patrimonio edilizio
10 EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE
Il patrimonio edilizio
29 EDIFICI STORICI MONUMENTALI E MINORI
Il patrimonio edilizio
Creazione cluster
CLUSTER 1 – edifici storici monumentali
 
Palazzo Trotti Mosti (capocluster)
Palazzo Giordani
Palazzo Gulinelli
Palazzo Turchi di Bagno
Palazzo Tassoni Mirogli
Palazzo Strozzi
Palazzo Renata di Francia
 
CAPOCLUSTER
CLUSTER 2 – edifici storici minori
Palazzina Daccò (capocluster)
Foresteria docenti
Centro studi biomedici applicati allo sport
Ex Sista (N.I.B.)
 
CAPOCLUSTER
CLUSTER 3 – edifici anni ’50 ’80
Complesso via Macchiavelli (capocluster)
Complesso N.I.B.
Complesso V.I.B.
Complesso Mortara 70 (porzione anni ’80)
 
CAPOCLUSTER
Creazione Cluster
SIMULAZIONE IN REGIME DINAMICO
SIMULAZIONE ENERGETICA
DI DETTAGLIO
CONFRONTO CON I
CONSUMI REALI
DATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA
AFFINAMENTO DEL
MODELLO DI CALCOLO
INDIVIDUAZIONE DEI
PARAMETRI
CARATTERIZZANTI
L’EDIFICIO ED ESPORTABILI
AGLI ALTRI FABBRICATI DEL
CLUSTER
CONFRONTO CON I
CONSUMI REALI
AFFINAMENTO DEL
MODELLO DI CALCOLO
DATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA
Parametrizzazione
MODELLAZIONE E SIMULAZIONE ENERGETICA SEMPLIFICATA
INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA DELL’INTERO PATRIMONIO EDILIZIO
Parametrizzazione
Parametrizzazione
Parametrizzazione
PRESTAZIONE ENERGETICA
STATO DI FATTO
SCENARI DI RETROFIT
Scenari di retrofit
PRESTAZIONE ENERGETICA
POST INTERVENTO
SCENARI DI RETROFIT
INTERVENTI MINIMI
MIGLIORAMENTO
“NZEB”
Scenari di retrofit
PRESTAZIONE ENERGETICA
POST INTERVENTO
SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT
CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’
Scenari di retrofit
PRESTAZIONE ENERGETICA
POST INTERVENTO
CLUSTER PER CLUSTER
Scenari di retrofit
SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT
CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’
PRESTAZIONE ENERGETICA
POST INTERVENTO
ANALISI COSTI BENEFICI
Scenari di retrofit
PRESTAZIONE ENERGETICA
POST INTERVENTO
CLUSTER PER CLUSTER
SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT
CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.

Más contenido relacionado

Destacado

Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18
Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18 Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18
Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18 BUshare
 
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08BUshare
 
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consenso
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consensoProgetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consenso
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consensoBUshare
 
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...BUshare
 
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...BUshare
 
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...BUshare
 
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italiano
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italianoBuild Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italiano
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italianoBUshare
 
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516BUshare
 
Build Upon GBC Italia - Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...
Build Upon GBC Italia -  Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...Build Upon GBC Italia -  Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...
Build Upon GBC Italia - Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...BUshare
 
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildes
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildesBuild Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildes
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildesBUshare
 
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...BUshare
 

Destacado (11)

Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18
Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18 Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18
Build Upon-GBC Italia-workshop 2 Livelli di consenso-Firenze - 2016 10-18
 
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08
Build Upon-GBC Italia-workshop 1 Awareness Raising-Torino 2016 06 08
 
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consenso
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consensoProgetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consenso
Progetto BUILD UPON - GBC italia: Workshop 3. Livelli di consenso
 
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...
Build Upon - GBC Italia - workshop 2: costruire le capacità e qualificare le ...
 
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale - 060516 - Analisi de...
 
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...
Progetto BUILD UPON - GBC Italia: Workshop 3. Aspetti economici e finanziari ...
 
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italiano
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italianoBuild Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italiano
Build Upon_ GBC Italia_WS7-Evento di chiusura del percorso di dialogo italiano
 
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
BUILD UPON (H2020) - Evento di lancio dialogo nazionale- Roma, IFAD 060516
 
Build Upon GBC Italia - Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...
Build Upon GBC Italia -  Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...Build Upon GBC Italia -  Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...
Build Upon GBC Italia - Workshop4 - analisi dei livelli di consenso sulle pr...
 
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildes
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildesBuild Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildes
Build Upon project_GBC Italia_WS5_programma+sildes
 
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...
Build Upon project_GBC Italia_WS5-analisi dei livelli di consenso sulle prior...
 

Similar a Build Upon- GBC Italia - WS4 Social Housing

Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slides
Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slidesBuild Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slides
Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slidesBUshare
 
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglio
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglioPremio pa sostenibile_2019_ri-v'oglio
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglioMatteoPersichino1
 
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle città
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàLa città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle città
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàGiovanni Poletti
 
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milanofcoraz
 
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013Antonio Spinelli
 
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)Empowering Project
 
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologia
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologiaPremio pa sostenibile_2019_legno e tecnologia
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologiastefaniamornati
 
Pannello Comune di Taranto
Pannello Comune di TarantoPannello Comune di Taranto
Pannello Comune di Tarantoinupuglia
 
Premio 3per3 forum pa sud template word
Premio 3per3 forum pa sud template wordPremio 3per3 forum pa sud template word
Premio 3per3 forum pa sud template wordgiuseppelanese
 
Regione Puglia (Dimensione Sociale)
Regione Puglia (Dimensione Sociale)Regione Puglia (Dimensione Sociale)
Regione Puglia (Dimensione Sociale)inupuglia
 
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Marialuisa Palumbo
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 documento di approfondimento MAC
Premio pa sostenibile e resiliente 2021   documento di approfondimento MACPremio pa sostenibile e resiliente 2021   documento di approfondimento MAC
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 documento di approfondimento MACRenataLopez11
 
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...Associazione "Figli del Mondo"
 
M9 e rigenerazione urbana
M9 e rigenerazione urbanaM9 e rigenerazione urbana
M9 e rigenerazione urbanaTobia Brunello
 
Piano esecutivo di gestione laboratori urbani
Piano esecutivo di gestione laboratori urbaniPiano esecutivo di gestione laboratori urbani
Piano esecutivo di gestione laboratori urbaniValleditria News
 
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di Gestione
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di GestioneLaboratori Urbani - Martina Franca - Piano di Gestione
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di GestioneValleditria News
 

Similar a Build Upon- GBC Italia - WS4 Social Housing (20)

Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slides
Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slidesBuild Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slides
Build Upon project_GBC Italia_WS6 programma+slides
 
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglio
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglioPremio pa sostenibile_2019_ri-v'oglio
Premio pa sostenibile_2019_ri-v'oglio
 
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle città
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle cittàLa città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle città
La città si rigenera - Riqualificazione urbana e clima delle città
 
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano
3 casa-programma-pisapia-sindaco-milano
 
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013
Convegno "Roofscaping the city"_Festival dell'architettura 2013
 
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)
Scambio di Buone Pratiche Città di Roman (Romania)
 
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologia
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologiaPremio pa sostenibile_2019_legno e tecnologia
Premio pa sostenibile_2019_legno e tecnologia
 
Pannello Comune di Taranto
Pannello Comune di TarantoPannello Comune di Taranto
Pannello Comune di Taranto
 
Premio 3per3 forum pa sud template word
Premio 3per3 forum pa sud template wordPremio 3per3 forum pa sud template word
Premio 3per3 forum pa sud template word
 
Nodo Marconi
Nodo MarconiNodo Marconi
Nodo Marconi
 
Regione Puglia (Dimensione Sociale)
Regione Puglia (Dimensione Sociale)Regione Puglia (Dimensione Sociale)
Regione Puglia (Dimensione Sociale)
 
Caserma ruffo
Caserma ruffoCaserma ruffo
Caserma ruffo
 
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...
Torsapienza. Una esperienza di progettazione condivisa tra Inarch, Acer e Com...
 
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 documento di approfondimento MAC
Premio pa sostenibile e resiliente 2021   documento di approfondimento MACPremio pa sostenibile e resiliente 2021   documento di approfondimento MAC
Premio pa sostenibile e resiliente 2021 documento di approfondimento MAC
 
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...
Aggiornamento sul progetto Belief - Ing.Davide Frisoni Resp.Sportello General...
 
ANCE- locandina-7to9
ANCE- locandina-7to9ANCE- locandina-7to9
ANCE- locandina-7to9
 
M9 e rigenerazione urbana
M9 e rigenerazione urbanaM9 e rigenerazione urbana
M9 e rigenerazione urbana
 
Piano esecutivo di gestione laboratori urbani
Piano esecutivo di gestione laboratori urbaniPiano esecutivo di gestione laboratori urbani
Piano esecutivo di gestione laboratori urbani
 
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di Gestione
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di GestioneLaboratori Urbani - Martina Franca - Piano di Gestione
Laboratori Urbani - Martina Franca - Piano di Gestione
 
BA 2015 TURI
BA 2015 TURIBA 2015 TURI
BA 2015 TURI
 

Build Upon- GBC Italia - WS4 Social Housing

  • 1. WS4 – La riqualificazione profonda del patrimonio immobiliare per l’edilizia residenziale sociale Barriere, best practice, priorità strategiche 20 Gennaio 2017 - h. 9:15- 16:30 Sala del Capitolo – Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore Vico San Domenico Maggiore 18, Napoli Introduzione ai lavori Il tema: il workshop, ad inviti, e della durata dell’intera giornata, affronta il tema della riqualificazione profonda degli edifici pubblici, facendo riferimento al patrimonio residenziale. L’edilizia residenziale pubblica è caratterizzata da un patrimonio datato e spesso inefficace a garantire le necessità, crescenti, di edilizia residenziale sociale, un’elevata qualità abitativa e un uso efficiente dell’energia. L’obiettivo: nella giornata di lavoro si intende fornire un quadro coerente e orientato all’azione che consideri tutti i benefici economici e sociali di cui i policy maker dovrebbero tenere conto per la programmazione degli interventi sul patrimonio di proprietà pubblica. Il workshop intende coinvolgere i principali portatori di interesse locali e nazionali che a vario titolo sono coinvolti nei processi di riqualificazione e manutenzione del patrimonio residenziale pubblico, in particolare per edilizia sociale, in una sessione di dialogo mirata a individuare i limiti alla riqualificazione profonda del patrimonio e le opportunità che nascono dall’interazione tra gli stakeholder sul territorio nazionale. Si considereranno i benefici dell’attuazione del nuovo codice degli appalti (D.lgs 50/2016) anche in merito alla digitalizzazione dei progetti e più in generale gli elementi che abbattono i costi e i tempi di realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica profonda, che danno le necessarie garanzie tecniche e possono ridurre drasticamente i costi di manutenzione. Si considereranno anche le opportunità di finanziamento degli interventi sul patrimonio pubblico attualmente esistenti, con particolare riferimento al Conto Termico 2.0, e come queste possano divenire funzionali alla programmazione degli interventi sui patrimoni. Le barriere: tra le principali barriere che limitano la diffusione degli interventi di riqualificazione energetica profonda si annovera la scarsa capacità di intercettare e utilizzare i fondi nazionali per programmi strutturati lungimiranti e nella difficoltà di accesso al credito iniziale per finanziare i progetti. La molteplicità e
  • 2. frammentazione dei soggetti coinvolti quali le amministrazioni locali, le imprese e gli inquilini rendono difficile l’attuazione di progetti centralizzati soprattutto per edifici in proprietà mista. La mancanza di manutenzione nel tempo associata all’assenza di verifica delle competenze effettivamente possedute da chi progetta e realizza gli interventi riducono la qualità della riqualificazione e il soddisfacimento dei requisiti prestazionali. Le opportunità: è oggi crescente la consapevolezza che gli interventi di riqualificazione energetica profonda possano apportare ricadute indirette sulla qualità della vita degli utenti del “social housing”. Una riduzione dei costi di gestione degli immobili, dovuti alla diminuzione dei consumi di energia, non solo è in grado di diminuire la morosità nel pagamento delle bollette energetiche ma potenzialmente migliora la capacità di spesa degli utenti che si ripercuote positivamente sul territorio. Ulteriore esternalità positiva della riqualificazione è il riscontro sull’immagine dell’edificio e del quartiere che rafforza il senso di appartenenza al luogo da parte degli inquilini e la responsabilità e il riguardo verso lo stesso. Ricadute importanti sono legate all’impiego di forza lavoro locale, alla riduzione dei costi sociali per le spese sanitarie, per la maggior salubrità degli spazi abitati e per la capacità di ospitare residenti over 65, sino all’ordine pubblico, la manutenzione urbana ecc. I partecipanti: Sono invitati i ministeri MISE, MATTM e MIT, amministrazioni regionali e locali, FEDERCASA e gli enti associati, agenzie e dipartimenti regionali per l’energia e per le politiche sociali e abitative, soggetti finanziari che possono intervenire negli investimenti sul patrimonio pubblico, università esperte sul tema Social Housing, per elencare i principali. L’organizzazione dei lavori: il workshop vuole favorire il dialogo ed essere orientato all’operatività. Nella prima parte della giornata di lavoro sarà affrontato lo stato attuale del patrimonio residenziale pubblico in Italia, l’entità del patrimonio in public housing, le criticità principali, casi di best practice italiani e stranieri, le iniziative concluse e quelle in corso, i fondi disponibili e i programmi operativi previsti. La seconda parte del workshop prevede un’analisi approfondita delle barriere alla diffusione degli interventi di riqualificazione attraverso il confronto in gruppi di lavoro su tavoli paralleli per poi condividere in plenaria i risultati del dialogo. I risultati attesi: la finalità del workshop è una presa di coscienza dei problemi esistenti e dei punti di vista dei diversi attori in gioco, da cui si intende partire per trovare dei punti di convergenza per definire quali debbono essere le misure da attivare in modo coordinato, per supportare l’elaborazione di una policy quadro condivisa per l’attuazione di misure di riqualificazione profonda del patrimonio dedicato alla edilizia residenziale sociale. Appare necessario individuare le priorità di azione concrete da parte degli stakeholder rappresentati, tenendo in considerazione l’intero insieme dei benefici che la rigenerazione di interi settori urbani porta a sostegno delle scelte strategiche rivolte all’edilizia residenziale pubblica.
  • 3. PROGRAMMA MATTINA 9:00 - Registrazione dei partecipanti 9:15-9:30 – Saluti e Introduzione ai lavori del workshop Saluti di benvenuto ai partecipanti e introduzione ai lavori – Nadia Boschi, Vicepresidente GBC Italia Saluti Istituzionali: Carmine Piscopo, Assessore al Diritto alla città, alle politiche urbane, al paesaggio e ai beni comuni del Comune di Napoli (TBC) 9:30–11:00 - Sessione 1 Sessione plenaria Con la sessione si intende condividere con i partecipanti al workshop il contesto di lavoro del progetto Build Upon e alcuni risultati finora raggiunti. Saranno condivisi il quadro sintetico di riferimento per i lavori di giornata e presentati alcuni esempi di best practice tra le iniziative per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare residenziale pubblico (10’ ad intervento). • Introduzione al progetto BUILD UPON – Sebastiano Cristoforetti – GBC Italia • Le barriere alla diffusione della “deep renovation” e il portale delle best practice Renowiki – Valentina Marino – GBC Italia • Riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica: sfide e opportunità per gli Enti associati a Federcasa – Luca Talluri – Presidente Federcasa • Il Conto Termico 2.0 come strumento chiave per la riqualificazione energetica dei patrimoni in social housing – Salvatore Ghirardini – Presidente ITEA SpA, Michela Chiogna – Vicepresidente ITEA SpA • Le iniziative attuate da ATER Trieste per la riqualificazione del proprio patrimonio - Claudio Bertolo, dirigente dell’Area Recuperi ATER Trieste • Trend e best practice europee per la “deep renovation” del patrimonio in social housing e replicabilità in Italia – Marco Corradi – Presidente ACER Reggio Emilia, Membro del Board of Directors di Housing Europe • Le problematiche di processo e di progetto per la rigenerazione e lo sviluppo della residenza sociale – Mario Rosario Losasso – Presidente SITdA e Università Federico II di Napoli; Massimo Perriccioli – Coordinatore Cluster Social Housing e Università di Camerino • Metodologie speditive per la programmazione preliminare e l’implementazione di strategie di riqualificazione dei patrimoni immobiliari – Pietromaria Davoli – Direttore del Centro Ricerche Architettura>Energia dell’Università di Ferrara; Marta Calzolari – Centro Ricerche Architettura>Energia dell’Università di Ferrara 11:00-11:20 - Coffee Break
  • 4. 11:20–13:00 - Sessione 2 Lavori in 2 tavoli separati In questa fase si intende condividere, sulla base degli esempi forniti e delle prospettive e competenze dei partecipanti ai tavoli di lavoro, un quadro analitico delle opportunità, degli ostacoli e dei rischi per i diversi stakeholder relativamente alla riqualificazione energetica diffusa del patrimonio in social housing. La successiva sintesi dei risultati (sessione 3) mirerà a individuare iniziative di sistema e priorità di azione di supporto all’aggiornamento della strategia nazionale per la riqualificazione energetica degli edifici. I partecipanti verranno suddivisi in due gruppi, focalizzati rispettivamente sul finanziamento della riqualificazione e sul superamento delle barriere di carattere amministrativo da un lato e sulla massimizzazione delle esternalità positive e dei benefici sociali in senso lato dall’altro. Risultato atteso: ciascun tavolo completa il quadro analitico su cui costruire la sintesi della successiva sessione. 13:00-14:00 - Light lunch POMERIGGIO 14:00-15:15 - Sessione 3 La Sessione prosegue nei 2 tavoli separati Sulla base della sessione precedente, la sessione 3 intende identificare le iniziative di sistema ritenute necessarie dai partecipanti per la diffusione della riqualificazione energetica del patrimonio in social housing e le priorità di azione per gli stakeholder e da trasmettere al Governo per l’aggiornamento della Strategia Nazionale per la Riqualificazione Energetica del Patrimonio Costruito. Al termine della sessione, ogni tavolo condividerà i risultati dell’analisi e la sintesi delle azioni prioritarie. Risultato atteso: ciascun tavolo completa il quadro di sintesi per le iniziative di sistema e le priorità di azione. 15:15-16:15 - Sessione 4 Sessione plenaria Condivisione dei risultati della sessione precedente e discussione • Condivisione e finalizzazione delle raccomandazioni per le azioni prioritarie per la strategia nazionale per la riqualificazione energetica individuate nella sessione 2 dai due tavoli. • Raccolta dei livelli di consenso da parte dei presenti rappresentanti diverse categorie di stakeholder rispetto alle raccomandazioni per le azioni prioritarie.
  • 5. Risultato atteso: condivisione delle priorità d’azione, compilazione “live” dei questionari web per il “termometro della deep renovation” e per il “livello di consenso” degli stakeholder alle priorità. 16:15-16:30- Closing Condivisione dei prossimi passi del processo nazionale di dialogo e del progetto BUILD UPON. Ringraziamenti e saluti ai partecipanti. —•— Si ringraziano SITdA e il Chapter Campania di GBC Italia per il supporto organizzativo. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727. Disclaimer: la sola responsabilità del contenuto di questo documento è degli autori. Non rappresenta il punto di vista della Commissione Europea, né di EASME che non sono responsabili di qualsiasi uso.
  • 6. Inquadramento  del  progetto  BUILD  UPON   in  Europa  e  in  Italia Sebastiano  Cristoforetti,  GBC  Italia BUILD  UPON  – Workshop  4 – Edilizia Residenziale Sociale Napoli,  20  Gennaio 2017
  • 7. Il  progetto BUILD  UPON BUILD  UPON  è  un  progetto  innovativo  finanziato  dal  programma  Europeo Horizon 2020 Coordination and  support action Project  reference:  649727 Obiettivo: supportare  gli  Stati  Europei  nella  progettazione  e  implementazione  di   solide  strategie  nazionali  a  lungo  termine  per  la  riqualificazione   energetica  del  costruito (Direttiva Europea 2012/27/EU  Articolo 4)
  • 8.
  • 9. Le  fasi  del  progetto
  • 10. CHI
  • 11. La  “rete  motrice”  del  progetto
  • 13. GBC  Italia:  chi  siamo • È  una  associazione  no-­‐profit • Basata  sulla  partecipazione di  una  pluralità  di   attori  pubblici  e  privati  che  rappresentano   tutta  la  filiera  e  il  mondo  dell’edilizia   sostenibile • Aperta  e  inclusiva • Basata  sulla  valorizzazione  della   partecipazione  dei  Soci;   MISSION: – GUIDA la trasformazione del mercato;; – FORNISCE strumenti ed esperienza;; – INCENTIVA il confronto tra gli operatori del mercato;; – CREA una comunità;; – ISTRUISCE il pubblico ed il privato.
  • 14. I  Soci e  la  Community • 13  sezioni  territoriali  attive  per: • Creare  rete  tra  i  soci • Promuovere  l’associazione   nazionale • Diffondere  il  sistema  LEED • Agevolare  la  formazione • Avviare  percorsi  di  Advocacy
  • 15. 75 GBCs – 27,000 Corporate Members – 1 Mission
  • 16. Alcuni  Stakeholder  e  Network  di  Build Upon
  • 17. Nella  sessione  serale  della  prima  giornata  il  Vicepresidente  della  Commissione  Europea  Maros   Sefcovic  ha  consegnato  un  messaggio di  grande  attenzione  ed  apprezzamento  nei  confronti  del   progetto  BUILD  UPON  e  dell’operato  dei  Green  Building  Council: “  Vi  ringraziamo  per  il  vostro  ruolo  di  leader  – è  oggi  evidente  che  BUILD  UPON  è  una  vera   comunità  di  leaders.  (…)”  “(…)  Lasciatemi  ringraziare  ancora  una  volta  i  Partner  del  Summit  e  i   Green  Building  Council  che  hanno  saputo  riunire  questa  comunità,  e  tutti  gli  stakeholder  europei   coinvolti  nel  progetto  BUILD  UPON.  State  giocando  un  ruolo  importante  nel  creare  uno  spazio   d’azione  collaborativo.  Contiamo  sulla  vostra  leadership  per  creare  una  rivoluzione  della   riqualificazione  in  Europa  che  metta  l’utente  e  le  sue  necessità  al  centro  del  dialogo.”
  • 18. Il  ruolo  dei  GBCs per  la Commissione  Europea
  • 19. I  soggetti coinvolti a  livello nazionale
  • 20. Collaborazione internazionale 14  partner +altri  GBCs ERN 250  change leaders Altri  networks Altri  progetti
  • 21. … Una  rete  di  reti  di  reti Network2 Ciascun  GBC  è  la  rete  di  riferimento  nazionale  per  gli   stakeholder  della  sostenibilità  del  costruito Il  progetto  è  implementato  da  una  rete  di  GBCs,   collaborante  con  l’intera  rete  della  ERN  del  World  GBC Network3 Il  progetto  è  connesso,  supportato  e  collaborante  con  altri   network  (e.g.  ECF,  RE,  GBA…)  sino  a  realizzare  una  rete   di  reti  di  reti  senza  eguali  per  le  tematiche  di  riferimento
  • 22. La  classificazione  delle  barriere  secondo  le   tipologie  edilizie Le  barriere  individuate  sono  state  classificate  secondo  cinque  categorie  principali   a  seconda  dell'ambito  di  riferimento:   • Informazione   e  sensibilizzazione   del  settore   della   domandaAwareness raising • Procedure   organizzative   e  vincoli   amministrativiAdministrative • Capacità   e  competenze   del   settore   dell'offertaSkills&capacity building • Sviluppo   del  mercato   e  finanziamento   degli   interventiFinancial&economics • Inquadramento   della   deep renovation nel  quadro   regolatorio e  normativo   nazionalePolicy Le  barriereelencate sono comuni per  i 13  Paesi del  progetto BUILD  UPON,  altri Paesi sono interessati ad  adottare la  piattaforma. Il  focus  ultimo  è rivolto alla individuazione delle iniziative di  successo finalizzate alla diffusione della riqualificazione,  in  particolare profonda,  con  maggior potenziale di  replicabilità.
  • 23. Il  patrimonio  costruito  in  Italia La  suddivisione  delle  tipologie  edilizie Il  patrimonio  edilizio  è  stato  suddiviso  in  4  tipologie  d'uso:  edifici  pubblici,  edifici   residenziali  multifamiliari,  edifici  residenziali  monofamiliari,  edifici  per  il   commercio.   La  suddivisione  nelle  4  tipologie  è  comune  a  tutti  i  GBC  coinvolti  nel  progetto,  i   quali  hanno  selezionato  i  dati  relativi  alla  percentuali  di  edifici  ricadenti  sotto   ognuna  di  esse.   In  Italia:  60.34% Multi  family  buildings 25.09% Single  family  houses 10.28% Commercial  buildings 4.29% Public  buildings www.buildingsdata.eu
  • 24. La  pesatura  delle  barriere  secondo  le  tipologie   edilizie Il  peso  di  ciascuna  barriera  è  stato  valutato  relativamente  alle  4  tipologie  edilizie   attribuendo  a  ciascuna  un  valore  da  1  a  5: Il  valore  1  indica  che  una  determinata  barriera  non  è  un  limite  decisivo  nei   confronti  dell'implementazione  delle  misure  di  riqualificazione  energetica  per   una  determinata  tipologia  edilizia,  in  altre  parole  che  non  costituisce  un  ostacolo   il  cui  superamento  è  prioritario Il  valore  3  indica  che  una  barriera  va  necessariamente  superata  per  “sbloccare”  il   sistema,  ma  congiuntamente  ad  altre,  altrettanto  o  più  rilevanti Il  valore 5 indica che una barriera è essenziale,  il suo superamento è indispensabile per  sbloccare il sistema e  avviarela  riqualificazione su larga scala
  • 25. La  pesatura  delle  barriere  secondo  le   tipologie  edilizie
  • 26. Il  peso  del  residenziale  in  Italia
  • 29. Le  barriere  relative  al  finanziamento  della   riqualificazione  profonda  del  costruito -­ il    caso  Europeo  -­ Il  Building  Performance  InstituteEurope  ha   sottoposto  un  questionario  ad  alcuni   rappresentanti  degli  stati  Europei    per  svolgere   un  indagine  sullo  stato  delle  strategie   energetiche  nazionali  a  qualche  mese  dalla     scadenza  per  l’implementazione  delle  stesse   (Aprile  2017) Sono  state  poste  10  domande  ad  esponenti  del   governo  dal  un  lato  e  ad  esponenti   dell’industria  e  dell’università  e  ricerca   dall’altro.   Il  grafico  dimostra  come  le  opinioni  dei   rappresentanti  dei  governi  centrali  siano   mediamente  più  positive  degli  altri Dallo  studio  di  BPIE:  Building  renovation strategies under  the  spot-­‐light
  • 31. >  1000 di  20  categorie
  • 32. PARTNERING:   I rappresentanti di diversi settori professionali, industriali, finanziari, amministrativi, diventano veri e propri partner delle iniziative e lavorano insieme per il raggiungimento di una soluzione congiunta che superi le lobby di categoria e porti vantaggio e beneficio all’intera comunità. BUILD  UPON:  il  processo
  • 33. PERCHE’  UN  WS  SULLA   ERS?
  • 34. Il  patrimonio  residenziale  – le  dimensioni
  • 35. RenoStrategy,  ERS,  ERP Edilizia  Residenziale  Sociale  (ERS) Edilizia   Privata   Sociale Fondi  SIF Edilizia  Residenziale  Pubblica   (ERP) Edlizia Sovvenzionata   (IACP) Edilizia  Agevolata  /   Convenzionata (coop,  imprese,   promotori) Edilizia  a   canone   concordato proprietà  privata Circa  750k alloggi  in  locazione   tramite  gli  (ex)  IACP  -­‐ Circa  1M alloggi  complessivamente   (=  circa  il  4% del  totale!) (Schema  elaborato   in  base  alla  prima  relazione  SIEG  2014   del  Dipartimento   per  le  Politiche  Europee   della  Presidenza  del   Consiglio   dei  Ministri)
  • 37. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 38. Le  barriere  alla  diffusione  della  “deep  renovation”   e  il  portale  delle  best  practice  Renowiki Valentina  Marino,  GBC  Italia BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4 La  riqualificazione del  patrimonio residenziale sociale Napoli,   20  Gennaio 2017
  • 39. Le  barriere  relative  alla riqualificazione  profonda  del  costruito -­ il    caso  Europeo  -­ Il  Building  Performance  InstituteEurope  ha  ha  svolto  un’  indagine  sui  progressi  fatti  dagli  Stati  Membri   dal  2014  ad  oggi  per  mettere  in  atto  le  strategie  nazionali  di  riqualificazione  del  costruito  e  sulle  azioni   intraprese  per  aggiornare  le  strategie  nazionali  a  qualche  mese  dalla    scadenza  del  30  Aprile  2017 Dallo  studio  di  BPIE:   Building  renovation strategies under   the  spot-­‐ light
  • 40. Le  barriere  relative  alla riqualificazione  profonda  del  costruito   -­ il    caso  Europeo  -­ Dallo  studio  di  BPIE:  Europe’s buildings under  the  microscope
  • 41. Progetto  BUILD  UPON:  la  principali  barriere  alla   diffusione  della  deep renovation in  Italia Informazione   e  sensibilizzazione  del  settore   della  domanda Procedure   organizzative  e  vincoli   amministrativi Capacità  e  competenze   del  settore   dell'offerta Sviluppo   del  mercato  e  finanziamento   degli   interventi Inquadramento   della  deep renovation nel   quadro   regolatorio e  normativo   nazionale 60.34% Multi  family  buildings 25.09% Single  family  houses 10.28% Commercial  buildings 4.29% Public  buildings Dati  BPIE
  • 42. La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep renovation in  Italia Consapevolezza  e  sensibilizzazione Edifici  residenziali  multifamiliari Manca  la  domanda   di  riqualificazione   energetica  profonda   degli   edifici Mancanza  di  fiducia   verso  I  servizi   di  EE  ,  mancanza  di   informazione,   mancanza  di  occupazione   degli  immobili   a  lungo   termine,   mancanza  di  una  progettualità  a  lungo  termine
  • 43. La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep renovation in  Italia Aspetti  organizzativi  e  amministrativi Edifici  residenziali  multifamiliari La  diffusione   su  larga  scala  di  riqualificazione   energetica  profonda   integrata  agli  interventi   di  manutenzione   degli  edifici   è  limitata;   Conflitto   proprietario-­‐inquilino   (split   incentive   problem);   Regole  complicate   relativamente   alla  capacità  di  spesa   delle  p.a.  
  • 44. La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep renovation in  Italia Capacità  e  competenze Edifici  residenziali  multi  e   monofamiliari Scarsa  qualità    nelle  fasi  di  progettazione   e  installazione;   mancanza  di  qualità  nella  manodopera Mancanza  di  monitoraggio   dei  risultati,   mancanza  di   competenze   nelle  amministrazioni   pubbliche
  • 45. La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep renovation in  Italia Aspetti  economici  e  finanziari Tutte  le  tipologie Elevati  costi  iniziali  e  sovvenzioni   insufficienti;   la  riqualificazione   energetica  è  percepita  come  un  extra  costo,   manca  la  capacità  di  fare  previsioni   finanziarie   attendibili   per   convincere   gli  investitori   (il  rischio   è  sovrastimato);   Mancanza  di  schemi   di  incentivazione   convincenti Manca  la  capacità  di  monetizzare  i  benefici   non  solo   energetici  della   riqualificazione   del  costruito   sul  lungo   termine
  • 46. La  principali  barriere  alla  diffusione  della  deep renovation in  Italia Politiche  e  regolamenti Tutte  le  tipologie Mancanza  di  una  policy   nazionale   coordinata   per  l’attuazione   della   riqualificazione   profonda   (strategia,  leggi,  norme,   finanziamenti,   azioni..) La  classe   politica   non  da  sufficiente   importanza   al  valore  della   riqualificazione   energetica Il  settore  dell’efficienza   energetica  è  frammentato   e  non   fa  fronte   comune   per  raggiungere   obiettivi   condivisi
  • 47. Le  barriere  relative  alla riqualificazione  profonda  del  costruito Come  possiamo  superare   queste  barriere?
  • 48. Il  Portale  Renowiki Uno  strumento  di  informazione  e  dialogo
  • 49. Classificazione  delle  iniziative  sulla  base   della  barriera  principale  che  intendono  risolvere 40  Iniziative  tra  le  più  rilevanti  sono  state  analizzate  in  Italia  sino  ad  oggi.   La  mappatura  è  dinamica  ed  avviene  con  il  coinvolgimento  degli  Stakeholders Obiettivo: rendere  possibile  la  replicazione/il  trasferimento  delle  best  practicetra  Paesi  diversi  rispetto   a  barriere  comuni
  • 52. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 53. RIQUALIFICARE  IL  PATRIMONIO  E.R.P. Sfide  e  opportunità  per  gli  Enti  associati  a  Federcasa Ing.  Luca  Talluri.  Presidente  Federcasa BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4 La  riqualificazione  del  patrimonio  in  Social  Housing Napoli,  20  Gennaio  2017
  • 54. Federcasa Una  rete  per  la  qualità  dell’abitare Federcasa  associa  105  enti  e  aziende  (Ater,  Iacp,  Aler,  Acer,  Arte,  Arca,  Spa)   che  in  tutta  Italia  da  più  di  un  secolo  costruiscono  e  gestiscono  abitazioni  sociali   realizzate  con  fondi  pubblici,  fondi  propri  e  prestiti  agevolati.   Specializzate  nella  realizzazione  e  nell’amministrazione  di  patrimoni  abitativi,   oggi  le  Aziende  Casa  gestiscono  circa  760  mila  alloggipropri  e  di  terzi  e   attuano  interventi  di  recupero,  restauro,  risanamento  conservativo,   ristrutturazione,  manutenzione  straordinaria  e  ordinaria.
  • 55. Sistema  Federcasa  -­ ERP >  Associati:  105 >  Dipendenti:  7.200 >  Patrimonio  gestito. • 758  mila  alloggi  in  locazione  +  50  mila  abitazioni  a  riscatto;; • 108  mila  unità  immobiliari  non  residenziali  in  locazione;; >  Competenze  principali  degli  operatori. • Costruzione  e  recupero  di  alloggi;; • Gestione  e  manutenzione  degli  alloggi;; • Accompagnamento  sociale;; • Servizi  agli  utenti  oltre  all’alloggio;; • Promozione  e  partecipazione  ai    programmi  di  riqualificazione  urbana.ò
  • 56. Ater,  Iacp,  Aler,  Acer,  Arte,  Arca,  Spa >  Partners  dei  Comuni. Offrono  una  vasta  gamma  di  servizi: •  gestione  globale  immobiliare  • progettazione  e  direzione  lavori  per  interventi   costruttivi  • coordinamento  di  programmi  di  riqualificazione  urbana. >  Servizi  energetici. In  partenariato  con  i  fornitori  di  energia  per  un  uso  razionale  delle  risorse: • interventi  sul  sistema  edilizio-­impiantistico  • trasferimento  di  tecnologie •  generazione  distribuita. >  Nuove  sfide  nuovi  servizi. Sperimentano  servizi  sempre  più  adeguati  alla  specializzazione  della  domanda: • abitazioni  non  tradizionali  (cohousing,  alloggi  per  anziani  autosufficienti) • alloggi  con  strumenti  di  domotica  per  anziani  e  disabili  • residenze  collettive   per  i  giovani,  studenti,  anziani,  madri  sole,  immigrati,  con  servizi  comuni  o   aperti  alla  popolazione.
  • 57. 720.000 730.000 740.000 750.000 760.000 770.000 780.000 790.000 800.000 810.000 820.000 830.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2008 2009 2011 2013 anno alloggi  gestiti  in  locazione 758.000 816.000 Patrimonio  gestito  in  locazione
  • 58. -­ 100 200 300 400 500 600 700 800 2005 2006 2008 2009 2011 2013 anno milioni  di  euro  -­  interventi  ultimati Manutenzione  ordinaria Manutenzione  straordinaria Recupero  edilizio Nuova  costruzione 490 Mln 400 Mln 300 Mln 165 Mln Tipologie  di  intervento  (importi)
  • 59. Nuova  costruzione  e  recupero  edilizio  (alloggi) -­ 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 2005 2006 2008 2009 2011 2013 anno numero  alloggi  ultimati nuovi  alloggi alloggi  recuperati
  • 60. Epoca  di  costruzione Alloggi %  sul  totale Alloggi  già   ristrutturati %  alloggi   ristruttutati   sul  totale   classe %  di   fabbisogno   manutentivo Alloggi  teorici   da  efficientare [1] [2] [2]/[1]*100 [3] [1]-­[2]/100*[3] ante  1919                                17.000                                            2,2   12.500 74 100                                    4.500   1919-­1945                                70.000                                            9,2   30.000 43 100                                40.000   1946-­1960                          105.000                                        13,9   35.000 33 100                                70.000   1961-­1971                          160.000                                        21,1   32.000 20 100                            128.000   1972-­1981                          170.000                                        22,4   16.500 10 100                            153.500   1982-­1986                              60.000                                            7,9   0 0 0                                                -­       1987-­1991                              30.000                                            4,0   0 0 0                                                -­       post  1991                          146.000                                        19,3   0 0 0                                                -­       Totale                          758.000                                    100,0   126.000                            396.000   Stima  deficit  manutentivo
  • 61. >  Il  deficit  manutentivo  grave  assorbe  gran  parte  delle  risorse. Le  risorse  stanziate  negli  ultimi  anni  hanno  attivato  interventi  di  manutenzione   straordinaria  per  circa  400  milioni  di  euro  e  hanno  interessato  circa  11.000   alloggi  ogni  anno,  pari  a  meno  dell’1,5%  del  patrimonio  gestito. >  Fabbisogno  riqualificazione  energetica. Se  si  considerano  sicuramente  privi  di  adeguato  isolamento  gli  alloggi  costruiti   prima  del  1981,  risultano  circa  400  mila  gli  alloggi  con  consumi  superiori  ai  150   Kwh/mq/anno  e  quindi  con  necessità  di  intervento  urgente. Deficit  manutentivo  VS Riqualificazione  energetica
  • 62. Programma  di  recupero  di  immobili  e  alloggi  ERP  (Linea  B) >  Obiettivi:  Razionalizzare  l'offerta  di  edilizia  residenziale  pubblica. >  Strumenti:  Programma  di  manutenzione  straordinaria  per  interventi  di:   efficientamento  energetico  •  sicurezza  strutturale  •  rimozione  di  materiali  nocivi   •  frazionamento  e  accorpamento  degli  alloggi  in  considerazione  delle  nuove   delle  domande  abitativa. >  Risorse  totali:  400,231  milioni  di  euro  (2014  – 2019) • Limite  di  costo:  50mila  euro/alloggio  •  Totale  alloggi  programmati:  18.000 >  Stato  di  attuazione  tranche  2014-­2016: Risorse  trasferite  alle  Regioni:  105  milioni  di  euro  (febbraio  2016) Totale  alloggi  finanziati:  5.150  (stima)  •  Avvio  lavori:  entro  marzo  2017 Decreto  MIT  16/03/2015.  Nuova  opportunità
  • 63. 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 2014 2015 2016 2017 2018 2019 millioni  di  euro Linea  A.  Programma  Ripristino  alloggi  di  risulta Linea  B.  Programma  Manutenzione  strordinaria A+B.  Totale Decreto  MIT:  finanziamenti  totali  2014-­2019  
  • 64. >  Finanziari:  Insufficienza  delle  risorse  stanziate  e  le  priorità  di  impiego  di   quelle  disponibili.  Solo  dal  2013  sono  disponibili  gli  incentivi  Conto  Termico  e   dal  2016  l’agevolazione  fiscale  è  stata  estesa  agli  ex  IACP. >  Gestionali  /  normativi:  Chi  investe  è  il  gestore  mentre  il  risparmio   conseguito  è  a  favore  dell’inquilino  che  continua  a  pagare  lo  stesso  affitto   (110  euro/mese  medio)  anche  dopo  i  miglioramenti  energetici  e  la  conseguente   riduzione  della  bolletta  energetica  • Difficoltà  ad  intervenire  nei  condomini  a   proprietà  mista  pubblico/privata. >  Sociali:  E’  sempre  necessario  il  coinvolgimento  e  la  partecipazione  degli   inquilini. >  Tecnici:  Scarsa  propensione  al  ricorso  alle  Esco  e  ai  contratti  prestazione   energetica  • Scarsa  fiducia  del  credito  in  assenza  di  sistemi  di  gestione  del   rischio. Riqualificazione  energetica.  Barriere
  • 65. Le  numerosissime  buone  pratiche  di  riqualificazione  energetica  attuate  dai   gestori  ERP,  testimoniano  che  il  settore  ha  maturato  capacità  tecniche  e   progettuali  per  realizzare,  e  soprattutto  gestire,  interventi  di  questo  genere. Con  gli  attuali  vincoli  imposti  dalle  risorse  disponibili,  gli  interventi  di   efficientamento  energetico  riguardano  generalmente  misure  che  hanno   utilizzato,  in  un’ottica  integrata,  tecnologie  esistenti  e  collaudate: •  isolamento  di  involucro  opaco  e  serramenti  •  impianti  ad  elevate  prestazioni  •   dispositivi  per  la  produzione  di  energia  termica  da  fonti  rinnovabili  •  dispositivi  di   building  automation  •  campagne  di  informazione  per  orientare  i  comportamento   degli  utenti. Di  ogni  intervento  sono  stati  effettuati  riscontri  diretti  dei  costi/benefici  e   dell’impatto  effettivo  sui  consumi. Riqualificazione  energetica.  Buone  pratiche
  • 66. >  Ripristinare  un  flusso  di  finanziamenti  certi  e  costanti. I  finanziamenti,  mirati  alla  specificità  dei  soggetti,  devono  essere  cumulabili  con   gli  incentivi  e  con  le  detrazioni  fiscali  specifiche  con  l’obiettivo  di: • coniugare  recupero  e  riqualificazione  con  interventi  di  efficientamento   energetico  di  rilievo  e  di  miglioramento  della  sicurezza  sismica. >  Integrare  gli  incentivi. Gli  incentivi  del  Conto  termico  coprono  soltanto  il  40%  (max  55%)  dei  costi  di   efficientamento  energetico.   >  Ripartire  equamente  i  benefici  dell’efficienza  energetica.   Ovvero  legare  una  quota  del  canone  di  locazione  al  livello  di  efficienza   energetica  dell’alloggio. Per  fare  di  più
  • 67. Occorre  coniugare  gli  interventi  che  producono  vantaggi  energetici  con  quelli   che  migliorano  la  vivibilità  e  la  sicurezza  degli  spazi  sia  privati  che   condominiali: • consolidamento  strutturale  antisismico  degli  edifici;; • frazionamento  e  accorpamento  degli  alloggi;; • installazione  di  ascensori  e  corpi  scala  a  norma;; • ridefinizione  delle  configurazioni  interne  ai  complessi  residenziali;; • riqualificazione  degli  spazi  liberi;; • spazi  per  la  raccolta  differenziata. La  stabilizzazione  dell’ecobonus  (2017-­2021)  per  gli  interventi  condominiali,   introdotta  dalla  Legge  di  Bilancio  2017,  consente  di  programmare  e  realizzare   interventi  integrati  su  interi  edifici  e  su  complessi  residenziali  più  vasti. Risparmio  energetico,  vivibilità  e  sicurezza  
  • 68. >  Per  il  settore  privato  l’unità  di  intervento  auspicabile  è  l’edificio, >  Per  il  settore  pubblico  l’unità  di  intervento  auspicabile  è  il  quartiere. E’  soprattutto  alla  scala  di  quartiere  che  si  coniugano  i  tre  aspetti  della   sostenibilità: • sociale,   • economica,   • finanziaria. E’  evidente  che  la  scala  urbana  moltiplica  gli  aspetti  di  opportunità   organizzativa  e  convenienza  economica  dei  singoli  interventi. Dagli  edifici  ai  quartieri
  • 69. Grazie  per  l’attenzione. Ing.  Luca  Talluri Presidente  Federcasa lucatalluri@casaspa.org Federcasa
  • 70. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 71. Il  Conto  Termico  2.0  come  strumento  chiave  per  la  riqualificazione  energetica  dei   patrimoni  in  social  housing Salvatore  Ghirardini  – Presidente  ITEA  SpA,  Michela  Chiogna  – Vicepresidente,  ITEA  SpA BUILD  UPON   -­ ITALIAN  WORKSHOP   #4 La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing Napoli,   20   Gennaio 2017
  • 72. • Società  e  finalità • Interventi  di  riqualificazione  con  Utile  d’esercizio • Bandi  di  progetto  Partenariato  Pubblico  Privato  (PPP) Indice
  • 73. ITEA  Spa  /Istituto  Trentino  per  l’edilizia   abitativa  |  Società  e  finalità • È  una  società  di  capitali  soggetta  alla  direzione  e   coordinamento  della  Provincia  Autonoma  di  Trento • Ha  lo  scopo  di  esercitare  il  servizio  pubblico  di  edilizia   abitativa  e  di  conservare,  incrementare  la  disponibilità   degli  alloggi  destinati  alla  locazione • È  guidata  da  un  Consiglio  di  Amministrazione  al  cui   vertice  è  preposto  il  Presidente  che  detiene  la   rappresentanza  legale  dell’ente
  • 74. patrimonio gestito 16.824 unità immobiliari Patrimoniogestito Titolarità u.i. Tipologia Contratti alloggi 10.768 Unità abitative 6.056 Unità non abitative 9.668 Proprietà Itea 1.100 Proprietà di altri enti 9.534 Contratti di locazione attivi 24 Patti futura vendita
  • 75. L’ORGANIZZAZIONE ITEA 2.0 Con il rinnovo del Consiglio di amministrazione nel maggio del 2015 lo stesso ha promosso una decisiva azione volta a verificare e studiare tutte le opzioni possibili per dare impulso all’azione della Società sia in termini di efficienza ed efficacia sia in termini di immagine ALLOGGI DI RISULTA (RIALLINEAMENTO PRODUZIONE A garanzia di un adeguato mantenimento della qualità degli immobili e del comfort abitativo, nel corso dell’anno 2015 sono stati ristrutturati da parte del Settore Investimenti n. 534 alloggi di risulta, contro i 234 del 2014, i 288 del 2013 e 346 del 2012. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Il  Cda  ha  promosso  nel  settembre  2015  uno  studio  concretizzato  nel  Programma  di   interventi  per  la  riqualificazione  energetica  del  patrimonio  di  ITEA  Spa. Tale  studio   ha  come  oggetto  l’analisi  tecnico-­‐economica  degli  interventi  che  possono  essere   eseguiti  per  migliorare  l’efficienza  energetica  degli  edifici  di  proprietà  di  ITEA  Spa.
  • 76.
  • 77.
  • 78. Il ciclodeglialloggi di risulta Si stabilizza al 5% del totale degli alloggi gestiti il numero degli alloggi di risulta in fase di lavorazione Spesemediadi manutenzionesu alloggiodi risulta 2012| € 21.000 circa 2013 | € 18.000 circa 2014 | € 6.700 circa 2015 | € 8.500 circa 534 + 104%
  • 79. COME LO IMPIEGHIAMO: Utile 2015 € 5.000.000 € 3.500.000 per riqualificare le case € 700.000 per eliminare le barriere architettoniche € 300.000 per aumentare la sicurezza € 500.000 per mantenere il decoro degli stabili Con l’entrata in vigore della Legge di stabilità 28.12.2015 n.208 sono state introdotte importanti novità per ITEA SpA, il riferimento va ai commi 89 e 90, nei quali sono state estese le agevolazioni in materia di IRES per le ex IACP costituite in forma di società “in house providing” (come è appunto ITEA SpA). (Minori costi già dal 2015 per Euro 1.988.000 dal 2016 per circa Euro 5.000.000)
  • 80. Interventi  di  riqualificazione   con  Utile  d’esercizio Investimenti straordinari su edifici: • costruitiprima del ’90 • dislocatinei centriperiferici • connumerolimitato di alloggi • ancheconimpianti autonomi € 3.500.000 per riqualificare le case Interventi previsti su: 300/400 alloggi circa migliorando: • temperatura • qualità dell’aria • qualità acustica
  • 81. Risparmio  energetico  generato RISPARMI POSSIBILI: con cappotto 20% con infissi nuovi 15% con generatore e regolazione 10% con interventi sul primo e ultimo solaio 15 % con solare termico 5 % da classe D a classe C = - 35% da classe E a classe C = - 50% da classe F a classe C = - 60%
  • 82. Risparmio di Co2 a tutela dell’ambiente Ricadute  per  l’ambiente CO2 non prodotta [kg] 545.000 = auto in meno Energia risparmiata 2.700.000 kWh = 350 2500 lampioni spenti
  • 83. Programma  interventi   di  miglioramento  energetico Fattibilità Localizzazione interventi sul territorio provinciale assegnazione fondi
  • 84. Individuazione definitiva edifici - predisposizione progetto Trento Riva  del  Garda Rovereto Lavis Tione Levico Aldeno 368  alloggi
  • 85. Le diverse opportunità per assicurare il ritorno dell’investimento Tempistiche: • Assegnazione fondi - progetto di fattibilità – fine 2015 • Individuazione definitiva edifici - predisposizione progetto – primavera 2016 • Predisposizione bandi e pubblicazione prima gara – primavera 2017 • Esperimento gara – primavera – estate 2017 • Esecuzione lavori prima parte – estate - autunno 2017 Contributo PAT Predisposizione bandi e pubblicazione prima gara studio dei PEF e dei CSA
  • 86. 20% Trento 12% Rovereto Focus: 210 edifici a proprietà mista Itea Spa/privati dislocatisulterritorio provinciale Target: circa 1200 cittadini proprietari Una  campagna  informativa “Noi investiamo in qualità della vita e Tu?”
  • 87.
  • 88.
  • 89.
  • 90.
  • 91.
  • 92.
  • 94. Definizioni PPP FTT PRIVATE-­‐PUBLIC   PARTNERSHIP Contratto a titolo oneroso con il quale una Amministrazione conferisce a uno o più operatori economici, per un periodo determinato in funzione della durata del rientro dell’investimento, un complesso di attività consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio della sua disponibilità o del suo sfruttamento o della fornitura di un servizio connesso all’utilizzo dell’opera stessa (art. 3, comma 1, lettera eee) del D.lgs. 50/2016) FINANZIAMENTO   TRAMITE   TERZI Forma per finanziare l’intervento, comprendente un terzo, oltre al fornitore di energia ed al beneficiario del miglioramento dell’efficienza energetica, che fornisce i capitali o una parte di essi. ESCO ENERGY  SERVICE  COMPANY Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici e che interviene per migliorare l’efficienza energetica. La remunerazione è legata alle PRESTAZIONI che si raggiungeranno. EPC ENERGY  PERFORMANCE   CONTRACT Contratto oneroso e di durata mediante il quale un soggetto (ESCO) si obbliga al compimento, con mezzi propri o altrui, di una serie di servizi e interventi finalizzati alla riqualificazione e all’incremento dell’efficienza di sistemi energetici di proprietà altrui (ITEA S.p.A.), a fronte di un ricavo proporzionato al risparmio energetico che si potrà ottenere durante il periodo di detenzione e gestione dell’opera. PEF PIANO   ECONOMICO   FINANZIARIO Elaborato contenente una serie di dati derivanti dallo studio di fattibilità del progetto, finalizzato alla definizione di varie ipotesi operative, fino ad individuare quella che garantisce l’equilibrio economico finanziario dell’investimento sia in termini di convenienza economica (redditività per il capitale investito), sia in termini di sostenibilità finanziaria (bancabilità) dell’operazione di EPC.
  • 95. PPP-­‐EPC -­ RISCHIO  DI COSTRUZIONE -­ RISCHIO  DI DISPONIBILITA’ ESCO PROGETTAZIONE   ESECUTIVA ESEGUE  I  LAVORI   FORNISCE  IL  VETTORE  ENERGETICO DETIENE  E  GESTISCE  LE  OPERE PER  UN  TEMPO   DI  n  ANNI n deriva  dal  PEF STRUMENTI   DI INCENTIVAZIONE STATALI   collegati  al  miglioramento   energetico   (Conto   Termico, Certificati  bianchi,  65%(?)) “QUOTA   ENERGIA” pari  al  risparmio energetico   derivante dall’  intervento ITEA UTENTI CANONE   INTRODUZIONESCHEMA GENERALE DELL’APPLICAZIONE DELL’EPC -­ RISCHIO  DI DOMANDA CANONE   ANNUO FTT PREZZO massimo   30%   dell’investimento sostenuto RIENTRO   ECONOMICO CONSUMI   ENERGETICI   oltre   alla +   +  
  • 96. INTRODUZIONESCHEMA GENERALE DELL’APPLICAZIONE DELL’EPC E L’INTERVENTO ITEA CAPITALE   INVESTITO 30%  ITEA  S.p.A. 70%  ESCO INCENTIVI   STATALI CANONE   ANNUO per  n  anni PREZZO +   CONTRIBUTO   AD  ITEA  S.p.A. per  interventi   di  PPPPAT 2.100.000   € dall’art.  180  D.lgs.  50/2016 PREZZO  =        max  30%  del  costo dell’INVESTIMENTO COMPLESSIVO 7.000.000   € CONSUMI   STORICI Energia Gestione   e   manutenzione CONSUMI   FUTURI Energia Gestione   e  manutenzione n  anni   =  DURATA  EPC anno   n+1 RISPARMI   ENERGETICI ESCO RISPARMI   ENERGETICI ITEA  S.p.A. t VALORE   MASSIMO   DELL’INVESTIMENTO 0  – inizio   EPC MODELLO   “SHARED  SAVINGS” RISPARMIO   ENERGETICO TRATTENUTO   DA  ITEA (5%)
  • 97. COSTI  STORICI dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica EPC INTRODUZIONESCHEMA DI FUNZIONAMENTO DELL’EPC– MODELLO “SHARED SAVINGS” RISPARMIO GARANTITO per  ripagare   l’investimento BASELINE UNDER   PERFORMANCE CONSUMI OVER PERFORMANCE CONSUMI POST  INTERVENTO VALORI    ANNUALI   CONTRATTUALIZZATI Quota   del   CANONE   ANNUO   COSTI  POST INTERVENTO   dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica Quota   del   CANONE   ANNUO RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVO CONSUMI MAGGIORI   CONSUMI >105  % QUOTA   DEL   CANONE   ANNUO MINORI CONSUMI <95% RISPARMIO   CONDIVISO PREMIO  (70%) 95%÷105% CONSUMI   NELLA  FASCIA   DI TOLLERANZA PEF VALORE   DI RIFERIMENTO DEI  CONSUMI FASE  DI  VERIFICA PERDITA105% 95% COSTI  POST INTERVENTO   dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica COSTI  POST INTERVENTO   dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica COSTI  POST INTERVENTO   dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica
  • 98. EPC INTRODUZIONESCHEMA DI FUNZIONAMENTO DELL’EPC: IL CANONE ANNUO DELLA ESCO Costi   di   esercizio   e   manutenzione Costi   di   esercizio   e   manutenzione Risparmio   su   consumi   e manutenzione CAPITALE   INVESTITO 30%  ITEA  S.p.A. 70%  ESCO Nel   CANONE   ANNUO   nella   voce QUOTA MANUTENZIONE Nel   CANONE   ANNUO   nella   voce QUOTA   ENERGIA CANONE   ANNUO ESCO Nel   CANONE   ANNUO   nella   voce QUOTA   LAVORI BASELINE INCENTIVI   STATALI COSTI dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica COSTI  POST INTERVENTO   dei  CONSUMI   (kWh) Energia  elettrica Energia  termica INTERVENTO   DI MIGLIORAMENTO   ENERGETICO CANONE   ANNUO per  n  anni PREZZO per  n  anni di  durata   dell’EPC +  
  • 99. Esecuzione  dei  lavori  di   miglioramento  energetico Fine  lavori  e  verifica   raggiungimento  OBIETTIVO  1 INTRODUZIONEIL PROCESSO PER L’ATTUAZIONE DELL’EPC: ESECUZIONE DEL CONTRATTO CONTEMPORANEAMENTE gestione  e  manutenzione   impianti  non  coinvolti  nei  lavori   di  miglioramento  energetico Inizio  gestione  e  manutenzione   e  verifica  annuale  OBIETTIVO  2 inizio GESTIONE   degli  edifici Stipula  Contratto  ITEA  S.p.A. Consegna  degli  edifici  dell’EPC   alla  ESCO Progetto  definitivo-­esecutivo  ed   inizio  dei  lavori VARIANTE   all’attuale   Contratto   Gestione   Calore   Incassa  il  PREZZO  e  gli   INCENTIVI  STATALI  (C.T.) Incassa  il  CANONE  ANNUO 29
  • 100. -­‐ Valutazione dello stato del patrimonio immobiliare di ITEA S.p.A., dal punto di vista dell’efficienza energetica, suddividendolo per tipologie edilizie PROGRAMMA   DI  INTERVENTI   PER  LA  RIQUALIFICAZIONE   ENERGETICA DEL  PATRIMONIO   ITEA  S.p.A. INTRODUZIONEITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI ITEA  S.p.A. -­‐ Analisi del comportamento energetico degli edifici EDIFICI   DI PROPRIETÀ   ESCLUSIVA   DI ITEA  S.p.A. EDIFICI   SIMILI   PER   CARATTERISTICHE (dimensioni,  tipologia  costruttiva  e   comportamento  energetico) EDIFICI   REALIZZATI PRIMA  DEL  1990 INDIVIDUAZIONE   DEGLI   INTERVENTI   MIGLIORATIVI -­ Tipologia  di  impianto  e  Consumi   per  il  riscaldamento -­ Rapporto  di  forma  dell’edificio -­ Esposizione  dell’edificio,   individuazione  ponti  termici  e   altre  criticità
  • 101. INTRODUZIONE Individuazione  degli  edifici 180  ALLOGGI  -­‐ 13  COMPENDI su  15  EDIFICI Individuazione  degli  interventi SISTEMA  A  CAPPOTTO SOSTITUZIONE   GRUPPO   TERMICO CONTACALORIE CIRCOLATORI   A  VEL.  VARIABILE LAMPADE   LED  PARTI  COMUNI SOSTITUZIONE   SERRAMENTI   (*) ANALISI  TECNICO-­‐ECONOMICA ITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI COMPENDIO:   sistema    centrale  termica-­‐edifici  serviti (*) Intervento   che  genera  un  risparmio    energetico   contenuto   rispetto   all’entità  dell’investimento   e  quindi   con  tempi  di  rientro  molto  lunghi
  • 102. INTRODUZIONEITEA S.p.A. - PROGRAMMA DI INTERVENTI 180  ALLOGGI  -­‐ 13  COMPENDI su  15  EDIFICI POVO  -­‐ Via  Sabbioni C.F.  983  -­‐ 984  -­‐ 985  -­‐ 986  -­‐ 987  – 988 n.  71  alloggi GARDOLO  -­‐ Via  Giongo C.F.  1246   -­‐ 1247-­‐ 1248 n.  109  alloggi
  • 103. FAMIGLIE INTRODUZIONEIL PROCESSO PER L’ATTUAZIONE DELL’EPC: I RIFLESSI SUL CANONE DEGLI UTENTI CANONE   SOSTENIBILE: MIN:        40  € MAX:      CANONE   OGGETTIVO CONSUMI   ENERGETICI (bolletta  “alleggerita”  del  risparmio   energetico  generato   dall’intervento) + CANONE   SOSTENIBILE quota A quota B quota C ICEF ICEF  e CANONE   OGGETTIVO RISPARMIO   ENERGETICO è  dato  dalla   somma  di: Consente   ad  ITEA  di   recuperare   il   risparmio   energetico   riconosciuto   alla   ESCO 33
  • 104. QUOTA  “C”  DEL  CANONE  SOSTENIBILE:  IL   RISPARMIO  ENERGETICO CANONE  SOSTENIBILE  MENSILE   =   (incidenza  %  di  cui  alla  tabella  1*  ricchezza  ICEF  +  %  del  canone  oggettivo  annuale  +  50%   (risparmio  sui  costi  per  consumi  energetici  *  mq  di  superficie  dell'alloggio)):  12 *  Prezzo  a  KWh  del  gas  metano  per  l’anno   2017  è  0,049008
  • 105.
  • 106. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 107. Le  iniziative  attuate  da  ATER  Trieste   per  la  riqualificazione  del  proprio  patrimonio Claudio  Bertolo,  dirigente  dell’Area  Recuperi  -­‐ ATER  Trieste BUILD  UPON  -­ ITALIAN  WORKSHOP  #4 La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing Napoli,   20  Gennaio 2017
  • 108. ATER  TRIESTE:  IMMOBILI  GESTITI 1.535 stabili 12.948 alloggi  in  locazione 3.627 alloggi  proprietà  di  terzi 1.294 unità  immobiliari  diverse il 9% degli abitanti di Trieste abita in alloggi ATER in locazione
  • 109. INTERVENTI  DI RECUPERO    1996-­2016 edifici alloggi   esistenti nuovi   alloggi Risanamento  conservativo 87 1.299 814 Demolizione  ricostruzione 20 348 250 Totale 107 1.647 1.064
  • 110. RECUPERO  DEL  COMPLESSO  DI VIA  DEL  CAPOFONTE   ubicazione via  del  Capofonte 31-­‐45,    Trieste,    San  Giovanni proprietà ATER  Trieste finanziamento Contributo  Regione  Autonoma  Friuli  Venezia  Giulia costo  complessivo 6.275.000 intervento   recupero  edilizio alloggi    preesistenti        128 alloggi  ricavati    62 progetto  generale  e  architettonico ATER  Trieste  -­‐ Area  Recuperi coordinamento  sicurezza ATER  Trieste  -­‐ Area  Recuperi progetto  strutture ing.  Iztok Smotlak (Trieste) progetto  impianti  elettrici ing.  Franco  Carli (Trieste) progetto  impianti  meccanici p.i.  Stefano  Ricatti  (Trieste)
  • 115. PIANTE
  • 117. FRANTUMAZIONE  DEL  MATERIALE  DI DEMOLIZIONE
  • 121. FACCIATE  – PANNELLI  SOLARI  SULLA  COPERTURA
  • 123. RECUPERO  DI VIA  NEGRI  -­‐ TRIESTE ubicazione Via Silvio Negri 9-­‐25, Trieste, Poggi Sant’Anna proprietà ATER  Trieste finanziamento Contratti di quartiere II : accordo di programma Stato, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, ATER Trieste, ACEGAS APS spa, ASS1 Triestina costo  complessivo 6.600.000 Intervento   recupero  edilizio alloggi  preesistenti  144 alloggi  ricavati:  71  e  un  presidio  socio  sanitario   progetto  generale  e  architettonico ATER  Trieste,  Area  Recuperi
  • 128. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 129. Trend  e  best  Practice  in  Europa  ,  problemie  replicabilità in  Italia Marco  Corradi Presidente  di  ACER   (Azienda Casa  Emilia   Romagna  di  Reggio  Emilia) Membro del  Board  di  Housing  Europe BUILD  UPON  -­ ITALIAN   WORKSHOP   #4 La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing Napoli,  20  Gennaio 2017
  • 130. HOUSING  EUROPE  – CHI  SIAMO Housing Europe  è  la  Federazione  europea  di  Housing sociale   pubblico  e  cooperativo.   • Costituita  nel  1988,  presenta  un  network  di  43  federazioni  nazionali  e   regionali  che  insieme  raccolgono  circa  43.000  enti  pubblici,  sociali  e   cooperativi  in  23  stati.   • Insieme  gestiscono  oltre  26  milioni  di  case,  circa  l’  11%  delle   abitazioni  esistenti  in  Europa. Vision • Accedere  ad  un  housing adeguato  ed  economicamente accessibile  per  tutte  le  comunità     che  sia sostenibile  socialmente, economicamente  e  a  livello  ambientale dove  tutti  siano  in  grado  di  ottenere  piena soddisfazione 2
  • 131. 3
  • 132. What  do  social  housing  providers  do  with   regard  to  the  ‘energy  issue’? But  they  also  play  important  role  in  channelling   various  ‘types’  of  knowledge   into  policy-­ making...
  • 133. Energy  poverty  is  one  of  the  most   alarming  phenomena  of  our  times § 87  millioni persone vivono in  alloggi di  bassa qualità § 54  millioni persone non  possono riscaldarsi adeguatamente § 161  million  di  persone hanno problemi di  sostenibilità dei costi della  casa Effective  tools  needed  to  motivate  Member  States • 70%  of  the  EU’s  existing  building  stock  is  highly  inefficient  -­>   we  need  to  renovate  3  %  of  the  buildings  stock/year • Opportunity,  not  a  burden.  
  • 134. IL  CONTESTO  SOCIALE • Nuove  povertà  e  aumento  di  fasce  deboli  di  popolazione  a  causa  della  crisi   economica • Aumento  della  popolazione  anziana  e  single  e  dei  flussi    migratori IL  CONTESTO  DEL  PATRIMONIO  EDILIZIO • Importante  stock  abitativo  di  edifici  vecchi,  energivori  e  inquinanti • Comportamenti  non  orientati  al  risparmio IL  CONTESTO  ECONOMICO • ”Caro  casa”:  bollette  energetiche  e  costi  di  gestione  insostenibili Il  disagio  abitativo  riguarda  molte  famiglie  anche  in  proprietà Necessaria  consapevolezza  che  i  riflessi  della  insostenibilità  dei  costi  della  casa  e  la   riqualificazione  del  patrimonio  edilizio  esistente  vanno  ben  oltre  la  questione   ambientale 6
  • 135. PROBLEMI  E  PARADOSSI  IN  ITALIA  MA  NON  SOLO • Molte famiglie vivono (in  proprietà o  in  affitto)  in  alloggi non  sostenibili • Molte famiglie non  trovano un    alloggio sostenibile (giovani,  single,   immigrati…) • Aumentano la  povertà ed il  numero di  famiglie di  classe media  a   rischio povertà I  PARADOSSI • Ci  sono moltissimi alloggi vuoti,  non  utilizzati probabilmente da   riqualificare
  • 136. QUALI  AZIONI? 1)Aumentare  l’offerta  di  alloggi    sostenibili  attraverso  la  rifunzionalizzazione ed  il  riuso  del  patrimonio  edilizio  esistente 2)Promuovere  la  riduzione  dei  costi  degli  alloggi  dove  le  famiglie  vivono: -­interventi  di  efficienza  energetica   -­gestione  efficiente    e  servizi  all’abitare  integrati
  • 137. cC COME  INTERPRETANO  LE  AZIENDE  DI  SOCIAL  HOUSING  IN   EUROPA • come  proprietari  e  o  gestori  di  patrimonio • come  promotori  di  iniziative  di  riqualificazione  edilizia   • come  strumento  delle  pubbliche  amministrazioni  per  la   riqualificazione  urbana  ,  edilizia  e  sociale • Come  si  traduce? • Riqualificazione  del  patrimonio • Innovazione  sociale  e  gestionale 9
  • 138. OBIETTIVI  E  CONDIZIONI  PER  GLI    INTERVENTI  NEL  SISTEMA   EDILIZIO  ESISTENTE • Adeguamento  degli  edifici  alle  vigenti  disposizioni  in  materia  di   termoregolazione  e  contabilizzazione  del  calore  con  strumenti  intelligenti   (possibilità  di  riduzione  dei  consumi  di  circa  il  20%  e  conoscenza  esatta  dei   consumi) • Interventi  di  efficienza  energetica  di  tipo  leggero,  medio  e  profondo  fissando   due  obiettivi  di  base:  tempo  di  ritorno  degli  investimenti  max 15  anni e   minimizzazione  del  rapporto  tra  investimento  sostenuto  e  risparmio  energetico   conseguito • Abitabilità  degli  alloggi  anche  durante  i  lavori  di  riqualificazione 10
  • 139. COPERTURA  FINANZIARIA  DEGLI  INTERVENTI   • Risorse  derivanti  dal  risparmio  energetico  (va  risolto  normativamente   negli  alloggi  affittati  art  19  dir  UE  21/2012.  solo  poche  Regioni  per  il   settore  pubblico  ,manca  una  norma  nazionale  per  tutti) • Risorse  derivanti  da  incentivi: – Piano  nazionale  per  la  riqualificazione  del  patrimonio  di  edilizia  sociale – Fondi  strutturali – Fondi  per  la  povertà  energetica  erogati  attraverso  la  Regione – Conto  energia  termico  per  il  settore  pubblico  ,  incentivi  fiscali  modulati  per   privato  e  anche  pubblico Sugli  incentivi    si  pone  l  tema  della  durata  e  della  continuità  .  Saranno   necessarie  nuove    risorse  .occorre  lavorare  sul    sistema  incentivante  :  dal   brown al  green    (vedi  lavoro  della  fondazione    per  lo  sviluppo  sostenibile) RIMANE  IL  NODO  DEL  FINANZIAMENTO  : PER  FINANZIARE  LA  RIQUALIFICAZIONE  ENERGETICA  È  INDISPENSABILE   L’ACCESSO  AL  CREDITO  CON  BASSI  TASSI  DI  INTERESSE  –CI  SONO   DIVERSE  OCCASIONI  EUROPEE    MA  DI  DIFFICILE  PRATICABILITA’ 11
  • 140. POTENZIALI  EFFETTI  DI  SISTEMA • Accelerazione  del  processo  di  riqualificazione  energetica  degli  edifici  e  di   rigenerazione  delle  città • Trasferimento  al  settore  abitativo  privato  di  soluzioni  e  applicazioni  di   tecnologie  e  attività  di  processo • Rilancio  dell’occupazione  nel  settore  dell’edilizia  e  delle  costruzioni  trainato  da   nuove  opportunità  di  lavoro  e  nuovi  servizi  per  l’abitare • Promozione  delle  attività  di  ricerca  e  sviluppo  da  parte  delle  imprese  del   settore  per  l’innovazione • Aggiornamento  della  formazione  degli  occupati  nel  settore  delle  costruzioni IL  SETTORE  PUBBLICO  DEVE  TRAINARE  UNA  FASE  DI  TRANSIZIONE  PER   PASSARE  DA  UNA  FASE  «LEGGERA»DELLA  RIQUALIFICAZIONE  A  UNA   FASE  DI  INTERVENTI  DIFFUSI IMPEGNO  (SOSTENUTO)  PER  PROGRAMMI  DURATURI  DI   RIQUALIFICAZIONE 12
  • 141. Le  sfide  del  futuro(domani/oggi):innovazione   sociale  e  gestioni  integrate • Sostenere  l’innovazione  sociale  con  servizi  di  vicinato  che   mobilitino  risorse  pubbliche  ,  private,  volontariato  sociale,   singole  persone • Realizzare  strumenti  di  analisi  dei  «paesaggi  sociali»  ,   individuazione  dei  singoli  bisogni,  incrocio  della  domanda  e   della  offerta    in  termini  di  risposte  ai  bisogni  e  problemi    (   pezzi  della  smart city  social,agenda urbana,economia circolare  ) • Le  aziende  di  S.H.  sono  un  pezzo  della  filiera  che  richiede   innovazione  nella  interpretazione  dei  bisogni,  del  ruolo  e   nella  capacità  di  fornire  servizi  innovativi,  integrati  e  flessibili
  • 142. Benefici   e  conclusioni • gli  effetti  benefici  della  riqualificazione  energetica  degli  edifici   si  riflettono    direttamente  sulle    famiglie  per  la  possibilità    di   ridurre  la  pressione  dei  “costi  della  casa”  e  quindi  di  liberare   risorse  per  i  consumi;; • un  “nuovo  sistema  edilizio”  inevitabilmete  ha  bisogno  di   servizi  all’abitare  che  necessitano  di  nuovi  “mestieri”  e   imprese  rinnovate  o  nuove  , • Gli  interventi  di  efficienza  energetica  in  molti  casi  saranno   accompagnati  da  interventi  di  manutenzione  straordinaria,  di   riqualificazione  ,  di  consolidamento  strutturale  tutti  interventi   che  portano  al  miglioramento  più  complessivo  del  sistema   urbano  con  ulteriori  risparmi  oggi  non  quantificati  del  sistema   città  e  dei  servizi  in  generale  ,in  particolare  quelli  legati  alla   salute  dei  cittadini.
  • 143. Benefici  e  conclusioni • Già  nell’immediato  la  grande  portata  innovativa  di  una   strategia  di  deep  renovation,  giustificata  dai  ritorni  prevedibili   degli  interventi  di  riqualificazione  energetica,  anche  “in   attesa”  di  essere  sostenuta  da  una  azione  sistematica  di  ri-­ allocazione  degli  incentivi  fiscali,  è  ben  leggibile  negli  impatti   economici  e  occupazionali  che  essa  può  esercitare  nei   confronti  del  settore  delle  costruzioni. • Impatti  che  possono  essere  “anticipati”  e  resi  così   concretamente  percepibili  già  a  partire  da  una  matura   gestione  in  termini  di  politica  industriale  degli  impegni   presenti  (e  peraltro  ineludibili)  che  il  settore  pubblico  ha   assunto  per  la  messa  in  efficienza  del  proprio  patrimonio   edilizio  
  • 144. GLI  INTERVENTI  DI  EFFICIENZA  ENERGETICA • Rientrano  negli  obiettivi  strategici  per  lo  sviluppo  economico  e  sociale   delle  comunità  locali  e  nazionali • Sono  in  grado  di  coinvolgere  le  competenze  in  termini  di  innovazione   e  di  ricerca  industriale  di  tutti  i  soggetti  regionali  (laboratori  di  ricerca   industriale,  centri  per  l’innovazione,  tecnopoli…) • Identificano  e  modellano  le  principali  filiere  produttive  coinvolte   (materiali,  componenti,  tecnologie,  processi…) • Contribuiscono  nella  fase  di  transizione  alla  crescita  di  una  nuova   filiera  di  realizzazioni  e  di  prodotti  e  di  servizi È  necessario  passare  da  una  fase  di  poche  realizzazioni  a    una  fase   espansiva  degli  interventi 16
  • 145. Grazie  per  l’attenzione Marco  Corradi E-­‐mail:  marco.corradi@acer.re.it http://www.acer.re.it 17
  • 146. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 147. RE_Cycling Social  Hosusing Massimo  Perriccioli Coordinatore cluster  Social  Housing  della SITdA Università di  Camerino BUILD   UPON   -­ ITALIAN  WORKSHOP   #4 La  riqualificazione del  patrimonio in  Social  Housing Napoli,  20  Gennaio 2017
  • 148. Declaratoria Il cluster affronta il tema della rigenerazione sostenibile dell’edilizia residenziale sociale, ricercando strumenti conoscitivi, metodologie operative e strategie progettuali in grado di mettere in relazione tra loro tre differenti livelli problematici: la trasformazione della domanda abitativa, la gestione di nuovi modelli operativi e finanziari per la realizzazione degli interventi, l’ottimizzazione delle risorse energetiche e materiali.
  • 149. Mission Il cluster si propone di monitorare e mettere a sistema le ricerche sul tema del Social Housing realizzate negli ultimi anni nel campo della Tecnologia dell’Architettura e della Progettazione Ambientale, con l’obiettivo di delineare un insieme articolato ed integrato di competenze capaci di esprimersi nelle diverse fasi del processo progettuale ed alle varie scale di intervento, a supporto delle fasi decisionali ed operative delle pubbliche amministrazioni, enti ed associazioni che operano nel campo dell’ERS.
  • 150. Obiettivi Obiettivo del cluster è ritrovare una sintonia tra l’attività di indagine e di ricerca con i cambiamenti socio-­‐economici e tecnologico-­‐ambientali in atto nel nostro paese, creando le condizioniper ristabilire un circolo virtuoso tra: -­‐ la domanda abitativa (mutata nelle forme, nei profili d’utenza e nelle modalità dell’organizzazioneedella percezionedello spazio) -­‐ le esigenze del settore delle costruzioni (sempre più condizionato dalla mancanza di finanziamenti pubblici e alla ricerca di nuovefette di mercato) -­‐ le istanze energetiche (sempre più cogenti per effetto di standards normativi da rispettare) -­‐ gli strumenti operativi di programmazione, progettazione e gestione degli interventi e le normative tecniche (non sempre adeguati a favorire e supportare interventi pubblici e privati). Sfondo ed al tempo stesso orizzonte delle attività del cluster è la fattibilità socio-­‐ economica degli interventi.
  • 151. Network Il cluster Social Housing si è strutturato come una “rete lunga” di ricercatori, articolata in 12 unità di ricerca che operano all’interno delle principali sedi universitarie italiane, ed è attualmente composto da 82 ricercatori. POLITO 6 POLIMI 20 UNIGE 3 UNIBO 1 UNIFE 2 UNIFI 1 UNICAM_AP 3 UNICH_PE 7 UNIROMA 1 17 UNINA 4 UNIRC 11 UNIPA 7
  • 152. Ambiti  tematici  della  ricerca Le ricerche del cluster Social Housing hanno carattere interdisciplinare e si focalizzano principalmente sulla rigenerazione urbana ed ambientale dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Le ricerche individuano nuove forme di processo, nuove strategie progettuali e nuove metodologie operative per la trasformazione del patrimonio costruito, che si propongono di: -­‐ limitare l'impiego di risorse materiche ed energetiche, riciclando laddove possibile i “materiali” esistenti; -­‐ diminuire gli impatti sull'ambiente naturale e culturale provocati da demolizioni spesso frettolose, salvaguardando l'identità dei luoghi e delle comunità insediate; -­‐ promuovere un tipo di sviluppo in linea con la sostenibilità complessiva degli interventi.
  • 153. Ambiti  tematici  della  ricerca All’interno  del  quadro  della  ricerca  del  cluster è  possibile  rintracciare  un  orizzonte  critico   condiviso,  basato  su  quattro  paradigmi: -­‐ uno  di  carattere  ecologico,  che  privilegia  interventi  di  densificazione edilizia,  di  riduzione  del   consumo  di  suolo  e  di  risorse  non  rinnovabili,  di  efficienza  ambientale  degli  insediamenti  e   degli  edifici,  di  utilizzo  di  materiali  locali  ed  eco-­‐compatibili; -­‐ uno  di  carattere  energetico-­‐ambientale,  che  contraddistingue  interventi  di  retrofit  energetico   e  tecnologico  su  involucri  edilizi,  di  ottimizzazione  bio-­‐climatica  e  ambientale  degli  edifici; -­‐ uno  di  carattere  sociale,  che  delinea  interventi  per  migliorare  la  qualità  architettonica  ed  il   comfort  ambientale  degli  spazi  abitativi  e  di  relazione  e  per  incrementare  la  qualità  dei  servizi   per  gli  utenti; -­‐ uno  di  carattere  tecnologico,  che  caratterizza  interventi  basati  sui  requisiti  di  flessibilità,   adattabilità  e  reversibilità  per  favorire  da  un  lato,  nuovi  cicli  di  vita  degli  edifici  e  la  riduzione   dell’obsolescenza  tecnologica  e,  dall’altro,  per  assecondare  la  variabilità  dell’utenza  e  la   trasformazione  delle  esigenze  abitative.
  • 154. Committenza  e  fonti  di  finanziamento
  • 155. Competenze Le  competenze  espresse  dal  cluster  SH   sono  di  tipo  prevalentemente   metodologico-­‐progettuale  e  possono   essere  applicate  nell’ambito   dell’elaborazione  di  strumenti  operativi  e   di  attività  di  supporto  scientifico  e   decisionale  per  specifiche  esigenze  di  enti   locali  e  di  pubbliche  amministrazioni.
  • 156. Competenze -­‐ definizione di quadri metodologici per le fasi di conoscenza/diagnosi degli edifici preesistenti finalizzati alla individuazione di linee-­‐guida per interventi di retrofit energetico e tecnologico-­‐ ambientale degli edifici; -­‐ ottimizzazione bioclimatica, energetica ed ambientale degli interventi nelle prime fasi di progettazione; -­‐ programmazione di strategie per rispondere alla trasformazione della domanda abitativa ed alle istanze di accessibilità e fruibilità degli spazi abitativi e di relazione a livello urbano, di quartiere e di edificio; -­‐ elaborazione di progetti-­‐pilota di riqualificazione ambientale di edifici e di quartieri ERP degli anni ’70-­‐ ’80, realizzati con procedimenti industrializzati e sistemi di prefabbricazione.
  • 157. Ricerche Re-cycling social housing Ricerche per la rigenerazione sostenibile dell’edilizia residenziale sociale a cura di Massimo Perriccioli acuradiMassimoPerriccioliRe-cyclingsocialhousing poreper fernat. xcerature nobit venis aut onsectur? Lis perio eum a qui debis explia itia dolorec st omnia nossin o ducim et ria dolorestius, o mo dolorum nt parum que us dolentus, ut ab ium rem eum nume ta tasperio oditionsedis delit Ut quibuscimi, umqui sequidit a doluptatem quam, torro m autate ae volectati diat ento qui tem non reptibus et m ium
  • 162. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 163. BUILD UPON - ITALIAN WORKSHOP #4 La riqualificazione del patrimonio in Social Housing Napoli, 20 Gennaio 2017 Metodologie speditive per la programmazione preliminare e l’implementazione di strategie di riqualificazione dei patrimoni immobiliari Marta Calzolari, arch. PhD, Centro Ricerche Architettura>Energia
  • 164. DLGS 102/2014 + DECRETO 16 SETTEMBRE 2016 OBBLIGO RIQUALIFICAZIONE 3% SUP. COPERTA PA CENTRALE LEGGE 90/2013 OBBLIGO PRODUZIONE ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA EDIFICI PUBBLICI (dal 2014) DM 26 Giugno 2015 CONCETTO DI NZEB APPLICATO ANCHE ALLE RISTRUTTURAZIONI IMPORTANTI DI PRIMO LIVELLO DM 16 Febbraio 2016 NUOVO CONTO TERMICO 2.0 (INTERVENTI PER LE PA) Contesto normativo
  • 165. NECESSITA’ DI INDIRIZZARE E UTILIZZARE IN MODO EFFICIENTE I FINANZIAMENTI OTTENUTI PER LA RICOSTRUZIONE DOPO EVENTI CATASTROFICI O FINANZIAMENTI PUBBLICI IN GENERE COMPRENDERE LE POTENZIALITÀ DEL PATRIMONIO EDILIZIO vantaggi in chiave economica gestione più efficiente riqualificazione energetica PIANIFICARE GLI INTERVENTI IN MODO CONSAPEVOLE individuazione delle priorità di intervento definizione delle strategie di intervento Esigenze e obiettivi
  • 166. PROTOCOLLO DI RILIEVO E DI ANALISI SEMPLIFICATA E SPEDITIVA PER LA DIAGNOSI ENERGETICA E LA SUCCESSIVA FORMULAZIONE DI INDIRIZZI PER LA RIQUALIFICAZIONE Sistema di analisi speditiva messo a punto dall’arch. Vittorino Belpoliti in collaborazione con il centro Architettura>Energia edilizia residenziale pubblica ACER Reggio Emilia circa 60.000 unità immobiliari sul territorio regionale Esperienze pregresse
  • 167. SELEZIONE CASI STUDIO RAPPRESENTATIVI Esperienze pregresse ANALISI BOTTOM UP
  • 168. SELEZIONE CASI STUDIO RAPPRESENTATIVI Esperienze pregresse INDIVIDUAZIONE FATTORI PARAMETRICI ANALISI BOTTOM UP
  • 169. SELEZIONE CASI STUDIO RAPPRESENTATIVI Esperienze pregresse INDIVIDUAZIONE FATTORI PARAMETRICI ESTENSIONE RISULTATI A INTERO PATRIMONIO ANALISI BOTTOM UP
  • 170. DATI TECNOLOGICI: INVOLUCRO EDILIZIO DATI GENERALI DELL’EDIFICIO E INFORMAZIONI TIPOLOGICHE SISTEMA IMPIANTISTICO Esperienze pregresse
  • 171. APPLICAZIONE E AFFINAMENTO DEL SISTEMA DI CALCOLO SPEDITIVO AL PATRIMONIO STORICO OMOGENEO APICE VECCHIA (BN) CAPORCIANO (AQ) Esperienze pregresse
  • 172. Esperienze pregresse APPLICAZIONE E AFFINAMENTO DEL SISTEMA DI CALCOLO SPEDITIVO AL PATRIMONIO STORICO OMOGENEO
  • 173. Responsabili scientifici: Proff. Pietromaria Davoli, Andrea Rinaldi, Giacomo Bizzarri Gruppo di lavoro: M. Calzolari (coordinamento operativo), V. Belpoliti, G. Bizzarri, E. Cattani, P. Davoli, A. Rinaldi, S. Pitzianti
  • 174. Fasi e metodo della ricerca SIMULAZIONE ENERGETICA DEL CAPOCLUSTER E PARAMETRIZZAZIONE DEI FATTORI COMUNI PROPOSTE DI RETROFIT ENERGETICO E ANALISI ECONOMICA CREAZIONE DEI CLUSTER E INDIVIDUAZIONE DEL CAPOCLUSTER STATE OF THE ART RETROFIT
  • 175. 49 COMPLESSI EDILIZI 154.150 mq CAMPUS UNIVERSITARIO DI FERRARA Il patrimonio edilizio
  • 176. 7 EDIFICI COSTRUITI TRA IL 1950 E IL 1980 Il patrimonio edilizio
  • 177. 2 EDIFICI EX INDUSTRIALI Il patrimonio edilizio
  • 178. 10 EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE Il patrimonio edilizio
  • 179. 29 EDIFICI STORICI MONUMENTALI E MINORI Il patrimonio edilizio
  • 180. Creazione cluster CLUSTER 1 – edifici storici monumentali   Palazzo Trotti Mosti (capocluster) Palazzo Giordani Palazzo Gulinelli Palazzo Turchi di Bagno Palazzo Tassoni Mirogli Palazzo Strozzi Palazzo Renata di Francia   CAPOCLUSTER CLUSTER 2 – edifici storici minori Palazzina Daccò (capocluster) Foresteria docenti Centro studi biomedici applicati allo sport Ex Sista (N.I.B.)   CAPOCLUSTER CLUSTER 3 – edifici anni ’50 ’80 Complesso via Macchiavelli (capocluster) Complesso N.I.B. Complesso V.I.B. Complesso Mortara 70 (porzione anni ’80)   CAPOCLUSTER
  • 182. SIMULAZIONE IN REGIME DINAMICO SIMULAZIONE ENERGETICA DI DETTAGLIO
  • 183. CONFRONTO CON I CONSUMI REALI DATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA AFFINAMENTO DEL MODELLO DI CALCOLO
  • 184. INDIVIDUAZIONE DEI PARAMETRI CARATTERIZZANTI L’EDIFICIO ED ESPORTABILI AGLI ALTRI FABBRICATI DEL CLUSTER CONFRONTO CON I CONSUMI REALI AFFINAMENTO DEL MODELLO DI CALCOLO DATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA
  • 186. INDICE DI PRESTAZIONE ENERGETICA DELL’INTERO PATRIMONIO EDILIZIO Parametrizzazione
  • 189. SCENARI DI RETROFIT Scenari di retrofit PRESTAZIONE ENERGETICA POST INTERVENTO
  • 190. SCENARI DI RETROFIT INTERVENTI MINIMI MIGLIORAMENTO “NZEB” Scenari di retrofit PRESTAZIONE ENERGETICA POST INTERVENTO
  • 191. SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’ Scenari di retrofit PRESTAZIONE ENERGETICA POST INTERVENTO
  • 192. CLUSTER PER CLUSTER Scenari di retrofit SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’ PRESTAZIONE ENERGETICA POST INTERVENTO
  • 193. ANALISI COSTI BENEFICI Scenari di retrofit PRESTAZIONE ENERGETICA POST INTERVENTO CLUSTER PER CLUSTER SCENARI DI RETROFITSCENARI DI RETROFIT CALIBRATI SULLE POTENZIALITA’
  • 194. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.